Dolicocefalia
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Versione delle 14:18, 29 ago 2009
La dolicocefalia è un termine antropologico che si riferisce a quei soggetti umani in cui lo sviluppo del cranio vede prevalenza della lunghezza sulla larghezza.
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Etimologia
Il termine deriva etimologicamente dal greco e vuol dire “cranio” “lungo”.
Dolicocefalia indotta
La dolicocefalia si riferisce anche a una deformazione del cranio indotta. Nelle antiche civiltà come quella azteca e quella egizia era diffusa la pratica di allungare i crani dei neonati con l'ausilio, inizialmente, di fasciature dette "rituali" in seguito di vere e proprie assi di legno che modificavano con la crescita le normali saldature delle ossa del cranio rendendolo appunto allungato.
Si crede che tale usanza avesse il fine di aumentare le capacità cerebrali del soggetto. Tuttavia la modifica delle ossa non è in grado di indurre alcun aumento della capacità volumetrica. D'altronde non è stata provata alcuna relazione tra la massa cerebrale e l'intelligenza.
È da mettere in evidenza la somiglianza che i crani dolicocefali hanno con alcune statuine votive presumeriche. Questo potrebbe spiegare la deformazione dei crani come la volontà di un avvicinamento anche somatico con la divinità.
Dolicocefalia congenita
La Dolicocefalia può essere però classificata anche come anomalia genetica (malformazione umana di Smith), che potrebbe partire da un processo detto craniosinostosi, comportante la fusione prematura di una o più suture craniche.