Abgal
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| + | Su un rilievo viene raffigurato come dio cavaliere con una dea in piedi. | ||
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| + | Al contrario dei [[jinn]] islamici, i ''ginnayē'' (pl. di ''ginn'' ) erano considerati entità protettrici degli uomini e spesso immaginati come armati e inforcanti un [[cavallo]]. | ||
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| + | Gli Abgal (7, 8 o 16, a seconda delle versioni del mito accadio), erano messaggeri di [[Enki]], il dio sumerico che regola il mondo. | ||
| + | ==Bibliografia== | ||
| + | *Paolo Xella, "Le religioni della Siria e della Palestina", in (a cura di G. Filoramo) ''Storia delle religioni, 1. Le religioni antiche'', Roma-Bari, Laterza, 1994, pp. 249-250. | ||
| + | *Michael Jordan, ''Encyclopedia of Gods: Over 2,500 Deities of the World. Facts on File'', 1993 ISBN 9780816029099 | ||
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Versione attuale delle 18:34, 6 ott 2009
Abgal è una figura della mitologia sumera. Secondo Zecharia Sitchin era un alieno (di Nibiru) pilota di navicelle spaziali. Fu il primo comandante del Luogo dell'Atterraggio (Baalbek).
E' ricordato come dio della mitologia siro-palestinese pre-islamica. Abgal (Apkallu) è un'entità soprannaturale che, nella zona di Palmira, è identificata ora come un dio, ora come uno dei ginnayē (genio). Su un rilievo viene raffigurato come dio cavaliere con una dea in piedi.
Al contrario dei jinn islamici, i ginnayē (pl. di ginn ) erano considerati entità protettrici degli uomini e spesso immaginati come armati e inforcanti un cavallo.
Gli Abgal (7, 8 o 16, a seconda delle versioni del mito accadio), erano messaggeri di Enki, il dio sumerico che regola il mondo.
Bibliografia
- Paolo Xella, "Le religioni della Siria e della Palestina", in (a cura di G. Filoramo) Storia delle religioni, 1. Le religioni antiche, Roma-Bari, Laterza, 1994, pp. 249-250.
- Michael Jordan, Encyclopedia of Gods: Over 2,500 Deities of the World. Facts on File, 1993 ISBN 9780816029099
