PSR B1257+12
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- | Nel [[1992]] Aleksander Wolszczan e Dale Frail scoprirono che attorno alla pulsar orbitavano due pianeti | + | Nel [[1992]] Aleksander Wolszczan e Dale Frail scoprirono che attorno alla pulsar orbitavano due pianeti [4]: si trattava dei primi pianeti extrasolari ad essere scoperti,<ref> {{cita web| url= http://www.astro.psu.edu/users/alex/pulsar_planets.htm| titolo= Pulsar planets| accesso= 04-12-2008}}</ref> il che suscitò un grande interesse nella [[comunità scientifica]] in quanto si supponeva che solo le stelle di [[sequenza principale]] potessero avere pianeti. Il [[sistema planetario|sistema]] potrebbe anche avere una [[cintura asteroidale]] o un disco simile alla [[fascia di Kuiper]].<ref>{{cita pubblicazione| url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2003ApJ...591L.147K&db_key=AST&nosetcookie=1| autore=M. Konacki, A. Wolszczan |titolo= Masses and Orbital Inclinations of Planets in the PSR B1257+12 System| rivista= The Astrophysical Journal | volume=591 |numero=2 |pagine= L147 – L150|anno=2003}}</ref> I pianeti confermati sono tre: [[PSR B1257+12A|A]], [[PSR B1257+12B|B]] e [[PSR B1257+12C|C]]; da notare che i pianeti della pulsar PSR B1275+12 hanno ricevuto una designazione da A fino a D (in ordine crescente di distanza), a differenza dei pianeti scoperti tempo dopo, i quali seguono la notazione standard nella quale il primo pianeta scoperti è b, seguito da c, d, e così via. |
Gli astrofisici hanno formulato due ipotesi sull'origine dei pianeti scoperti. La prima ritiene che i pianeti siano i [[nucleo (esogeologia)|nuclei rocciosi]] di pianeti in precedenza [[gigante gassoso|giganti gassosi]], la cui atmosfera è stata spazzata via dall'esplosione della stella madre in [[supernova di tipo II]] ed hanno ristretto la propria orbita. La seconda ipotesi considera invece che i pianeti siano il risultato di una seconda formazione planetaria causata dai detriti del [[resto di supernova]]. In quest'ultimo caso è stato ipotizzato che potrebbero essere dei [[Pianeta di carbonio|pianeti di carbonio]]. | Gli astrofisici hanno formulato due ipotesi sull'origine dei pianeti scoperti. La prima ritiene che i pianeti siano i [[nucleo (esogeologia)|nuclei rocciosi]] di pianeti in precedenza [[gigante gassoso|giganti gassosi]], la cui atmosfera è stata spazzata via dall'esplosione della stella madre in [[supernova di tipo II]] ed hanno ristretto la propria orbita. La seconda ipotesi considera invece che i pianeti siano il risultato di una seconda formazione planetaria causata dai detriti del [[resto di supernova]]. In quest'ultimo caso è stato ipotizzato che potrebbero essere dei [[Pianeta di carbonio|pianeti di carbonio]]. |
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PSR B1257+12 (a volte abbreviata in PSR 1257+12) è una pulsar situata nella costellazione della Vergine, ad una distanza di circa 980 anni luce dalla Terra. Possiede tre pianeti extrasolari, i primi ad essere mai scoperti [1].
Indice |
La pulsar
Fu scoperta dall'astronomo Aleksander Wolszczan nel 1990 tramite il Radiotelescopio di Arecibo [2]. Si tratta di una pulsar millisecondo, una specie di stella di neutroni che presenta anomalie nel periodo di pulsazione, dotata di un periodo di rotazione di 6,22 ms [3]. La sua massa è appena superiore al limite di Chandrasekhar, equivalente ad 1,4 masse solari; nonostante la massa, le dimensioni dell'oggetto sono molto compatte: infatti, l'astro ha un raggio pari a 0,00002 volte il raggio del Sole.
Sistema planetario
Nel 1992 Aleksander Wolszczan e Dale Frail scoprirono che attorno alla pulsar orbitavano due pianeti [4]: si trattava dei primi pianeti extrasolari ad essere scoperti,[1] il che suscitò un grande interesse nella comunità scientifica in quanto si supponeva che solo le stelle di sequenza principale potessero avere pianeti. Il sistema potrebbe anche avere una cintura asteroidale o un disco simile alla fascia di Kuiper.[2] I pianeti confermati sono tre: A, B e C; da notare che i pianeti della pulsar PSR B1275+12 hanno ricevuto una designazione da A fino a D (in ordine crescente di distanza), a differenza dei pianeti scoperti tempo dopo, i quali seguono la notazione standard nella quale il primo pianeta scoperti è b, seguito da c, d, e così via.
Gli astrofisici hanno formulato due ipotesi sull'origine dei pianeti scoperti. La prima ritiene che i pianeti siano i nuclei rocciosi di pianeti in precedenza giganti gassosi, la cui atmosfera è stata spazzata via dall'esplosione della stella madre in supernova di tipo II ed hanno ristretto la propria orbita. La seconda ipotesi considera invece che i pianeti siano il risultato di una seconda formazione planetaria causata dai detriti del resto di supernova. In quest'ultimo caso è stato ipotizzato che potrebbero essere dei pianeti di carbonio.
Possibile cometa
Si ipotizza che un asteroide o una cometa orbiti attorno a PSR B1257+12 ad una distanza media di 2,6 UA con un periodo di circa 3,5 anni. L'oggetto è così piccolo che non è stato considerato come un pianeta, ma è il primo asteroide o la prima cometa extrasolare nota simile agli oggetti presenti nella Fascia di Kuiper del nostro sistema solare.[3] È possibile che questo oggetto sia il più grande di una fascia di asteroidi minori che orbitano attorno alla pulsar. Ha una massa non superiore a circa 0,2 masse di Plutone (0,0004 masse terrestri) e un diametro massimo di 1000 km. A volte viene chiamato PSR B1257+12D.
Prospetto sul sistema
Segue un prospetto sul sistema planetario.
Nome | Massa | Semiasse maggiore | Periodo orbitale | |
---|---|---|---|---|
PSR B1257+12A | 0,025 MT | 0,19 UA | 25,262 (± 0,003) giorni | |
PSR B1257+12B | 4,3 ± 0,2 MT | 0,36 UA | 66,5419 (± 0,0001) giorni | |
PSR B1257+12C | 3,9±0,2 MT | 0,46 UA | 98,2114 (± 0,0002) giorni | |
PSR B1257+12D | <0,0004 MT | 2,6 UA | 1250 giorni |
Note
1^ A planetary system around the millisecond pulsar PSR1257 + 12, A. Wolszczan, D. Frail, Nature, vol.355, pag. 145–147, 1992
2^ Radio Astronomy Highlights, PDF, C. Salter, Arecibo Newsletter, numero 33, 2001
3^ Timing Observations of Four Millisecond Pulsars with the Arecibo and Effelsberg Radio Telescopes, A. Wolszczan, et al., The Astrophysical Journal, vol.528, numero 2, pag. 907–912, 2000
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Pulsar Planets
- Extrasolar Planets Encyclopaedia: PSR 1257+12
- Extrasolar Visions: PSR 1257+12
- SPACE.com: Earth-Sized Planets Confirmed, But They're Dead Worlds
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