Shemsu-Hor
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- | Nel 1878 è stato rinvenuto ad [[Abydos]], in alcune tombe egizie del tardo [[periodo predinastico]], un tipo etnico completamente diverso dagli antichi e moderni abitanti dell'Egitto. Questi presentava un cranio dolicocefalo di forma ovale e allungata. Si tratta dei resti di individui con cranio più grande e di statura superiore rispetto agli abitanti locali, che Walter Bryan Emery, archeologo, identifica con gli Shemsu-Hor. | + | Nel 1878 è stato rinvenuto ad [[Abydos]], in alcune tombe egizie del tardo [[Periodo predinastico dell'Egitto|periodo predinastico]], un tipo etnico completamente diverso dagli antichi e moderni abitanti dell'Egitto. Questi presentava un cranio [[dolicocefalia|dolicocefalo]] di forma ovale e allungata. Si tratta dei resti di individui con cranio più grande e di statura superiore rispetto agli abitanti locali, che [[Walter Bryan Emery]], archeologo, identifica con gli Shemsu-Hor. |
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Gli Shemsu-Hor erano una stirpe nata dall'incrocio tra uomini e dei, i Neteru. Questi ultimi regnarono sull'Egitto nel "Primo Tempo" (Zep Tepi). Erano una stirpe di semidei seguaci di Horus, i quali, come scritto su un'antichissima lista conservata al Museo di Torino, dominarono l'Egitto per 13.420 anni, fino al 3100 a.C. Emery ci informa che rimangono ignote sia l'origine etnica di questi esseri, definiti "invasori", sia il loro percorso per penetrare in territorio egiziano, dando per scontato che provenivano da un altro luogo. Nel 1878 è stato rinvenuto ad Abydos, in alcune tombe egizie del tardo periodo predinastico, un tipo etnico completamente diverso dagli antichi e moderni abitanti dell'Egitto. Questi presentava un cranio dolicocefalo di forma ovale e allungata. Si tratta dei resti di individui con cranio più grande e di statura superiore rispetto agli abitanti locali, che Walter Bryan Emery, archeologo, identifica con gli Shemsu-Hor.