Utu

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*Thorkild Jacobsen, ''The treasures of darkness. A history of mesopotamian religion'', Yale University Press, Yale 1976
*Thorkild Jacobsen, ''The treasures of darkness. A history of mesopotamian religion'', Yale University Press, Yale 1976
*Andrew George, ''The Epic of Gilgamesh. A new translation'', Penguin Books, Londra 2000
*Andrew George, ''The Epic of Gilgamesh. A new translation'', Penguin Books, Londra 2000
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==Collegamenti esterni==
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http://en.wikipedia.org/wiki/Shamash
[[Categoria:Spiritualità/Religioni]]
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Versione delle 16:52, 17 giu 2010

Sigillo cilindrico con scena di culto a Šamaš, calcare (Parigi, Louvre).

Utu in sumerico, Shamash o Šamaš in accadico, era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea Aja, secoli dopo sostituita dalla più celebre Ištar. Il culto principale del dio si praticava a Sippar e a Larsa.

Nella dodicesima tavola del poema di Ghilgameš il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'Oltretomba e permettere ai due amici, Ghilgameš ed Enkidu, di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di Ghilgameš, di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.

Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio Nergal.

Le teorie di Zecharia Sitchin

Il Sole

Secondo Zecharia Sitchin fu il fratello gemello di Inanna; comandante del porto spaziale di Sippar prima del diluvio universale. Dopo il diluvio fu comandante del porto del Sinai e dispensatore di leggi dal suo centro di culto a Sippar. Fu il padrino di Gilgamesh.

Bibliografia

Collegamenti esterni

http://en.wikipedia.org/wiki/Shamash

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