Geshtinanna
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- | Quando viene infine catturato e condotto nel sottomondo, la sorella ''Geshtinanna'' leva per lui un alto lamento, che in qualche modo commuove Inanna ed Ereshkigal, che infine accettano che Dumuzi resti negli inferi solo per sei mesi, e che per i restanti sei mesi dell'anno ''Geshtinanna'' prenda il suo posto, servendo come scriba e "contabile" col nome di Belet-seri, giustificando in tal modo l'alternarsi delle stagioni, in maniera simile al mito | + | Quando viene infine catturato e condotto nel sottomondo, la sorella ''Geshtinanna'' leva per lui un alto lamento, che in qualche modo commuove Inanna ed Ereshkigal, che infine accettano che Dumuzi resti negli inferi solo per sei mesi, e che per i restanti sei mesi dell'anno ''Geshtinanna'' prenda il suo posto, servendo come scriba e "contabile" col nome di Belet-seri, giustificando in tal modo l'alternarsi delle stagioni, in maniera simile al mito greco di Persefone e a quello latino di Proserpina, dei quali costituisce verosimilmente il prototipo. |
- | ''Geshtinanna'' divenne in seguito dea della | + | ''Geshtinanna'' divenne in seguito dea della vite e del vino che da essa deriva, e come tale venerata nel mese di Ottobre. |
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==Bibliografia== | ==Bibliografia== |
Versione attuale delle 12:01, 11 lug 2010
Geshtinanna è nella mitologia sumera una dea minore, sorella del dio-pastore Dumuzi.
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Origine e collegamenti
Il mito di Geshtinanna è parte integrante della storia che ha come protagonisti il fratello Dumuzi (Tammuz per i Babilonesi e Damu per gli Accadi) e la cognata Inanna, dea sumera dell'amore e della guerra.
Ve n'è un accenno indiretto nell'Epopea di Gilgamesh, quando egli rifiuta le profferte amorose di Inanna ricordandole appunto la sorte dei suoi numerosi amanti e del suo sposo.
Storia e mito
In breve, Inanna, recatasi nel Kurnugea, gli inferi sumeri per recare le condoglianze alla sorella Ereshkigal, rimane colà intrappolata e inerme.
Per salvarsi, condanna in pratica il proprio marito Dumuzi a prendere il suo posto, ma Dumuzi fugge, inseguito dai demoni.
Quando viene infine catturato e condotto nel sottomondo, la sorella Geshtinanna leva per lui un alto lamento, che in qualche modo commuove Inanna ed Ereshkigal, che infine accettano che Dumuzi resti negli inferi solo per sei mesi, e che per i restanti sei mesi dell'anno Geshtinanna prenda il suo posto, servendo come scriba e "contabile" col nome di Belet-seri, giustificando in tal modo l'alternarsi delle stagioni, in maniera simile al mito greco di Persefone e a quello latino di Proserpina, dei quali costituisce verosimilmente il prototipo.
Geshtinanna divenne in seguito dea della vite e del vino che da essa deriva, e come tale venerata nel mese di Ottobre.
Genealogia
Geshtinanna era figlia di Enki e Ninhursag, sorella di Dumuzi. Nella mitologia sumera Geshtinanna figura come traditrice del proprio fratello Dumuzi.
Bibliografia
- Gwendolyn Leick, Dictionary of Ancient Near Eastern Mythology, Routledge (UK), 1998 ISBN 0415198119.