Enlil
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Enlil è il dio dell'atmosfera della mitologia mesopotamica, ed insieme agli dei An/Anum ed Enki/Ea costituisce una triade cosmica. Considerato fra le divinità creatici del cosmo, secondo alcune tradizioni è colui che custodisce le Tavolette dei Destini. Gli era sacro il numero 50 e la sua costellazione era il Toro (vedi Stazioni Celesti).
Secondo la tradizione, sua moglie era Ninlil e i suoi figli Nergal, Utu/Šamaš e Sin. Il suo più grande luogo di venerazione era l'Ekur, ossia il Tempio della Montagna a Nippur. Alcune tradizioni lo ritengono anche custode dei cento Me, gli ordinamenti divini iscritti su tavolette.
Indice |
Le teorie di Zecharia Sitchin
Secondo Zecharia Sitchin Enlil era un alieno di Nibiru, figlio di Anu e di Antu, sua sorella e sposa, dunque legalmente il figlio primogenito che deteneva il diritto alla successione sul trono di Nibiru al posto di Enki, che, pur se realmente il primo figlio, era nato da concubina; comandante militare e amministratore, inviato sulla Terra per organizzare le operazioni di estrazione dell'oro su larga scala; padre di Ninurta, avuta dalla sua sorellastra Ninmah, padre di Nanna e Ishkur avuti da Ninlil, sua sposa; si era opposto alla creazione dei Terrestri, cercò di provocare l'estinzione del genere umano non avvisando nè aiutando per scampare al diluvio universale; autorizzò l'uso di armi nucleari (le Armi del Terrore) contro Marduk.
Galleria fotografica
Bibliografia
- L. Cagni, La religione della Mesopotamia, in "Storia delle religioni. Le religioni antiche", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050