Capovilla Loris Francesco

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'''Loris Francesco Capovilla''' (Pontelongo, 14 ottobre 1915) è un arcivescovo cattolico italiano.
'''Loris Francesco Capovilla''' (Pontelongo, 14 ottobre 1915) è un arcivescovo cattolico italiano.
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*Laurea ''Honoris causa'' in Scienze storiche (Istituto Europeo dell'Accademia Russa delle Scienze<ref>[http://www.zenit.org/article-25153?l=italian Zenit, 10 gennaio 2011]</ref>)
*Laurea ''Honoris causa'' in Scienze storiche (Istituto Europeo dell'Accademia Russa delle Scienze<ref>[http://www.zenit.org/article-25153?l=italian Zenit, 10 gennaio 2011]</ref>)
== Genealogia episcopale ==
== Genealogia episcopale ==
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*[[Cardinale]] [[Scipione Rebiba]]
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*Cardinale [[Giulio Antonio Santorio]]
*Cardinale [[Giulio Antonio Santorio]]

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Loris Francesco Capovilla

Loris Francesco Capovilla (Pontelongo, 14 ottobre 1915) è un arcivescovo cattolico italiano.

Indice

Biografia

Loris Francesco Capovilla nasce a Pontelongo (Padova) il 14 ottobre 1915 da Rodolfo e Letizia Callegaro. Viene battezzato in quella chiesa arcipretale. Il padre, funzionario della Società Belga Zuccherifici, muore trentasettenne nel 1922. L'evento luttuoso dà luogo per la vedova e i due figli Loris e Lia a lungo periodo di precarietà e di peregrinazioni, sino all'approdo definitivo a Mestre nel 1929.

Alunno del seminario patriarcale di Venezia, è ordinato sacerdote il 23 maggio 1940 dal card. Adeodato Giovanni Piazza. Assolve diversi incarichi in parrocchia (San Zaccaria) e in Curia, è cerimoniere capitolare a San Marco; catechista alle scuole medie, cappellano dell'Onarmo a Porto Marghera, cappellano del carcere minorile e all'Ospedale degli infettivi.

Durante la seconda guerra mondiale presta servizio militare in aviazione. L'armistizio (1943) lo coglie all'aeroporto "Natale Palli" di Parma. Si ricorda tuttora la sua opera umanitaria intesa a sottrarre quanti più avieri possibili all'internamento in Germania. A sessant'anni dalla fine del conflitto, La Gazzetta di Parma (7 febbraio 2005) pubblica generoso elogio per la penna del giornalista Giorgio Torelli: "Così don Loris sfidò i tedeschi".

Nel 1945, il card. Adeodato Giovanni Piazza lo designa predicatore domenicale a Radio Venezia, ministero protratto sino al 1953. Nel 1949 il patriarca Carlo Agostini lo nomina direttore del settimanale diocesano La Voce di San Marco e redattore della pagina veneziana dell'Avvenire d'Italia. È iscritto all'albo dei giornalisti dal 1950.

Per oltre un decennio, dal 15 marzo 1953 al 3 giugno 1963, funge da segretario particolare di Angelo Giuseppe Roncalli, prima quando questi, appena creato cardinale, viene nominato nuovo patriarca di Venezia, poi, dopo aver partecipato come suo conclavista al Conclave indetto per l'elezione del successore di Pio XII, viene confermato, la sera del 28 ottobre 1958, da Giovanni XXIII, appena eletto, quale suo segretario particolare, incarico che terrà fino al momento della morte del papa.

Il nuovo Sommo Pontefice, Paolo VI lo nomina prelato di anticamera e perito conciliare, e lo elegge, il 26 giugno 1967, arcivescovo metropolita di Chieti, cui è unita, in perpetuo, l'amministrazione della diocesi di Vasto (oggi arcidiocesi di Chieti-Vasto), consacrandolo personalmente, il successivo 16 luglio, nella Basilica di San Pietro, avendo per co-consacranti mons. Augusto Gianfranceschi, vescovo di Cesena, già ausiliare del cardinale Roncalli quando questi era patriarca di Venezia, e mons. Jacques-Paul Martin, vescovo titolare di Neapoli di Palestina, canonico vaticano ed officiale della Segreteria di Stato.

Appena quattro anni dopo, viene nominato arcivescovo titolare di Mesembria, sede che era stata titolo arcivescovile di mons. Angelo Giuseppe Roncalli dal 1934 al 1953, e viene nominato prelato nullius di Loreto e delegato pontificio per il Santuario lauretano.

Il 10 dicembre 1988 si dimette dagli incarichi pastorali, pur conservando il titolo di arcivescovo titolare di Mesembria, andando ad abitare a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo), paese natale di Papa Roncalli.

La memoria vivente di Papa Roncalli

Mons. Capovilla ha curato la pubblicazione di numerosi scritti su e di Papa Roncalli tra cui Il Giornale dell'anima, Lettere ai familiari, Lettere 1958-1963, Giovanni e Paolo, due Papi, e per Grafica e Arte Bergamo Volto d'Angelo, Papa Giovanni un secolo, L'Ite Missa est di Papa Giovanni e la trilogia di cui è autore lo stesso pontefice: Questo è il mistero della mia vita. Ha pubblicato sullo stesso tema centinaia di opuscoli e di articoli in quotidiani, settimanali e riviste.

È cittadino onorario di varie città italiane, anzitutto di Chieti, sua prima designazione vescovile, talmente cara da indurlo a conchiudere ogni suo scritto agli abruzzesi con formula soave e nostalgica: "Loris Francesco Capovilla, olim pater semper amicus, un tempo padre, adesso amico".

Dal 1989 abita a Sotto il Monte Giovanni XXIII.

Televisione

Riconoscimenti

Genealogia episcopale

Opere

Note

  1. Zenit, 10 gennaio 2011

Collegamenti esterni

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