Cuzco
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Cusco o Cuzco è una città, situata a 3399 m s.l.m., del Perù, capoluogo della regione omonima. È localizzata nella sierra sud del paese. Attualmente conta circa 300.000 abitanti. Fu dichiarata patrimonio dell'umanità nel 1983 dall'UNESCO. Fu la capitale dell'Impero Inca ed è considerata la capitale storica del Perù.
Indice |
Etimologia
Il toponimo originale della città era Qosqo o Qusqu (in quechua). Per la tradizione significa centro, ombelico, cintura. Questo perché secondo la mitologia Inca in esso confluiva il mondo degli inferi (Uku Pacha), con il mondo visibile (Kay Pacha) ed il mondo superiore (Hanan Pacha). Per questo motivo la città fu ed è chiamata l'ombelico del mondo (mondo inteso come universo).
All'arrivo dei conquistadores spagnoli, il suo nome si trasformò in Cusco, come appare nelle mappe dei secoli XVI, XVII e XVIII. In alcune mappe del XIX e XX secolo (almeno fino al 1976) il suo nome appare scritto come Cuzco.
Attualmente nella cartografia ufficiale del Perù appare il suo nome originale in spagnolo, anche se lo si può trovare usato comunemente nell'altra forma. L'articolo 49 della costituzione politica del Perù del 1993, nello stabilire la capitale storica del paese, segnala come forma corretta Cusco. Il 23 giugno 1990 il Consiglio Municipale di Cusco approvava l'accordo municipale n. 078 nel quale si dichiarava: «Istituire l'uso del nome Qosqo in sostituzione del vocabolo Cusco in tutti i documenti del governo municipale di Cusco».
Storia
Fondazione in epoca Incaica
Due leggende indigene attribuiscono la sua fondazione al suo primo imperatore un essere leggendario chiamato Manco Capac, insieme a sua sorella e consorte Mama Ocllo. In entrambe si afferma che il luogo fu rivelato dal dio sole (Inti) dopo una peregrinazione iniziata a sud della valle sacra degli inca in cerca del luogo esatto. Con i dati archeologici ed antropologici attuali si è ricostruito il vero processo di occupazione di Cusco. Il consenso degli studiosi ritiene che in seguito al collasso del regno di Taypiqala si produsse la migrazione del suo popolo. Questo gruppo, di circa 500 uomini, si era stabilito gradualmente nella valle del rio Huatanay, processo che culminò con la fondazione della città di Cusco. Non si conosce la data approssimativa però, si è in accordo sulla zona dove era ubicata la citta , abitata già 3000 anni fa.
Cusco appariva come la città abitata più antica di tutte le americhe. Fu la capitale e la sede del governo del regno degli Incas e continuò ad esserlo nelle fasi iniziali dell'epoca imperiale, diventando la città più importante delle Ande. Questo centralismo le diede peso diventando così il principale centro culturale e centro del culto religioso. Si attribuisce al governante Pachacutec di aver fatto di Cusco un centro spirituale e politico. Pachacútec arrivò al potere nel 1438 e sia lui che suo figlio Túpac Yupanqui dedicarono 5 decadi alla organizzazione e conciliazione di differenti gruppi tribali sotto il loro dominio, tra quelli i Lupaca e i Colla. Durante il periodo di Pachacútec e Túpac Yupanqui, il dominio di Cusco arrivò fino a Quito (nell'attuale Ecuador) al nord e fino al rio Maule al sud, integrando culturalmente gli abitanti per circa 4500 km di catena montuosa.
Si crede che il disegno originale della città di Cusco sia opera di Pachacutec. La mappa di Cusco antica ha la forma di un puma, con la piazza centrale (Haucaypata) nella posizione occupata dal petto dell'animale. La testa dell'animale sarebbe ubicata nella collina dove sta la fortezza di Sacsayhuamán. Gli inca organizzarono la loro divisione amministrativa in modo che i confini delle quattro regioni dell'impero coincidessero con la piazza centrale di Cusco.
La città situata al centro della cordigliera, ad una altitudine di circa 3000 metri, all'arrivo degli spagnoli era una delle più importanti città del mondo. Dalle sue rovine si è potuto risalire all'urbanistica dell'antica città, con le sue tipiche terrazze a scalinate, utili per facilitare le coltivazioni a irrigamento. Una rete di canali, acquedotti e dighe costruiti lungo la catena montuosa svolgeva il compito di fornire l'acqua necessaria all'attività, che era diversificata al punto da comprendere una sessantina di specie vegetali, rese fertili grazie al concime di guano trasportato dalla costa. Inoltre venivano allevati lama e alpaca, da cui si ricavava una lana pregiata. Le terre erano suddivise in tre gruppi: il primo riforniva i magazzini pubblici che erano situati lungo le strade principali ed erano utilizzati a uso della nobiltà, dei lavoratori, dell'esercito ed in caso di emergenza; il secondo riforniva i prodotti per saziare il clero e i loro collaboratori; il terzo gruppo produceva per il consumo dei contadini [1].
Fondazione spagnola e Vicereame del Perù
I conquistadores spagnoli sapevano fin dal loro arrivo, in quello che adesso è il territorio peruviano, che il loro obiettivo era conquistare la città di Cusco, capitale dell'impero.
Dopo la cattura di Atahualpa a Cajamarca, iniziarono il loro cammino verso Cusco fondando, nel tragitto, molte città.
I combattimenti per la conquista della capitale furono sanguinosi ma, alla fine i conquistadores, vinsero. Il 15 novembre del 1533 Francesco Pizarro fondò, secondo l'usanza spagnola, la città di Cusco, ponendosi nella piazza principale degli Inca, la centrale Plaza de Armas circondata dai palazzi che furono dei sovrani Inca.
Nella parte nord inizio' la costruzione della cattedrale.
Francisco Pizarro diede a Cusco la denominazione di «Cusco, città nobile e grande» il 23 marzo 1534.
I superstiti dell'Impero Inca mantennero le ostilità durante il primo anno di colonizzazione , nel 1536 Manco Inca iniziò la sua opposizione e creò la dinastia degli Inca di Vilcabamba: questa dinastia finì nel 1572 quando l'ultimo re Tupac Amaru fu sconfitto, catturato e decapitato.
La città si trasformò in un importante centro commerciale e culturale delle Ande centrali compreso nel tragito della strada che da Lima porta a Buenos Aires. Tuttavia la amministrazione del vicereame preferì la localizzazione di Lima (fondata 2 anni dopo Cusco nel 1535) princpalmente per la vicinanza di essa con il porto naturale di Callao per stabilire la testa dei suoi domini in Sud America. La città è menzionata nella prima mappa conosciuta del Perù.
Cusco venne decretata capitale dell'amministrazione del vicereame nel sud del paese, essendo all'inizio la localizzazione più importante a detrimento delle città recentemente fondate di Arequipa o Moquegua. La sua popolazione era composta principalmente di indigeni, partecipanti all'aristocrazia incaica ai quali furono mantenuti alcuni di quelli che furono i loro privilegi. Inoltre in città si trasferirono un certo numero di spagnoli. In quell'epoca iniziò quindi il processo di meticciato culturale che tuttora cottraddistingue la città.
Lo sviluppo urbano fu interrotto da vari terremoti che in più di una occasione distrussero la città. Nel 1650 un terremoto distrusse tutte le costruzioni coloniali. Durante quel sisma assunse una grande importanza l'effige di Señor de los Temblores che ancora adesso è portato annualmente in processione.
Nel 1780 la città di Cusco fu sconvolta dal movimento iniziato dal cacique (indigeno quechua) José Gabriel Condorcanqui,conosciuto come Tupac Amaru II che si levò contro l'amministrazione spagnola. Il suo sollevamento fu soffocato dopo vari mesi di lotta in cu fu messo in scacco dalle autorità del verreinato appostate a Cusco. Tupac Amaru fu vinto, fu fatto prigioniero e sottoposto ad esecuzione crudele, insieme a tutta la sua famiglia, in Placa de Armas a Cusco. Ancora adesso sussiste sul lato della chiesa della Compagnia di Gesù la cappella che servi' da processo : Questo movimento si espanse rapidamente in tutte le ande e marco' l'inizio del processo di emancipazione del sudamenrica.
Nel secolo XIX si ha un altro sollevamento contro l'amministrazione del verreinato, avvenuto a Cusco.El brigadier Mateo Pumacahua, meticcio di Cusco, che inizialmente aveva affrontato Tupac Amaru II, iniziò un altro movimento assieme al fratello Angulo per ottenere l'indipendenza del Perù: Anche questo sollevamento fu soffocato.
Epoca repubblicana
Il Perù dichiarò la sua indipendenza nel 1821 e la città di Cusco mantenne la sua importanza all'interno della organizzazione politico-amministrativa del Perù. In effetti si creò il dipartimento di Cusco che abbracciava tutti i territori amazzonici fino al confine con Brasile. La città fu la capitale di detto dipartimento e la città più importante del sud est andino.
A partire dal XX secolo la città iniziò uno sviluppo urbano ad un ritmo maggiore rispetto a prima. La città si espanse nei vicini distretti di Santiago e Wanchaq. Nel 1911 parti dalla citta la spedizione di Hiram Bingham che scopèri le rovine incaiche di Macchu Picchu.
Galleria immagini
Note
1^ "Le Americhe e le civiltà", di Darcy Ribeiro, ed.Einaudi, Torino, 1975, pag.170-180
Collegamenti esterni
https://it.wikipedia.org/wiki/Cuzco
https://it.wikipedia.org/wiki/Distretto_di_Cusco