Nagal

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Il pianeta principale del sistema di [[Sirio B]] si chiama '''Nagal''', lì ha sede il Consiglio dei Maestri di [[Sirio]]. Nagal è quindi un pianeta popolato dai [[Siriani]].
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Il pianeta principale del sistema di [[Sirio B]] si chiama '''Nagal''' o '''Pianeta Blu''', lì ha sede il Consiglio dei Maestri di [[Sirio]]. Nagal è quindi un pianeta popolato dai [[Siriani]].
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Il pianeta Nagal è molto simile al nostro pianeta, sebbene sia grande quasi il doppio. In superficie ci sono grandi costruzioni bianche, semisferiche o rettangolari, ampie vallate e vasti oceani. Le città si snodano però anche nel sottosuolo, espandendosi per infiniti chilometri e venendo illuminate da grosse cupole che danno sull'esterno. La temperatura planetaria è mite quasi ovunque, fatta eccezione per i poli che sono ghiacciati, questo grazie all'uso di innovative tecnologie climatiche. Una sorta del nostro [[HAARP]] ma decisamente migliore!
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All’interno della costellazione del Cane Maggiore e attorno alla stessa Sirio, dalle nostre informazioni, risulta trovarsi un sistema solare del tutto particolare e che vede tra i pianeti principali quello della razza aliena degli umanoidi siriani.
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Questo pianeta è l’unico roccioso interno, posto a poco più di 4 UA da Sirio A e nel punto minimo da Sirio B, pressoché a metà strada tra le due stelle, questa particolarità ha non solo contribuito alla nascita di questo mondo ma lo ha anche preservalo da pericoli esterni, dovuti ad asteroidi, comete e meteoriti, presenti in grande quantità al di fuori della parte interna del sistema solare dove vi fanno parte altri tipi di pianeti più irregolari, sia rocciosi e gassosi (giganti) soggetti molto spesso a frequenti bombardamenti da parte di questi corpi celesti.
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In questa situazione del tutto unica, si è sviluppato un pianeta straordinario nel suo genere e che durante la sua esistenza ha conosciuto radicali trasformazioni e modifiche, dapprima naturali ed in seguito artificiali, grazie all’evoluta tecnologia raggiunta dalla razza umanoide che lo abita.
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Il pianeta, come scritto in precedenza è roccioso, non molto dissimile dalla Terra anche se più grande di almeno tre volte, questa somiglianza è stata affine sino a qualche migliaio di anni fa quando ancora vi erano terre emerse, poi, a seguito di modifiche climatiche e geologiche, il pianeta è diventato completamente acquatico e gli Umanoidi sono intervenuti nel ripristinare intere zone asciutte.
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Data la sua posizione e la particolare luce emessa da Sirio A e Sirio B, il pianeta è definito blu (Pianeta Blu), di questo colore intenso è invasa l’atmosfera e il mare che attualmente ricopre l’intera superficie.
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A seconda della rotazione di Sirio B e della differenza di irradiazione solare durante i 50 anni di rotazione attorno a Sirio A, il colore del pianeta può cambiare sensibilmente, passando da periodi di luce bianca intensa ad altri più blu, con periodi in cui l’intera superficie, grazie alla posizione delle stelle, non conosce mai la notte, mentre in altri, si svolge una regolare rivoluzione tipica e del tutto simile come sul nostro pianeta.
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Tale processo, variabile e continuativo, modifica sensibilmente il clima, infatti nei periodi in cui l’irradiazione è continua da parte di entrambe le stelle, il pianeta diventa più caldo e si ricopre completamente di acqua sommergendolo e senza lasciare alcuna terra emersa, mentre nei periodi in cui Sirio B si trova all’opposto di Sirio A, contribuendo al regolare giorno e notte, si raffredda sviluppando enormi glaciazioni ai poli e che contribuiscono ad abbassare il livello del mare e al ritorno delle terre emerse.
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Tutte le forme di vita presenti sono nate ed evolute all’interno degli oceani, la stessa razza umanoide è di origine acquatica, divenuta poi terrestre durante un periodo di glaciazione in cui le terre emerse permisero il passaggio sulla terraferma.
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Da questo unico essere acquatico originario, una volta diventato terrestre, si formarono ben cinque diverse razze nelle varie fasce climatiche del pianeta:
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* nella zona fredda dei poli si svilupparono gli Umanoidi “Elfi”
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* in quella temperata gli Umanoidi “Umani” e “Classici”
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* nella zona desertica gli Umanoidi “Orange”
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* sino ad arrivare alla fascia tropicale dove si formò la razza “Gigante”
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Tutte queste razze (descritte in seguito) si modificarono nel corso dei millenni, anche fuori dal Pianeta Blu, non solo per naturale evoluzione ma anche per forti ingerenze artificiali, cambiamenti genetici e che contribuirono a formare il loro attuale aspetto fisico.
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Già evoluti quando erano ancora esseri acquatici, sia per intelletto che livello spirituale, la loro ulteriore spinta in avanti avvenne non appena furono in grado di diventare creature terrestri, facendo notevoli passi avanti nel campo delle scienze.
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E’ stato nel corso di questo periodo “asciutto” che svilupparono la tecnologia necessaria per creare zone artificiali prive di acqua, contribuendo al continuo sviluppo e la crescita, non solo delle loro antiche città, ma anche di forme vegetali che nel frattempo erano nate, sviluppandosi sulla terraferma.
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Questa eccezionale tecnologia, permette di porre ai quattro angoli di un territorio delle enormi macchine magnetiche, in grado di generare un onda gravitazionale che, collegandosi tra di loro, crea uno scudo capace di erigere una vera e propria diga invisibile e magnetica che respinge l’acqua. Viste dall’alto, queste zone asciutte appaiono come degli enormi buchi nell’acqua (tondi, quadrati, rettangolari, triangolari, a seconda delle esigenze territoriali), permettendo alle terre di restare all’asciutto e ai suoi abitanti di condurre normalmente la propria vita e le attività quotidiane.
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Da una di queste terre si vedrebbero straordinari e diversificati panorami, essendo “buchi” che possono essere grandi anche migliaia di chilometri, al confine di questa barriera sarebbe possibile ammirare un muro d’acqua alzarsi in verticale per centinaia o migliaia di metri in altezza, con le onde del mare infrangersi contro queste “pareti” e senza penetrarla in alcun modo.
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L’aspetto sarebbe simile a quello di un gigantesco acquario, dove le forme di vita che si avvicinano al confine diverrebbero visibili, mentre all’interno di queste zone asciutte, magari lontane anche migliaia di chilometri, il mare sarebbe visibile soltanto in lontananza come una striscia azzurra o, a seconda della geologia del territorio, anche del tutto non visibile.
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L’interno di questi territori ha un clima tra i più diversificati che si conoscano, alternando deserti a zone temperate o tropicali, ricche di vegetazione ed animali di ogni tipologia e grandezza.
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Il clima, ovviamente, risente della particolare condizione dovuta alla sua natura artificiale, in quanto la posizione delle stelle Sirio A e B e la maggior luminosità, produce un effetto nei “buchi” simile a quello delle “serre”, anche se attraverso questi fattori restano nella maggior parte dei casi mediamente temperati e del tutto abitali.
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Intere zone sono occupate dalle città dove vivono gli Umanoidi, città enormi, dalle strutture imponenti, interamente costruite di pietra rossa, marrone e bianca, sono di una bellezza indescrivibile, paragonabile solamente al fasto degli antichi Romani, Egizi o dei Maya, ma moltiplicando la bellezza e la maestosità di almeno 100 volte.
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Molta importanza è data all’educazione e allo sviluppo intellettivo dei propri simili, guidati dall’infanzia sino all’età adulta, tanto che la conoscenza è insegnata in grandi strutture che ricoprono una posizione centrale, non solo nelle città, ma nella sfera sociale e gerarchica della società stessa. Queste strutture sono simili alle nostre Università e potremmo utilizzare questo nome per chiamarle, ma sono totalmente diverse e immerse in enormi parchi che mantengono ognuno a contatto con la natura o “l’essenza spirituale delle cose”.
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Ad un nuovo visitatore le loro città potrebbero sembrare deserte, dal momento che non esiste traffico veicolare e poco movimento di persone o animali in superficie.
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La rete di trasporti avviene completamente al di sotto della superficie, attraverso un reticolo di strade che oltre a raggiungere ogni edificio cittadino, è capace anche di raggiungere passando sotto gli oceani, persino le altre città sparse sul pianeta. La tecnologia sviluppata dagli Alieni Umanoidi è in genere tra le più avanzate, oltre ad essere tra le più antiche.
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Possiedono piccole astronavi esplorative e grandi navi galattiche addette alle lunghe esplorazioni e alla difesa dei propri territori, dispongono anche di tele-trasporti e dispositivi di occultamento, scudi protettivi e armi di diverso tipo, nonché una scienza medica all’avanguardia.
==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Altri Pianeti]]
[[Categoria:Altri Pianeti]]
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[[categoria:siriani]]

Versione attuale delle 11:52, 19 set 2014

Sirio nel Cane maggiore

Il pianeta principale del sistema di Sirio B si chiama Nagal o Pianeta Blu, lì ha sede il Consiglio dei Maestri di Sirio. Nagal è quindi un pianeta popolato dai Siriani.

Il pianeta Nagal è molto simile al nostro pianeta, sebbene sia grande quasi il doppio. In superficie ci sono grandi costruzioni bianche, semisferiche o rettangolari, ampie vallate e vasti oceani. Le città si snodano però anche nel sottosuolo, espandendosi per infiniti chilometri e venendo illuminate da grosse cupole che danno sull'esterno. La temperatura planetaria è mite quasi ovunque, fatta eccezione per i poli che sono ghiacciati, questo grazie all'uso di innovative tecnologie climatiche. Una sorta del nostro HAARP ma decisamente migliore!

Da bibliotecapleyades

All’interno della costellazione del Cane Maggiore e attorno alla stessa Sirio, dalle nostre informazioni, risulta trovarsi un sistema solare del tutto particolare e che vede tra i pianeti principali quello della razza aliena degli umanoidi siriani.

Questo pianeta è l’unico roccioso interno, posto a poco più di 4 UA da Sirio A e nel punto minimo da Sirio B, pressoché a metà strada tra le due stelle, questa particolarità ha non solo contribuito alla nascita di questo mondo ma lo ha anche preservalo da pericoli esterni, dovuti ad asteroidi, comete e meteoriti, presenti in grande quantità al di fuori della parte interna del sistema solare dove vi fanno parte altri tipi di pianeti più irregolari, sia rocciosi e gassosi (giganti) soggetti molto spesso a frequenti bombardamenti da parte di questi corpi celesti.

In questa situazione del tutto unica, si è sviluppato un pianeta straordinario nel suo genere e che durante la sua esistenza ha conosciuto radicali trasformazioni e modifiche, dapprima naturali ed in seguito artificiali, grazie all’evoluta tecnologia raggiunta dalla razza umanoide che lo abita.

Il pianeta, come scritto in precedenza è roccioso, non molto dissimile dalla Terra anche se più grande di almeno tre volte, questa somiglianza è stata affine sino a qualche migliaio di anni fa quando ancora vi erano terre emerse, poi, a seguito di modifiche climatiche e geologiche, il pianeta è diventato completamente acquatico e gli Umanoidi sono intervenuti nel ripristinare intere zone asciutte.

Data la sua posizione e la particolare luce emessa da Sirio A e Sirio B, il pianeta è definito blu (Pianeta Blu), di questo colore intenso è invasa l’atmosfera e il mare che attualmente ricopre l’intera superficie.

A seconda della rotazione di Sirio B e della differenza di irradiazione solare durante i 50 anni di rotazione attorno a Sirio A, il colore del pianeta può cambiare sensibilmente, passando da periodi di luce bianca intensa ad altri più blu, con periodi in cui l’intera superficie, grazie alla posizione delle stelle, non conosce mai la notte, mentre in altri, si svolge una regolare rivoluzione tipica e del tutto simile come sul nostro pianeta.

Tale processo, variabile e continuativo, modifica sensibilmente il clima, infatti nei periodi in cui l’irradiazione è continua da parte di entrambe le stelle, il pianeta diventa più caldo e si ricopre completamente di acqua sommergendolo e senza lasciare alcuna terra emersa, mentre nei periodi in cui Sirio B si trova all’opposto di Sirio A, contribuendo al regolare giorno e notte, si raffredda sviluppando enormi glaciazioni ai poli e che contribuiscono ad abbassare il livello del mare e al ritorno delle terre emerse.

Tutte le forme di vita presenti sono nate ed evolute all’interno degli oceani, la stessa razza umanoide è di origine acquatica, divenuta poi terrestre durante un periodo di glaciazione in cui le terre emerse permisero il passaggio sulla terraferma.

Da questo unico essere acquatico originario, una volta diventato terrestre, si formarono ben cinque diverse razze nelle varie fasce climatiche del pianeta:

Tutte queste razze (descritte in seguito) si modificarono nel corso dei millenni, anche fuori dal Pianeta Blu, non solo per naturale evoluzione ma anche per forti ingerenze artificiali, cambiamenti genetici e che contribuirono a formare il loro attuale aspetto fisico.

Già evoluti quando erano ancora esseri acquatici, sia per intelletto che livello spirituale, la loro ulteriore spinta in avanti avvenne non appena furono in grado di diventare creature terrestri, facendo notevoli passi avanti nel campo delle scienze.

E’ stato nel corso di questo periodo “asciutto” che svilupparono la tecnologia necessaria per creare zone artificiali prive di acqua, contribuendo al continuo sviluppo e la crescita, non solo delle loro antiche città, ma anche di forme vegetali che nel frattempo erano nate, sviluppandosi sulla terraferma.

Questa eccezionale tecnologia, permette di porre ai quattro angoli di un territorio delle enormi macchine magnetiche, in grado di generare un onda gravitazionale che, collegandosi tra di loro, crea uno scudo capace di erigere una vera e propria diga invisibile e magnetica che respinge l’acqua. Viste dall’alto, queste zone asciutte appaiono come degli enormi buchi nell’acqua (tondi, quadrati, rettangolari, triangolari, a seconda delle esigenze territoriali), permettendo alle terre di restare all’asciutto e ai suoi abitanti di condurre normalmente la propria vita e le attività quotidiane.

Da una di queste terre si vedrebbero straordinari e diversificati panorami, essendo “buchi” che possono essere grandi anche migliaia di chilometri, al confine di questa barriera sarebbe possibile ammirare un muro d’acqua alzarsi in verticale per centinaia o migliaia di metri in altezza, con le onde del mare infrangersi contro queste “pareti” e senza penetrarla in alcun modo.

L’aspetto sarebbe simile a quello di un gigantesco acquario, dove le forme di vita che si avvicinano al confine diverrebbero visibili, mentre all’interno di queste zone asciutte, magari lontane anche migliaia di chilometri, il mare sarebbe visibile soltanto in lontananza come una striscia azzurra o, a seconda della geologia del territorio, anche del tutto non visibile.

L’interno di questi territori ha un clima tra i più diversificati che si conoscano, alternando deserti a zone temperate o tropicali, ricche di vegetazione ed animali di ogni tipologia e grandezza.

Il clima, ovviamente, risente della particolare condizione dovuta alla sua natura artificiale, in quanto la posizione delle stelle Sirio A e B e la maggior luminosità, produce un effetto nei “buchi” simile a quello delle “serre”, anche se attraverso questi fattori restano nella maggior parte dei casi mediamente temperati e del tutto abitali.

Intere zone sono occupate dalle città dove vivono gli Umanoidi, città enormi, dalle strutture imponenti, interamente costruite di pietra rossa, marrone e bianca, sono di una bellezza indescrivibile, paragonabile solamente al fasto degli antichi Romani, Egizi o dei Maya, ma moltiplicando la bellezza e la maestosità di almeno 100 volte.

Molta importanza è data all’educazione e allo sviluppo intellettivo dei propri simili, guidati dall’infanzia sino all’età adulta, tanto che la conoscenza è insegnata in grandi strutture che ricoprono una posizione centrale, non solo nelle città, ma nella sfera sociale e gerarchica della società stessa. Queste strutture sono simili alle nostre Università e potremmo utilizzare questo nome per chiamarle, ma sono totalmente diverse e immerse in enormi parchi che mantengono ognuno a contatto con la natura o “l’essenza spirituale delle cose”.

Ad un nuovo visitatore le loro città potrebbero sembrare deserte, dal momento che non esiste traffico veicolare e poco movimento di persone o animali in superficie.

La rete di trasporti avviene completamente al di sotto della superficie, attraverso un reticolo di strade che oltre a raggiungere ogni edificio cittadino, è capace anche di raggiungere passando sotto gli oceani, persino le altre città sparse sul pianeta. La tecnologia sviluppata dagli Alieni Umanoidi è in genere tra le più avanzate, oltre ad essere tra le più antiche.

Possiedono piccole astronavi esplorative e grandi navi galattiche addette alle lunghe esplorazioni e alla difesa dei propri territori, dispongono anche di tele-trasporti e dispositivi di occultamento, scudi protettivi e armi di diverso tipo, nonché una scienza medica all’avanguardia.

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