Genius loci
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==Attestazioni del ''Genius loci''== | ==Attestazioni del ''Genius loci''== | ||
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* ''Genius municipi Castrimoeniensis'' (CIL, XIV, 2454) | * ''Genius municipi Castrimoeniensis'' (CIL, XIV, 2454) | ||
* ''Genius municipi Praenestini'' (CIL, XIV, 2889) | * ''Genius municipi Praenestini'' (CIL, XIV, 2889) | ||
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==Note== | ==Note== | ||
- | + | 1^ Punto 2 del ''Massimario del Mos Maiorum'' in Movimento Tradizionale Romano (a cura del). ''Memoranda et agenda''. La Spezia, Edizioni del Tridente, 1996. | |
==Bibliografia== | ==Bibliografia== |
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Il Genius loci è un'entità soprannaturale serpentiforme legata a un luogo e oggetto di culto nella religione romana. Tale associazione tra Genio e luogo fisico si originò forse dall'assimilazione del Genio con i Lari a partire dall'età augustea. Secondo Servio, infatti, nullus locus sine Genio (nessun luogo è senza un Genio) (Commento all'Eneide, 5, 95).
Secondo le prescrizioni del Movimento Tradizionale Romano, il Genius loci non va confuso con il Lare perché questi è il Genio del luogo posseduto dall'uomo o che l'uomo attraversa (come i Lari Compitali e i Lari Permarini), mentre il Genius loci è il Genio del luogo abitato e frequentato dall'uomo. Inoltre quando si invoca il Genius loci bisogna precisare sive mas sive foemina ("che sia maschio o che sia femmina") perché non se ne conosce il genere [1].
Indice |
Attestazioni del Genius loci
- attestazione generica di un genius loci (CIL, VI, 247; 30884; 30885)
- Genius horreorum (CIL, VI, 235; 236; 237; 238)
- Genius loci et stationis (CIL, VI, 36779)
- Genius venalici (CIL, VI, 399)
- Genius stationis aquarum (CIL, VI, 36781)
- Genius Caeli Montis (CIL, VI, 334)
- Genius fori vinarii (Ostia: CIL, X, 543)
- Genius curiae (CIL, VI, 5996)
- Genius decuriae (CIL, VI, 244)
- Genius familiae monetalis (CIL, VI, 239
- Genius pagi livi (CIL, V, 4909)
- Genius pagi Arusnatium (CIL, V, 3915)
- Genius colonae aquiliae (AE, 1934, 234)
- Genius coloniae Florentiae (CIL, XI, 7030)
- Genius coloniae Ostiensis (CIL, XIV, 9; G. c. Ostiensium CIL, XIV, 8)
- Genius corporis pellionum Ostiensium (CIL, XIV, 10)
- Genius corporis splendidissimi inportantium et negotiantium vinariorum (AE, 1955, 165)
- Genius municipi cultorum (AE, 1965, 193)
- Genius municipi Segusini (CIL, V, 7234; 7235)
- Genius municipi Castrimoeniensis (CIL, XIV, 2454)
- Genius municipi Praenestini (CIL, XIV, 2889)
Note
1^ Punto 2 del Massimario del Mos Maiorum in Movimento Tradizionale Romano (a cura del). Memoranda et agenda. La Spezia, Edizioni del Tridente, 1996.
Bibliografia
- Georges Dumézil. La religione romana arcaica. Milano, Rizzoli, 1977, pp. 262-263. ISBN 8817866377.
- Anonimo Romano (Marco Baistrocchi). Il Genio di Roma, Politica Romana, 1996, 3, pp. 96-97.
- Christian Norberg-Schulz. Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura, Electa, Milano 1979. ISBN 884354263X.
- Marco Cestari. Genius Loci, La Radice del Turismo Sostenibile. Firenze, Maschietto Editore, 2008, ISBN 88-88967-78.