Utu
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Versione delle 17:34, 29 mar 2019
Utu in sumerico, Shamash o Šamaš in accadico, era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea Aja, secoli dopo sostituita dalla più celebre Ištar. Il culto principale del dio si praticava a Sippar e a Larsa.
Nella dodicesima tavola del poema di Ghilgameš il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'Oltretomba e permettere ai due amici, Ghilgameš ed Enkidu, di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di Ghilgameš, di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.
Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio Nergal.
Indice |
Le teorie di Zecharia Sitchin
Secondo Zecharia Sitchin fu il fratello gemello di Inanna; comandante del porto spaziale di Sippar prima del diluvio universale. Dopo il diluvio fu comandante del porto del Sinai e dispensatore di leggi dal suo centro di culto a Sippar. Fu il padrino di Gilgamesh.
Nella mitologia
Assieme a Ninurta il suo mito si è evoluto nel Kronos greco e Saturno romano.
Galleria fotografica
Bibliografia
- L. Cagni, La religione della Mesopotamia, in "Storia delle religioni. Le religioni antiche", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050
- Thorkild Jacobsen, The treasures of darkness. A history of mesopotamian religion, Yale University Press, Yale 1976
- Andrew George, The Epic of Gilgamesh. A new translation, Penguin Books, Londra 2000