Angelologia

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L'angelologia giudaico-cristiana, quindi, si occupa delle gerarchie angeliche e diaboliche.
L'angelologia giudaico-cristiana, quindi, si occupa delle gerarchie angeliche e diaboliche.
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== [[Gerarchie angeliche]] ==
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Gli angeli sono solitamente suddivisi in schiere, che seguono determinate [[gerarchia|gerarchie]] dalle quali traggono caratteristiche peculiari. La classificazione più comune risale al ''[[De coelesti hierarchia]]'' dello [[Pseudo-Dionigi]].
Gli angeli sono solitamente suddivisi in schiere, che seguono determinate [[gerarchia|gerarchie]] dalle quali traggono caratteristiche peculiari. La classificazione più comune risale al ''[[De coelesti hierarchia]]'' dello [[Pseudo-Dionigi]].
== Dizionari di angelologia ==
== Dizionari di angelologia ==
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Sotto l'influsso della scuola [[Cabala ebraica|cabalistica]] di [[Girona]], si è sviluppata nel medioevo un'ampia collezione di informazioni relative alle singole personalità ed influenze di angeli e demoni, spesso immaginate a partire dal nome stesso di ciascuna entità, per esempio [[Arcangelo Michele|Michael]], "chi come Dio", [[Arcangelo Gabriele|Gabriel]], "forza di Dio", [[Arcangelo Raffaele|Raphael]], "Dio ha sanato", [[Uriel]], "fuoco di Dio", [[Abaddon]], "perdizione", [[Asmodai|Asmodeus]], "spirito del giudizio", [[Belzebù|Baalzebub]], "signore delle mosche", [[Satana|Satan]], "avversario", [[Samael]], "signore del veleno”, [[Behemoth]], "grande bestia". Punti di riferimento in questo senso sono il "Vocabulaire de l'Angelologie" (Paris 1897) di Moise Schwab, il "Dictionary of Angels" (London 1968) di G. Davidson e, in lingua italiana, il "Dizionario delle creature spirituali" contenuto in "I mondi ultraterreni (Milano 1998) di [[Giordano Berti]].
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Sotto l'influsso della scuola [[Cabala ebraica|cabalistica]] di [[Girona]], si è sviluppata nel medioevo un'ampia collezione di informazioni relative alle singole personalità ed influenze di angeli e demoni, spesso immaginate a partire dal nome stesso di ciascuna entità, per esempio [[Angelo Michele|Michael]], "chi come Dio?", [[Arcangelo Gabriele|Gabriel]], "forza di Dio", [[Arcangelo Raffaele|Raphael]], "Dio ha sanato", [[Uriel]], "fuoco di Dio", [[satana|Abaddon]], "perdizione", [[satana|Asmodeus]], "spirito del giudizio", [[satana|Baalzebub]], "signore delle mosche", [[Satana|Satan]], "avversario", [[satana|Samael]], "signore del veleno”, [[satana|Behemoth]], "grande bestia". Punti di riferimento in questo senso sono il "Vocabulaire de l'Angelologie" (Paris 1897) di Moise Schwab, il "Dictionary of Angels" (London 1968) di G. Davidson e, in lingua italiana, il "Dizionario delle creature spirituali" contenuto in "I mondi ultraterreni (Milano 1998) di [[Giordano Berti]].
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Questi sviluppi sono stati contrastati e condannati dalla [[chiesa cattolica]], che già nel [[Concilio di Roma]] ([[745]]), proibì la venerazione di angeli, i cui nomi non compaiano nella [[Bibbia]]. Nel decreto ''Litteris Diei'' del 6 giugno [[1992]], il magistero pontificio ha chiarito che "è illecito insegnare e utilizzare nozioni sugli angeli e sugli arcangeli, sui loro nomi personali e sulle loro funzioni particolari, al di fuori di ciò che trova diretto riscontro nella Sacra Scrittura; conseguentemente è proibita ogni forma di consacrazione agli angeli ed ogni altra pratica diversa dalle consuetudini del culto ufficiale."<ref>Angelo Geretti, ''Missus est angelus'' in ''Angeli. Volti dell'Invisibile'', catalogo a cura di Serenella Castri, Umberto Allemandi&C, Torino 2010, p. 24.</ref> La chiesa cattolica venera il 2 ottobre gli [[angelo custode|angeli custodi]] e dopo la riforma liturgica del concilio Vaticano II venera in uno stesso giorno, il 29 settembre, i tre arcangeli biblici (Michele, Gabriele e Raffaele). I [[sette arcangeli]] compaiono nella liturgia ortodossa ma non in quella cattolica.
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Questi sviluppi sono stati contrastati e condannati dalla [[cristianesimo|chiesa cattolica]], che già nel [[Concilio di Roma]] ([[745]]), proibì la venerazione di angeli, i cui nomi non compaiano nella [[Bibbia]]. Nel decreto ''Litteris Diei'' del 6 giugno [[1992]], il magistero pontificio ha chiarito che "è illecito insegnare e utilizzare nozioni sugli angeli e sugli arcangeli, sui loro nomi personali e sulle loro funzioni particolari, al di fuori di ciò che trova diretto riscontro nella Sacra Scrittura; conseguentemente è proibita ogni forma di consacrazione agli angeli ed ogni altra pratica diversa dalle consuetudini del culto ufficiale."<ref>Angelo Geretti, ''Missus est angelus'' in ''Angeli. Volti dell'Invisibile'', catalogo a cura di Serenella Castri, Umberto Allemandi&C, Torino 2010, p. 24.</ref> La chiesa cattolica venera il 2 ottobre gli [[angeli|angeli custodi]] e dopo la riforma liturgica del concilio Vaticano II venera in uno stesso giorno, il 29 settembre, i tre arcangeli biblici (Michele, Gabriele e Raffaele). I [[angeli|sette arcangeli]] compaiono nella liturgia ortodossa ma non in quella cattolica.
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In ufologia agli [[angeli]] (o fantasmi positivi) corrispondono gli alieni energetici positivi (dalla 6a dimensione alla 12a), perlomeno quelli maschi. Si dibatte se possano essere considerati angeli anche gli alieni fisici positivi (dalla 3a alla 5a dimensione).
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Versione attuale delle 11:25, 6 feb 2020

L'angelologia è lo studio delle dottrine riguardanti le entità definite angeli, la cui esistenza compare in diverse culture, fra cui: assiro-babilonese, iranica, giudaica e cristiana.

Si affianca alla demonologia che assume significato analogo nel campo di studi opposto, quello relativo ai demoni.

Nella tradizione giudaico-cristiana i demoni sono angeli corrotti dalla superbia e quindi scacciati dal Paradiso (vedi Lucifero). L'angelologia giudaico-cristiana, quindi, si occupa delle gerarchie angeliche e diaboliche.

Indice

Gerarchie angeliche

Gli angeli sono solitamente suddivisi in schiere, che seguono determinate gerarchie dalle quali traggono caratteristiche peculiari. La classificazione più comune risale al De coelesti hierarchia dello Pseudo-Dionigi.

Dizionari di angelologia

Sotto l'influsso della scuola cabalistica di Girona, si è sviluppata nel medioevo un'ampia collezione di informazioni relative alle singole personalità ed influenze di angeli e demoni, spesso immaginate a partire dal nome stesso di ciascuna entità, per esempio Michael, "chi come Dio?", Gabriel, "forza di Dio", Raphael, "Dio ha sanato", Uriel, "fuoco di Dio", Abaddon, "perdizione", Asmodeus, "spirito del giudizio", Baalzebub, "signore delle mosche", Satan, "avversario", Samael, "signore del veleno”, Behemoth, "grande bestia". Punti di riferimento in questo senso sono il "Vocabulaire de l'Angelologie" (Paris 1897) di Moise Schwab, il "Dictionary of Angels" (London 1968) di G. Davidson e, in lingua italiana, il "Dizionario delle creature spirituali" contenuto in "I mondi ultraterreni (Milano 1998) di Giordano Berti.

Questi sviluppi sono stati contrastati e condannati dalla chiesa cattolica, che già nel Concilio di Roma (745), proibì la venerazione di angeli, i cui nomi non compaiano nella Bibbia. Nel decreto Litteris Diei del 6 giugno 1992, il magistero pontificio ha chiarito che "è illecito insegnare e utilizzare nozioni sugli angeli e sugli arcangeli, sui loro nomi personali e sulle loro funzioni particolari, al di fuori di ciò che trova diretto riscontro nella Sacra Scrittura; conseguentemente è proibita ogni forma di consacrazione agli angeli ed ogni altra pratica diversa dalle consuetudini del culto ufficiale."[1] La chiesa cattolica venera il 2 ottobre gli angeli custodi e dopo la riforma liturgica del concilio Vaticano II venera in uno stesso giorno, il 29 settembre, i tre arcangeli biblici (Michele, Gabriele e Raffaele). I sette arcangeli compaiono nella liturgia ortodossa ma non in quella cattolica.

Ufologia

In ufologia agli angeli (o fantasmi positivi) corrispondono gli alieni energetici positivi (dalla 6a dimensione alla 12a), perlomeno quelli maschi. Si dibatte se possano essere considerati angeli anche gli alieni fisici positivi (dalla 3a alla 5a dimensione).

Note

  1. Angelo Geretti, Missus est angelus in Angeli. Volti dell'Invisibile, catalogo a cura di Serenella Castri, Umberto Allemandi&C, Torino 2010, p. 24.

Bibliografia

Voci correlate

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