Alieni mutaforma

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==Collegamenti esterni==
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aahttps://www.bibliotecapleyades.net/vida_alien/alien_extraterrestrialcivilizations01b.htm  
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Versione delle 09:35, 7 mag 2020

Fomalhaut nella costellazione del Pesce Australe
Alieni mutaforma

La razza dei Mutaforma o Alieni mutaforma è la più misteriosa tra tutte quelle ad oggi conosciute.

Non sappiamo al momento da quale regione della Galassia provenga, anche se potrebbe esserci una corrispondenza con la costellazione del Pesce Australe (Acquario) e la stella regale Fomalhaut. Sappiamo soltanto che si presentano sotto mentite spoglie, ovvero cambiano forma volontariamente a seconda della situazione, infatti possono apparire con qualsiasi aspetto, umano e/o animale, creando confusione soprattutto per la loro identificazione.

Il loro aspetto reale, sarebbe quello di esseri semieterici, irradianti una accecante luce bianca, spesso con effetti di luce simili a quelli di un prisma se esposti ad altre sorgenti luminose, mentre segni particolari ben visibili sono solamente degli occhi neri, somiglianti a quelli umani.

Seppure molto affini fisicamente, non hanno niente a che vedere con la razza dei Luciferini, dato che i Mutaforma hanno una statura ben più imponente, rispetto alla ben più piccola degli Esseri di Luce. Seppure in questa forma luminosa, sembra che anche il corpo abbia una vaga forma umanoide, per questo si parla molto spesso ed erroneamente di “Esseri di Luce”.

Inoltre, sono dotati di un grande potere telepatico, con il quale dispensano alle persone contattate sulla Terra, presunti messaggi di amore universale. Allo stato attuale non conosciamo una eventuale forza fisica, capacità scientifiche o tipologia di tecnologia in uso.

Spesso legati al mondo acquatico o anfibio, potrebbero avere una certa somiglianza o corrispondenza con gli antichi “Uomini Pesce” presenti in molte antiche mitologie della Terra.

Indice

Occhi di Cielo o Occhi di Luce

Con i nomi di Occhi di Cielo o Occhi di Luce, spesso si è solito identificare un entità che si professa essere una sorta di grande padre o sommo conoscitore della coscienza universale.

Quasi ad assumere una superiorità intellettuale, se vogliamo divina, dispensa consigli alle persone contattate (o meglio parassitate) con messaggi carichi di simbologie, spesse volte contraddittori e decisamente non classificabili sotto un unico problema alieno, perché di problema alieno non si tratta.

In realtà è un’entità umana, probabilmente tra le più antiche apparse nell’Universo, sotto una delle tante e innumerevoli trasformazioni: l’Uomo Primordiale (Uomo Cosmico o Adam Kadmon).

E’ l’entità in contatto con l’Uomo, ma che fa da tramite anche con l’Alieno, soprattutto della Gerarchia Superiore, mettendolo in continuo stato di tensione su delle presunte “scelte di vita” che l’umanità deve cominciare ad affrontare.

Sorta di contattismo di stampo divino e non alieno, presenta molte problematiche da risolvere, soprattutto nelle persone coinvolte con casi di vero e proprio parassitaggio, disagio sociale e scompensi fisici, non in grado di reggere una così forte pressione psico-fisica.

Si tratta, probabilmente, del tentativo da parte di un antica e in buona parte sconosciuta entità universale (Uomo Primordiale o Primo Uomo) a capo di una “Gerarchia Superiore”, di cercare un compromesso diretto con le anime presenti sulla Terra e di eliminare in qualche modo il problema alieno che sembra aver contribuito a creare.

Ashtar Sheran

Un altro aspetto, alquanto inquietante, lega presunti personaggi alieni benevoli con questi Mutaforma, l’esempio più lampante è quello rappresentato dal sedicente alieno buono Ashtar Sheran.

Primi anni ’50 del XX secolo, Ashtar Sheran, presunto comandante della Flotta spaziale interplanetaria, entra per la prima volta in contatto con i Terrestri, mediante George Van Tessel.

Van Tessel, insieme con altri sensitivi, afferma addirittura di aver viaggiato su una delle astronavi che orbitano attorno alla Terra. Dalla metà circa del XX secolo, Ashtar, che proverrebbe dal pianeta Metharia, nel sistema solare di Alpha Centauri, si rivolge agli “uomini di buona volontà” per ammonirli contro i pericoli di autodistruzione in cui potrà incorrere il nostro pianeta, qualora i suoi abitanti perseverino in una condotta irresponsabile.

Per i discepoli di Ashtar Sheran, egli è soprattutto un Maestro di verità: il suo compito è quello di combattere gli errori e le menzogne affinché trionfino l’amore, l’armonia, la fraternità. Egli reputa che i suoi sublimi insegnamenti non possano essere imposti: gli uomini, risvegliando la loro coscienza sopita, devono dimostrare concretamente di anteporre il bene al male, per meritare di essere ammessi nella Fratellanza Cosmica, una sorta di federazione intergalattica cui aderiscono le civiltà evolute dell’Universo.

Solo allora gli esseri umani potranno attingere ad un patrimonio di conoscenze utili non soltanto per un progresso scientifico e tecnologico, ma specialmente efficaci per un’evoluzione spirituale.

Essi sono spesso identificati con esseri angelici giunti sulla Terra e descritti come figure dai tratti inconfondibili: sono alti, slanciati, il loro viso dall’espressione serena, è incorniciato da capelli biondi. Gli occhi azzurri, le sopracciglia lunghe ed arcuate, i lineamenti fini, la pelle glabra conferiscono a questi alieni un sembiante che ispira istintivamente fiducia, nonostante qualche tratto un po’ gelido. Eppure un quadro così idilliaco sembra essere incrinato, contraddetto da un particolare, il nome: Ashtar Sheran.

È stato notato che il nome Ashtar Sheran ricorda quello di Astarotte, uno dei demoni della cultura ebraica che, secondo una tradizione non canonica, spinse Caino ad uccidere il fratello Abele. Astarotte o meglio, Ashtoreth è un nome formato inserendo delle lettere in modo da ottenere il significato di “qualcosa di vergognoso”.

In origine Ashtoreth (Astarte) era una dea, trasformata dagli Ebrei in un demone terrifico e ripugnante. La Bibbia fa riferimento a questa divinità in alcuni libri “storici”: essa fu adorata dal re Salomone (990- 922 a.C) e dagli Israeliti idolatri.

Il monarca famoso per la sua saggezza “venerava Astarte, dea dei Sidonii,” mentre fu il pio Giosia, (640-609 a.C) sovrano di Giuda, che, rinnovando il patto d’alleanza con Dio, fece, “gettare fuori del Tempio del Signore tutti gli oggetti che servivano al culto di Baal, di Ascera e degli astri del cielo. Fece portare fuori di Gerusalemme il palo della dea Ascera, lo bruciò nella valle di Cedron e lo ridusse in cenere, che poi fu gettato nel cimitero della gente comune. Demolì la casa di prostituzione attigua al Tempio del Signore, dove le donne tessevano tuniche per Ascera, fece a pezzi i cippi, abbatté i tronchi rappresentanti Ascera e riempì quei luoghi di ossa umane.”

Astarte è una versione cananea di Ishtar, divinità babilonese associata al pianeta Venere, a sua volta metamorfosi della sumerica Inanna.

Come stella del mattino, Astarte era circonfusa di fiamme, armata di spada e di due turcassi pieni di frecce mortali. Ella guizzava come una rondine sui campi di battaglia. Come stella della sera, dea dell’eros, Astarte s’inoltrava nel mondo sotterraneo per reclamare un amante perduto. I suoi colori erano il bianco ed il rosso: in suo onore sull’acacia sbocciavano fiori vermigli e per questo l’acacia divenne il suo simbolo.

Le erano sacri anche i cipressi, gli stalloni, i primogeniti, le primizie e le offerte incruente. In alcune raffigurazioni Astarte è ritta sulla schiena di una leonessa, regge in una mano un fiore di loto e uno specchio, mentre nell’altra tiene due serpenti. In altri casi è rappresentata con il capo di leonessa, per denotare la sua indole fiera e lasciva.

Questa digressione su Astarotte-Astarte-Ascera induce a porsi alcuni interrogativi: Ashtar Sheran si manifestò con un nome che assomiglia molto a quello dell’antica divinità sumero-semita.

Ciò come si può spiegare? È una coincidenza che tali nomi si collegano ad un retaggio ebraico, anche se non canonico e certamente ignorato dai comuni cristiani, generalmente non ferrati in studi teologici, in angelologia e demonologia?

Non bisogna poi dimenticare che tutti e tre questi personaggi, hanno i nomi di entità dai tratti non sempre angelici:

Astarotte è un demone, anche se in principio non lo era

Semeyaza è un ben elohim, un figlio degli dèi, che insegnò alle donne terrestri pratiche magiche. Egli, insieme con i suoi angeli, unitosi alle figlie degli uomini che generarono dei giganti, fu condannato da Dio ad essere precipitato nell’inferno, giacché aveva corrotto il genere umano

Insomma, non certo entità raccomandabili e che sicuramente hanno contribuito a creare ulteriore confusione negli innumerevoli rivoli, sorti in questi anni attraverso lo studio delle varie civiltà aliene, emerse nei vari casi di abductions nel mondo e in Italia.

Voci correlate

Collegamenti esterni

aahttps://www.bibliotecapleyades.net/vida_alien/alien_extraterrestrialcivilizations01b.htm

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