Alfa Centauri
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+ | 1^ Robert Burnham, 1978, Burnham's Celestial Handbook, pag.549, Courier Dover Publications, ISBN 048623567X | ||
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+ | 2^ Mason B.D., Wycoff, G.L. I. Hartkopf, W.I.., 2008, [http://ad.usno.navy.mil/wds/ Washington Visual Double Star Catalog, 2006.5 (WDS)], U. S.Naval Observatory, Washington D.C. | ||
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+ | 3^ Bailey, F., "The Catalogues of Ptolemy, Ulugh Beigh, Tycho Brahe, Halley, and Hevelius," ''Memoirs of Royal Astronomical Society'', vol. XIII, London, 1843. | ||
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+ | 4^ Kunitzsch P., & Smart, T., ''A Dictionary of Modern star Names: A Short Guide to 254 Star Names and Their Derivations'', Cambride, Sky Pub. Corp., 2006, p. 27 | ||
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+ | 5^ Hyde T., "Ulugh Beighi Tabulae Stellarum Fixarum", ''Tabulae Long. ac Lat. Stellarum Fixarum ex Observatione Ulugh Beighi'', Oxford, 1665, p. 142. | ||
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+ | 6^ Hyde T., "In Ulugh Beighi Tabulae Stellarum Fixarum Commentarii", ''op. cit.'', p. 67. | ||
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+ | 7^ Da Silva Oliveira, R., [http://www.asterdomus.com.br/principal_1.htm "Crux Australis: o Cruzeiro do Sul"], Artigos: Planetario Movel Inflavel AsterDomus. | ||
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+ | 8^ Davis Jr., G. A., [http://adsabs.harvard.edu/abs/1944PA.....52....8D "The Pronunciations, Derivations, and Meanings of a Selected List of Star Names,"]''Popular Astronomy'', Vol. LII, No. 3, Oct. 1944, p. 16. | ||
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+ | 9^ Burritt, E. H., ''Atlas, Designed to Illustrate the Geography of the Heavens'', (New Edition), New York, F. J. Huntington and Co., 1835, pl. VII. | ||
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Alfa Centauri (α Cen / α Centauri o α del Centauro, secondo la nomenclatura di Bayer; conosciuta anche come Rigel Kentaurus o Rigil Kent o, più raramente, come Toliman) è un sistema stellare triplo situato nella costellazione australe del Centauro. È la stella più luminosa della costellazione, nonché terza stella più brillante del cielo notturno ad occhio nudo, dopo Sirio e Canopo: infatti, sommando la magnitudine apparente delle due componenti, A (+0,01) e B (+1,34), come si osserva ad occhio nudo, il sistema appare di magnitudine −0,27 [1]. È anche il sistema stellare più vicino alla Terra, in quanto dista 4,3 anni luce dal nostro pianeta.
Il sistema di Alfa Centauri è costituito da una coppia di stelle di sequenza principale di simile luminosità, una nana gialla e una nana arancione molto vicine fra loro, al punto che ad occhio nudo o con un piccolo binocolo sembrano essere un'unica stella. In aggiunta a queste se ne trova una terza, una nana rossa molto più distante e meno luminosa, chiamata Proxima Centauri, la quale compie un'orbita molto ampia attorno alla coppia principale [2]. Attualmente Proxima Centauri è la più vicina fra le tre stelle del sistema, ed è dunque a tutti gli effetti la stella più vicina a noi dopo il Sole.
Nella cultura umana
Questa brillante stella del sud ben nota col nome di Alfa Centauri (secondo la designazione di Bayer), possiede in realtà diversi nomi propri; il più diffuso è quello di Rigel Kentaurus [3] spesso abbreviato nella forma Rigil Kent [4], inizialmente derivante da Rijil Kentaurus [5][6] (Riguel Kentaurus [7] in portoghese), tutte forme derivate dall'arabo Rijl Qanṯūris (o Rijl al-Qanṯūris [8], col significato di "Piede del Centauro"). Un nome alternativo, ma meno usato in italiano, è Toliman, la cui etimologia deriva sempre dall'arabo, al-Ẕulmān ("le ostriche"). Durante l'Ottocento l'astrofilo Elijah H. Burritt chiamò questa stella Bungula [9], forse unendo la lettera "β" (sebbene la lettera di questa stella sia "α") al termine latino ungula ("zoccolo"). Quest'ultimo nome è raramente usato.
In Ufologia
La razza dei Alpha Ceu è una convivenza mista di umani e rettiliani che vivrebbe nel pianeta Ceutian del sistema di Alfa Centauri. Dalla metà circa del XX secolo, l'angelo Michele, che proverrebbe dal pianeta Metharia, nel sistema solare di Alfa Centauri (forse la base militare dell'esercito della FG di terza dimensione più vicina è ad Alfa Centauri, che Michele è energetico di 12a dimensione e può assumere le sembianze che vuole ed essere nel luogo e tempo che vuole, come tutti gli angeli. ndr), si rivolge agli “uomini di buona volontà” per ammonirli contro i pericoli di autodistruzione in cui potrà incorrere il nostro pianeta, qualora i suoi abitanti perseverino in una condotta irresponsabile.
Note
1^ Robert Burnham, 1978, Burnham's Celestial Handbook, pag.549, Courier Dover Publications, ISBN 048623567X
2^ Mason B.D., Wycoff, G.L. I. Hartkopf, W.I.., 2008, Washington Visual Double Star Catalog, 2006.5 (WDS), U. S.Naval Observatory, Washington D.C.
3^ Bailey, F., "The Catalogues of Ptolemy, Ulugh Beigh, Tycho Brahe, Halley, and Hevelius," Memoirs of Royal Astronomical Society, vol. XIII, London, 1843.
4^ Kunitzsch P., & Smart, T., A Dictionary of Modern star Names: A Short Guide to 254 Star Names and Their Derivations, Cambride, Sky Pub. Corp., 2006, p. 27
5^ Hyde T., "Ulugh Beighi Tabulae Stellarum Fixarum", Tabulae Long. ac Lat. Stellarum Fixarum ex Observatione Ulugh Beighi, Oxford, 1665, p. 142.
6^ Hyde T., "In Ulugh Beighi Tabulae Stellarum Fixarum Commentarii", op. cit., p. 67.
7^ Da Silva Oliveira, R., "Crux Australis: o Cruzeiro do Sul", Artigos: Planetario Movel Inflavel AsterDomus.
8^ Davis Jr., G. A., "The Pronunciations, Derivations, and Meanings of a Selected List of Star Names,"Popular Astronomy, Vol. LII, No. 3, Oct. 1944, p. 16.
9^ Burritt, E. H., Atlas, Designed to Illustrate the Geography of the Heavens, (New Edition), New York, F. J. Huntington and Co., 1835, pl. VII.