Età del rame

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L'età del rame viene indicata anche con il termine di Eneolitico (e con termini più desueti Calcolitico o cuprolitico), si riferisce a un periodo della preistoria considerato come tappa di transizione tra le industrie litiche del neolitico finale e la nascente metallurgia. In quest'epoca i metalli come oro, argento e rame sono utilizzati nel quadro di un artigianato secondario, mentre la parte essenziale degli strumenti rimane di pietra o di osso.

La letteratura scientifica europea spesso evita il termine 'calcolitico', preferendo "età del rame", mentre in medio-oriente avviene il contrario. L'età del rame nel medio oriente inizia a partire dal V millennio a.C.

A differenza che nel caso del bronzo e del ferro, l'utilizzo del rame sembra aver coesistito per un lungo periodo con quello della pietra, senza apportare grandi sconvolgimenti socio-economici nelle civilizzazioni che lo conoscevano. I ritrovamenti archeologici attestano inoltre che l'utilizzo del rame riguarda culture contemporanee e vicine ad altre che lo ignoravano e ad altre ancora che già possedevano il bronzo.

Questa scarsa incidenza dell'utilizzo del rame sulle culture preistorica si deve probabilmente spiegare con le difficoltà e gli scarsi benefici di questa nuova tecnica. Il rame si può raccogliere allo stato naturale in modeste quantità e il minerale deve essere martellato prima di essere fuso a circa 1000°. La produzione è dunque casuale a confronto con l'industria litica e riguarda principalmente pezzi di modeste dimensioni e le produzioni litiche sono generalmente più raffinate.

Indice

Europa

Nell'Europa occidentale l'iniziale diffusione di un artigianato in rame, a partire dalla metà del III millennio a.C. potrebbe essere avvenuta a partire dalle regioni dell'Egeo grazie a una via commerciale danubiana, ma sembra comunque essere stato molto limitato. Sulla costa atlantica la più importante produzione metallica, sembra essere stata quella dell'oro, fino all'introduzione del bronzo che segna il vero inizio dell'età dei metalli.

Tra le caratteristiche delle culture calcolitiche europee si riconoscono:

Tra le evidenze archeologiche e monumentali principali dell'Età del Rame si annoverano:

File:TimnaChalcolithicMine.JPG
Miniera di rame di epoca calcolitica nella Valle di Timna, deserto del Negev, Israele.

Mesoamerica

Meno comunemente, il termine di età del rame venne applicato alle civiltà mesoamericane quando iniziarono ad usare i rame a seguito del contatto con i conquistatori europei.[1]

Africa

In Egitto nel sito di Nagada (4000-3200 a.C. circa), con asce piatte, ceselli, coltelli con manico in osso e spille.

Asia

Sud

Gli abitanti di Mehrgarh in sud Asia avevano strumenti in rame tra il 7000–3300 aev.[2]

Nella valle dell'Indo, nei siti di Harappa e di Mohenjo Darô (intorno al 2500 a.C.), con oggetti in piombo, oro e rame dal forte contenuto in arsenico (e quindi quasi allo stato naturale), associati persino ai primi oggetti in bronzo (grani di collana, anelli per caviglie e fermagli);

Est

Nel 5° millennio a.C. appaiono artefatti in rame nell'est asia, come in Jiangzhai e nella cultura Hongshan, ma non furono usati su larga scala.

Ovest

A Cipro, indubbiamente per influsso anatolico, nel sito di Ambelikou, dove la ceramica rossa permette la datazione tra il 2300 e il 2000 a.C.; A Troia gli scavi di Schliemann ne rivelano la presenza già nei livelli più antichi, moltiplicandosi poi ai livelli II e III (2300-2100 a.C.).

Note

  1. T.C.Pleger, 2000
  2. Possehl, Gregory L. (1996)
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