Akhenaton

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Neferkheperura-Waenra Amenhotep poi Neferkheperura-Waenra Akhenaton (1351 – 1334 a.C.) è stato il decimo sovrano della XVIII dinastia egizia.

Indice

Liste Reali


Nome Horo Giuseppe Flavio anni di regno Sesto Africano anni di regno Eusebio di Cesarea anni di regno Altri nomi
Ka -nekhet
Qaisuty
Oros 36 Oros 32 Oros 36 Amenhotep IV
Akhenaton


Testa di Akhenaton (Museo Egizio del Cairo)

Biografia

Figlio di Amenhotep III e di Tyi questo sovrano è passato alla storia come il faraone eretico per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio Amon con una nuova divinità, il dio Aton, nel ruolo di divinità protettrice della regalità.

Fonti principali per la conoscenza di questo periodo sono: le Lettere di Amarna, la Stele della frontiera e l'Inno all'Aton, provenienti da Akhet-Aton; la Stele della restaurazione di Tutankhamon; il Testo dell'incoronazione e L'Editto di Haremhab.

Di Akhenaton si conosce una sola Grande Sposa Reale: Nefertiti che ebbe anche grande importanza politica.

Il contrasto Amon/Aton

Amon, divinità solare tebana, giunse ad avere grande importanza nazionale appunto con la XVIII dinastia. Il suo ruolo di protettore della regalità comportava un enorme potere per il suo tempio principale sito a Karnak, questo, nel corso dei secoli, aveva ricevuto in dono terre ed altre proprietà fino a diventare quasi uno stato nello stato ed a influenzare anche le scelte sulla successione al trono d'Egitto. La famosa Hatshepsut detta il re-donna derivò il suo potere dal favore goduto presso il clero di Tebe.

L'eresia di Akhenaton fu quindi un tentativo di recuperare il potere sacrale originariamente detenuto dal sovrano. La stessa titolatura dei sovrani ne indicava la componente divina: il re è l'Horo vivente, figlio di Ra.

La politica interna

Akhenaton e Nefertiti, Calcare dipinto. Parigi, Museo del Louvre

Secondo una parte degli studiosi Amenhotep IV avrebbe regnato come coreggente con il padre per alcuni anni ma questa interpretazione dei dati è contestata, da altri tra cui il Gardiner, sulla base di alcune lettere facenti parte della corrispondenza diplomatica (le lettere di Amarna) ed anche sulla poco credibile situazione che si sarebbe venuta a creare: due sovrani con due capitali diverse. Inizialmente Amenhotep IV regnò da Karnak, dove fece anche erigere un tempio ad Aton detto Gen-pa-Aton.

Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (Amon è contento) in Akhenaton (Aton è soddisfatto) trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, Orizzonte di Aton (oggi Tell el-Amarna).

Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14° anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti.

La nuova religione

Bassorilievo proveniente da Tell el Amarna. Visibile la rappresentazione di Aton come sole raggiato. Museo del Cairo

Il culto di Aton, divinità solare di probabile origine semita, fu introdotto a Karnak durante il regno di Thutmose II.

A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'ankh, simbolo della vita.

Molto si è discusso, e scritto, sul monoteismo del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso politeismo egizio, in effetti molti studiosi preferiscono parlare di enoteismo nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità.

Akhenaton diede ordine di eliminare le immagini e i culti degli altri Dei in tutto l'Egitto(come le ricerche archeologiche ci mostrano), dando così segno di una completa rottura con il politeismo. Con questo egli enunciò i principi della sua nuova dottrina:

1: Era consentito venerare un solo Dio

2: Tutti gli idoli furono banditi

3: Tutti i rituali legati alla morte aboliti

4: Nessun sacrificio di animali

5: Universalità di culto

6: Le sepolture effettuate senza beni materiali

7: Abolizioni di miti e incantesimi

8: Monogamia (come egli stesso praticò)

Akhenaton, con il suo monoteismo rivoluzionario, non pone più il sovrano come rappresentazione di Dio,il faraone ora è "utile a Dio, che è utile a lui" come testimonia anche una stele commemorativa nel Tempio di Ptha a Karnak dove è scritto: Dio ha fatto si che le vittorie della mia maestà fossero più grandi[di quelle] di ogni altro re. La mia Maestà ha ordinato che il Suo altare sia fornito di ogni bene."

Politica estera

Durante il regno di Akhenaton, come già durante quello del padre, l'Egitto non seppe contrapporsi all'ascesa degli Ittiti perdendo, quindi, il controllo di una serie di stati vassalli dell'Asia Minore che rappresentavano una fonte di ricchezza per le casse reali. Una parte della corrispondenza diplomatica rinvenuta tra le rovine della nuova capitale (le Lettere di Amarna) è appunto composta da richieste di aiuto di sovrani dell'area palestinese.

Malgrado le richieste di aiuto provenienti dagli alleati, ad esempio quelle inviate da Tushratta re di Mitanni, almeno da quanto riportato nelle fonti a nostra disposizione, non si hanno notizie di campagne militari nell'area siro-palestinese. Di questo atteggiamento pacifista seppe approfittare Suppiluliuma I, re ittita che, dopo aver portato sotto il suo controllo il regno di Mitanni, iniziò l'espansione nella zona d'influenza egiziana.

Le nostre fonti riportano, invece, una campagna militare nella Nubia durante il 12° anno di regno, per sedare una rivolta.

La successione

Bassorilievo proveniente da Tell el-Amarna. Berlino, Museo egizio

La damnatio memoriae, con la conseguente distruzione di documenti, a cui Akhenaton venne condannato a partire da Haremhab rende difficoltoso definire esattamente la linea di successione.

Fonti amarniane sembrano citare come immediato successore un Neferneferuaton seguito da Smenkhkhara. Entrambi questi sovrani avrebbero governato da Akhet-Aton.

L'abbandono della nuova religione, ed anche dalla capitale Akhet-Aton, avvenne durante il regno di Tutankhamon, figlio di Kiya (moglie secondaria di Akhenaton) ed ultimo discendente della stirpe regale iniziata con Thutmose I.

Secondo i fautori della teoria della coreggenza, Smenkhkhara non avrebbe mai governato in modo autonomo ed il successore di Akhenaton sarebbe quindi Tutankhamon. Per un'esposizione completa di questa teoria si può consultare il testo di Cyril Aldred citato nella bibliografia.

Nel 1917 nella Valle dei Re fu scoperta una tomba, la numero KV55, risalente all'epoca di Tutankhamon. All'interno fu trovato un corpo sconosciuto dal momento che le iscrizioni sulle pareti erano state cancellate a colpi di scalpello. Il confronto del cranio con quello del faraone Tutankhamon rivelerebbe, secondo alcuni esperti, una parentela diretta tra i due. Alcuni ipotizzarono, perciò, che si trattasse del corpo di Akhenaton, trasportato nella Valle da Tutankhamon, secondo altri è, invece, il corpo di Smenkhkhara. Ma oggi, recenti studi su base genetica identificano Akhenaton nella mummia 61072 e la consorte Nefertiti nella mummia 61070. Queste mummie "anonime", insieme ad una terza, furono trovate nella tomba di Amenhotep II KV35 nel 1898.

Rinnovamento artistico

Alla rivoluzione religiosa si affiancò anche un profondo rinnovamento artistico, il cosiddetto stile di Amarna, in cui la rappresentazione della figura umana, compresa quella del sovrano e della dua famiglia, perde la rituale staticità precedente per acquisire una rappresentazione naturalistica, e talvolta impietosa, della realtà. Akhenaton, ad esempio, viene rappresentato in scene di vita familiare.

La tomba di Akhenaton fu collocata ad est della città, in perfetto allineamento con il tempio del dio Aton. All'interno di essa, per la prima volta, il faraone e la moglie, Nefertiti, sono raffigurati nudi e Akhenaton è solo quando intercede presso il dio Aton mentre la moglie è rappresentata in battaglia vestita con i simboli della regalità.

Titolatura

Amenhotep IV

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
Titcheo1.jpg hr Horo Amen1.jpg k3 nḫt q3 swt Ka nekhet qasut Toro possente, grande nelle Due Piume (Amon)
Titcheo2.jpg nbty (nebti) Le due Signore Amen2.jpg wsr nsyt m jptswt Grande di regalità in Karnak
Titcheo3.jpg hr nwbty Horo d'oro Amen3.jpg wts ḫ՚w m jwnw sm՚ La cui regalità è completa in Karnak
Titcheo4.jpg n swt bt Colui che regna sul giunco e sull'ape Amen4.jpg nfr ḫprw -r՚ w՚ e r՚ Neferkheperura Waenra Protetto da Khnum
Titcheo5.jpg sa Ra Figlio di Ra Amen5.jpg

Template:Titolaturaegizia

Akhenaton

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
Titcheo1.jpg hr Horo Titcheo6.jpg mḏd w Medjedu Colui che colpisce
Titcheo2.jpg nbty (nebti) Le due Signore Titcheo7.jpg mdd r Colui che colpisce in nome delle due Signore
Titcheo3.jpg hr nwbty Horo d'oro Titcheo8.jpg nbw (wj) I due falconi d'oro
Titcheo4.jpg n swt bt Colui che regna sul giunco e sull'ape Titcheo9.jpg ḫnmw ḫ f w Khnum Khufu [2] Protetto da Khnum
Titcheo5.jpg sa Ra Figlio di Ra /

Template:Titolaturaegizia

cronologia

Periodo Dinastia Anni di regno
Nuovo Regno XVIII 1359 a.C. - 1342 a.C. ± 30 anni


Autore Anni di regno
Redford 1372 a.C. - 1355 a.C.
Gardiner 1367 a.C. - 1350 a.C.
Arnold 1364 a.C. - 1348 a.C.
Dodson 1360 a.C. - 1343 a.C.
Aldred 1358 a.C. - 1340 a.C.
von Beckerath 1355 a.C. - 1337 a.C.
Malek 1353 a.C. - 1337 a.C.
Krauss 1353 .C. - 1336 a.C.
Grimal 1352 a.C. - 1338 a.C.
Shaw 1352 a.C. - 1336 a.C.


predecessore:
Amenhotep III
Signore del Basso e dell'Alto Egitto successore:
Ankhtkheperura



Bibliografia e collegamenti esterni

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