Pirotta Pietro

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'''Pietro Romualdo Pirotta''' (Pavia, 1853 – Roma, 1936) è stato un botanico e naturalista italiano.
'''Pietro Romualdo Pirotta''' (Pavia, 1853 – Roma, 1936) è stato un botanico e naturalista italiano.
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Per quanto riguarda la produzione scientifica di Pirotta, si suole riconoscere tre distinti periodi: nel primo, si occupò di ricerche [[crittogame|crittogamiche]] e microbiologiche, scoprendo tra l'altro, nuova in Italia, la [[peronospora]] della [[Vitis|vite]] (''Plasmopara viticola''); nel secondo, entrò nel vivo della struttura [[istologia|istologica]] e [[fisiologia|fisiologica]] dei tegumenti seminali, sulla costituzione di serbatoi mucipari e dei vasi laticiferi, nonché sulla [[morfologia]] foliare; il terzo, invece, è caratterizzato dall'attenzione verso i problemi di [[biologia]] fiorale, dell'ereditarietà dei caratteri, con interessamento per le ricerche di [[genetica]] sperimentale, in particolare sulla comparsa e persistenza ereditaria dei caratteri [[teratologia|teratologici]]. Pirotta si occupò anche di ricerche floristiche e sistematiche sulla [[flora]] sia italiana che africana. Nel [[1917]] intervenne come promotore, unitamente a poche personalità unite sotto l'egida dell'associazione [[Pro-montibus et Sylvis]], del [[Parco nazionale d'Abruzzo]], sul quale scrisse un importante saggio. Con l'istituzione del Parco, fu chiamato da [[Erminio Sipari]] a far parte della prima Commissione amministratrice dell'Ente autonomo del Parco nazionale d'Abruzzo. È stato più volte vice-presidente e presidente della [[Società Botanica Italiana]].
Per quanto riguarda la produzione scientifica di Pirotta, si suole riconoscere tre distinti periodi: nel primo, si occupò di ricerche [[crittogame|crittogamiche]] e microbiologiche, scoprendo tra l'altro, nuova in Italia, la [[peronospora]] della [[Vitis|vite]] (''Plasmopara viticola''); nel secondo, entrò nel vivo della struttura [[istologia|istologica]] e [[fisiologia|fisiologica]] dei tegumenti seminali, sulla costituzione di serbatoi mucipari e dei vasi laticiferi, nonché sulla [[morfologia]] foliare; il terzo, invece, è caratterizzato dall'attenzione verso i problemi di [[biologia]] fiorale, dell'ereditarietà dei caratteri, con interessamento per le ricerche di [[genetica]] sperimentale, in particolare sulla comparsa e persistenza ereditaria dei caratteri [[teratologia|teratologici]]. Pirotta si occupò anche di ricerche floristiche e sistematiche sulla [[flora]] sia italiana che africana. Nel [[1917]] intervenne come promotore, unitamente a poche personalità unite sotto l'egida dell'associazione [[Pro-montibus et Sylvis]], del [[Parco nazionale d'Abruzzo]], sul quale scrisse un importante saggio. Con l'istituzione del Parco, fu chiamato da [[Erminio Sipari]] a far parte della prima Commissione amministratrice dell'Ente autonomo del Parco nazionale d'Abruzzo. È stato più volte vice-presidente e presidente della [[Società Botanica Italiana]].
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Fece parte del [[Gabinetto RS/33]], l'ufficio ufologico dell'OVRA istituito da Benito Mussolini.
==Bibliografia==
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Versione attuale delle 17:20, 17 set 2011

Pietro Romualdo Pirotta

Pietro Romualdo Pirotta (Pavia, 1853 – Roma, 1936) è stato un botanico e naturalista italiano.

Biografia

Iscrittosi alla facoltà di medicina dell'Università di Pavia, scelse poi di passare a quella di scienze naturali dello stesso ateneo, nel quale si laureò a 22 anni, il 29 luglio 1875. Chiamato ad insegnare scienze naturali nel liceo di Pistoia, preferì curare, invece, il Laboratorio crittogamico annesso all'Istituto Botanico dell'Università papiense, nel quale aveva ottenuto un posto già prima della laurea. Nel 1879 vinse un premio di perfeziomento presso l'Istituto di crittogamia di Strasburgo. Rientrato in Italia, vinse i concorsi per le cattedre nelle università di Sassari e di Modena, scegliendo quest'ultima sede e andando a dirigere l'orto botanico di Modena. Nel 1883 fu chiamato dal ministro Guido Baccelli a coprire la cattedra di botanica dell'Università di Roma, che mantenne sino al 1928, sostenendo la creazione di un nuovo Istituto Botanico, nel giardino annesso al convento di S. Lorenzo in Panisperna e la pubblicazione dell' Annuario del R. Istituto Botanico di Roma (in seguito Annali di Botanica).

Per quanto riguarda la produzione scientifica di Pirotta, si suole riconoscere tre distinti periodi: nel primo, si occupò di ricerche crittogamiche e microbiologiche, scoprendo tra l'altro, nuova in Italia, la peronospora della vite (Plasmopara viticola); nel secondo, entrò nel vivo della struttura istologica e fisiologica dei tegumenti seminali, sulla costituzione di serbatoi mucipari e dei vasi laticiferi, nonché sulla morfologia foliare; il terzo, invece, è caratterizzato dall'attenzione verso i problemi di biologia fiorale, dell'ereditarietà dei caratteri, con interessamento per le ricerche di genetica sperimentale, in particolare sulla comparsa e persistenza ereditaria dei caratteri teratologici. Pirotta si occupò anche di ricerche floristiche e sistematiche sulla flora sia italiana che africana. Nel 1917 intervenne come promotore, unitamente a poche personalità unite sotto l'egida dell'associazione Pro-montibus et Sylvis, del Parco nazionale d'Abruzzo, sul quale scrisse un importante saggio. Con l'istituzione del Parco, fu chiamato da Erminio Sipari a far parte della prima Commissione amministratrice dell'Ente autonomo del Parco nazionale d'Abruzzo. È stato più volte vice-presidente e presidente della Società Botanica Italiana.

Aspetto ufologico

Fece parte del Gabinetto RS/33, l'ufficio ufologico dell'OVRA istituito da Benito Mussolini.

Bibliografia

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