Gliese 876 b

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'''Gliese 876 b''' è un [[pianeta extrasolare]] attorno alla [[nana rossa]] [[Gliese 876]]. Scoperto nel [[1999]], il pianeta è stato il primo ad essere scoperto in [[orbita (astronomia)|orbita]] ad una nana rossa.
'''Gliese 876 b''' è un [[pianeta extrasolare]] attorno alla [[nana rossa]] [[Gliese 876]]. Scoperto nel [[1999]], il pianeta è stato il primo ad essere scoperto in [[orbita (astronomia)|orbita]] ad una nana rossa.
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==Orbita e massa==
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Il pianeta è in [[risonanza orbitale]] 2:1 con il pianeta [[Gliese 876 c]] [3], la risonanza comporta forti interazioni gravitazionali tra i due pianeti [4], col risultato che gli [[elementi orbitali]]  cambiano piuttosto rapidamente [5].  
Il pianeta è in [[risonanza orbitale]] 2:1 con il pianeta [[Gliese 876 c]] [3], la risonanza comporta forti interazioni gravitazionali tra i due pianeti [4], col risultato che gli [[elementi orbitali]]  cambiano piuttosto rapidamente [5].  
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==Caratteristiche==
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Data la grande massa del pianeta, è molto probabile che Gliese 876 b sia un [[gigante gassoso]] senza una superficie solida. Siccome il pianeta è stato individuato solo indirettamente, caratteristiche quali il [[raggio (geometria)|raggio]], la [[composizione chimica|composizione]] e la [[temperatura]] non sono note. <br />
Data la grande massa del pianeta, è molto probabile che Gliese 876 b sia un [[gigante gassoso]] senza una superficie solida. Siccome il pianeta è stato individuato solo indirettamente, caratteristiche quali il [[raggio (geometria)|raggio]], la [[composizione chimica|composizione]] e la [[temperatura]] non sono note. <br />
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Ipotizzando una composizione chimica simile a quella di Giove e un ambiente in equilibrio chimico, si ritiene che l'atmosfera di Gliese 876 b sia priva di nubi, tuttavia nelle regioni più fresche del pianeta potrebbero formarsi anche nubi d'[[acqua]] <ref>{{cite journal|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2003ApJ...588.1121S|author=Sudarsky, D. et al.|title=Theoretical Spectra and Atmospheres of Extrasolar Giant Planets|journal=[[The Astrophysical Journal]]|volume=588|issue=2|pages=1121 – 1148|year=2003}}</ref>.
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Ipotizzando una composizione chimica simile a quella di Giove e un ambiente in equilibrio chimico, si ritiene che l'atmosfera di Gliese 876 b sia priva di nubi, tuttavia nelle regioni più fresche del pianeta potrebbero formarsi anche nubi d'[[acqua]] [9].
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Essendo il pianeta nella zona abitabile, seppur al limite esterno, un'ipotetica grossa [[satellite naturale|luna]] potrebbe offrire un ambiente abitabile, simulazioni sulle [[forza di marea|interazioni mareali]] tra il pianeta, la stella e l'eventuale luna, suggeriscono che un satellite in orbita attorno a Gliese 876 b potrebbe essere stabile <ref>{{cite journal|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2002ApJ...575.1087B|author=Barnes, J., O'Brien, D.|title=Stability of Satellites around Close-in Extrasolar Giant Planets|journal=[[The Astrophysical Journal]]|volume=575|issue=2|pages=1087 – 1093|year=2002}} (paper incorrectly refers to Gliese 876 b as GJ876c)</ref>. Tuttavia non è chiaro se una luna così grande (delle dimensioni della [[Terra]]) possa innanzitutto formarsi in un tale sistema <ref>{{cite journal|url=http://www.nature.com/nature/journal/v441/n7095/abs/nature04860.html|author=Canup, R., Ward, W.|title=A common mass scaling for satellite systems of gaseous planets|journal=[[Nature]]|volume=441|year=2006|pages=834 – 839}}</ref>.
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Essendo il pianeta nella zona abitabile, seppur al limite esterno, un'ipotetica grossa [[satellite naturale|luna]] potrebbe offrire un ambiente abitabile, simulazioni sulle [[forza di marea|interazioni mareali]] tra il pianeta, la stella e l'eventuale luna, suggeriscono che un satellite in orbita attorno a Gliese 876 b potrebbe essere stabile [10]. Tuttavia non è chiaro se una luna così grande (delle dimensioni della [[Terra]]) possa innanzitutto formarsi in un tale sistema [11].
==Note==
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7^ [http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2005ApJ...634..625R&db_key=AST&nosetcookie=1 A ~7.5 M<sub>⊕</sub> Planet Orbiting the Nearby Star, GJ 876], Rivera, E. et al., [[The Astrophysical Journal]], vol.634, issue 1, pag. 625–640, 2005
7^ [http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2005ApJ...634..625R&db_key=AST&nosetcookie=1 A ~7.5 M<sub>⊕</sub> Planet Orbiting the Nearby Star, GJ 876], Rivera, E. et al., [[The Astrophysical Journal]], vol.634, issue 1, pag. 625–640, 2005
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8^ [http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2002ApJ...581L.115B&db_key=AST&nosetcookie=1 A mass for the extrasolar planet Gliese 876b determined from Hubble Space Telescope fine guidance sensor 3 astrometry and high-precision radial velocities], Benedict, G. et al., [[The Astrophysical Journal]], vol.581, issue 2, pag. L115–L118, 2002
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9^ [http://adsabs.harvard.edu/abs/2003ApJ...588.1121S Theoretical Spectra and Atmospheres of Extrasolar Giant Planets], Sudarsky, D. et al., [[The Astrophysical Journal]], vol.588, issue 2, pag. 1121–1148, 2003
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10^ [http://adsabs.harvard.edu/abs/2002ApJ...575.1087B Stability of Satellites around Close-in Extrasolar Giant Planets], Barnes, J., O'Brien, D., [[The Astrophysical Journal]], vol.575, issue 2, pag. 1087–1093, 2002 (paper incorrectly refers to Gliese 876 b as GJ876c)
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11^ [http://www.nature.com/nature/journal/v441/n7095/abs/nature04860.html A common mass scaling for satellite systems of gaseous planets], Canup, R., Ward, W., [[Nature]], vol.441, 2006, pag. 834–839
==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==

Versione attuale delle 12:49, 19 set 2011

Gliese 876 nella costellazione dell'Aquario

Gliese 876 b è un pianeta extrasolare attorno alla nana rossa Gliese 876. Scoperto nel 1999, il pianeta è stato il primo ad essere scoperto in orbita ad una nana rossa.

È il pianeta più esterno del suo sistema planetario, che attualmente conta altri due pianeti.

Indice

Scoperta

Gliese 876 b è stato scoperto in modo indipendente da due team differenti: uno guidato da Geoffrey Marcy [1] e l'altro da Xavier Delfosse [2]. Come la maggior parte dei pianeti extrasolari finora noti, è stato scoperto individuando le variazioni della velocità radiale della stella dovute alla gravità del pianeta. Cioè è stato fatto misurando lo spostamento Doppler delle linee spettrali di Gliese 876.

Orbita e massa

Gliese 876 b

Il pianeta è in risonanza orbitale 2:1 con il pianeta Gliese 876 c [3], la risonanza comporta forti interazioni gravitazionali tra i due pianeti [4], col risultato che gli elementi orbitali cambiano piuttosto rapidamente [5].

L'eccentricità di Gliese 876 b è bassa, come quella dei pianeti nel sistema solare. Il suo semiasse maggiore è di sole 0,208 UA, meno di quello di Mercurio. Nonostante questo il pianeta è ugualmente nella parte esterna della zona abitabile poiché la sua stella è molto debole [6].

Attraverso il metodo della velocità radiale è possibile stabilire solo un limite inferiore nella stima della massa, per Gliese 876 b tale limite inferiore è posto a 1,93 volte la massa di Giove. La vera massa dipende dall'inclinazione dell'orbita che solitamente non è nota.
In questo caso particolare le interazioni gravitazionali potrebbero fornire una stima migliore della massa: il modello che meglio si adatta ai dati sulla velocità radiale indica in 50° l'inclinazione rispetto alla nostra linea visiva [7], che porterebbe ad una stima del 30% più alta: 2,5 masse gioviane. Ma secondo le misurazioni astrometriche l'inclinazione potrebbe essere di 84°, che porterebbe invece la massa di poco sopra il limite inferiore [8].

Caratteristiche

Data la grande massa del pianeta, è molto probabile che Gliese 876 b sia un gigante gassoso senza una superficie solida. Siccome il pianeta è stato individuato solo indirettamente, caratteristiche quali il raggio, la composizione e la temperatura non sono note.
Ipotizzando una composizione chimica simile a quella di Giove e un ambiente in equilibrio chimico, si ritiene che l'atmosfera di Gliese 876 b sia priva di nubi, tuttavia nelle regioni più fresche del pianeta potrebbero formarsi anche nubi d'acqua [9].

Essendo il pianeta nella zona abitabile, seppur al limite esterno, un'ipotetica grossa luna potrebbe offrire un ambiente abitabile, simulazioni sulle interazioni mareali tra il pianeta, la stella e l'eventuale luna, suggeriscono che un satellite in orbita attorno a Gliese 876 b potrebbe essere stabile [10]. Tuttavia non è chiaro se una luna così grande (delle dimensioni della Terra) possa innanzitutto formarsi in un tale sistema [11].

Note

1^ A Planetary Companion to a Nearby M4 Dwarf, Gliese 876, Marcy, G. et al., The Astrophysical Journal, vol.505, issue 2, pag. L147–L149, 1998

2^ The closest extrasolar planet. A giant planet around the M4 dwarf GL 876, Delfosse, X. et al., Astronomy and Astrophysics, vol.338, pag. L67–L70, 1998

3^ A Pair of Resonant Planets Orbiting GJ 876, Marcy, G. et al., The Astrophysical Journal, vol.556, issue 1, pag. 296–301, 2001

4^ Dynamical Models of the Resonant Pair of Planets Orbiting the Star GJ 876, Rivera, E., Lissauer, J., The Astrophysical Journal, vol.558, issue 1, pag. 392–402, 2001

5^ Catalog of Nearby Exoplanets, Butler, R. et al., The Astrophysical Journal, vol.646, pag. 505–522, 2006 (web version)

6^ Prospects for Habitable "Earths" in Known Exoplanetary Systems, Jones, B. et al., The Astrophysical Journal, vol.622, issue 2, pag. 1091–1101, 2005

7^ A ~7.5 M Planet Orbiting the Nearby Star, GJ 876, Rivera, E. et al., The Astrophysical Journal, vol.634, issue 1, pag. 625–640, 2005

8^ A mass for the extrasolar planet Gliese 876b determined from Hubble Space Telescope fine guidance sensor 3 astrometry and high-precision radial velocities, Benedict, G. et al., The Astrophysical Journal, vol.581, issue 2, pag. L115–L118, 2002

9^ Theoretical Spectra and Atmospheres of Extrasolar Giant Planets, Sudarsky, D. et al., The Astrophysical Journal, vol.588, issue 2, pag. 1121–1148, 2003

10^ Stability of Satellites around Close-in Extrasolar Giant Planets, Barnes, J., O'Brien, D., The Astrophysical Journal, vol.575, issue 2, pag. 1087–1093, 2002 (paper incorrectly refers to Gliese 876 b as GJ876c)

11^ A common mass scaling for satellite systems of gaseous planets, Canup, R., Ward, W., Nature, vol.441, 2006, pag. 834–839

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