Programma Voyager

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Il '''programma Voyager''' (''Voyager'' in [[Lingua inglese|inglese]] significa ''Viaggiatore'') consistette in due [[sonda spaziale|sonde spaziali]], la [[Voyager 1]] e la [[Voyager 2]], lanciate nel [[1977]]. Il loro obiettivo era lo studio dei [[pianeta|pianeti]] [[Giove (astronomia)|Giove]] e [[Saturno (astronomia)|Saturno]], usando un allineamento planetario vantaggioso che si verificò alla fine degli [[anni 1970|anni '70]]. I progettisti della missione avevano però da tempo adocchiato una possibile estensione della missione verso i pianeti più esterni, anche loro allineati in modo favorevole, e il Voyager 2 proseguì per esplorare [[Urano (astronomia)|Urano]] e [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]]. Le due sonde erano originariamente parte del [[programma Mariner]], col nome di [[Mariner 11]] e [[Mariner 12]], ma divennero poi un progetto separato.
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Il '''programma Voyager''' consistette in due [[sonda spaziale|sonde spaziali]], la [[Voyager 1]] e la [[Voyager 2]], lanciate nel [[1977]]. Il loro obiettivo era lo studio dei [[pianeta|pianeti]] [[Giove]] e [[Saturno]], usando un allineamento planetario vantaggioso che si verificò alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]].
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Entrambe le missioni hanno prodotto grandi quantità di informazioni sui [[gigante gassoso|giganti gassosi]] del [[sistema solare]]. Inoltre, sono state usate per porre dei limiti all'ipotetica esistenza di un pianeta post-[[Plutone (astronomia)|plutoniano]] (detto comunemente [[Pianeta X]]).
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Entrambe le missioni hanno prodotto grandi quantità di informazioni sui [[gigante gassoso|giganti gassosi]] del [[sistema solare]]. Inoltre, sono state usate per porre dei limiti all'ipotetica esistenza di un pianeta post-[[Plutone|plutoniano]] (detto comunemente [[Pianeta X]]).
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I contatti con le sonde sono stati mantenuti fino ad oggi, mentre stanno viaggiando verso l'esterno del sistema solare. Le loro batterie [[radioattivo|radioattive]] sono state utilizzate con parsimonia nella speranza che possano durare abbastanza per poter trovare l'[[eliopausa]]. Alla fine del [[2003]], il [[Voyager 1]] ha mandato dei dati che potrebbero indicare l'attraversamento dell'eliopausa, ma non ve ne è certezza, mentre il 15 agosto 2006 ha raggiunto una distanza di 100 Unità Astronomiche dal sole.
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I contatti con le sonde sono stati mantenuti fino ad oggi, mentre stanno viaggiando verso l'esterno del sistema solare. Le loro batterie [[radioattivo|radioattive]] sono state utilizzate con parsimonia nella speranza che possano durare abbastanza per poter trovare l'[[eliopausa]]. Alla fine del [[2003]], il [[Voyager 1]] ha mandato dei dati che potrebbero indicare l'attraversamento dell'eliopausa, ma non ve ne è certezza, mentre il 15 agosto 2006 ha raggiunto una distanza di 100 [[Unità Astronomica|Unità Astronomiche]] dal Sole.
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Le due sonde sono state costruite al [[Jet Propulsion Laboratory]], finanziato dalla [[NASA]]. A bordo di ognuna di esse si trova una copia del [[Voyager Golden Record]], un disco registrato d'oro che contiene immagini e suoni della Terra, assieme a qualche istruzione su come suonarlo, nel caso qualcuno (o "qualcosa") lo trovasse.  
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Le due sonde sono state costruite al [[Jet Propulsion Laboratory]], finanziato dalla [[NASA]]. A bordo di ognuna di esse si trova una copia del [[Voyager Golden Record]], un disco registrato che contiene immagini e suoni della Terra insieme a una selezione musicale. Sulla custodia del disco, anch'essa metallica, sono incise le istruzioni per accedere alle registrazioni in caso di ritrovamento.
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==Il viaggio==
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== La sonda spaziale Voyager ==
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[[File:GPN-2000-001976.jpg|thumb|250px|Il disco a bordo delle Voyager]]
[[Immagine:800px-Voyager 1 entering heliosheath region.jpg|right|thumb|250px|La posizione delle due sonde nel maggio 2005]]
[[Immagine:800px-Voyager 1 entering heliosheath region.jpg|right|thumb|250px|La posizione delle due sonde nel maggio 2005]]
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La Voyager 1 è stata lanciata nel 1977, passando l'orbita di [[Plutone]] nel [[1990]], e lasciando il [[sistema Solare]] (cioè passando il limite oltre il quale il [[Sole]] non ha più influssi) nel novembre [[2004]]. Adesso è nello spazio vuoto. Tra circa 40.000 anni Voyager 1 e Voyager 2 dovrebbero arrivare ad essere a circa 1.7 [[Anno luce|anni luce]] da due diverse stelle: Voyager 1 sarà in prossimità di AC+79 3888, una stella appartenente a [[Ursa Minor]]; Voyager 2 sarà nelle vicinanze della stella [[Ross 248]], localizzata in [[Andromeda (costellazione)|Andromeda]].
 
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Nel maggio [[2005]], Voyager 1 era a 8.7 miliardi di [[miglia]] dal Sole e viaggiava ad una velocità di 3.6 [[Unità Astronomica|UA]] all'anno, mentre Voyager 2 era a circa 6.5 milioni di miglia dal sole e viaggiava a 3.3 UA all'anno.
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Le due identiche sonde spaziali Voyager sono sistemi stabilizzati su tre assi, che usano un [[controllo di orientamento]] [[giroscopio|giroscopico]] oppure a [[navigazione celeste]] per mantenere il puntamento dell'[[antenna ad alto guadagno]] verso la [[Terra]]. Le Voyager dispongono di tre [[microprocessore|microprocessori]] [[RCA 1802]] a 6,3 MHz, e il carico scientifico delle sonde consiste di 10 strumenti (per un totale di 11 ricerche, comprendendo la [[radioastronomia]] fatta col segnale di collegamento). Solo cinque di questi sono adesso in operazione, anche se vengono raccolti i dati di altri due strumenti.
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I dati sono gestiti dal ''Flight Data Subsystem'' (FDS, ''Sottosistema dei dati di volo'') e da un singolo [[registratore a nastro]] (DTR) ad otto tracce. L'FDS coordina le operazioni dei vari strumenti, raccoglie dati ingegneristici e scientifici e li prepara per la trasmissione a Terra. il DTR è utilizzato per registrare dati ad alta velocità dal [[Plasma (fisica)|plasma]] Wave Subsystem (PWS). I dati contenuti sul nastro sono mandati a Terra ogni sei mesi.
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Il ''computer command subsystem'' (CCS, ''sottosistema del computer di comando'') fornisce funzioni di controllo e di coordinazione. Il CCS contiene [[routine]] fisse, come la decodifica dei comandi e cosa fare in caso di errori.
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Lo ''Attitude and Articulation Control Subsystem'' (AACS, ''Sottosistema di controllo dell'orientamento e dei bracci meccanici'') controlla l'orientamento della sonda, mantiene il puntamento preciso dell'[[antenna ad alto guadagno]] verso la Terra, controlla le manovre di orientamento e posiziona le piattaforme con gli strumenti.
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La comunicazione verso la sonda è fatta in [[banda S]] a 16 [[bit]] per secondo, mentre un trasmettitore in [[banda X]] rimanda a Terra i dati rilevati a 160 bit/sec, con punte di 1,4 kBit/sec per i dati ad alta velocità del PWS. Tutti i dati sono trasmessi e ricevuti tramite l'antenna ad alto guadagno di 3,7 metri di diametro.
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La corrente elettrica necessaria al funzionamento della sonda e degli strumenti è fornita da tre [[Generatore termoelettrico a radioisotopi|generatori termoelettrici a radioisotopi (RTG)]]. Attualmente essi forniscono circa 285 [[Watt]] ad ogni sonda. Via via che la potenza fornita dai generatori diminuisce, alcune parti della sonda devono essere spente. Oggi la piattaforma di entrambe le sonde, e con essa gli strumenti contenuti, è spenta. Lo [[spettrometro]] ultravioletto del Voyager 1 è rimasto acceso fino al [[2003]], quando anch'esso è stato spento. I giroscopi continueranno a funzionare fino al [[2015]] per il Voyager 2 e fino al [[2016]] per il Voyager 1. Sono utilizzati per ruotare la sonda su sé stessa di 360 gradi una volta ogni due mesi. Questo consente di misurare il [[campo magnetico]] della sonda stessa, che è poi sottratto dai dati scientifici del [[magnetometro]].
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Le due sonde sono ancora capaci di operare e di mandare a Terra dati scientifici. Entrambe hanno abbastanza energia elettrica e carburante per poter funzionare fino a circa il [[2020]], anche se il totale esaurimento della potenza elettrica disponibile avverrà non prima del [[2025]], quando non sarà più sufficiente per alimentare alcuno strumento scientifico.
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I generatori termoelettrici a radioisotopi sono alimentati dal [[plutonio]] e fornivano circa 470 [[Watt]] di potenza a 30 [[volt]] [[Corrente continua|DC]] al momento del lancio. Il plutonio-238 è radioattivo, e decade con un'[[emivita (fisica)|emivita]] di circa 85 anni, perciò gli RTG che lo usano perdono circa lo 0,81%, di potenza ogni anno. Dopo 23 anni dal lancio, questi RTG fornirebbero circa 390 Watt, o circa l'83% della potenza iniziale. Ma le [[termocoppia|termocoppie]] usate per convertire l'[[energia termica]] in [[energia elettrica]] si degradano anch'esse: all'inizio del [[2001]], la potenza elettrica disponibile per il Voyager 1 era di 315 Watt, e di 319 per il Voyager 2, perciò le termocoppie funzionano solo all'80% della loro efficienza originaria, nel 2008 i valori erano scesi a ~285 e ~287 rispettivamente. Questi numeri sono comunque migliori delle previsioni fatte prima del lancio.
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== Voci correlate ==
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* [[Voyager 1]] - dettagli sulla missione
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* [[Voyager 2]] - dettagli sulla missione
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Come [[Carl Sagan]] ha notato, "Se le navicelle spaziali saranno incontrate, potranno essere interpretate soltanto da una [[civiltà]] aliena molto evoluta. Ma il lancio di questa 'bottiglia' nell'oceano cosmico dà un senso di speranza riguardo la vita su altri pianeti".
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== Collegamenti esterni ==
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Qualcun altro suggerisce che la sola civiltà che potrà incontrare il messaggio è la nostra, e che quando tra diverse centinaia d'anni verrà ritrovato verrà posizionato in un [[museo]] spaziale.
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* [http://voyager.jpl.nasa.gov NASA Voyager website]
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* [http://voyager.jpl.nasa.gov/spacecraft/spacecraftlife.html Voyager Spacecraft Lifetime]
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* [http://www.heavens-above.com/solar-escape.asp Spacecraft Escaping the Solar System] - posizioni attuali delle sonde
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* [http://www.voyagerradio.com Voyager-themed Internet radio station]
[[categoria:Scienze]]
[[categoria:Scienze]]
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[[Categoria:Osservatori]]

Versione attuale delle 15:27, 25 nov 2019

Una sonda spaziale Voyager

Il programma Voyager consistette in due sonde spaziali, la Voyager 1 e la Voyager 2, lanciate nel 1977. Il loro obiettivo era lo studio dei pianeti Giove e Saturno, usando un allineamento planetario vantaggioso che si verificò alla fine degli anni settanta.

Entrambe le missioni hanno prodotto grandi quantità di informazioni sui giganti gassosi del sistema solare. Inoltre, sono state usate per porre dei limiti all'ipotetica esistenza di un pianeta post-plutoniano (detto comunemente Pianeta X).

I contatti con le sonde sono stati mantenuti fino ad oggi, mentre stanno viaggiando verso l'esterno del sistema solare. Le loro batterie radioattive sono state utilizzate con parsimonia nella speranza che possano durare abbastanza per poter trovare l'eliopausa. Alla fine del 2003, il Voyager 1 ha mandato dei dati che potrebbero indicare l'attraversamento dell'eliopausa, ma non ve ne è certezza, mentre il 15 agosto 2006 ha raggiunto una distanza di 100 Unità Astronomiche dal Sole.

Le due sonde sono state costruite al Jet Propulsion Laboratory, finanziato dalla NASA. A bordo di ognuna di esse si trova una copia del Voyager Golden Record, un disco registrato che contiene immagini e suoni della Terra insieme a una selezione musicale. Sulla custodia del disco, anch'essa metallica, sono incise le istruzioni per accedere alle registrazioni in caso di ritrovamento.

La sonda spaziale Voyager

Il disco a bordo delle Voyager
La posizione delle due sonde nel maggio 2005

Le due identiche sonde spaziali Voyager sono sistemi stabilizzati su tre assi, che usano un controllo di orientamento giroscopico oppure a navigazione celeste per mantenere il puntamento dell'antenna ad alto guadagno verso la Terra. Le Voyager dispongono di tre microprocessori RCA 1802 a 6,3 MHz, e il carico scientifico delle sonde consiste di 10 strumenti (per un totale di 11 ricerche, comprendendo la radioastronomia fatta col segnale di collegamento). Solo cinque di questi sono adesso in operazione, anche se vengono raccolti i dati di altri due strumenti.

I dati sono gestiti dal Flight Data Subsystem (FDS, Sottosistema dei dati di volo) e da un singolo registratore a nastro (DTR) ad otto tracce. L'FDS coordina le operazioni dei vari strumenti, raccoglie dati ingegneristici e scientifici e li prepara per la trasmissione a Terra. il DTR è utilizzato per registrare dati ad alta velocità dal plasma Wave Subsystem (PWS). I dati contenuti sul nastro sono mandati a Terra ogni sei mesi.

Il computer command subsystem (CCS, sottosistema del computer di comando) fornisce funzioni di controllo e di coordinazione. Il CCS contiene routine fisse, come la decodifica dei comandi e cosa fare in caso di errori.

Lo Attitude and Articulation Control Subsystem (AACS, Sottosistema di controllo dell'orientamento e dei bracci meccanici) controlla l'orientamento della sonda, mantiene il puntamento preciso dell'antenna ad alto guadagno verso la Terra, controlla le manovre di orientamento e posiziona le piattaforme con gli strumenti.

La comunicazione verso la sonda è fatta in banda S a 16 bit per secondo, mentre un trasmettitore in banda X rimanda a Terra i dati rilevati a 160 bit/sec, con punte di 1,4 kBit/sec per i dati ad alta velocità del PWS. Tutti i dati sono trasmessi e ricevuti tramite l'antenna ad alto guadagno di 3,7 metri di diametro.

La corrente elettrica necessaria al funzionamento della sonda e degli strumenti è fornita da tre generatori termoelettrici a radioisotopi (RTG). Attualmente essi forniscono circa 285 Watt ad ogni sonda. Via via che la potenza fornita dai generatori diminuisce, alcune parti della sonda devono essere spente. Oggi la piattaforma di entrambe le sonde, e con essa gli strumenti contenuti, è spenta. Lo spettrometro ultravioletto del Voyager 1 è rimasto acceso fino al 2003, quando anch'esso è stato spento. I giroscopi continueranno a funzionare fino al 2015 per il Voyager 2 e fino al 2016 per il Voyager 1. Sono utilizzati per ruotare la sonda su sé stessa di 360 gradi una volta ogni due mesi. Questo consente di misurare il campo magnetico della sonda stessa, che è poi sottratto dai dati scientifici del magnetometro.

Le due sonde sono ancora capaci di operare e di mandare a Terra dati scientifici. Entrambe hanno abbastanza energia elettrica e carburante per poter funzionare fino a circa il 2020, anche se il totale esaurimento della potenza elettrica disponibile avverrà non prima del 2025, quando non sarà più sufficiente per alimentare alcuno strumento scientifico.

I generatori termoelettrici a radioisotopi sono alimentati dal plutonio e fornivano circa 470 Watt di potenza a 30 volt DC al momento del lancio. Il plutonio-238 è radioattivo, e decade con un'emivita di circa 85 anni, perciò gli RTG che lo usano perdono circa lo 0,81%, di potenza ogni anno. Dopo 23 anni dal lancio, questi RTG fornirebbero circa 390 Watt, o circa l'83% della potenza iniziale. Ma le termocoppie usate per convertire l'energia termica in energia elettrica si degradano anch'esse: all'inizio del 2001, la potenza elettrica disponibile per il Voyager 1 era di 315 Watt, e di 319 per il Voyager 2, perciò le termocoppie funzionano solo all'80% della loro efficienza originaria, nel 2008 i valori erano scesi a ~285 e ~287 rispettivamente. Questi numeri sono comunque migliori delle previsioni fatte prima del lancio.

Voci correlate

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