Echidna
Da Ufopedia.
(→Paralleli mitologici) |
|||
(11 revisioni intermedie non mostrate.) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
+ | [[Immagine:Sconosciuto-Echidna-2.JPG|thumb|300px|Un disegno di Echidna]] | ||
'''Echidna''' (in [[lingua greca|greco]] Έχιδνα "la Vipera") è un [[Animale mitologico]] presente nella [[mitologia greca]], figlia di [[Forco]] e [[Ceto]], oppure figlia di [[Crisaore]] e di [[Calliroe]]. | '''Echidna''' (in [[lingua greca|greco]] Έχιδνα "la Vipera") è un [[Animale mitologico]] presente nella [[mitologia greca]], figlia di [[Forco]] e [[Ceto]], oppure figlia di [[Crisaore]] e di [[Calliroe]]. | ||
Riga 12: | Riga 13: | ||
La descrizione è simile alle cinese [[Nuwa]] (metà superiore donna, metà inferiore serpente). | La descrizione è simile alle cinese [[Nuwa]] (metà superiore donna, metà inferiore serpente). | ||
+ | ==Collegamenti esterni== | ||
+ | http://en.wikipedia.org/wiki/Echidna_%28mythology%29 | ||
[[categoria:Spiritualità/Religioni]] | [[categoria:Spiritualità/Religioni]] | ||
+ | [[categoria:Rettiliani]] |
Versione attuale delle 13:25, 8 giu 2015
Echidna (in greco Έχιδνα "la Vipera") è un Animale mitologico presente nella mitologia greca, figlia di Forco e Ceto, oppure figlia di Crisaore e di Calliroe.
Leggenda
Era un mostro il cui corpo di donna terminava con una coda di serpente al posto delle gambe. Viveva rinchiusa in una caverna della Cilicia, nel paese degli Arimi. Altre tradizioni la pongono nel Peloponneso: qui sarebbe stata uccisa da Argo dai Cento Occhi, perché aveva l'abitudine di divorare i passanti.
Le si attribuivano molti figli mostruosi: con Tifone generò Ortro, cane di Gerione, Cerbero, l'Idra di Lerna e la Chimera. Con Ortro, ebbe Fice, un mostro di Beozia, il Leone di Nemea e la Sfinge.
Gli abitanti delle colonie greche del Ponto Eusino raccontavano una leggenda d'Echidna piuttosto diversa. Secondo loro, Eracle, giunto in Scizia, aveva messo i suoi cavalli a pascolare prima di addormentarsi; ma risvegliandosi non li trovò più. Cercandoli, trovò un mostro, Echidna, che viveva in una caverna, e che gli promise di restituirgli i cavalli se avesse acconsentito a unirsi carnalmente a lei. Eracle accettò, ed essi ebbero tre figli: Agartiso, Gelono, eponimo della città di Gelona, e Scite; quest'ultimo dette il nome alla stirpe degli Sciti.
Paralleli mitologici
La descrizione è simile alle cinese Nuwa (metà superiore donna, metà inferiore serpente).