Superman Returns
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Versione attuale delle 16:07, 23 dic 2011
Superman Returns è un film del 2006, diretto da Bryan Singer.
Il film è ispirato all'omonimo personaggio dei fumetti e costituisce un ideale seguito di Superman II, dalle cui vicende la trama trae spunto.
Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche negli Stati Uniti d'America il 28 giugno 2006, mentre in Italia è uscito il primo di settembre 2006, dopo varie anteprime in diverse città della nazione nel corso del mese di agosto.
Indice |
Trama
Superman (Brandon Routh) è ormai scomparso da circa 5 anni, alla ricerca del suo pianeta natale Krypton, di cui alcuni astronomi sembravano aver trovato traccia nel cosmo.
In una lussuosissima casa alla periferia di Metropolis, Gertrude Vanderworth (Noel Neill) detta le sue ultime volontà al suo amante, che lei stessa ha aiutato ad uscire di prigione: Lex Luthor (Kevin Spacey). Luthor si ritrova così erede universale di un'immensa fortuna e di un grandioso yacht, che utilizza per raggiungere al Polo Nord la Fortezza della solitudine, dove Kal-El un tempo era solito ritirarsi per brevi periodi. Grazie ai cristalli che lui stesso aveva imparato ad utilizzare scopre ogni segreto dell'avanzatissima tecnologia di Krypton.
Nel frattempo Superman, grazie a una navicella forgiata dalla medesima tecnologia dei cristalli, fa ritorno alla fattoria di Smallville, dove vive la sua anziana madre terrestre Martha Kent (Eva Marie Saint), a cui spiega che nonostante le sue ricerche, non ha trovato nessun altro sopravvissuto di Krypton e per questo ha deciso di tornare alla sua vita di sempre e ad assumere nuovamente l'identità di Clark Kent.
Tornato al Daily Planet e al suo vecchio lavoro, però, scopre una cosa che gli cambia la vita: il suo antico amore, Lois Lane (Kate Bosworth), convive da tempo con un uomo, Richard White (James Marsden), nipote del direttore del giornale Perry White (Frank Langella). Inoltre, i due hanno persino un figlio, Jason. Infine, Clark scopre che Lois ha vinto il Premio Pulitzer per un articolo intitolato "Perché il mondo non ha bisogno di Superman", scritto in sua assenza. Nel frattempo, Lois è impegnata in un servizio su uno speciale aereo progettato per i viaggi spaziali e per il trasporto dello shuttle.
In quel momento Luthor è tornato a villa Vanderworth e per dimostrare ai suoi scagnozzi l'efficacia della tecnologia kryptoniana, getta un microframmento di cristallo nell'acqua di un grande plastico della città. L'effetto è devastante e oltre a creare un'enorme cristallo che distrugge il modellino e parte della stanza, provoca un black-out totale in tutta la contea. Questo manda in tilt il sistema di lancio dell'aereo su cui si trova Lois, impedendo allo shuttle di sganciarsi e incendiando l'alettone posteriore dell'aereo. Superman interviene a sorpresa, salvando lo shuttle e facendo atterrare l'aeroplano in uno stadio di baseball, acclamato dalla folla e lasciando attonita Lois.
Il giorno dopo, Superman è al centro di tutti i notiziari del pianeta e delle prime pagine dei quotidiani. Lois, però, memore dei suoi trascorsi con l'ultimo figlio di Krypton (nonostante abbia dimenticato buona parte degli eventi narrati in Superman II), cerca in tutti i modi di evitare di doversi occupare ancora di lui.
Luthor, una volta saputo del ritorno del suo arcinemico alieno, decide di rubare una pietra contenente kryptonite, la sostanza letale a tutti i kryptoniani, dal museo di Metropolis.
Clark, Lois, Richard e Jimmy Olsen, in compagnia di Jason, stanno lavorando al giornale, quando Lois si assenta per fumare una sigaretta di nascosto. Clark ne approfitta per presentarsi a Lois come Superman in privato. Lui le spiega le sue ragioni sul perché abbia abbandonato la terra (e soprattutto lei) per così tanto tempo. Dopo un dialogo piuttosto nervoso e un lungo volo come ai vecchi tempi, Lois sembra accettare parzialmente le sue scuse, facendo però capire all'Uomo del Domani che ormai lei si è fatta un'altra vita senza di lui.
Lois continua, ad insaputa di Perry White, ad indagare sul black-out. Seguendo il suo incosciente spirito d'iniziativa, finisce sullo yacht "Gertrude", di proprietà di Lex Luthor, il quale approfitta del fortuito incontro per rapire lei e Jason. E per fermare Superman, si è procurato un grandissimo pezzo di kryptonite, davanti al quale Jason, come lo stesso Luthor nota, sembra reagire in maniera molto strana.
Lois e Jason sono prigionieri di Luthor. Lois riesce a spedire al Planet un fax su cui ha scritto parzialmente le coordinate dove si trova lo yacht, causando, però, l'ira di uno degli scagnozzi di Luthor. Improvvisamente Jason, per salvare la madre, scaglia un pianoforte contro il criminale, uccidendolo e cominciando a far pensare alla madre che il vero padre del bambino possa non essere Richard (Lois non ricorda di essere stata con Kal-El in Superman II).
Richard e Clark ricevono il fax di Lois e intuiscono cosa le cifre scritte sul foglio significhino. Richard, pilota provetto, decolla verso la nave e lo stesso fa Clark/Superman, ma nel frattempo lo spietato Luthor ha già messo in atto il suo piano, lanciando un cristallo kryptoniano arricchito di kryptonite in mare. La reazione rischia subito di radere al suolo Metropolis e solo l'intervento di Superman evita vittime. Nel frattempo Richard ha raggiunto la nave e trovato Lois e Jason, ma un pezzo dell'enorme continente che sta nascendo spezza in due lo yacht, finendo per imprigionarvi i tre dentro la nave che affonda. Quando tutto sembra perduto, Superman interviene e libera Lois e famiglia, per poi recarsi sulla nuova isola per fermare Luthor.
Superman, però, è ignaro della kryptonite. Appena giunto sull'isola inizia a perdere i suoi poteri e Luthor e la sua banda hanno gioco facile: il supereroe viene pestato a sangue dagli sgherri di Luthor, che alla fine lo accoltella con un pezzo acuminato di kryptonite, spingendolo poi giù dalla scogliera. Sembra finita, ma fortunatamente Lois e famiglia sono tornati indietro, intuendo il pericolo. Lois salva Superman e asporta la maggior parte del materiale radioattivo, e nonostante le ferite l'uomo d'acciaio vuole completare la sua missione, e torna indietro per fermare il piano di Luthor.
Superman solleva l'enorme isola, portandola in volo nello spazio con un enorme sforzo (accentuato anche dai residui di kryptonite sia nel suo corpo che nell'isola) che gli costa quasi la vita. Luthor riesce a salvarsi, anche se solo per poi rimanere senza carburante esiliato su un'isola deserta. Dopo aver sventato la minaccia, Superman si schianta nel Centennial Park di Metropolis. Rimane sospeso tra la vita e la morte per alcuni giorni, ma i medici riescono ad estrargli i rimasugli di kryptonite dal corpo, permettendo all'eroe di salvarsi.
Clark Kent e Lois Lane sembrano ormai convinti che Jason sia in realtà figlio dell'Uomo d'Acciaio, sebbene non venga mai affermato esplicitamente. Superman, perciò, dopo essere uscito dall'ospedale si reca a casa di Jason, dove mentre il ragazzino dorme, gli rivolge le stesse parole pronunciate per lui dal padre Jor-El, quando lo spedì nello spazio da neonato. Dopo di questo Superman e Lois si scambiano due brevi battute e lui si accomiata dicendo «Mi rivedrai sempre in giro», come a dire che non andrà mai più via. Il film si conclude con la scena di Superman che esce dalla Terra per volare nello Spazio.
Produzione
Le riprese di Superman Returns sono iniziate il 16 marzo 2005 e sono terminate a settembre 2005 si sono svolte in Australia ai Fox Studios Australia, New York e in California a Los Angeles.[1] Il budget per la realizzazione del film è stato di circa 270.000.000 $.[2]
Superman Returns è il primo film a essere quasi interamente girato con la Genesis camera, una innovativa macchina da presa digitale ideata da Sony e Panavision.[3] A causa dei lunghi tempi di realizzazione, tuttavia, non è stato il primo film ad essere distribuito realizzato con questo apparato: Scary Movie 4, le cui riprese sono iniziate dopo, è uscito circa due mesi prima.
Incassi
Il film ha ottenuto un buon incasso internazionale, di circa 391 milioni di dollari complessivi, suddivisi fra 200.081.192 $ negli Stati Uniti d'America e 191.000.000 nel resto del mondo.[4] In particolare nelle sale italiane ha incassato 5.432.544 euro.[5]
Edizione Home Video
Il film è stato distribuito in DVD dalla Warner Bros nel mercato italiano il 6 dicembre 2006[6],disponibile in edizione disco singolo e doppio.
Citazioni
Il film contiene diverse citazioni del film originale di Richard Donner (il regista Bryan Singer è un grande fan della saga di Christopher Reeve e ha progettato il film seguendo la trama dei primi due capitoli, ignorando il terzo e il quarto poco apprezzati da critica e appassionati).
- I titoli di testa che aprono il film sono realizzati con la stessa grafica dei primi due e il celebre tema musicale, composto dal poliedrico John Williams nel 1978, è rimasto il medesimo. Anche una piccola parte del tema d'amore che si ascolta durante il volo di Lois e Clark fu composto da John Williams per il primo capitolo della saga.
- A seconda della versione di Superman II a cui ci si riferisce, esistono due spiegazioni del perché Lois Lane non rammenta di poter aver avuto un figlio da Kal-El. Secondo la versione cinematografica originale, Lois Lane dimentica gli avvenimenti precedenti, compreso il fatto di aver giaciuto con Kal-El, grazie a un bacio che Clark le dà per evitare di farle sopportare l'immane peso della sua identità segreta. Secondo il montaggio di Richard Donner pubblicato unicamente su DVD, Lois, come il resto del mondo, scordano gli avvenimenti narrati nel film esattamente come avviene nel precedente, quando Superman cambia la rotazione della Terra, facendo tornare indietro il tempo. Entrambe le ipotesi lasciano aperta la questione di Jason.
- Da Superman viene ripreso esattamente sia il discorso iniziale della registrazione prodotta da Jor-El (interpretato da Marlon Brando), nel tentativo di far comprendere al figlio da dove viene e quale sia il suo destino, sia numerosi pezzi di dialogo, come quello sulla sicurezza del volo pronunciato da Kal-El dopo il salvataggio dell'aereo spaziale o quello dove Luthor vaneggia sulla fame di "terra" degli uomini.
- Luthor ruba una meteora al museo, per estrarvi della kriptonite. Dall'etichetta si evince che si tratta di quella caduta ad Addis Abeba, (citando così il primo Superman). Si legge, inoltre, come data del recupero, 1978, ovvero l'anno di uscita del primo capitolo della saga.
- Gertrude Vanderworth, l'anziana signora che lascia in eredità i suoi averi a Luthor, è interpretata dall'attrice Noel Neill, che da giovane aveva interpretato proprio Lois Lane nella serie Adventures of Superman negli anni cinquanta al fianco del compianto George Reeves (che non ha nessuna parentela con Christopher Reeve, l'attore che ha interpretato l'Uomo d'Acciaio negli anni ottanta).
- Anche Jack Larson, che interpreta Bo, il barista che serve da bere a Jimmy Olsen e Clark prima dell'incidente dell'aereo spaziale, da giovane fece parte del cast della serie Adventures of Superman, proprio nel ruolo di Jimmy Olsen.
- Sono numerose anche le scene che ricordano i primi due film della serie, di cui Superman Returns è l'ideale prosecuzione. Esemplificativa in questo senso è la scena finale, in cui Superman scavalca l'orizzonte e, sorridendo, si allontana nello spazio sulle note del famoso tema, esattamente come faceva Christopher Reeve alla fine di tutti e quattro i passati film.
- Mentre i telegiornali di tutto il mondo parlano del ritorno e delle imprese di Superman, è possibile sentire una giornalista elencare le città americane in cui il supereroe è intervenuto, tra le quali vi è Gotham, città fantastica teatro delle avventure di Batman. Inoltre, mentre Clark Kent si presenta per la prima volta nell'ufficio principale del Daily Planet, il capo dice una frase a Jimmy Olsen: "Hei Olsen , dove sono le foto di quello travestito da clown che ha massacrato tutti a quel compleanno?". Viene citato chiaramente Joker.
Note
- ↑ Superman Returns (2006) - Filming locations
- ↑ Superman Returns (2006) - Box office / business
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- ↑ Superman Returns - Edizione speciale - dvd