Tiet
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[[Immagine:499px-Maler der Grabkammer der Nefertari 001.jpg|thumb|150px|right| Il dio [[Ra]]-Harakhty con alla cintura il teit insieme alla dea [[Amonet]] come dea dell'ovest, Amentit]] | [[Immagine:499px-Maler der Grabkammer der Nefertari 001.jpg|thumb|150px|right| Il dio [[Ra]]-Harakhty con alla cintura il teit insieme alla dea [[Amonet]] come dea dell'ovest, Amentit]] | ||
- | [[Immagine:Isis Musei Capitolini MC744.jpg|thumb|150px|right| Statua di Iside greco-romana, con il nodo isiaco tra i seni]] | + | [[Immagine:278px-Isis Musei Capitolini MC744.jpg|thumb|150px|right| Statua di Iside greco-romana, con il nodo isiaco tra i seni]] |
- | Il '''Tiet''', o '''nodo di [[Iside]]''' o ancora '''nodo di [[Seth]]''', era un [[amuleto]] | + | Il '''Tiet''', o '''nodo di [[Iside]]''' o ancora '''nodo di [[Seth]]''', era un [[amuleto]] egizio, che era ritenuto assicurare protezione in vita e nel corso del viaggio verso l'aldilà nel periodo del [[Nuovo Regno dell'Egitto|Nuovo Regno]]. |
La sua forma era simile all'[[ankh]], ma con le braccia rivolte verso il basso. | La sua forma era simile all'[[ankh]], ma con le braccia rivolte verso il basso. | ||
- | Poiché l'amuleto era associato al sangue poteva essere realizzato in pietra rossa, come il | + | Poiché l'amuleto era associato al sangue poteva essere realizzato in pietra rossa, come il diaspro (prendendo a volte il nome di "sangue di Iside"). In altri casi era in oro. |
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Il simbolo veniva usato spesso nella decorazione di tombe e nei corredi funerari in unione al [[djed]], simbolo di stabilità connesso ad [[Osiride]]. Come il djed veniva utilizzato come nodo del vestiario, ripetendo la forma dell'amuleto con pieghe e drappeggi. Il "nodo di Iside" è spesso raffigurato come attributo della dea nelle sue statue di epoca greco-romana. Si uavano gli angoli superiori, formando un cappio che doveva trovarsi esattamente tra i seni ed ai lati del nodo pendeva ciò che restava degli angoli usati. | Il simbolo veniva usato spesso nella decorazione di tombe e nei corredi funerari in unione al [[djed]], simbolo di stabilità connesso ad [[Osiride]]. Come il djed veniva utilizzato come nodo del vestiario, ripetendo la forma dell'amuleto con pieghe e drappeggi. Il "nodo di Iside" è spesso raffigurato come attributo della dea nelle sue statue di epoca greco-romana. Si uavano gli angoli superiori, formando un cappio che doveva trovarsi esattamente tra i seni ed ai lati del nodo pendeva ciò che restava degli angoli usati. | ||
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==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
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*Treccani [http://www.treccani.it/site/www/Arte/archivio/percorsi_archeo9.htm] | *Treccani [http://www.treccani.it/site/www/Arte/archivio/percorsi_archeo9.htm] | ||
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Versione attuale delle 17:49, 29 dic 2008
Il Tiet, o nodo di Iside o ancora nodo di Seth, era un amuleto egizio, che era ritenuto assicurare protezione in vita e nel corso del viaggio verso l'aldilà nel periodo del Nuovo Regno.
La sua forma era simile all'ankh, ma con le braccia rivolte verso il basso.
Poiché l'amuleto era associato al sangue poteva essere realizzato in pietra rossa, come il diaspro (prendendo a volte il nome di "sangue di Iside"). In altri casi era in oro.
Secondo la tradizione egizia doveva essere purificato con acqua profumata con ankham, un fiore forse identificabile con il gelsomino, e quindi "caricato" dei suoi poteri dai sacerdoti mediante particolari riti, come in genere gli amuleti egizi.
Il simbolo veniva usato spesso nella decorazione di tombe e nei corredi funerari in unione al djed, simbolo di stabilità connesso ad Osiride. Come il djed veniva utilizzato come nodo del vestiario, ripetendo la forma dell'amuleto con pieghe e drappeggi. Il "nodo di Iside" è spesso raffigurato come attributo della dea nelle sue statue di epoca greco-romana. Si uavano gli angoli superiori, formando un cappio che doveva trovarsi esattamente tra i seni ed ai lati del nodo pendeva ciò che restava degli angoli usati.
Altri nomi
- Tet
- Teth
- Thet
- Tit
- Tjt
- Tyet
Bibliografia
- Treccani [1]