Alnitak

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(Osservazione)
(La cintura di Orione)
 
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[[Immagine:581px-Orion_constellation_map.png|250px|thumb|right|Mappa della costellazione di Orione. Alnitak è al centro a sinistra.]]
'''Alnitak''', ([[Nomenclatura di Bayer|ζ Ori / ζ Orionis / Zeta Orionis]]), è un [[sistema stellare]], formato da tre componenti, appartenente alla [[costellazione]] di [[Orione (costellazione)|Orione]]. Alnitak ha una [[magnitudine apparente]] di 1,74, che ne fa la trentesima [[Lista delle stelle più brillanti del cielo|stella più brillante del cielo]] e la quinta stella in ordine di luminosità della costellazione di Orione dopo [[Rigel]], [[Betelgeuse]], [[Bellatrix]] e [[Alnilam]]. La stella principale del sistema è una [[supergigante blu]] molto calda e molto luminosa.
'''Alnitak''', ([[Nomenclatura di Bayer|ζ Ori / ζ Orionis / Zeta Orionis]]), è un [[sistema stellare]], formato da tre componenti, appartenente alla [[costellazione]] di [[Orione (costellazione)|Orione]]. Alnitak ha una [[magnitudine apparente]] di 1,74, che ne fa la trentesima [[Lista delle stelle più brillanti del cielo|stella più brillante del cielo]] e la quinta stella in ordine di luminosità della costellazione di Orione dopo [[Rigel]], [[Betelgeuse]], [[Bellatrix]] e [[Alnilam]]. La stella principale del sistema è una [[supergigante blu]] molto calda e molto luminosa.
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Orion OB1 viene suddivisa in vari sottogruppi: Alnitak farebbe parte, assieme alle due altre stelle brillanti della Cintura e alle stelle di colore azzurro di quarta e quinta magnitudine nelle loro vicinanze, del sottogruppo OB1b. Si stima che tale sottogruppo abbia un'età compresa fra gli 1,7 e gli 8 milioni di anni e che disti in media da noi circa 400 [[parsec]]<ref name=Bally/>.
Orion OB1 viene suddivisa in vari sottogruppi: Alnitak farebbe parte, assieme alle due altre stelle brillanti della Cintura e alle stelle di colore azzurro di quarta e quinta magnitudine nelle loro vicinanze, del sottogruppo OB1b. Si stima che tale sottogruppo abbia un'età compresa fra gli 1,7 e gli 8 milioni di anni e che disti in media da noi circa 400 [[parsec]]<ref name=Bally/>.
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Nei pressi di Alnitak si possono osservare numerose [[nebulosa|nebulose]] facenti parte del [[complesso nebuloso molecolare di Orione]], uno dei complessi nebulosi in assoluto più studiati. In particolare, poco a est di Alnitak è visibile la [[Nebulosa Fiamma]], mentre subito a sud è osservabile la [[nebulosa a emissione]] [[IC 434]], su cui si staglia la celebre [[Nebulosa Testa di Cavallo]] che ne oscura una parte. Questi complessi nebulosi sono posti a una distanza di circa 1500 [[anno luce|anni luce]]. Un tempo la distanza di Alnitak veniva stimata essere fra i 1500 e i 1600 a.l. e quindi si pensava che fosse in qualche modo legata ad essi. Le misurazioni del [[Satellite artificiale|satellite]] [[Hipparcos]] l'hanno però posta a 815 ± 16 [[anno luce|anni luce]]<ref name=Hipparcos/> e ciò lascia pensare che non ci siano interazioni dirette fra Alnitak e i complessi nebulosi di cui la vediamo circondata.
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Nei pressi di Alnitak si possono osservare numerose [[nebulosa|nebulose]] facenti parte del [[complesso nebuloso molecolare di Orione]], uno dei complessi nebulosi in assoluto più studiati. In particolare, poco a est di Alnitak è visibile la [[Nebulosa Fiamma]], mentre subito a sud è osservabile la [[nebulosa a emissione]] [[IC 434]], su cui si staglia la celebre [[Nebulosa Testa di Cavallo]] che ne oscura una parte. Questi complessi nebulosi sono posti a una distanza di circa 1500 [[anno luce|anni luce]]. Un tempo la distanza di Alnitak veniva stimata essere fra i 1500 e i 1600 a.l. e quindi si pensava che fosse in qualche modo legata ad essi. Le misurazioni del [[Satellite artificiale|satellite]] [[Hipparcos]] l'hanno però posta a 815 ± 16 [[anno luce|anni luce]] e ciò lascia pensare che non ci siano interazioni dirette fra Alnitak e i complessi nebulosi di cui la vediamo circondata.
== Caratteristiche ==
== Caratteristiche ==
=== Alnitak Aa ===
=== Alnitak Aa ===
[[File:Alnitak sun comparision.png|thumb|left|Raffronto tra le dimensioni di Alnitak Aa ed il Sole.]]
[[File:Alnitak sun comparision.png|thumb|left|Raffronto tra le dimensioni di Alnitak Aa ed il Sole.]]
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Alnitak è una [[stella multipla]] formata da tre componenti. La principale, chiamata '''Alnitak Aa''', è una caldissima stella [[stella supergigante|supergigante]] [[Supergigante blu|blu]] di [[classificazione stellare#Classi spettrali|classe spettrale]] O9,7Ib<ref name=Raassen>{{cita pubblicazione|titolo=XMM-Newton observations of ζ Orionis (O9,7 Ib): a collisional ionization equilibrium model|autore= A. J. J. Raassen, K. A. van der Hucht, N. A. Miller, J. P. Cassinelli |anno=2007|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=478|pagine=513-520|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2008A%26A...478..513R&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1051/0004-6361:20077891 |accesso=1 marzo 2011}}</ref>, che ha una [[temperatura]] superficiale di 31.500 ± 1000 [[Kelvin|K]]<ref name=Feldmeier>{{cita pubblicazione|titolo=A possible origin for X-rays from O stars.|autore=A. Feldmeier, J. Puls, A. W. A. Pauldrach  |anno=1997|rivista=Astronomy and Astrophysics |volume=322|pagine=878-895|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997A%26A...322..878F |doi= |accesso=6 marzo 2011}}</ref>. La sua [[Massa (fisica)|massa]] è stimata essere circa 28 volte [[massa solare|quella]] del Sole<ref name=Hummel>{{cita pubblicazione|titolo=ζ Orionis A is a Double Star|autore=C. A. Hummel, N. M. White, N. M.; Elias, A. R. Hajian, T. E. Nordgren |anno=2000|rivista=The Astrophysical Journal|volume=540|pagine=L91-L93|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2000ApJ...540L..91H&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1086/312882 |accesso=1 marzo 2011}}</ref> e il suo [[raggio (astronomia)|raggio]] 20 volte [[raggio solare|quello solare]]<ref name=Reime>{{cita pubblicazione|titolo=Effective temperatures, and radii of luminous O and B stars - A test for the accuracy of the model atmospheres|autore= H. Remie, H. J. G. L. M. Lamers |anno=1982|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=105|pagine=85-97|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1982A&A...105...85R|doi= |accesso=1 marzo 2011}}</ref>. Essendo così massiccia, Alnitak Aa è molto luminosa: nella banda del [[Spettro visibile|visibile]] la sua [[Luminosità (fisica)|luminosità]] è 10.500 volte [[Luminosità solare|quella solare]]<ref name=SOL/>; tuttavia, essendo molto calda, la stella emette la maggior parte della sua [[radiazione]] nell'[[ultravioletto]]: se viene preso in considerazione questo fattore, la luminosità di Alnitak Aa sale a 80.000 volte quella del Sole<ref name=Lamers/>.  
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Alnitak è una [[stella multipla]] formata da tre componenti. La principale, chiamata '''Alnitak Aa''', è una caldissima stella [[stella supergigante|supergigante]] [[Supergigante blu|blu]] di [[classificazione stellare#Classi spettrali|classe spettrale]] O9,7Ib<ref name=Raassen>{{cita pubblicazione|titolo=XMM-Newton observations of ζ Orionis (O9,7 Ib): a collisional ionization equilibrium model|autore= A. J. J. Raassen, K. A. van der Hucht, N. A. Miller, J. P. Cassinelli |anno=2007|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=478|pagine=513-520|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2008A%26A...478..513R&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1051/0004-6361:20077891 |accesso=1 marzo 2011}}</ref>, che ha una [[temperatura]] superficiale di 31.500 ± 1000 [[Kelvin|K]]<ref name=Feldmeier>{{cita pubblicazione|titolo=A possible origin for X-rays from O stars.|autore=A. Feldmeier, J. Puls, A. W. A. Pauldrach  |anno=1997|rivista=Astronomy and Astrophysics |volume=322|pagine=878-895|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997A%26A...322..878F |doi= |accesso=6 marzo 2011}}</ref>. La sua [[Massa (fisica)|massa]] è stimata essere circa 28 volte [[massa solare|quella]] del Sole<ref name=Hummel>{{cita pubblicazione|titolo=ζ Orionis A is a Double Star|autore=C. A. Hummel, N. M. White, N. M.; Elias, A. R. Hajian, T. E. Nordgren |anno=2000|rivista=The Astrophysical Journal|volume=540|pagine=L91-L93|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2000ApJ...540L..91H&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1086/312882 |accesso=1 marzo 2011}}</ref> e il suo [[raggio (astronomia)|raggio]] 20 volte [[raggio solare|quello solare]]<ref name=Reime>{{cita pubblicazione|titolo=Effective temperatures, and radii of luminous O and B stars - A test for the accuracy of the model atmospheres|autore= H. Remie, H. J. G. L. M. Lamers |anno=1982|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=105|pagine=85-97|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1982A&A...105...85R|doi= |accesso=1 marzo 2011}}</ref>. Essendo così massiccia, Alnitak Aa è molto luminosa: nella banda del [[Spettro visibile|visibile]] la sua [[Luminosità (fisica)|luminosità]] è 10.500 volte [[Luminosità solare|quella solare]]; tuttavia, essendo molto calda, la stella emette la maggior parte della sua [[radiazione]] nell'[[ultravioletto]]: se viene preso in considerazione questo fattore, la luminosità di Alnitak Aa sale a 80.000 volte quella del Sole.  
Essendo una stella massiccia, Alnitak Aa ha anche una vita molto breve. Nonostante abbia un'età stimata di "soli" 6 milioni di anni<ref name=Kaler/>, ha probabilmente già esaurito l'[[idrogeno]] all'interno del suo [[nucleo solare|nucleo]]. La stella si sta preparando a diventare una [[supergigante rossa]] simile a [[Betelgeuse]], destinata al termine della propria evoluzione ad esplodere in una [[supernova]].
Essendo una stella massiccia, Alnitak Aa ha anche una vita molto breve. Nonostante abbia un'età stimata di "soli" 6 milioni di anni<ref name=Kaler/>, ha probabilmente già esaurito l'[[idrogeno]] all'interno del suo [[nucleo solare|nucleo]]. La stella si sta preparando a diventare una [[supergigante rossa]] simile a [[Betelgeuse]], destinata al termine della propria evoluzione ad esplodere in una [[supernova]].
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Che la stella principale abbia una compagna è conosciuto da almeno il [[1819]]: quell'anno, infatti, l'[[astronomo]] dilettante [[George K. Kunowsky]] riconobbe essere Alnitak una [[stella doppia]]<ref name=allen3145>Richard Hinckley Allen, ''Star-names and their meanings'' (1936), p. 314-15.</ref>. Questa compagna della principale, chiamata '''Alnitak B''', è una [[stella gigante|gigante]] [[gigante blu|blu]] di classe B0III<ref name=HR1949>{{cita web|url=http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-id?Ident=HR%201949|titolo=Entry HR 1949 presso SIMBAD|accesso=2 marzo 2011}}</ref>, separata da 2,3 [[secondo (geometria)|secondi d'arco]]<ref name=Hummel/>. Essa ha magnitudine apparente 4,2<ref name=HR1949/>, sicché sarebbe visibile a occhio nudo dalla Terra se non fosse così vicina alla sua più luminosa compagna. La coppia è comunque risolvibile tramite [[telescopio|telescopi]].
Che la stella principale abbia una compagna è conosciuto da almeno il [[1819]]: quell'anno, infatti, l'[[astronomo]] dilettante [[George K. Kunowsky]] riconobbe essere Alnitak una [[stella doppia]]<ref name=allen3145>Richard Hinckley Allen, ''Star-names and their meanings'' (1936), p. 314-15.</ref>. Questa compagna della principale, chiamata '''Alnitak B''', è una [[stella gigante|gigante]] [[gigante blu|blu]] di classe B0III<ref name=HR1949>{{cita web|url=http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-id?Ident=HR%201949|titolo=Entry HR 1949 presso SIMBAD|accesso=2 marzo 2011}}</ref>, separata da 2,3 [[secondo (geometria)|secondi d'arco]]<ref name=Hummel/>. Essa ha magnitudine apparente 4,2<ref name=HR1949/>, sicché sarebbe visibile a occhio nudo dalla Terra se non fosse così vicina alla sua più luminosa compagna. La coppia è comunque risolvibile tramite [[telescopio|telescopi]].
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La coppia orbita intorno al suo comune [[centro di massa]] in 1500 anni<ref name=SOL/> circa ed è forse separata da 680 [[Unità astronomica|UA]] (circa 102 miliardi di km)<ref name=6OVBS>{{cita web|url=http://ad.usno.navy.mil/wds/orb6.html|titolo=Sixth Catalog of Orbits of Visual Binary Stars|accesso=2 marzo 2011}}</ref>. L'orbita è molto [[Eccentricità orbitale|eccentrica]] (''e''=0,07<ref name=6OVBS/>) ed è inclinata rispetto alla nostra visuale di 72,0°<ref name=6OVBS/>.
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La coppia orbita intorno al suo comune [[centro di massa]] in 1500 anni circa ed è forse separata da 680 [[Unità astronomica|UA]] (circa 102 miliardi di km)<ref name=6OVBS>{{cita web|url=http://ad.usno.navy.mil/wds/orb6.html|titolo=Sixth Catalog of Orbits of Visual Binary Stars|accesso=2 marzo 2011}}</ref>. L'orbita è molto [[Eccentricità orbitale|eccentrica]] (''e''=0,07<ref name=6OVBS/>) ed è inclinata rispetto alla nostra visuale di 72,0°<ref name=6OVBS/>.
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Alnitak B dovrebbe avere una massa pari a 14 volte quella del Sole<ref name=Kaler/> e una luminosità, considerando anche la radiazione ultravioletta, pari a 1.100 volte quella solare<ref name=SOL/>.
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Alnitak B dovrebbe avere una massa pari a 14 volte quella del Sole<ref name=Kaler/> e una luminosità, considerando anche la radiazione ultravioletta, pari a 1.100 volte quella solare.
=== Alnitak Ab ===
=== Alnitak Ab ===
Fin dagli [[anni 70|anni settanta]] si sospettava che la principale fosse in realtà una [[binaria spettroscopica]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=R. Hanbury Brown, J. Davis, L. R. Allen |titolo=The angular diameters of 32 stars |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1974MNRAS.167..121H |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society| volume=167 |pagine=121-136 |anno=1974 | accesso=2 marzo 2011}}</ref>. La conferma è arrivata nel [[1998]] da parte di un team di studiosi che si è basato su misurazioni [[interferometro|interferometriche]] compiute presso l'[[Osservatorio Lowell]]<ref name=Hummel/>. Questa ulteriore componente del sistema, chiamata '''Alnitak Ab''', è separata da appena 42 [[milliarcosecondo|mas]]<ref name=Hummel/> da Alnitak Aa, che a una distanza di 815 anni luce, corrispondono a 11 UA<ref name=Hummel/>. Le caratteristiche di Alnitak Ab non sono ben conosciute, ma essa dovrebbe avere una classe spettrale simile a quella di Alnitak Aa e quindi appartenere alle ultime sottoclassi della classe O<ref name=Hummel/>. Essa è una stella di magnitudine apparente 4<ref name=Hummel/> che sarebbe anch'essa visibile a occhio nudo se non fosse così vicina alla sua più potente compagna.  
Fin dagli [[anni 70|anni settanta]] si sospettava che la principale fosse in realtà una [[binaria spettroscopica]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=R. Hanbury Brown, J. Davis, L. R. Allen |titolo=The angular diameters of 32 stars |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1974MNRAS.167..121H |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society| volume=167 |pagine=121-136 |anno=1974 | accesso=2 marzo 2011}}</ref>. La conferma è arrivata nel [[1998]] da parte di un team di studiosi che si è basato su misurazioni [[interferometro|interferometriche]] compiute presso l'[[Osservatorio Lowell]]<ref name=Hummel/>. Questa ulteriore componente del sistema, chiamata '''Alnitak Ab''', è separata da appena 42 [[milliarcosecondo|mas]]<ref name=Hummel/> da Alnitak Aa, che a una distanza di 815 anni luce, corrispondono a 11 UA<ref name=Hummel/>. Le caratteristiche di Alnitak Ab non sono ben conosciute, ma essa dovrebbe avere una classe spettrale simile a quella di Alnitak Aa e quindi appartenere alle ultime sottoclassi della classe O<ref name=Hummel/>. Essa è una stella di magnitudine apparente 4<ref name=Hummel/> che sarebbe anch'essa visibile a occhio nudo se non fosse così vicina alla sua più potente compagna.  
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La massa ipotizzata di Alnitak Ab è 23 [[massa solare|M<sub>☉</sub>]]<ref name=Hummel/> e la sua luminosità è stimata essere 1.300 [[luminosità solare|L<sub>☉</sub>]]<ref name=SOL/>. Data la notevole massa delle due componenti e la loro relativa vicinanza si può assumere un [[Periodo di rivoluzione|periodo orbitale]] di pochi anni (l'ipotesi del team dell'Osservatorio Lowell è 7,6 anni)<ref name=Hummel/>.
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La massa ipotizzata di Alnitak Ab è 23 [[massa solare|M<sub>☉</sub>]]<ref name=Hummel/> e la sua luminosità è stimata essere 1.300 [[luminosità solare|L<sub>☉</sub>]]. Data la notevole massa delle due componenti e la loro relativa vicinanza si può assumere un [[Periodo di rivoluzione|periodo orbitale]] di pochi anni (l'ipotesi del team dell'Osservatorio Lowell è 7,6 anni)<ref name=Hummel/>.
=== Alnitak C? ===
=== Alnitak C? ===
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A 57 secondi d'arco da Alnitak si può osservare una stella di magnitudine apparente 9<ref name=Hummel/>, che ha una luminosità di 13 M<sub>☉</sub><ref name=SOL/>. Essa tuttavia non è probabilmente legata gravitazionalmente al sistema<ref name=SOL/>.
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A 57 secondi d'arco da Alnitak si può osservare una stella di magnitudine apparente 9<ref name=Hummel/>, che ha una luminosità di 13 M<sub>☉</sub>. Essa tuttavia non è probabilmente legata gravitazionalmente al sistema.
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== Emissione di raggi X ==
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Alnitak è una fonte di [[raggi X]], come molte stelle di classe spettrale O e B. Essi rappresentano un decimilionesimo della [[radiazione]] totale emanata dalla stella<ref name=Cohen>{{cita pubblicazione|titolo=Wind signatures in the X-ray emission-line profiles of the late-O supergiant ζ Orionis|autore=D. H. Cohen, M. A. Leutenegger, k. T. Grizzard, C. L. Reed, R. H. Kramer, S. P. Owocki |anno=2006|rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society|volume=368|pagine=1905-1916|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2006MNRAS.368.1905C&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1111/j.1365-2966.2006.10259.x |accesso=5 marzo 2011}}</ref>. Non è stata riscontrata alcuna variabilità nel flusso di raggi X né sul breve né sul lungo periodo<ref>{{cita pubblicazione|titolo=A long-term X-ray variability study of the O-type stars σ Orionis and ζ Orionis.|autore=T. W. Berghoefer, J. H. M. M. Schmitt |anno=1994|rivista=Astronomy & Astrophysics|volume=290|pagine=435-442|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1994A%26A...290..435B|doi= |accesso=6 marzo 2011}}</ref>.
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Il fatto che stelle di questo tipo emettano raggi X costituisce un problema per le attuali teorie riguardanti la [[struttura stellare]]. Infatti queste teorie prevedono che mentre le stelle di massa simile al Sole abbiano una [[zona radiativa]] in profondità e una [[zona convettiva]] in superficie, nelle stelle aventi massa maggiore le due zone sono invertite: quella convettiva è posta in profondità, mentre quella radiativa è superficiale. L'assenza di una zona convettiva superficiale nelle stelle massicce comporta anche l'assenza di un [[campo magnetico]] significativo, che sarebbe essenziale per lo sviluppo di una [[corona solare#Corone stellari|corona]]. Poiché i raggi X vengono emessi da [[plasma]] a temperature molto elevate, come quelle a cui si trovano le corone stellari, è difficile comprendere come, mancando le stelle massicce di una corona, possano emettere raggi X.
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Una delle teorie più popolari che cerca di risolvere il problema è quella secondo cui i raggi X siano prodotti dalle turbolenze nel [[vento stellare]] che si diparte dalla superficie a velocità molto alte (anche oltre i 2.000&nbsp;km/s). Le collisioni ad altissima velocità riscaldano il gas del vento stellare portandolo a temperature abbastanza elevate da emettere nella banda dei raggi X. Tuttavia questa teoria non ha ricevuto un consenso unanime e sono stati proposti meccanismi alternativi.
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Per quanto riguarda Alnitak, da questa stella si diparte un vento stellare avente una velocità di 2.100 ± 150&nbsp;km/s<ref name=Lamers>{{cita pubblicazione|titolo=What are the mass-loss rates of O stars?|autore=H. J. G. L. M. Lamers, C. Leitherer |anno=1993|rivista=Astrophysical Journal|volume=412|pagine=771-791|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1993ApJ...412..771L|doi=10.1086/172960 |accesso=5 marzo 2011}}</ref>(1.885&nbsp;km/s, secondo un'altra misurazione<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Long- and short-term variability in O-star winds. I. Time series of UV spectra for 10 bright O stars.|autore=L. Kaper, H. F. Henrichs, J. S. Nichols, L. C. Snoek, H. Volten, G. A. A. Zwarthoed |anno=1996|rivista=Astronomy and Astrophysics Supplement |volume=116|pagine=257-287|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1996A%26AS..116..257K |doi= |accesso=6 marzo 2011}}</ref>), che è responsabile di una perdita di massa che è stimata essere 2,51 × 10<sup>−6</sup> M<sub>☉</sub> all'anno<ref name=Lamers/>. Quest'ultimo valore non è eccezionale per una supergigante, ma è molto elevato se raffrontato alla perdita di massa dovuta al [[vento solare]] nella nostra stella: il Sole perde infatti in un anno una massa circa 20 milioni di volte inferiore a quella perduta da Alnitak. La grande maggioranza degli studiosi ritiene le collisioni del gas che forma questo veloce vento stellare sia responsabile delle emissioni di raggi X della stella<ref name=Raassen/><ref name=Cohen/>. Tuttavia sono state proposte spiegazioni alternative, implicanti la presenza di un campo magnetico<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Chandra Discovers a Very High Density X-Ray Plasma on the O Star ζ Orionis|autore=W. L. Waldron, J. P. Cassinelli |anno=2001|rivista=The Astrophysical Journal|volume=548|pagine=L45-L48|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2001ApJ...548L..45W&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1086/318926 |accesso=5 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo=A new paradigm for the X-ray emission of O stars from XMM-Newton observations of the O9.7 supergiant ζ Orionis|autore=A. M. T. Pollock  |anno=2007|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=463|pagine=1111-1123|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2007A%26A...463.1111P&db_key=AST&nosetcookie=1|doi=10.1051/0004-6361:20053838 |accesso=5 marzo 2011}}</ref>. Ovviamente visto che la zona convettiva di Alnitak non è superficiale, bisogna pensare che esistano altri meccanismi di generazione del campo magnetico perché una ipotesi simile abbia una qualche plausibilità.
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== Etimologia e significato culturale ==
== Etimologia e significato culturale ==
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[[File:Uranometria orion.jpg|200px|thumb|left| Una rappresentazione del gigante [[Orione (mitologia)|Orione]] tratta da [[Uranometria]] di [[Johann Bayer]], 1603. Si notino le tre stelle che formano la [[Cintura di Orione|Cintura]].]]
 
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Il nome ''Alnitak'', a volte scritto ''Al Nitak'' o ''Alnitah'', deriva dall'[[lingua araba|arabo]] النطاق ''an-nitaq'', che significa ''la cintura''<ref name=allen3145/>. Evidentemente il nome deriva da quello dell'intera Cintura di Orione.
Il nome ''Alnitak'', a volte scritto ''Al Nitak'' o ''Alnitah'', deriva dall'[[lingua araba|arabo]] النطاق ''an-nitaq'', che significa ''la cintura''<ref name=allen3145/>. Evidentemente il nome deriva da quello dell'intera Cintura di Orione.
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Le tre stelle della Cintura sono state nominate da nomi collettivi in molte culture. I nomi arabi includono ''Al Nijād'' 'la cintura', ''Al Nasak'' 'la linea' e ''Al Alkāt'' 'i grani d'oro'<ref name=Allen315>Allen Richard Hinckley Allen, ''I nomi delle stelle e i loro significati'' (1936), pp. 315-316</ref>. Presso i [[Cina|cinesi]] erano conosciute come l'Asta della Bilancia con Peso, ove il peso era rappresentato dalle stelle che costituiscono la [[Spada di Orione]]<ref name=Allen315/>. La Cintura costituiva anche una delle 28 [[Costellazioni cinesi|Xiu]] (costellazioni cinesi), chiamata [[Tre stelle (costellazione cinese)|Tre stelle]]. È una delle costellazioni facente parte della regione della [[Tigre Bianca (costellazione cinese)|Tigre Bianca dell'Ovest]].
Le tre stelle della Cintura sono state nominate da nomi collettivi in molte culture. I nomi arabi includono ''Al Nijād'' 'la cintura', ''Al Nasak'' 'la linea' e ''Al Alkāt'' 'i grani d'oro'<ref name=Allen315>Allen Richard Hinckley Allen, ''I nomi delle stelle e i loro significati'' (1936), pp. 315-316</ref>. Presso i [[Cina|cinesi]] erano conosciute come l'Asta della Bilancia con Peso, ove il peso era rappresentato dalle stelle che costituiscono la [[Spada di Orione]]<ref name=Allen315/>. La Cintura costituiva anche una delle 28 [[Costellazioni cinesi|Xiu]] (costellazioni cinesi), chiamata [[Tre stelle (costellazione cinese)|Tre stelle]]. È una delle costellazioni facente parte della regione della [[Tigre Bianca (costellazione cinese)|Tigre Bianca dell'Ovest]].
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Nella [[mitologia norrena]] la cintura era considerata come la [[canocchia]] di [[Frigg]] o di [[Freyja]]<ref>{{Cita libro |cognome=Schön |nome=Ebbe |anno=2004 |titolo=Asa-Tors hammare, Gudar och jättar i tro och tradition |città=Stockholm |editore=Hjalmarson & Högberg |pagine=228 |id=ISBN 9189660412 }}</ref>. Nella [[mitologia ugro-finnica]], invece, le stelle della cintura rappresentavano la falce o la spada di [[Väinämöinen]]<ref name=Allen315/>. Al contrario, di origine [[Bibbia|biblica]] sono i nomi di "Bastone di [[Giacobbe]]" o "Bastone di [[Pietro apostolo|Pietro]]", così pure come quello di "I tre Re" o "I tre [[Magi (Bibbia)|Magi]]"<ref name=Allen315/>.
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==Ufologia==
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Studi di [[archeoastronomia]] di [[Robert Bauval]] si concentrerebbero sui rettilinei passaggi di "ventilazione" della Grande Piramide. Secondo Bauval punterebbero verso stelle precise che avevano grande importanza al tempo degli antichi egizi ([[Mintaka]], Alnitak, [[Kochab]], [[Thuban]], [[Sirio]]). Secondo studi di [[Zecharia Sitchin]] avrebbero permesso il passaggio di raggi laser (o altra radiazione coerente a fini di comunicazione) che avrebbero collegato centri di rilevazione su dette stelle con analoghe apparecchiature contenute nelle camere interne alla [[piramide di Cheope]]. Dette apparecchiature c'erano tra 10.500 aC e 8.670 aC, non oggi, come si vede, perchè gli [[Anunnaki]] se le portarono via quando lasciarono la Terra. Nel 8.670 aC per contrastare il controllo di tutte le attrezzature spaziali nelle mani dei discendenti di [[Enki]], la fazione di [[Enlil]] scatena la [[Seconda Guerra della Piramide]]. [[Ninurta]], vittorioso, svuota la [[piramide di Cheope|Grande Piramide]] di tutto il suo equipaggiamento. [[Ninhursag]], sorellastra di Enki ed Enlil, convoca una conferenza di pace. Viene riaffermata la divisione della Terra. Il dominio dell’Egitto passa dalla dinastia di [[Ra]]/[[Marduk]] a quella di [[Thot]]. Come nuovo punto di riferimento viene costruita la città di [[Eliopolis]].
== Note ==
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Versione attuale delle 11:10, 11 mag 2016

Mappa della costellazione di Orione. Alnitak è al centro a sinistra.

Alnitak, (ζ Ori / ζ Orionis / Zeta Orionis), è un sistema stellare, formato da tre componenti, appartenente alla costellazione di Orione. Alnitak ha una magnitudine apparente di 1,74, che ne fa la trentesima stella più brillante del cielo e la quinta stella in ordine di luminosità della costellazione di Orione dopo Rigel, Betelgeuse, Bellatrix e Alnilam. La stella principale del sistema è una supergigante blu molto calda e molto luminosa.

Indice

Ambiente galattico

Alnitak è la stella più luminosa nella parte superiore della fotografia. Immediatamente a sinistra si osserva la Nebulosa Fiamma, mentre in basso è posta la celebre Nebulosa Testa di Cavallo. Le altre due stelle visibili nella fotografia sono HD 38087 e HD 37903, rispettivamente di magnitudine 8,2 e 7,8.

Alnitak fa parte dell'associazione OB Orion OB1, una delle associazioni OB meglio conosciute e studiate della volta celeste. Si tratta di una vastissima associazione cui appartengono almeno 10.000 stelle[1]. Fra queste ci sono alcune stelle particolarmente massicce: si calcola che a Orion OB1 appartenevano originariamente circa 30-100 stelle con una massa maggiore di 8 M. 10-20 di queste stelle sono già esplose in supernovae, dando vita ad ulteriori episodi di formazione stellare[1].

Orion OB1 viene suddivisa in vari sottogruppi: Alnitak farebbe parte, assieme alle due altre stelle brillanti della Cintura e alle stelle di colore azzurro di quarta e quinta magnitudine nelle loro vicinanze, del sottogruppo OB1b. Si stima che tale sottogruppo abbia un'età compresa fra gli 1,7 e gli 8 milioni di anni e che disti in media da noi circa 400 parsec[1].

Nei pressi di Alnitak si possono osservare numerose nebulose facenti parte del complesso nebuloso molecolare di Orione, uno dei complessi nebulosi in assoluto più studiati. In particolare, poco a est di Alnitak è visibile la Nebulosa Fiamma, mentre subito a sud è osservabile la nebulosa a emissione IC 434, su cui si staglia la celebre Nebulosa Testa di Cavallo che ne oscura una parte. Questi complessi nebulosi sono posti a una distanza di circa 1500 anni luce. Un tempo la distanza di Alnitak veniva stimata essere fra i 1500 e i 1600 a.l. e quindi si pensava che fosse in qualche modo legata ad essi. Le misurazioni del satellite Hipparcos l'hanno però posta a 815 ± 16 anni luce e ciò lascia pensare che non ci siano interazioni dirette fra Alnitak e i complessi nebulosi di cui la vediamo circondata.

Caratteristiche

Alnitak Aa

Raffronto tra le dimensioni di Alnitak Aa ed il Sole.

Alnitak è una stella multipla formata da tre componenti. La principale, chiamata Alnitak Aa, è una caldissima stella supergigante blu di classe spettrale O9,7Ib[2], che ha una temperatura superficiale di 31.500 ± 1000 K[3]. La sua massa è stimata essere circa 28 volte quella del Sole[4] e il suo raggio 20 volte quello solare[5]. Essendo così massiccia, Alnitak Aa è molto luminosa: nella banda del visibile la sua luminosità è 10.500 volte quella solare; tuttavia, essendo molto calda, la stella emette la maggior parte della sua radiazione nell'ultravioletto: se viene preso in considerazione questo fattore, la luminosità di Alnitak Aa sale a 80.000 volte quella del Sole.

Essendo una stella massiccia, Alnitak Aa ha anche una vita molto breve. Nonostante abbia un'età stimata di "soli" 6 milioni di anni[6], ha probabilmente già esaurito l'idrogeno all'interno del suo nucleo. La stella si sta preparando a diventare una supergigante rossa simile a Betelgeuse, destinata al termine della propria evoluzione ad esplodere in una supernova.

Alnitak Aa è fra le stelle di classe spettrale O visibili dalla Terra quella che ha una maggiore luminosità apparente[6].

Alnitak B

La coppia AB di Alnitak risolta ai raggi X dal telescopio spaziale Chandra.

Che la stella principale abbia una compagna è conosciuto da almeno il 1819: quell'anno, infatti, l'astronomo dilettante George K. Kunowsky riconobbe essere Alnitak una stella doppia[7]. Questa compagna della principale, chiamata Alnitak B, è una gigante blu di classe B0III[8], separata da 2,3 secondi d'arco[4]. Essa ha magnitudine apparente 4,2[8], sicché sarebbe visibile a occhio nudo dalla Terra se non fosse così vicina alla sua più luminosa compagna. La coppia è comunque risolvibile tramite telescopi.

La coppia orbita intorno al suo comune centro di massa in 1500 anni circa ed è forse separata da 680 UA (circa 102 miliardi di km)[9]. L'orbita è molto eccentrica (e=0,07[9]) ed è inclinata rispetto alla nostra visuale di 72,0°[9].

Alnitak B dovrebbe avere una massa pari a 14 volte quella del Sole[6] e una luminosità, considerando anche la radiazione ultravioletta, pari a 1.100 volte quella solare.

Alnitak Ab

Fin dagli anni settanta si sospettava che la principale fosse in realtà una binaria spettroscopica[10]. La conferma è arrivata nel 1998 da parte di un team di studiosi che si è basato su misurazioni interferometriche compiute presso l'Osservatorio Lowell[4]. Questa ulteriore componente del sistema, chiamata Alnitak Ab, è separata da appena 42 mas[4] da Alnitak Aa, che a una distanza di 815 anni luce, corrispondono a 11 UA[4]. Le caratteristiche di Alnitak Ab non sono ben conosciute, ma essa dovrebbe avere una classe spettrale simile a quella di Alnitak Aa e quindi appartenere alle ultime sottoclassi della classe O[4]. Essa è una stella di magnitudine apparente 4[4] che sarebbe anch'essa visibile a occhio nudo se non fosse così vicina alla sua più potente compagna.

La massa ipotizzata di Alnitak Ab è 23 M[4] e la sua luminosità è stimata essere 1.300 L. Data la notevole massa delle due componenti e la loro relativa vicinanza si può assumere un periodo orbitale di pochi anni (l'ipotesi del team dell'Osservatorio Lowell è 7,6 anni)[4].

Alnitak C?

A 57 secondi d'arco da Alnitak si può osservare una stella di magnitudine apparente 9[4], che ha una luminosità di 13 M. Essa tuttavia non è probabilmente legata gravitazionalmente al sistema.

Etimologia e significato culturale

Il nome Alnitak, a volte scritto Al Nitak o Alnitah, deriva dall'arabo النطاق an-nitaq, che significa la cintura[7]. Evidentemente il nome deriva da quello dell'intera Cintura di Orione.

La cintura di Orione

Le tre stelle della Cintura sono state nominate da nomi collettivi in molte culture. I nomi arabi includono Al Nijād 'la cintura', Al Nasak 'la linea' e Al Alkāt 'i grani d'oro'[11]. Presso i cinesi erano conosciute come l'Asta della Bilancia con Peso, ove il peso era rappresentato dalle stelle che costituiscono la Spada di Orione[11]. La Cintura costituiva anche una delle 28 Xiu (costellazioni cinesi), chiamata Tre stelle. È una delle costellazioni facente parte della regione della Tigre Bianca dell'Ovest.

Nella mitologia norrena la cintura era considerata come la canocchia di Frigg o di Freyja[12]. Nella mitologia ugro-finnica, invece, le stelle della cintura rappresentavano la falce o la spada di Väinämöinen[11]. Al contrario, di origine biblica sono i nomi di "Bastone di Giacobbe" o "Bastone di Pietro", così pure come quello di "I tre Re" o "I tre Magi"[11].

Presso i clan di etnia Seri del nordovest del Messico le tre stelle erano conosciute collettivamente come "Hapj" (un nome che denota un cacciatore). Singolarmente invece esse venivano chiamate "Hap" (Cervo Mulo), "Haamoja" (Antilocapra) e "Mojet" (Bighorn). "Hap" è Alnilam ed è stata ferita dal cacciatore; il suo sangue è gocciolato sull'isola di Tiburón[13].

Ufologia

Studi di archeoastronomia di Robert Bauval si concentrerebbero sui rettilinei passaggi di "ventilazione" della Grande Piramide. Secondo Bauval punterebbero verso stelle precise che avevano grande importanza al tempo degli antichi egizi (Mintaka, Alnitak, Kochab, Thuban, Sirio). Secondo studi di Zecharia Sitchin avrebbero permesso il passaggio di raggi laser (o altra radiazione coerente a fini di comunicazione) che avrebbero collegato centri di rilevazione su dette stelle con analoghe apparecchiature contenute nelle camere interne alla piramide di Cheope. Dette apparecchiature c'erano tra 10.500 aC e 8.670 aC, non oggi, come si vede, perchè gli Anunnaki se le portarono via quando lasciarono la Terra. Nel 8.670 aC per contrastare il controllo di tutte le attrezzature spaziali nelle mani dei discendenti di Enki, la fazione di Enlil scatena la Seconda Guerra della Piramide. Ninurta, vittorioso, svuota la Grande Piramide di tutto il suo equipaggiamento. Ninhursag, sorellastra di Enki ed Enlil, convoca una conferenza di pace. Viene riaffermata la divisione della Terra. Il dominio dell’Egitto passa dalla dinastia di Ra/Marduk a quella di Thot. Come nuovo punto di riferimento viene costruita la città di Eliopolis.

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 Template:Cita pubblicazione
  2. Template:Cita pubblicazione
  3. Template:Cita pubblicazione
  4. 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 4,8 4,9 Template:Cita pubblicazione
  5. Template:Cita pubblicazione
  6. 6,0 6,1 6,2 Template:Cita web
  7. 7,0 7,1 Richard Hinckley Allen, Star-names and their meanings (1936), p. 314-15.
  8. 8,0 8,1 Template:Cita web
  9. 9,0 9,1 9,2 Template:Cita web
  10. Template:Cita pubblicazione
  11. 11,0 11,1 11,2 11,3 Allen Richard Hinckley Allen, I nomi delle stelle e i loro significati (1936), pp. 315-316
  12. Template:Cita libro
  13. Template:Cita libro

Voci correlate

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