Fuxi
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1^ Massimo Izzi, ''Dizionario dei mostri'', L'Airone, Roma, 1997 (p. 35 - voce "Namazu") | 1^ Massimo Izzi, ''Dizionario dei mostri'', L'Airone, Roma, 1997 (p. 35 - voce "Namazu") | ||
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Fu Xi (Wade-Giles: Fu Hsi. Altro nome: T'ai Hao) o Imperatore rosso fu uno dei tre mitici sovrani cinesi detti I Tre Augusti, vissuto, secondo la tradizione, tra il 2952 e il 2836 a.C.
Si tramanda che avesse quattro occhi e una coda di serpente; veniva rappresentato sempre allacciato, tramite la coda, alla sorella Nüwa, che prese in sposa, lei con un compasso, lui con una squadra in mano; i due strumenti indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard [1]. Difatti, Fu Xi, è considerato il primo eroe civilizzatore cinese, in quanto a lui vengono attribuite l'invenzione del sistema divinatorio Yi Jing, della metallurgia, della scrittura, del calendario, oltre ad essere stato anche l'iniziatore di varie attività umane, tra cui l'allevamento degli animali, la pesca, la musica. Viene ricordato anche per il suo celebre diagramma, detto Diagramma di Fu Xi.
Narra la leggenda che sia nato da un palude, nella quale abitavano i draghi.
Parallelo con la mitologia sumera
Visto che la dea cinese Ninhursag era sia sorella che sposa di Enki (come Nuwa con Fuxi) c'è da pensare che l'Enki sumerico sia la stessa persona del Fuxi cinese. Da notare che il primo approdo e la prima residenza di Enki fu nelle paludi di Eridu (Irak del sud, dove atterravano e partivano razzi volanti, come i "draghi"). Inoltre, come si vede dalla stampa, l'attributo di Fuxi era la pelle di leopardo e la millenaria tradizione africana dei sovrani è di coprirsi con la pelle di leopardo: Enki dopo Eridu si spostò nell'Abzu, in sud-africa (probabilmente a Gran Zimbabwe) per dirigere le miniere d'oro là trovate dagli alieni (Anunnaki) di cui faceva parte. Però è da notare che a oggi esistono i leopardi in Cina [2].
Note
1^ Massimo Izzi, Dizionario dei mostri, L'Airone, Roma, 1997 (p. 35 - voce "Namazu")
2^ aahttps://it.wikipedia.org/wiki/Panthera_pardus_japonensis
