Necropoli degli operai di Giza
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Le tombe sono state trovate da un team guidato da Zahi Hawass, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità (SCA), che sta effettuando scavi nell’area. Hawass sostiene che le tombe risalgono alla IV Dinastia e appartengono in particolare agli operai che costruirono le piramidi di [[Cheope]] (2609-2584 a.C.) e di [[Chefren|Khafre]] (2576-2551 a.C.). | Le tombe sono state trovate da un team guidato da Zahi Hawass, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità (SCA), che sta effettuando scavi nell’area. Hawass sostiene che le tombe risalgono alla IV Dinastia e appartengono in particolare agli operai che costruirono le piramidi di [[Cheope]] (2609-2584 a.C.) e di [[Chefren|Khafre]] (2576-2551 a.C.). | ||
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Versione attuale delle 07:32, 14 apr 2016
Il Ministro della cultura egiziano, Farouk Hosni, ha annunciato che una serie di tombe che appartengono ai lavoratori che si occuparono della costruzione della necropoli di Giza (secondo l'archeologia accademica della piramide di Cheope, secondo l'ufologia solo di quella di Micerino oppure di quelle di Chefren e Cheope, ma nell'11.000aC ed in collaborazione con gli alieni Anunnaki ed utilizzando i loro UFO e/o raggi antigravitazionali), è stata scoperta nella zona dell’altopiano di Giza.
Le tombe sono state trovate da un team guidato da Zahi Hawass, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità (SCA), che sta effettuando scavi nell’area. Hawass sostiene che le tombe risalgono alla IV Dinastia e appartengono in particolare agli operai che costruirono le piramidi di Cheope (2609-2584 a.C.) e di Khafre (2576-2551 a.C.).
“E’ la prima volta che vengono scoperte delle tombe simili a quelle trovate durante gli anni ‘90, appartenenti alla IV e alla fine della V Dinastia (2649-2374 a.C.),” ha affermato Hawass, sottolineando che questo gruppo di tombe può essere considerato una delle più importanti scoperte del XX e del XXI secolo. E’ stata finalmente fatta luce sul periodo iniziale della IV dinastia, ed anche sulle contraddittorie dicerie sulla costruzione delle piramidi durante la schiavitù.
“Queste tombe sono state costruite accanto alla piramide del Re, e ciò indica che queste persone non erano affatto degli schiavi. Se lo fossero stati, non avrebbero potuto in alcun modo costruire le loro tombe accanto a quella di un Re”, ha concluso Hawass.
La tomba più importante è quella appartenente a Idu. La sua struttura è rettangolare con l’esterno realizzato in mattoni di fango coperti da intonaco; contiene parecchi sepolcri rivestiti di lastre di calcare bianco, e anche delle nicchie davanti a ogni sacello.
Adel Okasha, Soprintendente dello scavo, ha dichiarato che la parte superiore della tomba di Idu presenta una forma a volta, che simboleggia l’eterna collina su cui si ritiene abbia avuto inizio la creazione umana, secondo la tradizione religiosa di Menfi. La sua forma, simile a quella delle tombe che si trovano accanto alle piramidi di Snefru a Dahshur – ha detto Okasha – evidenzia che la struttura risale a un periodo antecedente alla IV Dinastia, .
Sul lato occidentale della tomba di Idu i ricercatori hanno scoperto un altro gruppo di tombe di alcuni lavoratori, ed anche i resti di alcuni sarcofagi, mentre sul lato meridionale è stata trovata un altra grande tomba. Si tratta di una struttura a forma rettangolare, costruita con mattoni di fango e con numerosi sepolcri, ognuno contenente uno scheletro rannicchiato e deposto assieme a dei recipienti di argilla.
I reperti scoperti dai ricercatori hanno rivelato che le famiglie dell’Alto Egitto e del Delta inviavano ogni giorno 21 bovini e 23 ovini sull’altopiano per nutrire i lavoratori. Hawass ha scoperto che le famiglie che inviavano questi animali, non stavano in realtà pagando delle tasse al governo egiziano, ma piuttosto stavano in questo modo partecipando a uno dei progetti nazionali dell’Egitto di quel tempo. Il numero dei lavoratori non superava i diecimila, ha detto Hawass, contraddicendo in questo modo gli studi di Erodoto, che ha registrato un numero di lavoratori pari a circa centomila.
Hawass ha dichiarato che questa scoperta indica inoltre che i lavoratori provenivano da famiglie del Delta e dell’Alto Egitto. I lavoratori cambiavano turno ogni tre mesi, e coloro che furono sepolti morirono durante il processo di costruzione.
Hawass afferma inoltre che, secondo la scienza e l’archeologia, non possiamo stabilire con certezza il periodo in cui sia avvenuta la costruzione della piramide. Limitarla a una specifica stagione è sbagliato, essendo questa teoria basata su informazioni inesatte che stabiliscono che il processo di costruzione sia stato eseguito soltanto durante i tre mesi dell’alluvione del Nilo. Il trasporto dei blocchi di granito, basalto e calcare utilizzati per la costruzione veniva effettuato solo durante la stagione della piena, ma i lavori di costruzione non erano limitati a questo periodo e duravano in realtà per tutto l’anno; i blocchi utilizzati per la costruzione del corpo della piramide provengono dall’altopiano di Giza.
La scoperta di quello che può essere definito come un vero e proprio “cimitero dei costruttori della piramide” è avvenuta per caso nel 1990, quando un cavallo inciampò sulla cima di una struttura di mattoni di fango a dieci metri dalla necropoli che si trova a sud del muro. La necropoli è composta da due diversi livelli che sono collegati da una rampa. Contiene tombe con diverse forme e stili, alcune con la forma di una piramide, altre con una forma a volta; alcune presentano addirittura false porte.
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Collegamenti esterni
http://www.archeorivista.it/004162_egitto-giza-scoperte-una-necropoli-di-costruttori-di-piramidi/