Akhenaton
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'''Neferkheperura-Waenra Amenhotep''' poi '''Neferkheperura-Waenra Akhenaton''' (1351 – 1334 a.C.) è stato il decimo sovrano della [[XVIII dinastia egizia]]. | '''Neferkheperura-Waenra Amenhotep''' poi '''Neferkheperura-Waenra Akhenaton''' (1351 – 1334 a.C.) è stato il decimo sovrano della [[XVIII dinastia egizia]]. | ||
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Figlio di [[Amenhotep III]] e di [[Tyi]] questo sovrano è passato alla storia come il ''faraone eretico'' per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio [[Amon]] con una nuova divinità, il dio [[Aton]], nel ruolo di divinità protettrice della regalità. | Figlio di [[Amenhotep III]] e di [[Tyi]] questo sovrano è passato alla storia come il ''faraone eretico'' per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio [[Amon]] con una nuova divinità, il dio [[Aton]], nel ruolo di divinità protettrice della regalità. | ||
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Inizialmente Amenhotep IV regnò da Karnak, dove fece anche erigere un tempio ad Aton detto ''Gen-pa-Aton''. | Inizialmente Amenhotep IV regnò da Karnak, dove fece anche erigere un tempio ad Aton detto ''Gen-pa-Aton''. | ||
- | Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (''Amon è contento'') in Akhenaton (''Aton è soddisfatto'') trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, ''Orizzonte di Aton'' (oggi [[Tell el-Amarna]]). | + | Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (''Amon è contento'') in Akhenaton (''Aton è soddisfatto'') trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, ''Orizzonte di Aton'' (oggi [[El-Amarna|Tell el-Amarna]]). |
Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14° anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti. | Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14° anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti. | ||
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[[immagine:800px-GD-EG-Caire-Musée066.JPG|200px|right|thumb|Bassorilievo proveniente da Tell el Amarna. Visibile la rappresentazione di Aton come sole raggiato. Museo del Cairo]] | [[immagine:800px-GD-EG-Caire-Musée066.JPG|200px|right|thumb|Bassorilievo proveniente da Tell el Amarna. Visibile la rappresentazione di Aton come sole raggiato. Museo del Cairo]] | ||
- | Il culto di [[Aton]], divinità solare di probabile origine [[Semiti|semita]], fu introdotto a Karnak durante il regno di Thutmose II. | + | Il culto di [[Aton]], divinità solare che l'archeologia ufficiale indica di probabile origine [[Semiti|semita]] e gli ufologi di derivazione extraterrestre, fu introdotto a Karnak durante il regno di Thutmose II. |
A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'[[ankh]], simbolo della vita. | A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'[[ankh]], simbolo della vita. | ||
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Molto si è discusso, e scritto, sul monoteismo del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso [[Mitologia egizia|politeismo egizio]], in effetti molti studiosi preferiscono parlare di [[enoteismo]] nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità. | Molto si è discusso, e scritto, sul monoteismo del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso [[Mitologia egizia|politeismo egizio]], in effetti molti studiosi preferiscono parlare di [[enoteismo]] nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità. | ||
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La tomba di Akhenaton fu collocata ad est della città, in perfetto allineamento con il tempio del dio Aton. All'interno di essa, per la prima volta, il faraone e la moglie, Nefertiti, sono raffigurati nudi e Akhenaton è solo quando intercede presso il dio Aton mentre la moglie è rappresentata in battaglia vestita con i simboli della regalità. | La tomba di Akhenaton fu collocata ad est della città, in perfetto allineamento con il tempio del dio Aton. All'interno di essa, per la prima volta, il faraone e la moglie, Nefertiti, sono raffigurati nudi e Akhenaton è solo quando intercede presso il dio Aton mentre la moglie è rappresentata in battaglia vestita con i simboli della regalità. | ||
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- | |1352 | + | |1352 - 1336 a.C. |
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Versione attuale delle 08:31, 18 set 2019
Neferkheperura-Waenra Amenhotep poi Neferkheperura-Waenra Akhenaton (1351 – 1334 a.C.) è stato il decimo sovrano della XVIII dinastia egizia.
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Liste Reali
Nome Horo | Giuseppe Flavio | anni di regno | Sesto Africano | anni di regno | Eusebio di Cesarea | anni di regno | Altri nomi |
Ka -nekhet Qaisuty | Oros | 36 | Oros | 32 | Oros | 36 | Amenhotep IV Akhenaton |
Biografia
Figlio di Amenhotep III e di Tyi questo sovrano è passato alla storia come il faraone eretico per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio Amon con una nuova divinità, il dio Aton, nel ruolo di divinità protettrice della regalità.
Fonti principali per la conoscenza di questo periodo sono: le Lettere di Amarna, la Stele della frontiera e l'Inno all'Aton, provenienti da Akhet-Aton; la Stele della restaurazione di Tutankhamon; il Testo dell'incoronazione e L'Editto di Haremhab.
Di Akhenaton si conosce una sola Grande Sposa Reale: Nefertiti che ebbe anche grande importanza politica.
Il contrasto Amon/Aton
Amon, divinità solare tebana, giunse ad avere grande importanza nazionale appunto con la XVIII dinastia. Il suo ruolo di protettore della regalità comportava un enorme potere per il suo tempio principale sito a Karnak, questo, nel corso dei secoli, aveva ricevuto in dono terre ed altre proprietà fino a diventare quasi uno stato nello stato ed a influenzare anche le scelte sulla successione al trono d'Egitto. La famosa Hatshepsut detta il re-donna derivò il suo potere dal favore goduto presso il clero di Tebe.
L'eresia di Akhenaton fu quindi un tentativo di recuperare il potere sacrale originariamente detenuto dal sovrano. La stessa titolatura dei sovrani ne indicava la componente divina: il re è l'Horo vivente, figlio di Ra.
La politica interna
Secondo una parte degli studiosi Amenhotep IV avrebbe regnato come coreggente con il padre per alcuni anni ma questa interpretazione dei dati è contestata, da altri tra cui il Gardiner, sulla base di alcune lettere facenti parte della corrispondenza diplomatica (le lettere di Amarna) ed anche sulla poco credibile situazione che si sarebbe venuta a creare: due sovrani con due capitali diverse. Inizialmente Amenhotep IV regnò da Karnak, dove fece anche erigere un tempio ad Aton detto Gen-pa-Aton.
Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (Amon è contento) in Akhenaton (Aton è soddisfatto) trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, Orizzonte di Aton (oggi Tell el-Amarna).
Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14° anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti.
La nuova religione
Il culto di Aton, divinità solare che l'archeologia ufficiale indica di probabile origine semita e gli ufologi di derivazione extraterrestre, fu introdotto a Karnak durante il regno di Thutmose II.
A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'ankh, simbolo della vita.
Molto si è discusso, e scritto, sul monoteismo del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso politeismo egizio, in effetti molti studiosi preferiscono parlare di enoteismo nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità.
Akhenaton diede ordine di eliminare le immagini e i culti degli altri Dei in tutto l'Egitto (come le ricerche archeologiche ci mostrano), dando così segno di una completa rottura con il politeismo. Con questo egli enunciò i principi della sua nuova dottrina:
1: Era consentito venerare un solo Dio
2: Tutti gli idoli furono banditi
3: Tutti i rituali legati alla morte aboliti
4: Nessun sacrificio di animali
5: Universalità di culto
6: Le sepolture effettuate senza beni materiali
7: Abolizioni di miti e incantesimi
8: Monogamia (come egli stesso praticò)
Akhenaton, con il suo monoteismo rivoluzionario, non pone più il sovrano come rappresentazione di Dio,il faraone ora è "utile a Dio, che è utile a lui" come testimonia anche una stele commemorativa nel Tempio di Ptha a Karnak dove è scritto: Dio ha fatto si che le vittorie della mia maestà fossero più grandi[di quelle] di ogni altro re. La mia Maestà ha ordinato che il Suo altare sia fornito di ogni bene."
Politica estera
Durante il regno di Akhenaton, come già durante quello del padre, l'Egitto non seppe contrapporsi all'ascesa degli Ittiti perdendo, quindi, il controllo di una serie di stati vassalli dell'Asia Minore che rappresentavano una fonte di ricchezza per le casse reali. Una parte della corrispondenza diplomatica rinvenuta tra le rovine della nuova capitale (le Lettere di Amarna) è appunto composta da richieste di aiuto di sovrani dell'area palestinese.
Malgrado le richieste di aiuto provenienti dagli alleati, ad esempio quelle inviate da Tushratta re di Mitanni, almeno da quanto riportato nelle fonti a nostra disposizione, non si hanno notizie di campagne militari nell'area siro-palestinese. Di questo atteggiamento pacifista seppe approfittare Suppiluliuma I, re ittita che, dopo aver portato sotto il suo controllo il regno di Mitanni, iniziò l'espansione nella zona d'influenza egiziana.
Le nostre fonti riportano, invece, una campagna militare nella Nubia durante il 12° anno di regno, per sedare una rivolta.
La successione
La damnatio memoriae, con la conseguente distruzione di documenti, a cui Akhenaton venne condannato a partire da Haremhab rende difficoltoso definire esattamente la linea di successione.
Fonti amarniane sembrano citare come immediato successore un Neferneferuaton seguito da Smenkhkhara. Entrambi questi sovrani avrebbero governato da Akhet-Aton.
L'abbandono della nuova religione, ed anche dalla capitale Akhet-Aton, avvenne durante il regno di Tutankhamon, figlio di Kiya (moglie secondaria di Akhenaton) ed ultimo discendente della stirpe regale iniziata con Thutmose I.
Secondo i fautori della teoria della coreggenza, Smenkhkhara non avrebbe mai governato in modo autonomo ed il successore di Akhenaton sarebbe quindi Tutankhamon. Per un'esposizione completa di questa teoria si può consultare il testo di Cyril Aldred citato nella bibliografia.
Nel 1917 nella Valle dei Re fu scoperta una tomba, la numero KV55, risalente all'epoca di Tutankhamon. All'interno fu trovato un corpo sconosciuto dal momento che le iscrizioni sulle pareti erano state cancellate a colpi di scalpello. Il confronto del cranio con quello del faraone Tutankhamon rivelerebbe, secondo alcuni esperti, una parentela diretta tra i due. Alcuni ipotizzarono, perciò, che si trattasse del corpo di Akhenaton, trasportato nella Valle da Tutankhamon, secondo altri è, invece, il corpo di Smenkhkhara. Ma oggi, recenti studi su base genetica identificano Akhenaton nella mummia 61072 e la consorte Nefertiti nella mummia 61070. Queste mummie "anonime", insieme ad una terza, furono trovate nella tomba di Amenhotep II KV35 nel 1898.
Rinnovamento artistico
Alla rivoluzione religiosa si affiancò anche un profondo rinnovamento artistico, il cosiddetto stile di Amarna, in cui la rappresentazione della figura umana, compresa quella del sovrano e della dua famiglia, perde la rituale staticità precedente per acquisire una rappresentazione naturalistica, e talvolta impietosa, della realtà. Akhenaton, ad esempio, viene rappresentato in scene di vita familiare.
La tomba di Akhenaton fu collocata ad est della città, in perfetto allineamento con il tempio del dio Aton. All'interno di essa, per la prima volta, il faraone e la moglie, Nefertiti, sono raffigurati nudi e Akhenaton è solo quando intercede presso il dio Aton mentre la moglie è rappresentata in battaglia vestita con i simboli della regalità.
Aspetto ufologico
Vi sono statue ed affreschi che ritraggono la famiglia di Akhenaton dolicocefala (cioè con il cranio spoporzionatamente grande ed allungato). Si vedano i ritratti delle figlie di Akhenaton, cioè di Neferneferuaton-Tasheri e di Neferneferure. Gli ufologi sospettano contatti extraterrestri (ingegneria genetica o ibridazione per le figlie di Akhenaton). Altra teoria è che la famiglia di Akhenaton praticasse l'endogamia (si sposavano tra fratelli) e ciò produceva malattie genetiche; in particolare Akhenaton e sua moglie Nefertiti sembra che soffrissero della sindrome di Marfan. Vi è poi il racconto (cantico IV al dio Aton) che un giorno Amenophis IV (il nome precedente di Akhenaton, figlio di Amenophis III) ebbe un incontro con un "disco solare splendente" che si era poggiato su una roccia. Questo disco "pulsava come il cuore del faraone e il suo splendore era come oro e porpora". Il faraone si inginocchiò davanti al disco e venne trasposto. Da quel momento, Amenophis (che significa "Amon è soddisfatto") cambiò il proprio nome in Akhenaton ("colui che è utile ad Aton"). Quindi si pensa che il faraone ebbe un contatto ravvicinato con un UFO e questo lo convertì al monoteismo facendogli abbandonare il politeismo. Per quanto riguarda i crani allungati può darsi che la famiglia reale facesse fasciare i crani dei neonati in modo da allungarli per assomigliare agli dèi da cui pensavano di discendere.
Titolatura
Amenhotep IV
Titolo | Traslitterazione | Significato | Nome | Traslitterazione | Lettura (italiano) | Significato |
hr | Horo | k3 nḫt q3 swt | Ka nekhet qasut | Toro possente, grande nelle Due Piume (Amon) | ||
nbty (nebti) | Le due Signore | wsr nsyt m jptswt | _ | Grande di regalità in Karnak | ||
hr nwbty | Horo d'oro | wts ḫ՚w m jwnw sm՚ | _ | La cui regalità è completa in Karnak | ||
n swt bt | Colui che regna sul giunco e sull'ape | nfr ḫprw -r՚ w՚ e r՚ | Neferkheperura Waenra | Meravigliose sono le manifestazioni di Ra | ||
sa Ra | Figlio di Ra | imn htp | Amenhotep | Amon è contento |
Akhenaton
Titolo | Traslitterazione | Significato | Nome | Traslitterazione | Lettura (italiano) | Significato |
hr | Horo | mr itn | mer Aton | Amato da Aton | ||
nbty (nebti) | Le due Signore | wsr nsyt m 3ḫt itn | _ | Grande di regalità in Akhet-Aton | ||
hr nwbty | Horo d'oro | wts rn n itn | _ | Che esalta il nome di Aton | ||
n swt bt | Colui che regna sul giunco e sull'ape | nfr ḫprw Rˁ wˁ n Rˁ | Néferkhéperouré Ouâenrê | Le manifestazioni di Ra, l'unico, sono perfette | ||
sa Ra | Figlio di Ra | ḫ n itn | Akhenaton | Aton è soddisfatto |
cronologia
Periodo | Dinastia | Anni di regno |
Nuovo Regno | XVIII | 1359 - 1342 a.C. ± 30 anni |
Autore | Anni di regno |
---|---|
Donald Redford | 1372 - 1355 a.C. |
Alan Gardiner | 1367 - 1350 a.C. |
Dieter Arnold | 1364 - 1348 a.C. |
Aidan Dodson | 1360 - 1343 a.C. |
Cyril Aldred | 1358 - 1340 a.C. |
Jürgen von Beckerath | 1355 - 1337 a.C. |
Jaromir Malek | 1353 - 1337 a.C. |
Rolf Krauss | 1353 - 1336 a.C. |
Nicolas Grimal | 1352 - 1338 a.C. |
Ian Shaw | 1352 - 1336 a.C. |
predecessore: Amenhotep III | Signore del Basso e dell'Alto Egitto | successore: Ankhtkheperura |