Susa

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[[Immagine:478px-Louvre pillar DSC00906.jpg|thumb|right|Capitello raffigurante due tori nell<nowiki>'</nowiki>''Apadana'' (la sala delle udienza) del palazzo di Darius]]
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[[Immagine:SusaSitePlan.jpg|thumb|right|Pianta del sito di Susa]]
'''Susa''' fu la [[capitale (città)|capitale]] dell'antico regno dell'[[Elam]] e, in periodo più tardo, dopo essere stata devastata dal sovrano [[Assiria|assiro]] [[Assurbanipal]] nel [[646 a.C.]], divenne residenza imperiale dei [[Persia|Persiani]] [[achemenidi]].
'''Susa''' fu la [[capitale (città)|capitale]] dell'antico regno dell'[[Elam]] e, in periodo più tardo, dopo essere stata devastata dal sovrano [[Assiria|assiro]] [[Assurbanipal]] nel [[646 a.C.]], divenne residenza imperiale dei [[Persia|Persiani]] [[achemenidi]].
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Già nel [[1175 a.C.]] Susa era la capitale del regno elamita e fu al suo interno che il sovrano [[Shutruk-Nakhunte]] portò il bottino preso all'antica città di [[Babilonia]], tra cui la famosa pietra di [[diorite]] su cui era stato inciso il codice di [[Hammurabi]], più tardi rinvenuta da una missione archeologica [[Francia|francese]] nel [[1901]].
Già nel [[1175 a.C.]] Susa era la capitale del regno elamita e fu al suo interno che il sovrano [[Shutruk-Nakhunte]] portò il bottino preso all'antica città di [[Babilonia]], tra cui la famosa pietra di [[diorite]] su cui era stato inciso il codice di [[Hammurabi]], più tardi rinvenuta da una missione archeologica [[Francia|francese]] nel [[1901]].
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A Susa furono in diversi momenti trasportati idoli delle divinità di paesi nemici conquistati o sottoposti a razzie (questo fu il caso del babilonese [[Marduk (divinità)|Marduk]] e della dea [[Inanna]] di [[Uruk]], secondo la consueta orgogliosa usanza di impadronirsi anche del loro apparato religioso).
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A Susa furono in diversi momenti trasportati idoli delle divinità di paesi nemici conquistati o sottoposti a razzie (questo fu il caso del babilonese [[Marduk]] e della dea [[Inanna]] di [[Uruk]], secondo la consueta orgogliosa usanza di impadronirsi anche del loro apparato religioso).
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Già verso il [[1150 a.C.]], secondo lo studioso statunitense [[Richard Frye]], Elam entrò in una profonda crisi istituzionale e sarà solo dal [[VII secolo a.C.]] che il nome della città tornerà ad essere citata nei testi, riferita a un piccolo dominio ostile all'[[Assiria]].<ref>Richard Frye. 'The Heritage of Persia''. p. 61</ref>
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Già verso il [[1150 a.C.]], secondo lo studioso statunitense [[Richard Frye]], Elam entrò in una profonda crisi istituzionale e sarà solo dal [[VII secolo a.C.]] che il nome della città tornerà ad essere citata nei testi, riferita a un piccolo dominio ostile all'[[Assiria]] [1].
Nel [[636 a.C.]] Susa fu tuttavia saccheggiata e la sua ''[[ziggurat]]'', che costituiva il simbolo religioso e nazionale più appariscente, fu rasa al suolo mentre le divinità elamite furono portate ad [[Assur (città)|Assur]], capitale imperiale dei vincitori.
Nel [[636 a.C.]] Susa fu tuttavia saccheggiata e la sua ''[[ziggurat]]'', che costituiva il simbolo religioso e nazionale più appariscente, fu rasa al suolo mentre le divinità elamite furono portate ad [[Assur (città)|Assur]], capitale imperiale dei vincitori.
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1^ Richard Frye. 'The Heritage of Persia''. p. 61
==Bibliografia==
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Versione attuale delle 10:35, 20 lug 2012

Pianta del sito di Susa

Susa fu la capitale dell'antico regno dell'Elam e, in periodo più tardo, dopo essere stata devastata dal sovrano assiro Assurbanipal nel 646 a.C., divenne residenza imperiale dei Persiani achemenidi.

Già nel 1175 a.C. Susa era la capitale del regno elamita e fu al suo interno che il sovrano Shutruk-Nakhunte portò il bottino preso all'antica città di Babilonia, tra cui la famosa pietra di diorite su cui era stato inciso il codice di Hammurabi, più tardi rinvenuta da una missione archeologica francese nel 1901.

A Susa furono in diversi momenti trasportati idoli delle divinità di paesi nemici conquistati o sottoposti a razzie (questo fu il caso del babilonese Marduk e della dea Inanna di Uruk, secondo la consueta orgogliosa usanza di impadronirsi anche del loro apparato religioso). Già verso il 1150 a.C., secondo lo studioso statunitense Richard Frye, Elam entrò in una profonda crisi istituzionale e sarà solo dal VII secolo a.C. che il nome della città tornerà ad essere citata nei testi, riferita a un piccolo dominio ostile all'Assiria [1].

Nel 636 a.C. Susa fu tuttavia saccheggiata e la sua ziggurat, che costituiva il simbolo religioso e nazionale più appariscente, fu rasa al suolo mentre le divinità elamite furono portate ad Assur, capitale imperiale dei vincitori.

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Note

1^ Richard Frye. 'The Heritage of Persia. p. 61

Bibliografia

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