Teschi di Cristallo
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Versione delle 15:34, 19 apr 2009
I Teschi di Cristallo sono oggetti mitologici appartenuti alla cultura Maya, e divenuti celebri in seguito al ritrovamento di Mitchell-Hedges.
La Leggenda
La leggenda narra che in tutto il mondo esistono 13 teschi di cristallo, di dimensioni diverse. Essi furono donati agli uomini dagli stessi dèi, prima di ripartire verso le stelle dalle quali erano venuti, e che vennero sparsi per il pianeta. Quando l'uomo ritroverà tutti i Teschi e li radunerà sul punto alto della piramide di Chitzen Itza, riacquisterà l'antica conoscenza andata perduta con il tempo. La figura del Teschio indicava per i popoli precolombiani (Maya inclusi) e Preincaici il concetto del dualismo Morte-Rinascita. Infatti, secondo alcune fonti la leggenda si dovrebbe avverare non prima della Fine dell'Era, ovvero non prima del Dicembre 2012. Nelle profezie Maya, Tolteche ed Azteche, la Vecchia Era che cede a quella Nuova entrante, infatti, è sempre raffigurata con un teschio. Secondo alcuni interpretatori, la Leggenda vuole indicare il concetto che la Nuova Era entrante nel 2012 sarà portatrice di saggezza e il numero 13 ricorda i tredici dèi del mondo superiore.
I Teschi ritrovati
Nonostante le varie interpretazioni della leggenda, molti Teschi di Cristallo reali sono stati ritrovati, e molti di loro risalgono appunto all'Epoca Precolombiana, o anche molto prima. Per questo motivo, sono stati classificati come OOPArts, ovvero oggetti fuori dal tempo. Sappiamo che circolano migliaia di teschi falsi spacciati per veri, tutti di manifattura recente, e solo nove sembrano essere autentici, o comunque diversi dagli altri.
- Un teschio intagliato in un solo pezzo di quarzo venne ritrovato, nel 1912, in Guatemala, e ricorda molto le raffigurazioni Maya del Dio della Morte: per questo è stato chiamato semplicemente "Teschio Maya".
- Uno di essi venne rinvenuto nel 1915 in un reliquiario Maya, in Messico, e pare essere l'unico che possa essere ritenuto autentico al 100%. Tuttavia, il metodo di fabbricazione è alquanto inquietante per l'epoca. E' stato ricavato da un pezzo unico di Ametista, e proprio dal suo materiale prende nome.
- Un altro è di proprietà di Anna Mitchell-Hedges, figlia di un famoso archeologo teosofista inglese, che ritrovò l'oggetto per puro caso, durante uno scavo alla ricerca di reperti Maya a Lubaantun, in Belize, negli anni Venti.
- Uno è conservato nella fattoria della famiglia Parks, ad Huston, in Texas. Il Teschio pesa 18 kg ed è completamente lavorato in cristallo di quarzo. Loro sostengono di averlo ricevuto in dono da un monaco tibetano nel 1981, come ringraziamento per dei servizi a lui resi da parte dei Parks stessi. Il Teschio venne battezzato "Max".
uno al British Mesum di Londra e uno al Musée du Quai Branly di Parigi.
Altri sarebbero nelle mani di proprietari privati, ma non si hanno documentazioni e ne prove certe di questo. Nell'ultimo secolo sono stati ispiratori di grandi leggende: vennero attribuiti ai Maya del periodo precolombiano, ma studi successivi hanno dimostrato che sono stati realizzati tra il XIX e il XX secolo, forse in Germania.
Presentano segni di una lavorazione tecnologica sconosciuta all'epoca precolombiana, e il cristallo di cui sono composti è di origine brasiliana, e non era noto ai Maya.
Galleria
Le seguenti immagini sono in ordine: il Teschio Maya; il Teschio di Ametista; il Teschio di Mitchell-Hedges; il Teschio Max; il Teschio conservato al British Museum;