Faccia su Marte
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Il '''Volto su Marte''' (talvolta anche detto '''Faccia su Marte''' o '''Volto di Cydonia''') è un'ampia area della superficie del pianeta [[Marte]], situata nella regione di Cydonia Mensae. Misura approssimativamente 3 km in lunghezza e 1,5 km in larghezza e si trova 10° a nord dell'equatore marziano. Venne fotografata per la prima volta il 25 luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 che si trovava in orbita sul pianeta. Venne portata all'attenzione del pubblico dalla NASA, che la pubblicò sei giorni dopo. | Il '''Volto su Marte''' (talvolta anche detto '''Faccia su Marte''' o '''Volto di Cydonia''') è un'ampia area della superficie del pianeta [[Marte]], situata nella regione di Cydonia Mensae. Misura approssimativamente 3 km in lunghezza e 1,5 km in larghezza e si trova 10° a nord dell'equatore marziano. Venne fotografata per la prima volta il 25 luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 che si trovava in orbita sul pianeta. Venne portata all'attenzione del pubblico dalla NASA, che la pubblicò sei giorni dopo. | ||
Versione delle 21:19, 24 nov 2008
Il Volto su Marte (talvolta anche detto Faccia su Marte o Volto di Cydonia) è un'ampia area della superficie del pianeta Marte, situata nella regione di Cydonia Mensae. Misura approssimativamente 3 km in lunghezza e 1,5 km in larghezza e si trova 10° a nord dell'equatore marziano. Venne fotografata per la prima volta il 25 luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 che si trovava in orbita sul pianeta. Venne portata all'attenzione del pubblico dalla NASA, che la pubblicò sei giorni dopo.
La foto raffigura uno dei molti altopiani disseminati nella regione marziana di Cydonia. Le sembianze antropomorfe sono quindi dovute ad una combinazione di angolo d'illuminazione (la foto venne scattata con il Sole basso sull'orizzonte marziano), bassa risoluzione della foto (che tende ad ammorbidire le irregolarità della superficie), e tendenza del cervello umano a riconoscere motivi familiari, specialmente volti (pareidolia). Infine, un'interruzione nella trasmissione dati inviati sulla Terra dalla Viking 1 creò una macchia nera esattamente in corrispondenza dell'ipotetica narice.
Questa interpretazione è supportata da successive prove fotografiche prodotte dalla sonda Mars Global Surveyor nel 1998 e nel 2001, e dalla sonda Mars Odyssey nel 2002. Fotografata sotto un'illuminazione completamente differente, e con una risoluzione molto più alta, la zona in questione ricorda molto meno una faccia:
Altre interpretazioni non scientifiche individuano nella fotografia un monumento artificiale che alcuni sostengono possa essere la prova che forme di vita extraterrestri intelligenti, abbiano abitato o visitato Marte in un certo momento nel lontano passato. Il principale sostenitore di questa teorie è Richard Hoagland. Nel suo libro del 1987]: The Monuments of Mars: A City on the Edge of Forever, Hoagland interpreta altre caratteristiche circostanti della superficie marziana, come i presunti resti di una città in rovina e di piramidi. Il libro ha contribuito alla diffusione della leggenda sulla natura artificiale del volto. Altri sostenitori di questa teoria sono il traduttore dal sumero Zecharia Sitchin (che sostiene che vi sono riferimenti a questa formazione marziana nella letteratura sumerica) ed Ennio Piccaluga.
Anche alcune conformazioni del panorama terrestre possono essere interpretate come raffiguranti una faccia. Per esempio, questa immagine del Monte St. Helens, ripresa dalla Stazione Spaziale Internazionale, sembra mostrare un ritratto capovolto di Richard Nixon.
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La didascalia originale
Di seguito la didascalia originale della foto (in inglese):
La conclusione
Il 21 settembre 2006, l'ESA, l'ente spaziale europeo, ha reso pubbliche nuove immagini ad altissima risoluzione della regione di Cydonia. In esse un pixel copre una dimensione di soli 14 metri. Dalle immagini appare l'origine naturale della cosiddetta "faccia" e delle altre presunte strutture artificiali nell'intorno. Vedi anche [1].
In conclusione, l'origine artificiale delle strutture naturali riprese dal Viking appariva soltanto a causa di una "libera" interpretazione visiva di immagini a bassa risoluzione spaziale.
L'immagine pubblicata dall'ESA è reperibile alla seguente pagina web: [2]
Il volto nella finzione
- Il romanzo di fantascienza Nel labirinto della notte (Labyrinth of Night, 1992) di Allen Steele affronta il tema di Marte partendo dalle osservazioni fatte dalla sonda Viking nel 1976.
- Nel film Mission to Mars gli astronauti che atterrano sul pianeta riescono ad entrare dentro la faccia (che dispone di un sofisticato sistema di sicurezza), scoprendo che si tratta di un rifugio contenente un'antica astronave.
- Nell'episodio La pietra dello scandalo della terza stagione della serie Futurama di Matt Groening, i protagonisti fanno visita al pianeta, il quale è diventato un "ranch" di proprietari terrieri. Si scopre che il nascondiglio sotterraneo dei nativi marziani è proprio accessibile dalle narici della famosa faccia, che si rivelerà solo la punta dell'iceberg, infatti grazie ad una folata di vento verrà scoperto anche il resto del corpo.
- "La faccia su Marte" è la protagonista anche di un episodio della serie tv X-Files (prima stagione) intitolato Sabotaggio alieno (Space). Nell'episodio la faccia sembra essersi impossessata di un ex astronauta rendendosi responsabile di diversi omicidi.
- Il videogioco Zak McKracken and the Alien Mindbenders della LucasArts mostra una delle sessioni di gioco nella famosa Faccia su Marte.