CICAP

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Pur riscuotendo non pochi consensi per il servizio alla collettività che si è prefisso di svolgere, il CICAP è oggetto di un certo numero di contestazioni, le più comuni delle quali sono quelle di ''mancanza di obiettività'', di [[A priori|apriorismo]] "[[Scientismo|scientistico]]" e di eccessiva ''chiusura mentale''.
Pur riscuotendo non pochi consensi per il servizio alla collettività che si è prefisso di svolgere, il CICAP è oggetto di un certo numero di contestazioni, le più comuni delle quali sono quelle di ''mancanza di obiettività'', di [[A priori|apriorismo]] "[[Scientismo|scientistico]]" e di eccessiva ''chiusura mentale''.
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*Una critica di carattere metodologico è quella di professare una forma di [[integralismo]] scientifico. Tutti i più fecondi avanzamenti scientifici hanno dovuto infrangere la barriera costituita dal precedente modo di vedere le cose e dalla resistenza nei confronti delle teorie innovative, non tanto per malafede o ad interessi particolari quanto per la difficoltà stessa che ha la mente umana ad individuare e a mettere in chiaro gli assunti a priori del suo procedere. Il CICAP contribuirebbe a tale resistenza rifiutando per partito preso qualsiasi teoria contrasti con le conoscenze scientifiche attuali. Il Comitato sostiene invece di non prendere posizione a priori, ma soltanto dopo aver verificato se ci sono prove, e di essere sempre disponibile a cambiare posizione di fronte a fatti nuovi. Non tutte le teorie alternative sono valide; molto spesso, ricorda il Comitato, la scienza è accusata di rifiutare delle teorie perché rivoluzionarie quando in realtà le rifiuta semplicemente perché non sono confermate dai fatti.<ref name=chiuso>[http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100049 Il Cicap è chiuso di mente?]</ref>
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*Una critica di carattere metodologico è quella di professare una forma di [[integralismo]] scientifico. Tutti i più fecondi avanzamenti scientifici hanno dovuto infrangere la barriera costituita dal precedente modo di vedere le cose e dalla resistenza nei confronti delle teorie innovative, non tanto per malafede o ad interessi particolari quanto per la difficoltà stessa che ha la mente umana ad individuare e a mettere in chiaro gli assunti a priori del suo procedere. Il CICAP contribuirebbe a tale resistenza rifiutando per partito preso qualsiasi teoria contrasti con le conoscenze scientifiche attuali. Il Comitato sostiene invece di non prendere posizione a priori, ma soltanto dopo aver verificato se ci sono prove, e di essere sempre disponibile a cambiare posizione di fronte a fatti nuovi. Non tutte le teorie alternative sono valide; molto spesso, ricorda il Comitato, la scienza è accusata di rifiutare delle teorie perché rivoluzionarie quando in realtà le rifiuta semplicemente perché non sono confermate dai fatti [2].
*Una critica legata alla precedente è quella di sostenere una forma estrema di [[riduzionismo (filosofia)|riduzionismo]]: il CICAP pretenderebbe di ridurre ogni aspetto della vita umana alla misurabilità sperimentale. Il Comitato si difende che affermando che la propria azione è limitata ai soli fenomeni fisici che, in quanto tali, possono essere indagati sperimentalmente e che non prende posizione su altri campi come [[politica]], [[religione]], [[etica]], eccetera <ref>[http://www.dnamagazine.it/crociata.html La crociata razionalista]</ref>
*Una critica legata alla precedente è quella di sostenere una forma estrema di [[riduzionismo (filosofia)|riduzionismo]]: il CICAP pretenderebbe di ridurre ogni aspetto della vita umana alla misurabilità sperimentale. Il Comitato si difende che affermando che la propria azione è limitata ai soli fenomeni fisici che, in quanto tali, possono essere indagati sperimentalmente e che non prende posizione su altri campi come [[politica]], [[religione]], [[etica]], eccetera <ref>[http://www.dnamagazine.it/crociata.html La crociata razionalista]</ref>

Versione delle 18:44, 25 dic 2008

Il CICAP o Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, è un'organizzazione educativa e senza fini di lucro, fondata nel 1989 per promuovere un'indagine scientifica e critica sul paranormale.

Fa parte dell'European Council of Skeptical Organizations (ECSO), un organismo internazionale che raccoglie numerose associazioni scettiche.

Indice

Storia

Il primo tentativo di creare anche in Italia un'organizzazione di controllo dei presunti fenomeni paranormali risale al 1978, appena due anni dopo la nascita dello CSICOP (oggi CSI), quando in seguito alla fortunata trasmissione televisiva di Piero Angela Indagine sulla parapsicologia, ventidue scienziati e studiosi di varie discipline rilasciarono una dichiarazione comune in cui si auspicava la costituzione di un comitato per la verifica dei presunti fenomeni paranormali.

L'iniziativa tuttavia non si concretizzò fino al 1987-1988, quando Piero Angela organizzò numerosi incontri tra gli abbonati italiani allo Skeptical Inquirer, culminati il 9 ottobre 1988 in un incontro a Torino, in cui furono definiti gli obiettivi dell'associazione e fu stabilito il nome definitivo di Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, scelto anche perché l'acronimo "CICAP" doveva ricordare la parola inglese check-up (verifica, controllo).

La costituzione del comitato fu formalizzata a Milano il 12 giugno 1989, con la nomina di Lorenzo Montali a segretario nazionale. Attualmente (2006) il segretario nazionale è Massimo Polidoro e l'associazione ha circa 2000 iscritti.

All'inizio il CICAP si occupava prevalentemente di parapsicologia (telepatia, psicocinesi ecc.); nel tempo sono diventate via via più importanti quelle che il Comitato chiama pseudoscienze (in particolare le medicine alternative) e le leggende, sia quelle storiche (come quelle sui draghi o sulla spada nella roccia) sia soprattutto quelle contemporanee (come le leggende metropolitane).

Un breve elenco delle indagini compiute dal CICAP nella sua storia comprende le previsioni astrologiche, i poteri dei maghi, dei rabdomanti, dei guaritori e dei fachiri, la Sindone, il sangue di San Gennaro, i contatti con l'aldilà.

Convegni nazionali

Il CICAP organizza, generalmente ogni due anni, un convegno nazionale in cui si incontrano relatori interni ed esterni al comitato per discutere di un tema legato al paranormale o alle pseudoscienze. I convegni sono aperti al pubblico ma richiedono una quota di partecipazione per finanziare le attività del gruppo.

Mandato

Va bene avere la mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra. detto statunitense di incerta origine la cui versione italiana è probabilmente dovuta a Piero Angela

Obiettivi

Gli obiettivi del CICAP sono indagare sull'autenticità dei "misteri" e presunti fenomeni paranormali annunciati dai mass media e diffondere i risultati di queste indagini attraverso incontri, conferenze e pubblicazioni.

Attraverso quest'opera di informazione il CICAP si propone di favorire la diffusione del metodo scientifico e dello spirito critico, ovvero di svolgere un'opera di educazione alla razionalità.

Campo di azione

Le discipline indagate dal CICAP si possono suddividere in tre categorie:

Metodo

Il CICAP si propone di applicare nella propria attività lo scetticismo razionale, cioè il criterio per cui ogni affermazione di tipo empirico, per essere creduta, necessiti di una verifica sperimentale.

Nelle proprie indagini il CICAP applica il metodo scientifico e si avvale spesso della collaborazione di prestigiatori per accertare l'eventuale uso di trucchi. Ad esempio Silvan è un simpatizzante del CICAP ed ha collaborato ad alcune iniziative del comitato.

Limiti

Il CICAP non si occupa di metafisica, e in particolare di religione, se non per quanto riguarda le manifestazioni materiali (paranormale religioso).

Organizzazione

Il CICAP porta avanti la propria opera di divulgazione per mezzo di convegni e conferenze pubbliche, interventi radiotelevisivi, pubblicazione del bimestrale Scienza & Paranormale e di libri e articoli su questi argomenti, mantenimento di un archivio di articoli e di una biblioteca.

L'associazione si autofinanzia: per questa ragione i soci sostenitori sono l'unica vera forza che tiene in piedi il progetto, come dimostra la campagna di raccolta fondi messa in opera all'inizio del 2000 con il nome "Progetto CICAP 2000" che mirava a dare una sede stabile ed operativa al Comitato ponendosi come obiettivo il raggiungimento di 300 milioni di lire per l'acquisto delle infrastrutture necessarie. Obiettivo poi raggiunto con l'acquisto di una sede a Padova. Curiosa, dato che la sua fortuna artistica e letteraria è fondata sul paranormale, è l'adesione di Tiziano Sclavi, con un contributo di 5 milioni di lire. Sclavi è infatti un sostenitore del CICAP e ha dichiarato che paranormale e occulto vanno benissimo nella fiction, ma che la realtà è tutt'altra cosa [1].

La sede nazionale è a Padova; a Torino sono dislocate molte attività divulgative e l'archivio stampa nazionale. In alcune regioni sono presenti gruppi locali con sede distaccata.

Dallo statuto interno si evince che l’associazione non ha fini di lucro, non intende avere per oggetto l’esercizio di attività commerciali ed intende essere retta e regolata dal Codice Civile, dalle leggi speciali in materia e dallo statuto nella sua integrità.

Organigramma

Critiche e repliche

Pur riscuotendo non pochi consensi per il servizio alla collettività che si è prefisso di svolgere, il CICAP è oggetto di un certo numero di contestazioni, le più comuni delle quali sono quelle di mancanza di obiettività, di apriorismo "scientistico" e di eccessiva chiusura mentale.

Note

1^ Umberto Eco e Tiziano Sclavi parlano del CICAP

Voci correlate

Bibliografia

Collegamenti esterni


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