Utu
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- | * | + | *L. Cagni, ''La religione della Mesopotamia'', in "''Storia delle religioni. Le religioni antiche''", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050 |
- | * | + | *Thorkild Jacobsen, ''The treasures of darkness. A history of mesopotamian religion'', Yale University Press, Yale 1976 |
- | * | + | *Andrew George, ''The Epic of Gilgamesh. A new translation'', Penguin Books, Londra 2000 |
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Versione delle 22:38, 26 dic 2008
Shamash o Šamaš in accadico, Utu in sumerico, era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea Aja, secoli dopo sostituita dalla più celebre Ištar. Il culto principale del dio si praticava a Sippar e a Larsa.
Nella dodicesima tavola del poema di Ghilgameš il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'Oltretomba e permettere ai due amici, Ghilgameš ed Enkidu, di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di Ghilgameš, di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.
Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio Nergal.
Bibliografia
- L. Cagni, La religione della Mesopotamia, in "Storia delle religioni. Le religioni antiche", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050
- Thorkild Jacobsen, The treasures of darkness. A history of mesopotamian religion, Yale University Press, Yale 1976
- Andrew George, The Epic of Gilgamesh. A new translation, Penguin Books, Londra 2000