Ereshkigal

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Governava sui demoni e sulle creature infernali, ed è co-protagonista di diverse storie riconducibili a miti ripresi successivamente.
Governava sui demoni e sulle creature infernali, ed è co-protagonista di diverse storie riconducibili a miti ripresi successivamente.
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Il suo corpo rammenta quello di un pesce, però in aggiunta possiede le scaglie tipiche del serpente, le mani sono umane, mentre dai lombi ai piedi è un cane.<ref>"Dizionario dei mostri", di Massimo Izzi, ediz. L'Airone, Roma, 1997, (alla pag.44 - voce ""Ereshkigal)</ref>
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Il suo corpo rammenta quello di un pesce, però in aggiunta possiede le scaglie tipiche del serpente, le mani sono umane, mentre dai lombi ai piedi è un cane [1].
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Per la sua conformazione mista, di adolescente-pesce-cane ricorda la greca ''Scylla''.
Per la sua conformazione mista, di adolescente-pesce-cane ricorda la greca ''Scylla''.
Nel ''Mito di Nergal ed Ereshkigal'' la dea invitata dagli dei del cielo a un banchetto, non volle lasciare il suo impero e si fece rappresentare da un proprio ministro, [[Namtaru]] (cioè "il Destino"). All'arrivo di questo si alzarono tutti gli dei, a eccezione di [[Nergal]]; Ereshkigal allora chiese che Nergal le fosse consegnato per fargli espiare questo affronto. Ma Nergal si ribellò, vinse Namtaru e si accingeva a tagliare la testa di Ereshkigal quando la dea si offrì di sposarlo e dividere con lui l'impero; Nergal accettò.
Nel ''Mito di Nergal ed Ereshkigal'' la dea invitata dagli dei del cielo a un banchetto, non volle lasciare il suo impero e si fece rappresentare da un proprio ministro, [[Namtaru]] (cioè "il Destino"). All'arrivo di questo si alzarono tutti gli dei, a eccezione di [[Nergal]]; Ereshkigal allora chiese che Nergal le fosse consegnato per fargli espiare questo affronto. Ma Nergal si ribellò, vinse Namtaru e si accingeva a tagliare la testa di Ereshkigal quando la dea si offrì di sposarlo e dividere con lui l'impero; Nergal accettò.
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1^ "Dizionario dei mostri", di Massimo Izzi, ediz. L'Airone, Roma, 1997, (alla pag.44 - voce ""Ereshkigal)
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==Bibliografia==
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*Giovanni Pettinato (a cura di), ''I miti degli inferi assiro-babilonesi'', Brescia, Paideia, 2003 ISBN 8839406727  
*Giovanni Pettinato (a cura di), ''I miti degli inferi assiro-babilonesi'', Brescia, Paideia, 2003 ISBN 8839406727  

Versione delle 21:22, 27 dic 2008

Ereshkigal ("Signora della grande terra"), sorella di Inanna e moglie di Nergal, è la dea degli inferi (il Kurnugea) nella mitologia sumera.
Governava sui demoni e sulle creature infernali, ed è co-protagonista di diverse storie riconducibili a miti ripresi successivamente.

Il suo corpo rammenta quello di un pesce, però in aggiunta possiede le scaglie tipiche del serpente, le mani sono umane, mentre dai lombi ai piedi è un cane [1].
Per la sua conformazione mista, di adolescente-pesce-cane ricorda la greca Scylla.

Nel Mito di Nergal ed Ereshkigal la dea invitata dagli dei del cielo a un banchetto, non volle lasciare il suo impero e si fece rappresentare da un proprio ministro, Namtaru (cioè "il Destino"). All'arrivo di questo si alzarono tutti gli dei, a eccezione di Nergal; Ereshkigal allora chiese che Nergal le fosse consegnato per fargli espiare questo affronto. Ma Nergal si ribellò, vinse Namtaru e si accingeva a tagliare la testa di Ereshkigal quando la dea si offrì di sposarlo e dividere con lui l'impero; Nergal accettò.

Indice

Note

1^ "Dizionario dei mostri", di Massimo Izzi, ediz. L'Airone, Roma, 1997, (alla pag.44 - voce ""Ereshkigal)

Bibliografia

Voci correlate

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