OOPArt

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* La ''città sommersa'' di [[Bimini]]. Negli [[anni 1960]] dei sommozzatori scoprirono al largo dell'isola di Bimini una zona apparentemente pavimentata, con colonne parzialmente abbattute, e si convinsero di aver scoperto [[Atlantide]] o un'altra città perduta. In realtà la pavimentazione non era altro che una formazione rocciosa di origine vulcanica simile a quella della [[Giant's Causeway]] irlandese, e i "pilastri" erano comuni bidoni riempiti di cemento indurito, usati come pesi nel vicino porto e in seguito scaricati in mare.
* La ''città sommersa'' di [[Bimini]]. Negli [[anni 1960]] dei sommozzatori scoprirono al largo dell'isola di Bimini una zona apparentemente pavimentata, con colonne parzialmente abbattute, e si convinsero di aver scoperto [[Atlantide]] o un'altra città perduta. In realtà la pavimentazione non era altro che una formazione rocciosa di origine vulcanica simile a quella della [[Giant's Causeway]] irlandese, e i "pilastri" erano comuni bidoni riempiti di cemento indurito, usati come pesi nel vicino porto e in seguito scaricati in mare.
* I ''finti artefatti [[vichingo|vichinghi]] in Nord America'': sull'onda di uno studio sulla storia scandinava pubblicato nel 1837 dallo storico [[Carl Rafn]], in cui si affermava che i Vichinghi avessero colonizzato il nordamerica, iniziò una vera e propria "caccia al reperto" in tutto il continente. Vennero rinvenute numerose presunte iscrizioni e reliquie antiche. Molte di queste risultarono dei falsi, mentre le restanti non erano altro che oggetti nativi americani scambiati per vichinghi. Addirittura, tumuli nativi americani furono scambiati per tombe monumentali, nativi americani sepolti con i loro averi divennero "vichinghi in armatura"; a costruzioni note di epoca coloniale vennero attribuite improbabili origini nordiche. Nessuno degli oggetti descritti nella lunga lista fatta realizzare dallo studioso risultò vero. Solo un secolo dopo, in uno scavo a [[L'Anse aux Meadows]], [[Terranova]], verrà trovato un vero insediamento vichingo; una vera [[Maine penny|moneta]] riconducibile a popolazioni nordiche, oggetto di commercio con i [[nativi americani]], sarà trovata nel [[Maine]].
* I ''finti artefatti [[vichingo|vichinghi]] in Nord America'': sull'onda di uno studio sulla storia scandinava pubblicato nel 1837 dallo storico [[Carl Rafn]], in cui si affermava che i Vichinghi avessero colonizzato il nordamerica, iniziò una vera e propria "caccia al reperto" in tutto il continente. Vennero rinvenute numerose presunte iscrizioni e reliquie antiche. Molte di queste risultarono dei falsi, mentre le restanti non erano altro che oggetti nativi americani scambiati per vichinghi. Addirittura, tumuli nativi americani furono scambiati per tombe monumentali, nativi americani sepolti con i loro averi divennero "vichinghi in armatura"; a costruzioni note di epoca coloniale vennero attribuite improbabili origini nordiche. Nessuno degli oggetti descritti nella lunga lista fatta realizzare dallo studioso risultò vero. Solo un secolo dopo, in uno scavo a [[L'Anse aux Meadows]], [[Terranova]], verrà trovato un vero insediamento vichingo; una vera [[Maine penny|moneta]] riconducibile a popolazioni nordiche, oggetto di commercio con i [[nativi americani]], sarà trovata nel [[Maine]].
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* Le ''[[impronte del fiume Paluxy]]'', Texas: da alcuni interpretate come impronte umane contemporanee a quelle dei dinosauri, sono oggi accettate come impronte di dinosauri di vario tipo.<ref>[http://www.talkorigins.org/faqs/paluxy/onheel.html] [http://www.talkorigins.org/faqs/paluxy.html]</ref>
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* Le ''[[impronte del fiume Paluxy]]'', Texas: da alcuni interpretate come impronte umane contemporanee a quelle dei dinosauri, sono oggi accettate come impronte di dinosauri di vario tipo [http://www.talkorigins.org/faqs/paluxy/onheel.html] [http://www.talkorigins.org/faqs/paluxy.html].
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* L<nowiki>'</nowiki>''[[omero di Kanapoi]] in [[Kenya]]'', ritrovato nel [[1965]] dagli antropologi Bryan Patterson e William W.Howells, datato a 5 milioni di anni fa. Gli scopritori sostennero che apparteneva ad un uomo di tipo moderno, mentre analisi più approfondite hanno escluso questa ipotesi e attribuiscono l'omero ad un ominide precedente.<ref>[http://www.talkorigins.org/faqs/homs/a_anomaly.html]</ref>
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* L<nowiki>'</nowiki>''[[omero di Kanapoi]] in [[Kenya]]'', ritrovato nel [[1965]] dagli antropologi Bryan Patterson e William W.Howells, datato a 5 milioni di anni fa. Gli scopritori sostennero che apparteneva ad un uomo di tipo moderno, mentre analisi più approfondite hanno escluso questa ipotesi e attribuiscono l'omero ad un ominide precedente [http://www.talkorigins.org/faqs/homs/a_anomaly.html].
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* Quattro ''[[scheletri fossili di Castenedolo]]'', [[Brescia]], anatomicamente umani, in un formazione del [[Pliocene|Pliocene Medio]] risalente a quattro milioni di anni fa, sono stati rinvenuto attorno al [[1920]] dal geologo Giuseppe Regazzoni. Gli scheletri sono poi stati datati col [[radiocarbonio]] ad un'epoca più recente.<ref>[http://www.talkorigins.org/faqs/homs/a_anomaly.html#castenedolo]</ref>
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* Quattro ''[[scheletri fossili di Castenedolo]]'', [[Brescia]], anatomicamente umani, in un formazione del [[Pliocene|Pliocene Medio]] risalente a quattro milioni di anni fa, sono stati rinvenuto attorno al [[1920]] dal geologo Giuseppe Regazzoni. Gli scheletri sono poi stati datati col [[radiocarbonio]] ad un'epoca più recente [http://www.talkorigins.org/faqs/homs/a_anomaly.html#castenedolo].
== OOPArt e nuove teorie sulla nascita della civiltà sulla Terra ==
== OOPArt e nuove teorie sulla nascita della civiltà sulla Terra ==

Versione delle 16:00, 28 dic 2008

La cosiddetta "Colonna di Ferro" di Qutb (India) è talvolta, considerata un OOPArt

OOPArt è un termine che deriva dall'acronimo inglese Out of Place Artifacts (reperti o manufatti fuori posto), coniato dal naturalista americano Ivan Sanderson per dare un nome ad una categoria di oggetti di difficile collocazione storica. Essi sono tutti quei reperti archeologici o paleontologici che, secondo le comuni convinzioni riguardo al passato, si suppone non siano potuti esistere nell'epoca a cui afferiscono le datazioni iniziali.

Da questi ritrovamenti è nato il filone dell'archeologia misteriosa, in quanto la maggioranza degli scienziati non li ha mai ritenuti come "fuori dal tempo", cercando di spiegarne l'origine all'interno delle teorie accettate e relegando le altre interpretazioni nella categoria della pseudoscienza.

Indice

Dispute sugli OOPArt

Secondo certe interpretazioni alcuni OOPArt, specialmente quelli ritrovati in siti geologicamente molto antichi, metterebbero in crisi le teorie scientifiche e le conoscenze storiche consolidate.

Può capitare che un oggetto abbia una datazione apparentemente impossibile, che può farlo risalire ad epoche in cui si suppone gli esseri umani non possedessero le conoscenze tecniche adeguate per fabbricarli, o addirittura non esistessero ancora.

Poiché questi metodi di datazione sono occasionalmente soggetti ad essere falsati (volontariamente o meno), vengono compiuti altri studi e raffronti, fino a comprendere quanto possibile la vera origine dell'OOPArt.

Può capitare che gli oggetti, dopo una analisi iniziale fallace, vengano sottoposti a studi scientifici e ne viene riscontrata la loro appartenenza ad epoche più recenti o a contesti spiegabili: questo quindi li colloca fuori dall'ambito degli OOPArt, o li fa riconoscere come oggetti di moderna falsificazione (come il Martello di London), falsificazioni riscontrabili peraltro anche per reperti convenzionali.

Non sono rari i casi in cui l'oggetto, dopo la pubblicazione iniziale, scompare o viene reso inaccessibile per le necessarie verifiche scientifiche, mantenendo quindi la fama di oggetto misterioso, ma senza possibilità di risolvere il mistero.

In altri casi gli oggetti possono venire in seguito spiegati come appartenenti all'epoca in cui sono stati fabbricati, senza che alcuna conoscenza dei fatti storici possa essere messa in discussione. Così è accaduto per la cosiddetta macchina (o meccanismo) di Anticitera, considerato dai media e dall'opinione pubblica un oggetto tecnologicamente avanzato per appartenere all'età ellenistica, ma che in realtà è perfettamente compatibile con le conoscenze tecniche degli antichi greci post-alessandrini, pur rimanendo un reperto unico per complessità e manifattura.

Altre volte invece gli OOPArt vengono identificati con un oggetto del tutto normale. Ad esempio, all'interno del Geode di Coso è stato ritrovato un oggetto metallico, in seguito riconosciuto da tecnici esperti come una candela di un motore a scoppio degli anni '20. Spesso tuttavia la fama "misteriosa" dell'oggetto prevale sulla realtà dei fatti e la leggenda dell'oggetto sopravvive alla effettiva spiegazione.

Casi celebri di OOPArt

Tra gli esempi più citati di OOPArt vi sono oggetti ancora da studiare, o in fase di studio.

OOPArt ancora da verificare

In uno strato di roccia è stata trovata l'impronta apparente di una vite di 5,08 cm di lunghezza. La vite che si presuppone fosse stata di materiale ferroso si è ormai completamente perduta, ma impressa nella roccia vi si è trovata la forma fotografata dell'oggetto.

OOPArt sottoposti ad esami scientifici approfonditi

Alcuni famosi Ex-OOPArt

Breve lista di oggetti che hanno cessato di essere considerati "fuori posto" (o fuori del tempo) perché pienamente spiegati.

Oggetti scambiati per OOPArt oppure falsificati

Oggetti considerati dagli accademici come pienamente appartenenti al loro tempo

OOPArt e nuove teorie sulla nascita della civiltà sulla Terra

In base a quelli che da alcuni sono stati documentati come ritrovamenti OOPart, sono stati sviluppati alcuni modelli teorici alternativi alla ricostruzione universalmente accettata di alcuni fatti preistorici.

Teoria dell'alternanza delle civiltà evolute o catastrofista

La "Teoria dell'alternanza delle Civiltà Evolute", o "Teoria catastrofista", ipotizza che sulla Terra possono essersi sviluppate in forme e caratteristiche diverse o analoghe alla nostra, molte civiltà "tecnologicamente e/o spiritualmente evolute". I sostenitori di questa teoria pensano che le grandi estinzioni di massa documentate nella storia terrestre, in ognuna delle quali si è estinta tra l'83 ed il 95% delle specie viventi, possano aver distrutto civiltà già evolute.

Teoria degli interventi alieni

La "teoria degli interventi alieni" ipotizza che la Terra sia stata visitata e/o colonizzata da una o più razze extraterrestri, in questo caso estremamente simili a noi, con tracce individuate in diversi siti geologicamente antichissimi. Secondo diverse interpretazioni di questa teoria, eventuali alieni sbarcati sul nostro pianeta, pur senza lasciare tracce avrebbero potuto comunque influenzare indirettamente gli esseri umani preistorici, similmente a quanto accadde in tempi moderni col fenomeno del culto del cargo.

Note

1^ Per le fonti, vedi la voce Statuette di Acambaro.

2^ Discussione sugli oggetti rinvenuti a Narada sul sito del CICAP.

3^ Per le fonti vedi la voce lampade di Dendera.

4^ Per le fonti vedi la voce tubi di Baigong.

5^ Il Segreto della Mummia di Usermontu

6^ The Morrisonville Time e Geological Survey, Illinois, 1891.

7^ Per le fonti vedi la voce Fuente Magna.

8^ Peter Kolosimo, Non è terrestre, Sugar Editore, 1974.

9^ Per le fonti vedi la voce Hueyatlaco.

10^ Per le fonti vedi voce batteria di Baghdad.

11^ Per le fonti vedi voce vaso di Dorchester.

12^ Per le fonti vedi voce pietre di Ica.

Bibliografia

I seguenti testi supportano la tesi dell'"Archeologia misteriosa".

I seguenti testi cercano di riesaminare le tesi dell'"Archeologia misteriosa" in chiave più tradizionale

Voci correlate

Collegamenti esterni

Articoli a supporto della tesi degli OOPART
Video sugli Oopart
Fonti a confutazione della tesi degli OOPArt
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