Nana bruna
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Il limite tra un pianeta [[gigante gassoso]] e una nana bruna è piuttosto indefinito, e la demarcazione maggiore è posta sul modo in cui sono nati: un pianeta orbita attorno a una stella più grande, mentre una nana bruna si è formata per collasso diretto di una [[nebulosa]], come le stelle normali. L'unica differenza rispetto a queste è che o la nebulosa era troppo piccola oppure, quando la nana bruna era ancora una [[protostella]], venne sbalzata fuori dal proprio disco di accrescimento a causa dell'interazione con un altro corpo massivo. | Il limite tra un pianeta [[gigante gassoso]] e una nana bruna è piuttosto indefinito, e la demarcazione maggiore è posta sul modo in cui sono nati: un pianeta orbita attorno a una stella più grande, mentre una nana bruna si è formata per collasso diretto di una [[nebulosa]], come le stelle normali. L'unica differenza rispetto a queste è che o la nebulosa era troppo piccola oppure, quando la nana bruna era ancora una [[protostella]], venne sbalzata fuori dal proprio disco di accrescimento a causa dell'interazione con un altro corpo massivo. | ||
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== Classificazione delle nane brune == | == Classificazione delle nane brune == |
Versione delle 13:37, 26 set 2012
Le nane brune sono un tipo particolare di oggetto celeste, che possiedono una massa più grande di quella di un pianeta, ma più piccola di 0,08 volte la massa del Sole, corrispondente a 70 masse gioviane e considerata la massa minima perché abbiano luogo le reazioni di fusione nucleare proprie delle stelle. L'energia che irradiano è dovuta, secondo il meccanismo di Kelvin-Helmholtz, alla loro lenta contrazione.
Le nane brune si formano, esattamente come le stelle, per il collasso gravitazionale di nubi di gas nello spazio, ma hanno massa insufficiente (inferiore all'8% circa della massa del Sole) per innescare reazioni di fusione nucleare al loro interno. Tali stelle irraggerebbero una debole luce per un centinaio di milioni di anni circa, in conseguenza alla conversione di energia gravitazionale in calore.
Nei primi stadi della loro vita, la maggior parte delle nane brune in effetti genera un po' di energia grazie alla fusione del litio e del deuterio, elementi molto facili da fondere e che sono infatti assenti nelle stelle normali (che li bruciano immediatamente). La presenza del litio è un forte indizio che un oggetto di piccola massa sia una nana bruna.
Le nane brune continuano a brillare nel rosso e soprattutto nell'infrarosso dopo che hanno esaurito il deuterio. La sorgente di energia per il loro brillare è semplicemente il calore rimasto dalla combustione del deuterio e del litio, che però si riduce lentamente. Le atmosfere delle poche nane brune conosciute hanno temperature che variano da 2.300 a 700 °C (nella classificazione stellare la forbice della temperatura superficiale di tali oggetti spazia da 2.000 k a 700 k per le classi L e T). Tutte le nane brune si raffreddano nel tempo, perché non hanno altre fonti di energia. Quelle più grosse si raffreddano più lentamente.
Si conoscono solo poche nane brune, e tra queste molte non sono neppure certe. Si pensa che siano stelle molto comuni, ma la loro osservazione è resa difficile dalla loro bassissima luminosità, che le rende invisibili già a piccole distanze.
Il limite tra un pianeta gigante gassoso e una nana bruna è piuttosto indefinito, e la demarcazione maggiore è posta sul modo in cui sono nati: un pianeta orbita attorno a una stella più grande, mentre una nana bruna si è formata per collasso diretto di una nebulosa, come le stelle normali. L'unica differenza rispetto a queste è che o la nebulosa era troppo piccola oppure, quando la nana bruna era ancora una protostella, venne sbalzata fuori dal proprio disco di accrescimento a causa dell'interazione con un altro corpo massivo.
Recenti osservazioni delle nane brune conosciute hanno rivelato delle variazioni di luminosità regolari nell'infrarosso, che suggeriscono la presenza di nubi relativamente fredde e opache nell'atmosfera. Si pensa che la "meteorologia" di questi oggetti sia estremamente violenta, comparabile ma molto maggiore delle famose tempeste di Giove.
Classificazione delle nane brune
- Classe spettrale M
- Classe spettrale L
- Classe spettrale T
- Classe spettrale Y
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Teoria delle nane brune (da "Fondamenti di Astrofisica Stellare" di V. Castellani)