Utu

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'''Utu''' in [[lingua sumera|sumerico]], '''Shamash''' o '''Šamaš''' in [[lingua accadica|accadico]], era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea [[Aja]], secoli dopo sostituita dalla più celebre [[Ishtar|Ištar]]. Il culto principale del dio si praticava a [[Sippar]] e a [[Larsa]].
'''Utu''' in [[lingua sumera|sumerico]], '''Shamash''' o '''Šamaš''' in [[lingua accadica|accadico]], era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea [[Aja]], secoli dopo sostituita dalla più celebre [[Ishtar|Ištar]]. Il culto principale del dio si praticava a [[Sippar]] e a [[Larsa]].
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Nella dodicesima tavola del [[poema di Ghilgameš]] il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'[[Oltretomba]] e permettere ai due amici, [[Ghilgamesh|Ghilgameš]] ed [[Enkidu]], di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di [[Ghilgamesh|Ghilgameš]], di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.
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Nella dodicesima tavola del [[poema di Ghilgameš]] il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'[[Oltretomba]] e permettere ai due amici, [[Gilgamesh|Ghilgameš]] ed [[Enkidu]], di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di [[Gilgamesh|Ghilgameš]], di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.
Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio [[Nergal]].
Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio [[Nergal]].

Versione delle 17:42, 29 dic 2008

Sigillo cilindrico con scena di culto a Šamaš, calcare (Parigi, Louvre).

Utu in sumerico, Shamash o Šamaš in accadico, era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea Aja, secoli dopo sostituita dalla più celebre Ištar. Il culto principale del dio si praticava a Sippar e a Larsa.

Nella dodicesima tavola del poema di Ghilgameš il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'Oltretomba e permettere ai due amici, Ghilgameš ed Enkidu, di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di Ghilgameš, di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.

Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio Nergal.

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