Enlil
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Immagine:600px-Jupiter.jpg|Pianeta Giove, inizialmente sacro a Enlil, poi a Marduk | Immagine:600px-Jupiter.jpg|Pianeta Giove, inizialmente sacro a Enlil, poi a Marduk | ||
Immagine:Zeus_Bithynia_Nicomedia.jpg|Zeus sul trono | Immagine:Zeus_Bithynia_Nicomedia.jpg|Zeus sul trono | ||
+ | Immagine:Monolito_de_la_Piedra_del_Sol.jpg|Calendario azteco | ||
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Versione delle 07:05, 6 mar 2016
Enlil è il dio dell'atmosfera della mitologia mesopotamica, ed insieme agli dei An/Anum ed Enki/Ea costituisce una triade cosmica. Considerato fra le divinità creatici del cosmo, secondo alcune tradizioni è colui che custodisce le Tavolette dei Destini. Gli era sacro il numero 50 e la sua costellazione era il Toro (vedi Stazioni Celesti).
Secondo la tradizione, sua moglie era Ninlil e i suoi figli Nergal, Utu/Šamaš e Sin. Il suo più grande luogo di venerazione era l'Ekur, ossia il Tempio della Montagna a Nippur. Alcune tradizioni lo ritengono anche custode dei cento Me, gli ordinamenti divini iscritti su tavolette.
La Via di Enlil era sia il settore nord della volta celeste terrestre, che quello della Terra.
Indice |
Le teorie di Zecharia Sitchin
Secondo Zecharia Sitchin Enlil era un alieno di Nibiru, figlio di Anu e di Antu, sua sorella e sposa, dunque legalmente il figlio primogenito che deteneva il diritto alla successione sul trono di Nibiru al posto di Enki, che, pur se realmente il primo figlio, era nato da concubina; comandante militare e amministratore, inviato sulla Terra per organizzare le operazioni di estrazione dell'oro su larga scala; padre di Ninurta, avuta dalla sua sorellastra Ninmah, padre di Nanna e Ishkur avuti da Ninlil, sua sposa; si era opposto alla creazione dei Terrestri, cercò di provocare l'estinzione del genere umano non avvisando nè aiutando per scampare al diluvio universale; autorizzò l'uso di armi nucleari (le Armi del Terrore) contro Marduk. Grazie a un parallelo tra il calendario azteco di pietra di Città del Messico (detto Pietra del Sole, con al centro il dio azteco Xolotl con la lingua fuori) e le Gorgoni greche, Sitchin nota che vi sono alla base del disco duè dèi barbuti venuti da Est nella meso america (e gli indios sono glabri), probabilmente gli stessi noti in grecia come Zeus (Enlil) e Poseidone (Enki).
Galleria fotografica
Bibliografia
- L. Cagni, La religione della Mesopotamia, in "Storia delle religioni. Le religioni antiche", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050