Belial
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Belial il "malvagio" (anche Belhor, Baalial, Beliar, Beliall, Beliel; dall'ebraico בליעל Bəliyyáʻal),"senza valore". Pare fosse adorato dai Sidonii.
Presenza e rappresentazione
È il demonio dell'Antico Testamento, comunemente usato come sinonimo di Satana, ma in alcuni casi identificato come il serpente che tentò Eva.
John Milton, nel Paradiso perduto, distingue Belial da Satana, dipingendolo come il demone dell'impurità.
Spesso è identificato come fratello di Baphomet.
Nel Liber Belial de consolatione peccatorum di Giacomo Paladini da Teramo del 1382, che ha per soggetto un processo intentato dal diavolo a Gesù, Belial è l'avvocato di Satana.
Demonologia
Cacciato dal paradiso insieme a Lucifero, apparteneva in origine per metà all'ordine delle virtù e per metà all'ordine degli angeli. Nelle gerarchie medievali Belial era un Re dell'inferno al comando di ottanta legioni di demoni.
Ebraismo
Nella Bibbia ebraica, la parola belial non è un nome proprio, bensì un nome comune il cui significato è "uomo dissoluto" o "uomo privo di valori". Presso alcune sette però si identifica come il capo di tutti i diavoli. In uno dei manoscritti del Mar Morto intitolato La guerra dei figli della luce e dell'oscurità, Belial è il capo dei figli dell'oscurità.