Mu

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'''Mu''' è il nome di un ipotetico [[continente]] scomparso nell'[[Oceano Pacifico]], descritto dall'angloamericano [[James Churchward]] ([[1852]]-[[1936]]), sulla base di una [[traduzione]]  - poi rivelatasi completamente errata - del [[XIX secolo]] dall'abate fiammingo Charles-Etienne Brasseur da un manoscritto [[Maya]].
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==Nascita del mito di Mu==
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Nel [[1864]] l'abate [[Charles-Etienne Brasseur de Bourbourg|Charles-Etienne Brasseur]], detto ''de Bourbourg'', ritenne di essere riuscito a decifrare il cosiddetto ''Codice Troano'' (facente parte del ''[[Codice di Madrid|codice Tro-Cortesiano o di Madrid]]'')<ref>[http://www.famsi.org/mayawriting/codices/madrid.html Il ''Codice di Madrid''] nel sito del FAMSI</ref>, un manoscritto [[maya]], applicando il metodo inventato nel Cinquecento da [[Diego de Landa]], un monaco spagnolo che divenne [[vescovo]] dello [[Yucatan]]. De Landa, che dal [[1562]] in poi aveva fatto bruciare i testi maya ritenendoli "superstizioni e menzogne diaboliche", in un secondo tempo si interessò alla cultura maya e cercò di apprenderne la scrittura. De Landa tuttavia partì dal presupposto errato che la [[lingua maya]] fosse scritta con un [[alfabeto]] fonetico (come la [[lingua spagnola]] e [[lingua latina|latina]] a lui note), mentre in realtà era logosillabica. Ricavò dunque una tavola comparativa tra lettere dell'alfabeto latino e caratteri maya del tutto inaffidabile. Tre secoli dopo Charles-Etienne Brasseur ([[1814]]-[[1874]]) rinvenne nella biblioteca dell'Accademia Storica di [[Madrid]] una copia ridotta del monumentale trattato scritto da Landa, libro che nel frattempo era andato perduto, come del resto buona parte della conoscenza della scrittura maya. Brasseur si applicò subito alla traduzione di uno dei pochissimi codici maya superstiti, il ''Codice Troano'', utilizzando l'"alfabeto maya" inventato da Landa, ottenendo un testo piuttosto incoerente che sembrava parlare di una terra che era sprofondata in seguito ad un cataclisma (si scoprì in seguito che il codice trattava in realtà di tutt'altro argomento, cioè di [[astrologia]]). Trovando infine un paio di simboli che gli erano sconosciuti, Brasseur li tradusse con quelli di Landa che più gli sembravano simili, ottenendo la parola "mu", che egli ritenne fosse il nome della misteriosa terra.
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Prima di Brasseur non c'è traccia reale e nota di Mu in nessuna cultura [[preistoria|preistorica]] o [[protostoria|protostorica]].
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L'interpretazione di Brasseur venne successivamente ripresa, ampliata e resa popolare da [[James Churchward]] ([[1851]] –[[1936]]). Churchward, generalmente presentato come un colonnello dell'[[esercito britannico]] in pensione, scrive che, nel corso dei suoi viaggi in [[Asia|Oriente]] alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], finì con l'imbattersi nella storia di una remota civiltà scomparsa nella notte dei tempi, Mu, l'Impero del Sole, fonte di tutte le antiche civiltà del pianeta, in una serie di antichissime tavolette di terracotta - le ''tavolette dei Naacal'' - custodite in un tempio indiano del cui riši egli era divenuto amico. I Naacal sarebbero stati una confraternita di 'saggi', provenienti da Mu, i quali le avrebbero scritte o a Mu stesso, prima del suo inabissamento, oppure in [[Birmania]] dopo il medesimo, da dove poi esse furono esportate in India. Churchward fornisce nei suoi scritti una trascrizione dell'alfabeto di Mu, ma gli originali delle tavolette non sarebbero stati mai più visti da alcuno dopo di lui e non vi è pertanto alcuna prova della loro esistenza.
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Dopo avere trascritto le tavolette, l'autore iniziò una serie di viaggi in tutto il mondo allo scopo di suffragare ulteriormente le sue teorie, che rese note con il suo libro ''Mu, il continente perduto'' (''Mu: The Lost Continent''), pubblicato nel [[1926]] e aggiornato successivamente nel [[1931]].
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A causa della notorietà che i libri di Churchward avevano ottenuto a suo tempo, sono apparse tutta una serie di pubblicazioni fantastiche o [[archeologia misteriosa|fanta-archeologiche]] che asseriscono di mostrare come in antichi documenti, di volta in volta indiani, amerindi, cinesi e così via, vi siano riferimenti a questo fantomatico continente scomparso, l'esistenza del quale però non è compatibile con la storia [[geologia|geologica]] del Pacifico secondo le attuali conoscenze scientifiche.
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==Descrizione di Mu==
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Secondo le descrizioni di Churchward il continente Mu, situato nell'[[oceano pacifico]], era un vasto territorio ondulato che aveva come confine settentrionale le isole [[Hawaii]] e come confine meridionale una linea immaginaria tracciata tra l'[[isola di Pasqua]] e le [[Fiji]]. Da est a ovest misurava 8000 Km e in senso verticale 5000 Km. Mu era ricca di vegetazione tropicale, fiumi, laghi e grandi animali. Era una sorta di grande giardino dell'[[Eden]].
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Il nome deriverebbe dalla omonima [[Mi (lettera)|lettera greca]], che sarebbe stata trovata incisa sulle pareti delle grotte di accesso al continente.
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==Altri autori==
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Mu è identificata [[Lemuria]] nella trilogia ''[[Illuminatus!]]'' di [[Robert Shea]] e [[Robert Anton Wilson]], nel testo di [[Martin Gardner]] ''Fads and Fallacies in the Name of Science'', e nel libro ''Mu, az emberiseg szulofoldje'' dell'ungherese Jeno Csicsaki.
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==Possibili evidenze archeologiche==
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===Yonaguni===
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Il [[Morien Institute]] ha suggerito che le strutture sommerse localizzate al largo della costa di [[Yonaguni]], isola di [[Okinawa]], [[Giappone]] siano possibili rovine di Mu.<ref>[http://www.morien-institute.org/yonaguni_schoch1.html Morien Institute - the ancient underwater pyramid structure off the coast of Yonaguni-jima, Japan as seen by Dr Robert. M. Schoch - page one<!-- Bot generated title -->]</ref> In un video di notizie, la [[CNN]] ha erroneamente definito il sito come "le rovine del mondo perduto di Muin".<ref>[http://www.cnn.com/video/#/video/world/2007/08/24/vo.japan.underwater.ruins.reut Video - Breaking News Videos from CNN.com<!-- Bot generated title -->]</ref>
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===Isola di Pasqua===
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[[Immagine:Easter Island map-en.svg|thumb|right|Mappa dell'[[Isola di Pasqua]] che evidenzia  i [[moai]] e mostra le localizzazioni delle ''ahu'' e le [[isocline]] sottomarine che mostrano la profondità dell'[[Oceano Pacifico]] circostante]]
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[[Alfred Metraux]] visitò l'[[Isola di Pasqua]] negli [[anni 1930|anni trenta]] e in seguito confutò la teoria secondo la quale l'isola fu la cima di un continente scomparso.
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*Le ''ahu'' dell'isola (piattaforme per le statue [[Moai]]) sono concentrate sulle attuali coste dell'isola, il che implica che la forma dell'isola sia cambiata di poco da quando furono costruite.
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*L'Isola di Pasqua è un'isola [[vulcano (geologia)|vulcanica]] di origine recente che emerge dalle profondità dell'oceano (profondo 1.770 [[Braccio (unità di misura)|braccia]] a 12 miglia dall'isola).
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*La cosiddetta "via trionfale" che [[Pierre Loti]] ha affermato correre dall'isola alle terre sommerse intorno è attualmente costituita da un letto di [[lava]].<ref>[http://www.davidmetraux.com/daniel/docs/alfred/alfred_metraux_mysteries_of_easter_island.pdf ''Mysteries Of Easter Island'']
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di Alfred Metraux. Pubblicato nell'edizione del 2003 di ''The Virginia Review of Asian Studies'' <!-- Bot generated title --></ref>
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==Bibliografia==
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;Opere di James Churchward:
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*''Mu: Il continente perduto'' (''Mu: The Lost Continent''), ISBN 8834410580
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*''The Children of Mu''
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*''The Secret Symbols of Mu''
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*''The Cosmic Forces of Mu''
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;Bibliografia critica:
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*[[Lyon Sprague De Camp]], ''Il mito di Atlantide e dei continenti scomparsi'' (''Lost Continents- The Atlantis Theme'', 1954, 1970), Fanucci, 1980; con una certa dose di ironia e di spirito critico, in questo testo si esaminano tutti i casi di terre "leggendarie", apparse nella vastissima letteratura sull'argomento (fonte utilizzata)
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*Stephan Santesson, ''Le dossier Mu'', J'ai lu, Parigi, 1976; un riassunto delle opere di Churchward
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;Archeologia misteriosa:
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*[[Jacques Bergier]], ''Il mattino dei maghi''
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*[[Graham Hancock]], ''Impronte degli Dei''
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*G. Hancock, ''Custode della Genesi''
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*[[Peter Kolosimo]], ''Odissea stellare''
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*P. Kolosimo, ''Non è terrestre''
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*[[Roberto Pinotti]], ''I Continenti Perduti''
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== Influenza culturale ==
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=== Letteratura ===
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* [[Mu (Miti di Cthulhu)|Mu nei romanzi di Lovecraft]]: il continente immaginario fa la sua comparsa anche nel [[Ciclo di Cthulhu]] di [[Howard Phillips Lovecraft]]; appare in molte storie dell'autore e di alcune scritte da [[Lin Carter]].
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* Nel libro di [[Neil Gaiman]] ''[[Buona Apocalisse a tutti!]]'', il [[demone]] Crowley progetta l'autostrada M25 che circonda Londra così che rassomigli al simbolo Odegra che nell'antica lingua dei Sacerdoti Neri di Mu significa "Lode alla Grande Bestia, divoratrice di mondi!"
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===Fumetti===
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* ''Mu'', l'ultima avventura di [[Corto Maltese]] ideato da [[Hugo Pratt]]
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* [[Martin Mystère]]. Nella storia della remota antichità per come è ricostruita nelle avventure del ''detective dell'impossibile'', Mu e [[Atlantide]] erano due avanzatissime superpotenze che, dopo essersi combattute nel corso di una lunga guerra, si autodistrussero (con un'[[Macchina_del_giudizio_universale|arma finale]] che portò sconvolgimenti in tutto il pianeta).
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*''Topolino e l'enigma di Mu'' ([[1979]])
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*''Le tops Stories - L'isola dei giganti (I superstiti del continente perduto)'' ([[2002]])
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*''Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco'' Il cavaliere d'oro dell'Ariete Mu/Mur, il suo maestro Sion e suo fratello/allievo Kiki sono gli ultimi discendenti della stirpe di Mu e proprio nel continente di Mu furono create le 88 armature/cloth di tutti i guerrieri.
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* I protagonisti di [[Shaman King]] si ritrovano ad affrontare una prova proprio nel continente Mu.
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===Filmografia===
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* ''[[Atragon]]'' (''Kaitei gunkan'', 1963), regia di [[Ishiro Honda]]. Un potente sottomarino giapponese, costruito per riscattare il paese dalla sconfitta bellica, combatte un nuovo nemico mondiale dagli abissi del Pacifico.
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=== Televisione ===
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* ''[[Moby Dick 5]]'' (''Mu no hakugei'', 1980), è una [[anime|serie animata giapponese]] che ha come protagonisti 5 giovani discendenti dell'antico regno di Mu, in lotta contro il perfido Impero di [[Atlantide]].
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===Videogiochi===
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*In [[Illusion of Gaia]], una sezione di gioco si chiama Mu, riferendosi proprio al continente perduto che, anche nel [[videogioco]], è sommerso dalle acque.
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*In [[Terranigma]], è possibile fare risorgere il continente Mu nel "mondo sotterraneo" e poi visitarlo nel mondo normale, dove è rappresentato come una piccola isola con una folta vegetazione.
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== Note ==
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<references />
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==Voci correlate==
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* [[Atlantide]]
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* [[Naga]]
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* [[Lemuria]]
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* [[Luoghi mitici e leggendari]]
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==Collegamenti esterni==
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* [http://www.cicap.org/enciclop/at100462.htm Continenti scomparsi] nel sito del [[CICAP]]
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* [http://www.pinodenuzzo.com/controstoria/mu.htm Mu, il mito della Terra Madre]
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* [http://www.centrostudilaruna.it/atlantidemulemuriagondwanaiperborea.html Atlantide, Mu, Lemuria, Gondwana, Iperborea]
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La notorietà delle leggende su Mu risale al 1868, quando James Churchward, un colonnello dell’Impero coloniale britannico, scoprì alcune tavolette di argilla, conservate in un antico monastero orientale.
La notorietà delle leggende su Mu risale al 1868, quando James Churchward, un colonnello dell’Impero coloniale britannico, scoprì alcune tavolette di argilla, conservate in un antico monastero orientale.
Le incisioni effettuate sulle tavole dovrebbero raccontare, in una lingua a noi ancora sconosciuta, la storia del leggendario continente scomparso. Mu, spiegarono gli anziani al colonnello, era un enorme territorio dove, circa 50 milioni di anni fa, aveva avuto origine la vita. Fu proprio il popolo di Mu che colonizzò tutto il mondo, eleggendo in ogni paese un re figlio del Sole, la stella che consideravano loro dio. Forse è solo un caso, ma anche la religione nipponica dello Shintò fa risalire le origini della stirpe imperiale alla dea solare Amaterasu.
Le incisioni effettuate sulle tavole dovrebbero raccontare, in una lingua a noi ancora sconosciuta, la storia del leggendario continente scomparso. Mu, spiegarono gli anziani al colonnello, era un enorme territorio dove, circa 50 milioni di anni fa, aveva avuto origine la vita. Fu proprio il popolo di Mu che colonizzò tutto il mondo, eleggendo in ogni paese un re figlio del Sole, la stella che consideravano loro dio. Forse è solo un caso, ma anche la religione nipponica dello Shintò fa risalire le origini della stirpe imperiale alla dea solare Amaterasu.

Versione delle 07:04, 24 gen 2009

Strutture sottomarine che sono state indicate in modo controverso come possibili resti di Mu, vicino Yonaguni (Giappone)

Mu è il nome di un ipotetico continente scomparso nell'Oceano Pacifico, descritto dall'angloamericano James Churchward (1852-1936), sulla base di una traduzione - poi rivelatasi completamente errata - del XIX secolo dall'abate fiammingo Charles-Etienne Brasseur da un manoscritto Maya.

Indice

Nascita del mito di Mu

Nel 1864 l'abate Charles-Etienne Brasseur, detto de Bourbourg, ritenne di essere riuscito a decifrare il cosiddetto Codice Troano (facente parte del codice Tro-Cortesiano o di Madrid)[1], un manoscritto maya, applicando il metodo inventato nel Cinquecento da Diego de Landa, un monaco spagnolo che divenne vescovo dello Yucatan. De Landa, che dal 1562 in poi aveva fatto bruciare i testi maya ritenendoli "superstizioni e menzogne diaboliche", in un secondo tempo si interessò alla cultura maya e cercò di apprenderne la scrittura. De Landa tuttavia partì dal presupposto errato che la lingua maya fosse scritta con un alfabeto fonetico (come la lingua spagnola e latina a lui note), mentre in realtà era logosillabica. Ricavò dunque una tavola comparativa tra lettere dell'alfabeto latino e caratteri maya del tutto inaffidabile. Tre secoli dopo Charles-Etienne Brasseur (1814-1874) rinvenne nella biblioteca dell'Accademia Storica di Madrid una copia ridotta del monumentale trattato scritto da Landa, libro che nel frattempo era andato perduto, come del resto buona parte della conoscenza della scrittura maya. Brasseur si applicò subito alla traduzione di uno dei pochissimi codici maya superstiti, il Codice Troano, utilizzando l'"alfabeto maya" inventato da Landa, ottenendo un testo piuttosto incoerente che sembrava parlare di una terra che era sprofondata in seguito ad un cataclisma (si scoprì in seguito che il codice trattava in realtà di tutt'altro argomento, cioè di astrologia). Trovando infine un paio di simboli che gli erano sconosciuti, Brasseur li tradusse con quelli di Landa che più gli sembravano simili, ottenendo la parola "mu", che egli ritenne fosse il nome della misteriosa terra.

Prima di Brasseur non c'è traccia reale e nota di Mu in nessuna cultura preistorica o protostorica.

L'interpretazione di Brasseur venne successivamente ripresa, ampliata e resa popolare da James Churchward (18511936). Churchward, generalmente presentato come un colonnello dell'esercito britannico in pensione, scrive che, nel corso dei suoi viaggi in Oriente alla fine dell'Ottocento, finì con l'imbattersi nella storia di una remota civiltà scomparsa nella notte dei tempi, Mu, l'Impero del Sole, fonte di tutte le antiche civiltà del pianeta, in una serie di antichissime tavolette di terracotta - le tavolette dei Naacal - custodite in un tempio indiano del cui riši egli era divenuto amico. I Naacal sarebbero stati una confraternita di 'saggi', provenienti da Mu, i quali le avrebbero scritte o a Mu stesso, prima del suo inabissamento, oppure in Birmania dopo il medesimo, da dove poi esse furono esportate in India. Churchward fornisce nei suoi scritti una trascrizione dell'alfabeto di Mu, ma gli originali delle tavolette non sarebbero stati mai più visti da alcuno dopo di lui e non vi è pertanto alcuna prova della loro esistenza.

Dopo avere trascritto le tavolette, l'autore iniziò una serie di viaggi in tutto il mondo allo scopo di suffragare ulteriormente le sue teorie, che rese note con il suo libro Mu, il continente perduto (Mu: The Lost Continent), pubblicato nel 1926 e aggiornato successivamente nel 1931.

A causa della notorietà che i libri di Churchward avevano ottenuto a suo tempo, sono apparse tutta una serie di pubblicazioni fantastiche o fanta-archeologiche che asseriscono di mostrare come in antichi documenti, di volta in volta indiani, amerindi, cinesi e così via, vi siano riferimenti a questo fantomatico continente scomparso, l'esistenza del quale però non è compatibile con la storia geologica del Pacifico secondo le attuali conoscenze scientifiche.

Descrizione di Mu

Secondo le descrizioni di Churchward il continente Mu, situato nell'oceano pacifico, era un vasto territorio ondulato che aveva come confine settentrionale le isole Hawaii e come confine meridionale una linea immaginaria tracciata tra l'isola di Pasqua e le Fiji. Da est a ovest misurava 8000 Km e in senso verticale 5000 Km. Mu era ricca di vegetazione tropicale, fiumi, laghi e grandi animali. Era una sorta di grande giardino dell'Eden. Il nome deriverebbe dalla omonima lettera greca, che sarebbe stata trovata incisa sulle pareti delle grotte di accesso al continente.

Altri autori

Mu è identificata Lemuria nella trilogia Illuminatus! di Robert Shea e Robert Anton Wilson, nel testo di Martin Gardner Fads and Fallacies in the Name of Science, e nel libro Mu, az emberiseg szulofoldje dell'ungherese Jeno Csicsaki.

Possibili evidenze archeologiche

Yonaguni

Il Morien Institute ha suggerito che le strutture sommerse localizzate al largo della costa di Yonaguni, isola di Okinawa, Giappone siano possibili rovine di Mu.[2] In un video di notizie, la CNN ha erroneamente definito il sito come "le rovine del mondo perduto di Muin".[3]

Isola di Pasqua

File:Easter Island map-en.svg
Mappa dell'Isola di Pasqua che evidenzia i moai e mostra le localizzazioni delle ahu e le isocline sottomarine che mostrano la profondità dell'Oceano Pacifico circostante

Alfred Metraux visitò l'Isola di Pasqua negli anni trenta e in seguito confutò la teoria secondo la quale l'isola fu la cima di un continente scomparso.

Bibliografia

Opere di James Churchward
Bibliografia critica
Archeologia misteriosa

Influenza culturale

Letteratura

Fumetti

Filmografia

Televisione

Videogiochi

Note

  1. Il Codice di Madrid nel sito del FAMSI
  2. Morien Institute - the ancient underwater pyramid structure off the coast of Yonaguni-jima, Japan as seen by Dr Robert. M. Schoch - page one
  3. Video - Breaking News Videos from CNN.com
  4. Mysteries Of Easter Island di Alfred Metraux. Pubblicato nell'edizione del 2003 di The Virginia Review of Asian Studies

Voci correlate

Collegamenti esterni

La notorietà delle leggende su Mu risale al 1868, quando James Churchward, un colonnello dell’Impero coloniale britannico, scoprì alcune tavolette di argilla, conservate in un antico monastero orientale. Le incisioni effettuate sulle tavole dovrebbero raccontare, in una lingua a noi ancora sconosciuta, la storia del leggendario continente scomparso. Mu, spiegarono gli anziani al colonnello, era un enorme territorio dove, circa 50 milioni di anni fa, aveva avuto origine la vita. Fu proprio il popolo di Mu che colonizzò tutto il mondo, eleggendo in ogni paese un re figlio del Sole, la stella che consideravano loro dio. Forse è solo un caso, ma anche la religione nipponica dello Shintò fa risalire le origini della stirpe imperiale alla dea solare Amaterasu. “Non c’era mai stata brutalità tra quelle genti…gli abitanti di Mu erano grandi navigatori, ed esercitavano con maestria l’arte dell’architettura: costruivano imponenti templi e palazzi di pietra. Le vie, sempre di peitra, erano lastricate con tanta maestria che l’erba non riusciva a crescere tra le fessure.” Churchward spiega come Mu fosse formata da sette città diverse, e di come adorassero il sole nei loro templi scoperti. Ma un giorno, in seguito a numerosi terremoti, Mu sarebbe sprofondata, avvolta dalle fiamme dei vulcani appena risvegliati. Onde spaventose si abbattevano sulle coste, penetrando fino nell’entroterra. “Mu, l’Impero del Sole, sprofondò in un abisso, ora si trova nella landa delle tenebre, dove il sole non lo illumina mai… Una coltre d’acqua divenne il suo sudario funebre”, narra il libro di Churchward, il quale conclude la sua descrizione dicendo che “il regno ora giace nelle profondità dell’Oceano Pacifico”.

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