Gaia
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L'ipotesi Gaia è una teoria formulata per la prima volta dallo scienziato inglese James Lovelock nel 1979 in "Gaia. A New Look at Life on Earth".
Nella sua prima formulazione l'ipotesi Gaia, che altro non è che il nome del pianeta vivente (derivato da quello dell'omonima divinità femminile greca, nota anche col nome di Gea), si basa sull'assunto che gli oceani, i mari, l'atmosfera, la crosta terrestre e tutte le altre componenti geofisiche del pianeta terra si mantengano in condizioni idonee alla presenza della vita proprio grazie al comportamento e all'azione degli organismi viventi, vegetali e animali. Ad esempio la temperatura, lo stato d'ossidazione, l'acidità, la salinità e altri parametri chimicofisici fondamentali per la presenza della vita sulla terra presentano valori costanti. Questa omeostasi è l'effetto dei processi di feedback attivo svolto in maniera autonoma e inconsapevole dal biota. Inoltre tutte queste variabili non mantengono un equilibrio costante nel tempo ma evolvono in sincronia con il biota. Quindi i fenomeni evoluzionistici non riguardano solo gli organismi o l'ambiente naturale, ma l'intera Gaia.
Il sistema Gaia, che non è identificabile né con il termine biosfera, né con biota, che sono solo due elementi che la compongono, comprende invece:
- Organismi viventi che crescono e si riproducono sfruttando ogni possibilità che l'ambiente concede.
- Organismi soggetti alle leggi della selezione naturale darwiniana.
- Organismi che modificano costantemente il loro ambiente chimicofisico, cosa che avviene costantemente come semplice effetto di tutti quei processi fondamentali per la vita, come la respirazione, la fotosintesi ecc.
- Fattori limitanti che stabiliscano i limiti superiori ed inferiori della vita. L'ambiente può presentare temperature eccessivamente alte o basse per l'affermarsi della vita in un dato ambiente. Stesso discorso per le concentrazioni di sali, minerali, composti chimici ecc.
Un fattore inquinante dell'intera Gaia sono certamente le attività e l'ambiente costruito dall'uomo, che anche se non facente parte del sistema, intereagisce fortemente con esso modificando i fattori limitanti (temperatura, composti chimici ecc.).
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La nuova era glaciale
Appunto perché viva, secondo Lovelock, Gaia reagirà anche al surriscaldamento globale, raffreddandosi e provocando una nuova era glaciale. Lo scienziato supporta la sua tesi esponendo i dati relativi agli ultimi anni prima della scorsa era glaciale: la terra aveva una temperatura di 5 °C maggiore alla nostra, ecco perché secondo lui, a quell'epoca si glaciò. Per Lovelock però è troppo tardi per rimediare, la glaciazione è vicina, ma i nostri sbagli potrebbero salvarci: Lovelock spera infatti che anche se la Terra andasse incontro ad una nuova glaciazione, l'effetto serra riscalderà Gaia, limitando il freddo.
Influenza culturale
Parte di questa teoria è stata sviluppata nel film The Day After Tomorrow e nel film di animazione Final Fantasy: The Spirits Within.
Voci correlate
Bibliografia
- James Lovelock, Le nuove età di gaia (1991, Bollati Boringhieri)
- James Lovelock, Gaia: manuale di medicina planetaria (1992, Zanichelli)
- James Lovelock, Omaggio a Gaia (2002, Bollati Boringhieri)
- James Lovelock, La rivolta di Gaia (2006, Rizzoli)
- Roberto Bondì, Blu come un'arancia. Gaia tra mito e scienza. Prefazione di Enrico Bellone (2006, Torino, Utet) ISBN 88-02-07259-0
- Roberto Bondì, Solo l'atomo ci può salvare. L'ambientalismo nuclearista di James Lovelock (2007 Torino, Utet)