Giochi stellari

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Tornato nello spazio, scopre che tutti i piloti di Gunstar sono rimasi uccisi in un attacco alla base della Lega Stellare. Essendo rimasto l'unico in grado di fermare l'invasione aliena, prende i comandi della sua astronave come ultimo ''Starfighter''.
Tornato nello spazio, scopre che tutti i piloti di Gunstar sono rimasi uccisi in un attacco alla base della Lega Stellare. Essendo rimasto l'unico in grado di fermare l'invasione aliena, prende i comandi della sua astronave come ultimo ''Starfighter''.
==In Ufologia==
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Gli ufologi ritengono probabile l'esistenza di reali piloti da caccia della [[Federazione galattica]]: sarebbero gli [[Star Warrior|Star Warriors]] e piloterebbero le [[White Star]].
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Gli ufologi ritengono probabile l'esistenza di reali piloti da caccia della [[Federazione galattica]]: sarebbero gli [[Space Warrior|Space Warriors]] e piloterebbero le [[White Star]].
== Note ==
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Versione delle 17:02, 24 dic 2010

Locandina del film Giochi Stellari

Giochi stellari (The Last Starfighter) è un film di fantascienza del 1984 diretto da Nick Castle.

È uno tra i primi film che per gli effetti speciali ha utilizzato interamente la grafica computerizzata (CGI).
Con una traduzione italiana che fa il verso al ben più celebre Guerre Stellari, il film narra le avventure di un adolescente che si trova coinvolto in una guerra interplanetaria. Dal film sono stati tratti un romanzo, trasposizione letteraria di Alan Dean Foster, un videogioco[1] e un musical off-Broadway (2004).

Indice

Trama

« Congratulazioni Starfighter! Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l'armata di Ko-dan! »

Frase di apertura nel videogame giocato da Alex.

Alex è un giovane cresciuto in un campo di baracche in mezzo alla natura che conduce una vita piuttosto noiosa ai margini della società americana. È il campione di Starfighter, un videogioco "sparatutto" in cui il solo obiettivo è distruggere ogni possibile minaccia aliena. Ma una volta battuto l'ultimo livello incontra un uomo misterioso di nome Centauri che si presenta come uno dei produttori del gioco.[2]

Quello che sembrava solo un videogioco, in realtà si rivela essere un modo, poco ortodosso, di selezionare i migliori piloti di Gunstar, i caccia da guerra di una unione planetaria chiamata Lega Stellare. Alex viene così praticamente rapito da Centauri, condotto alla base della Lega Stellare e arruolato nell'esercito per la difesa delle frontiere della galassia contro Xur e l'armata di Ko-dan (esattamente come recitava il videogioco).

Capito l'inganno, Alex chiede tuttavia di tornare a casa, ma scopre che un cacciatore di taglie, inviato da Xur, gli sta già dando la caccia. Viene salvato da Centauri e rimpiazzato sulla Terra da un clone alieno che dovrebbe spacciarsi per l'originale nel tentativo di mascherare la partenza del vero Alex.

Tornato nello spazio, scopre che tutti i piloti di Gunstar sono rimasi uccisi in un attacco alla base della Lega Stellare. Essendo rimasto l'unico in grado di fermare l'invasione aliena, prende i comandi della sua astronave come ultimo Starfighter.

In Ufologia

Gli ufologi ritengono probabile l'esistenza di reali piloti da caccia della Federazione galattica: sarebbero gli Space Warriors e piloterebbero le White Star.

Note

  1. Atari aveva in progetto di creare un videogioco simile a quello utilizzato da Alex nel film, ma visto lo scarso successo della pellicola, modificò il gioco e lo rinominò Star Raiders 2. Un videogioco con lo stesso titolo fu pubblicato da Mindscape come adattamento del preesistente Uridium.
  2. La macchina spaziale guidata da Centauri è basata su una De Lorean DMC-12, la stessa automobile utilizzata anche nel film Ritorno al futuro.

Voci correlate

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