Utu

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'''Šamaš''' in [[lingua accadica|accadico]], ''Utu'' in [[lingua sumerica|sumerico]], era nella [[mitologia mesopotamica]] il dio [[Sole|solare]] benefico della [[guerra]] e della [[giustizia]]. Sua compagna era la dea [[Aja]], secoli dopo sostituita dalla più celebre [[Ištar]]. Il culto principale del dio si praticava a [[Sippar]] e a [[Larsa]].
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'''Shamash''' o '''Šamaš''' in [[lingua accadica|accadico]], '''Utu''' in [[lingua sumerica|sumerico]], era nella [[mitologia mesopotamica]] il dio [[Sole|solare]] benefico della [[guerra]] e della [[giustizia]]. Sua compagna era la dea [[Aja]], secoli dopo sostituita dalla più celebre [[Ištar]]. Il culto principale del dio si praticava a [[Sippar]] e a [[Larsa]].
Nella dodicesima tavola del [[poema di Ghilgameš]] il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'[[Oltretomba]] e permettere ai due amici, [[Ghilgameš]] ed [[Enkidu]], di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di [[Ghilgameš]], di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.
Nella dodicesima tavola del [[poema di Ghilgameš]] il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'[[Oltretomba]] e permettere ai due amici, [[Ghilgameš]] ed [[Enkidu]], di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di [[Ghilgameš]], di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.

Versione delle 22:37, 26 dic 2008

File:Cylinder seal Shamash Louvre AO9132.jpg
Sigillo cilindrico con scena di culto a Šamaš, calcare (Parigi, Louvre).

Shamash o Šamaš in accadico, Utu in sumerico, era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Sua compagna era la dea Aja, secoli dopo sostituita dalla più celebre Ištar. Il culto principale del dio si praticava a Sippar e a Larsa.

Nella dodicesima tavola del poema di Ghilgameš il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'Oltretomba e permettere ai due amici, Ghilgameš ed Enkidu, di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di Ghilgameš, di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.

Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio Nergal.

Bibliografia

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