District 9

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Versione delle 13:00, 27 ott 2011

District 9 è un film del 2009 diretto da Neill Blomkamp, co-sceneggiato in collaborazione con Terri Tatchell e prodotto da Peter Jackson.

La pellicola è basata sul cortometraggio Alive in Joburg, diretto dallo stesso Blomkamp nel 2005, e tratta in un contesto fantascientifico argomenti quali la xenofobia e la segregazione razziale, applicati dagli umani ad una popolazione di profughi alieni. Il titolo è ispirato da fatti storici avvenuti in Sudafrica durante l'apartheid in un'area residenziale di Cape Town denominata District Six.

Prodotto con un budget di 30 milioni di dollari e accompagnato da una campagna virale, il film si presenta con un approccio documentaristico, con riprese simili ad interviste, approfondimenti giornalistici e video di telecamere di sorveglianza.

Il 2 febbraio 2010 il film ha ottenuto quattro candidature ai Premi Oscar, tra cui miglior film.

Indice

Trama

Sud Africa, anno 1982. Un'enorme nave spaziale aliena si staglia nei cieli di Johannesburg, dove rimane per settimane, immobile, senza dare segni di vita. Verosimilmente, l'astronave aliena non è in grado di ripartire, a seguito di ciò gli uomini del governo sudafricano, snervati dall'attesa, incaricano una squadra d'esplorazione di andare ad ispezionare il relitto in cerca di risposte. All'interno della nave viene rinvenuta una colonia di esseri artropoidi allo sbando, sporchi, spossati e denutriti che vengono condotti in salvo sulla terraferma. Col passare del tempo la convivenza tra esseri umani e alieni si fa sempre più difficile. Gli alieni, incompresi e malvisti dalla popolazione locale, vengono isolati in un campo profughi denominato "Distretto 9", dove rimarranno segregati in regime di apartheid per i successivi vent'anni.

Gli alieni vengono denominati formalmente "non-umani", mentre sono chiamati colloquialmente, e in modo dispregiativo "Gamberoni". In originale, il termine è prawns, soprannome di un grosso insetto sudafricano, tipicamente del suburbio di Johannesburg, considerato infestante, e così chiamato per via della somiglianza fisica all'omonimo animale marino. L'insetto è stato oggetto di numerose leggende urbane, per le strane e improvvise modalità di comparsa, nel 1960, e per la sua etologia, a cui si ispireranno moltissimi parallelismi nel film. Gli alieni vengono controllati dalla Multi-National United (MNU), una compagnia multinazionale che studia il modo di sfruttarne l'avanzata tecnologia e la potente attrezzatura bellica, non utilizzabile dagli umani in quanto ad attivazione specie-specifica.

Dopo varie contestazioni degli abitanti di Johannesburg per via delle continue rivolte degli esseri alieni, che non accettano di essere rinchiusi nello spazio a loro riservato, il governo sudafricano decide di spostarli in una zona franca a 240 km dalla metropoli. Per questo compito viene nominato capo squadra Wikus Van De Merwe, genero del capo della MNU. Ragazzo "per bene", ma sciocco, superficiale ed ingenuo, posizionato in un ruolo chiave solamente per la sua parentela coi vertici della multinazionale. Wikus, spinto da un forte senso del dovere, preoccupato più dai formalismi legali dell'operazione che da una sensibilità nei confronti degli extraterrestri si approccia all'inizio con gli alieni in modo formalmente pacifico, anche se in maniera piuttosto rozza. Durante le prime fasi dello sgombero arriverà a dare alle fiamme, con superficiale noncuranza, una incubatrice aliena piena di uova in via di sviluppo.

Tutte le operazioni si svolgeranno su una sottile linea di equilibrio tra un tentativo apparente di salvaguardare i diritti degli alieni ed evitarne violazioni, ed una evacuazione forzata da parte di personale fortemente militarizzato e pesantemente armato dall'approccio aggressivo.

Durante la perquisizione all'interno di una delle capanne del "Distretto 9", Wikus rinviene un cilindro metallico contenente un liquido misterioso che accidentalmente gli schizza negli occhi, provocandogli l'insorgere di strani sintomi. Giunto in ospedale per accertamenti, tali sintomi vengono identificati per ciò che sono realmente: le manifestazioni iniziali di una mutazione genetica nel DNA dell'uomo, con inserimento di geni alieni. Wikus viene subito prelevato con la forza e sottoposto ad una serie di esami invasivi da parte degli scienziati dell'MNU. È in programma una dissezione mortale per prelevare i tessuti e utilizzarli a fini bellici. Per evitare una morte certa, l'uomo decide allora di fuggire e di andare a rifugiarsi all'interno del Distretto 9. I soldati dell'MNU gli danno la caccia per stanarlo, e viene diffusa una falsa-notizia ai telegiornali, ovvero che Wikus abbia avuto dei rapporti sessuali con un alieno, solo allo scopo di farlo identificare delle persone e catturarlo. Dunque Wikus si nasconde all'interno della comunità aliena e conosce l'alieno Christopher Johnson e il suo figlioletto, che collaboreranno con lui alla riconquista del liquido trovato dal protagonista stesso e che gli aveva causato la mutazione parziale (iniziata dall'arto superiore sinistro). Si scopre così che Christopher nasconde sotto la sua baracca il modulo di comando della nave aliena, che è riuscito a riparare dopo vent'anni di paziente lavoro. Il liquido serve a Christopher per far ripartire il modulo per tornare a casa. L'alieno promette a Wikus che, una volta tornato sulla nave madre, lo aiuterà a tornare umano.

Lo sconforto e la disperazione crescono quando Christopher, dopo aver scoperto il corpo senza vita di un suo simile ucciso dagli esperimenti in un laboratorio MNU, decide di tornare immediatamente sul suo pianeta per richiedere rinforzi nel tentativo di salvare i suoi simili, ritardando di 3 anni la cura, tanto da portare Wikus a sabotare i piani del collaboratore alieno tentando una fuga sulla navetta spaziale che questo teneva nascosta nella cantina della sua abitazione. Purtroppo la fuga fallisce miseramente e gli umani riescono quasi a distruggere la navetta.

Intanto Wikus continua la lotta contro gli umani: ad aggiungersi ci sono i nigeriani che gestiscono il mercato illecito delle armi aliene e di cibo per gatti (di cui gli alieni vanno ghiotti). Il capo dei nigeriani vuole catturare Wikus per poter mangiare il suo braccio mutato geneticamente, convinto di ricevere così la forza e i poteri alieni.

La retata dell'esercito nel Distretto 9 comporta la cattura sia di Wikus che di Christopher ma grazie all'intervento del figlio di Christopher, rimasto sulla navetta spaziale, vengono entrambi liberati: Wikus alla guida di un esoscheletro riesce a permettere la partenza dei due alieni verso la nave madre. Prima di lasciarlo Christopher promette a Wikus che tornerà a prenderlo per "ripararlo" entro tre anni. Accompagnata dalle urla di felicità degli umani, la nave madre abbandona l'atmosfera terrestre lasciando però a terra Wikus felice di aver aiutato il suo amico non umano nella speranza di rivederlo dopo 3 anni.

Diversi mesi dopo, di Wikus non si hanno più notizie: l'unica traccia è nelle mani della moglie Tania. La donna osserva una rosa di plastica realizzata con pezzi di rifiuti e trovata davanti casa, ed è sicura che si tratti di un regalo di suo marito. Il film finisce con l'immagine di un alieno in mezzo a un campo che costruisce un fiorellino di plastica: si intuisce che sia proprio Wikus.

Produzione

Durante la produzione di King Kong (2005), Peter Jackson ebbe modo di lavorare con Mary Parent della Universal, che gli segnalò il giovane regista Neill Blomkamp, a cui affidò per quattro mesi lo studio di un adattamento cinematografico del videogioco Halo[1]. Quando questo progetto venne accantonato, Jackson decise di sviluppare una pellicola per Blomkamp tratta da un cortometraggio di 6 minuti di quest'ultimo, Alive in Joburg. Recatosi in Sud Africa con Sharlto Copley, girò alcuni test che, assieme allo script ed altre bozze, vennero presentati per ricercare finanziamenti da parte della QED International; alla fine, i diritti furono acquistati dalla Sony Pictures[1].

Le riprese del film hanno avuto luogo a Johannesburg, in Sud Africa, la post-produzione è stata realizzata in Nuova Zelanda, e gli effetti speciali sono stati curati dalla Weta Workshop e dall'Image Engine di Vancouver[1].

Campagna virale

File:District9.jpg
Locandina promozionale.

Attorno al film è stato realizzato uno specifico marketing virale. Il sito ufficiale, D-9, è apparentemente gestito dalla Multi-National United, la stessa compagnia del film, la prima volta che vi si entra si hanno due possibili scelte, umana o non umana. Inoltre è stato aperto un fittizio blog, in cui tramite un avvocato si cerca di dare pari diritti ai "Non Umani", sostenendo che la Multi-National United opprime la loro razza.

Il teaser trailer del film è stato distribuito assieme al film X-Men le origini - Wolverine.

Incassi

La pellicola è uscita nelle sale statunitensi il 17 agosto 2009, incassando 37 milioni di dollari in due giorni, e arrivando a 100 milioni il 7 settembre. L'incasso USA in totale è di circa 114.422.000.[2].

Nelle sale italiane la pellicola è uscita il 25 settembre 2009, e ha incassato circa 1.909.000 euro.

Polemiche

Dora Akunyili, ministro dell'informazione nigeriano, ha chiesto pubblicamente ai cinema di Abuja, la capitale dello Stato, di non proiettare la pellicola, e ha preteso scuse formali da parte della Sony; il film danneggerebbe l'immagine della Nigeria, mostrando la popolazione come criminale, con cannibali e prostitute, e gettando discredito all'ex presidente Olusegun Obasanjo, poiché nel film vi è un gangster chiamato in nome simile, Obesandjo[3].

Sequel

Visti gli ottimi incassi che il film ha ottenuto negli Stati Uniti, e in misura minore anche nel resto del mondo, il regista Neill Blomkamp non ha mai escluso la possibilità che in futuro ne possa essere realizzato un sequel. Sharlto Copley ha confermato che uscirà probabilmente nel 2012. [4]

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 Template:En Patrick Lee, Peter Jackson on why District 9 breaks the sci-fi mold. scifiwire.com, 29-07-09
  2. Alessandro Murè, Un sequel per District 9? Perché no?. Corriere della Fantascienza, 25-09-09
  3. Template:En Nigeria 'offended' by sci-fi film. News.BBC.co.uk, 19-09-2009
  4. Alberto Priora, Sharlto Copley: fra due anni District 10. Corriere della Fantascienza, 25-09-09

Voci correlate

Collegamenti esterni

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