Merkavah
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La parola ebraica Merkavah, (dall'ebraico מרכבה, "carro, biga", derivante dalla radice consonantica r-k-b, con significato "cavalcare") è usata in Ezechiele (Template:Passo biblico) con riferimento al carro-trono di Dio con angeli detti Chayyot (dall'ebraico חַיּוֹת "esseri viventi", "creature"), ognuna delle quali ha quattro o sei ali, due verso i piedi, due all'altezza del torace e due che coprono il volto, e quattro facce secondo le loro figure (di un uomo, di un leone, di un'aquila e di un bue).[1]
Il profeta Ezechiele ne descrive la struttura parlando di ruote ed una lastra al di sotto; la descrizione del movimento di più ruote viene associata "all'andare ed il ritornare" degli angeli presenti nel Carro Celeste della Merkavah.
Anche il profeta Isaia ed il profeta Zaccaria scrissero a proposito di questa visione.
Nei testi di Qabbalah ebraica sono molti i cenni ad essa: le Chayyot vengono descritte assieme all'angelo Metatron ed all'angelo Sandalfon. Un altro ordine angelico della Merkavah è quello degli Ofanim a cui viene associato il principio del Chashmal in corrispondenza delle Chayyot; un elemento caratteristico della visione della Merkavah descritto dal profeta Ezechiele è il crisolito.
Il trattato sull'Offerta Festiva del Talmud di Babilonia espone la regola secondo cui è permesso rivelare il segreto della Merkavah solo ad alcuni uomini particolarmente elevati spiritualmente, con rari talenti e doti precipue.
Gli studiosi distinguono due importanti argomenti che caratterizzano la Qabbalah: il primo, Ma'asseh Bereshit, si occupa di indagare e conoscere l'Opera della Creazione mentre il secondo, Ma'asseh Merkavah, riguarda la rivelazione del Carro Celeste.
Vi è poi una discussione midrashica in Genesi Rabbah che verte sulla creazione del Trono Celeste e che indaga se sia avvenuta prima della Creazione del mondo o durante uno dei primi sei giorni in cui essa avvenne.
Analoga è la locuzione Trono di Gloria.