Feynman Richard

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A [[Los Alamos]], durante il [[Progetto Manhattan]], Richard Feynman scrisse in una lettera a sua moglie Arline che l'espansione decimale della frazione 1/243 si ripete in maniera piuttosto divertente:
 
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<math> \frac{1}{243} = 0.00411522633744 \ldots </math>
 
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Questa lettera irritò il censore della posta fra Los Alamos ed il mondo esterno, che temette che la serie di numeri potesse comunicare segreti tecnici. Divertito, Feynman precisò che se realmente dividete 1 per 243, ottenete quella serie di cifre, così non ci può essere più "informazione" nella lunga serie di numeri di quante ve ne sia nel singolo numero 243.<ref>Richard Feynman. ''Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso'', [[Nicola Zanichelli Editore|Zanichelli]], Bologna 1988, pp. 111-112</ref>
 
== Opere ==
== Opere ==

Versione attuale delle 12:22, 19 mar 2014

Richard Phillips Feynman

Richard Phillips Feynman (New York, 11 maggio 1918 – Los Angeles, 15 febbraio 1988) è stato un fisico statunitense, Premio Nobel per la fisica nel 1965.

Indice

Biografia

Richard Phillips Feynman nacque l'11 maggio 1918 a Manhattan da una famiglia ebraica ashkenazita[1] di origini russe e polacche, e visse la maggior parte della giovinezza nel quartiere di Far Rockaway nel Queens (un borough di New York). Al padre Melville, un venditore di uniformi, va ascritto il merito di averne saputo stimolare la curiosità, proponendogli, fin dalla più tenera età, letture e problemi di carattere scientifico. Un esempio significativo dell'influenza del padre è riportato nella raccolta di aneddoti Che t'importa di ciò che dice la gente? e riguarda i limiti della scienza, specialmente in riferimento al concetto di inerzia nella seconda legge della dinamica.

La sua vivace intelligenza trovò nei volumi dell'Enciclopedia Britannica un fertile terreno di coltura, che venne precocemente ampliato ricorrendo a testi specifici di matematica. Feynman si dedicò autonomamente al calcolo differenziale molto prima dei suoi coetanei e arrivò a sviluppare indipendentemente una serie di notazioni e strumenti per rappresentare e trattare le funzioni trigonometriche elementari. Questa abilità nel costruirsi strumenti applicativi su misura la si ritrova negli anni della maturità scientifica, con lo sviluppo dei diagrammi di Feynman e degli integrali di Feynman, che avrebbero costituito la "balestra in un mondo in cui tutti erano armati di arco e frecce".

I suoi interessi nel campo della scienza furono molteplici e riguardarono anche la chimica, la biologia e l'elettronica. Conseguì la laurea e il dottorato in fisica al MIT e a Princeton. Mentre portava avanti il dottorato di ricerca, il suo riconosciuto talento per la fisica e la matematica gli valse un posto all'interno del Progetto Manhattan, con il quale il governo degli Stati Uniti si proponeva di sviluppare la prima bomba nucleare. Feynman è anche l'unica persona ad aver visto l'esplosione nucleare di Trinity a occhio nudo, con la sola protezione del vetro del parabrezza di un autocarro per schermare le radiazioni ultraviolette nocive.

Dopo la seconda guerra mondiale, accettò una cattedra alla Cornell University. Lì riprese a sviluppare l'idea su cui stava lavorando prima della guerra; si trattava di un metodo per calcolare le probabilità di transizione di un quanto da uno stato a un altro. Sviluppò così un nuovo formalismo per la meccanica quantistica, denominato integrale sui cammini, grazie al quale poté elaborare in seguito l'Elettrodinamica quantistica, che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1965 assieme a Sin-Itiro Tomonaga e Julian Schwinger.

Elaborò la teoria sui potenziali ritardati e anticipati, secondo cui i primi sono soluzioni delle equazioni di Maxwell e i secondi anch'essi soluzioni, ma calcolate a un tempo determinato (nel futuro). A partire dagli anni cinquanta fu docente di fisica al California Institute of Technology e si occupò di superfluidità, superconduttività e del decadimento beta dei neutroni. Le lezioni di fisica tenute al California Institute of Technology negli anni compresi tra il 1962 e il 1964 sono state raccolte in una serie di volumi apprezzati da generazioni di fisici e oggetto di numerose ristampe (v. The Feynman Lectures on Physics).

Come membro della commissione Rogers, incaricata nel 1986 dal presidente Ronald Reagan di indagare sulle cause del disastro dello Space Shuttle Challenger, dimostrò che l'incidente era stato causato da un cedimento degli O-ring di uno dei serbatoi ausiliari dovuto alla forte escursione termica nella notte precedente il lancio.

Alle riconosciute doti di fisico affiancava un senso dell'umorismo fuori dal comune (molti aneddoti sulla sua vita sono raccontati in prima persona nelle raccolte Sta scherzando, Mr. Feynman e Che ti importa di cosa dice la gente?), la passione per la musica (suonava il bongo[2]) e per le arti figurative (eseguiva ritratti femminili che firmava come 'Ofey').[3][4] Amava definirsi "Nobelist Physicist, teacher, storyteller, bongo player", ovvero Fisico premio Nobel, insegnante, cantastorie, suonatore di bongo.

Morì poco tempo dopo essere stato colpito da due rare forme di tumore: il liposarcoma e la macroglobulinemia di Waldenstrom.

Eredità

Feynman è ritenuto il padre delle nanotecnologie, avendo considerato per la prima volta nel 1959, con un noto discorso passato alla storia come There's plenty of room at the bottom[5], la possibilità di manipolazione diretta degli atomi nella sintesi chimica.

È inoltre considerato uno degli ispiratori del computer quantistico.

Opere

Note

  1. Template:Cita web
  2. Feynman suona il bongo
  3. Template:En Raccolta di sue opere
  4. Ma è Arte? in Richard Feynman. Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna 1988
  5. Trad. "C'è moltissimo spazio in basso" - dove il termine "in basso" è inteso come il mondo al di sotto delle dimensioni molecolari.
    Qualche anno dopo Jean-Marie Lehn parafraserà Feynman con l'espressione There's even more room at the top "C'è ancora più spazio di sopra" indicando la strada al di sopra delle dimensioni molecolari verso la chimica supramolecolare

Bibliografia

Altre letture

Voci correlate

Collegamenti esterni

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