Angeli e demoni
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Angeli e demoni (Angels & Demons) è un film thriller del 2009, diretto da Ron Howard e basato sull'omonimo romanzo best-seller di Dan Brown. Howard è alla seconda collaborazione con Brown: nel 2006 aveva diretto l'adattamento cinematografico del suo romanzo Il codice da Vinci, di cui Angeli e demoni rappresenta il seguito.
La pellicola è stata girata soprattutto in Italia, tra Roma e la reggia di Caserta. La ricostruzione parziale di piazza San Pietro si è rivelata una delle più grandi in scala reale mai realizzate per un'opera di finzione, così come quella della Cappella Sistina.
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Trama
Robert Langdon, un brillante professore di simbologia, viene convocato con urgenza dal Vaticano per decifrare il significato di un simbolo recapitato insieme a una lettera minatoria che sembra ricondurre alla setta degli Illuminati, una società segreta costituita da scienziati ed artisti il cui fine è la distruzione totale della Chiesa cattolica. Tutto questo avviene in un momento estremamente delicato, quello della sede vacante, durante il quale si svolge il conclave per l'elezione del nuovo papa. Sono stati rapiti ben quattro cardinali, tra l'altro i "preferiti" (i più probabili aspiranti al seggio pontificio): il tedesco Ebner, lo spagnolo Guidera, il francese Lamasse e l'italiano Aldo Baggia. In un video il misterioso rapitore minaccia di ucciderne uno ogni ora a partire dalle 20:00, per poi distruggere l'intera Chiesa a mezzanotte; inoltre, i quattro cardinali prima di morire verranno marchiati a fuoco con degli ambigramma raffiguranti le parole "terra", "aria", "fuoco" e "acqua", gli elementi fondamentali della scienza del XVI secolo.
Langdon – aiutato dalla scienziata italiana Vittoria Vetra, dal capo delle Guardie Svizzere Richter e dal comandante della Gendarmeria Vaticana Ernesto Olivetti – si trova a condurre una caccia senza quartiere all'assassino per evitare che gli Illuminati portino a termine il loro piano di distruzione dello Stato Vaticano attraverso l'esplosione di un cilindro di antimateria appositamente trafugato dal CERN e nascosto nel cuore della Basilica di San Pietro. Una registrazione di voce mostrata dal camerlengo Patrick McKenna porterà Langdon sul cammino.
Da qui, Langdon inizia le sue indagini scoprendo che ogni luogo dove verrà ritrovata una vittima sarà caratterizzato dalla presenza di un'opera di Gianlorenzo Bernini (membro degli Illuminati), sia essa una scultura o una fontana. Il primo cardinale si trova nella "tomba terrena di Santi" (vale a dire la Cappella Chigi nella chiesa di Santa Maria del Popolo). Quando Langdon, che inizialmente pensava che sarebbe stato ucciso nel Pantheon, si rende conto che il porporato verrà ucciso lì, è ormai troppo tardi: il cardinale Ebner è già stato legato e soffocato (la sua bocca e il suo naso sono ostruiti dalla terra) ed è ricoperto dai topi. Il suo corpo è stato marchiato con l'ambigramma (poiché la scritta capovolta risulta uguale) "earth" (terra), uno dei quattro elementi iniziali.
Dopo questa morte, che la Chiesa non rende pubblica, Langdon nota come un angelo indichi verso sud-ovest: salendo su un ponteggio, si accorge che l'unica chiesa che si trova in quella direzione è la basilica di San Pietro. Arrivano in piazza San Pietro in tempo dove Langdon nota ai piedi dell'obelisco il West Ponente, bassorilievo del Bernini rappresentante il vento. Dopo qualche istante scoppia una lite fra alcuni fedeli presenti in piazza; a una bambina cade per terra la sua bambola di pezza, e quando la raccoglie essa è intrisa di sangue. Al centro della piazza, nei pressi dell'obelisco di San Pietro, giace il secondo cardinale. Vittoria tenta di praticargli la respirazione bocca a bocca, ma quando soffia un fiotto di sangue schizza in faccia a Langdon: il cardinale Lamasse è morto; gli sono stati perforati i polmoni e sul petto ha un marchio, "air" (aria), un altro degli elementi iniziali.
Per capire dove si trova il terzo cardinale, Langdon ha bisogno di consultare di nuovo dei documenti negli archivi Vaticani, come nel caso del primo cardinale. Viene quindi accompagnato sul posto da una guardia svizzera. Qui scopre con qualche difficoltà che il luogo del prossimo omicidio è la Chiesa di Santa Maria della Vittoria (dove si trova l'Estasi di Santa Teresa del Bernini). Tuttavia, d'improvviso la corrente viene a mancare, il sistema di ricambio dell'ossigeno s'interrompe e le porte si bloccano. Alla ricerca di una via di fuga, Langdon riesce a sparare al vetro utilizzando la pistola della guardia, ormai svenuta, e poi riesce a farvi cadere uno scaffale, causandone la definitiva rottura. Quindi si reca subito alla chiesa e trova davanti a sé una scena raccapricciante: il terzo cardinale, appeso con delle catene su di una catasta infuocata e marchiato con "fire" (fuoco) sul petto. Langdon è accompagnato dalla Gendarmeria Vaticana, ma l'assassino ha una pistola con silenziatore che usa per uccidere tutti quelli che trova, fra cui il comandante Olivetti. Intanto Langdon stacca la catena ma, non avendo più chi gli tiene ferma la scala, la fa scivolare lasciando cadere il cardinale Guidera nel fuoco che, in pochi secondi, lo arde completamente. Langdon riesce a salvarsi precipitando in una cripta al di sotto di una bara; l'assassino sta per scoprirlo, ma intervengono due carabinieri che vengono prontamente uccisi.
Il quarto luogo coinvolto è la Fontana dei Quattro Fiumi. Langdon arriva in tempo anche qui, accompagnato da altri due carabinieri che l'assassino uccide in poco tempo. Alle 23 esatte il cardinale Aldo Baggia, il quarto, viene gettato nella fontana. Langdon si tuffa gridando per avere aiuto. Il cardinale è legato ad una barella molto pesante che ne ostacola anche il respiro, per cui non può riemergere; Langdon si accorge che c'è un tubo sul fondo della fontana, e lo usa per ridare un po' di ossigeno al cardinale. Ormai allo stremo di tutte le sue forze chiede aiuto, e altre persone si tuffano nella fontana, cosicché il cardinale possa esserne tirato fuori; egli è marchiato con la parola "water" (acqua).
Intanto Richter ruba a Vittoria un libro che potrebbe smascherare il colpevole e, nonostante gli sforzi di Vittoria per riprenderselo, Richter la fa portare via dalle Guardie Svizzere. L'azione di Richter non fa altro che farlo sospettare di essere il mandante degli omicidi, nonché uno degli Illuminati.
L'ultima chiesa sarà quella dove si riunivano in gran segreto gli Illuminati nei secoli precedenti: Castel Sant'Angelo, a pochi passi dal Vaticano. I protagonisti lo raggiungono in breve accompagnati dal Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri, e scoprono anche un passaggio che conduce direttamente in Vaticano trovando così la Chiesa dell'Illuminazione. Intanto l'assassino, dopo aver incassato elettronicamente il suo compenso e acquistato dei biglietti aerei per dileguarsi, fugge da castel Sant'Angelo, ma una volta messa in moto l'auto essa esplode a causa di una bomba inserita dall'organizzatore della cospirazione per non lasciare testimoni. I protagonisti si accorgono però che gli antichi marchi erano cinque e non quattro: il quinto marchio consiste in due chiavi incrociate, l'antico simbolo del papato. Langdon capisce che prima di distruggere il Vaticano gli Illuminati intendono uccidere e marchiare il papa. Attraverso il Passetto, l'antica via di fuga che conduce al Vaticano, riescono a sventare l'omicidio del camerlengo Patrick McKenna: egli giace a terra, con il petto marchiato a fuoco col simbolo delle chiavi di San Pietro rovesciate, mentre Richter è davanti a lui con una pistola in pugno e viene prontamente ucciso dalle guardie. Langdon, Vittoria e il camerlengo riescono a ritrovare la bomba, che si trovava nella tomba di San Pietro, il fondatore della chiesa. La bomba sta quasi per scoppiare e la dottoressa Vetra afferma che non è possibile disinnescarla senza rischiare di farla esplodere; il camerlengo allora, che prima di prendere i voti era arruolato nell'aeronautica, con un atto di grande coraggio decolla a bordo di un elicottero e, a rischio della sua stessa vita, lo porta in alta quota per poi inserire l'autopilota e paracadutarsi solo quando il velivolo è a debita distanza da piazza San Pietro, gremita di fedeli.
Dopo aver fatto esplodere la bomba in quota tutto sembra risolto, ma Langdon, visionando le registrazioni effettuate segretamente nelle stanze papali da Richter (grazie a una chiave che l'uomo gli ha passato poco prima di morire), scopre che il complotto era stato organizzato dallo stesso camerlengo che a suo tempo aveva anche avvelenato il papa, suo padre adottivo: Richter aveva capito tutto, e si era introdotto nella sua stanza per smascherarlo e accusarlo degli omicidi. Il camerlengo si era marchiato il petto a fuoco da solo; Richter, incredulo, non era riuscito a professare la propria innocenza in tempo quando le guardie, irrompendo nella sala, lo avevano ucciso vedendolo con la pistola in mano e credendolo il responsabile di tutto. Il camerlengo, che alcuni cardinali avrebbero voluto eleggere papa per via del suo eroismo, appena viene smascherato preferisce darsi fuoco e morire davanti alla tomba di San Pietro. L'indomani mattina viene eletto papa il cardinale Aldo Baggia (l'unico dei "preferiti" sopravvissuto agli omicidi della notte precedente), con il nome di Luca: in questo modo egli spera di conciliare una volta per tutte scienza e fede (l'evangelista Luca era un medico). Langdon, oltre a ricevere la gratitudine di tutti, ottiene finalmente in prestito un prezioso e antico libro, in possesso della Biblioteca Vaticana, che gli servirà per le sue ricerche.
Produzione
Nel 2003 la Sony Pictures acquistò i diritti cinematografici dei romanzi Angeli e demoni e Il codice Da Vinci di Dan Brown con l'intenzione di trasporli per il grande schermo.
A seguito del successo internazionale riscosso da Il codice Da Vinci, nel maggio 2006 fu messo in preproduzione Angeli e demoni con Akiva Goldsman incaricato della sceneggiatura per un contratto di 4ml $ - cosa che lo ha reso uno degli sceneggiatori più pagati nella storia del cinema, e Brian Grazer e John Calley come produttori.[1][2][3]
Prima che venisse nuovamente confermato Ron Howard alla regia, Sky News riportava del possibile coinvolgimento di Steven Spielberg[4]; notizia rinforzata dal fatto che Howard era impegnato al momento in Changeling e aveva in precedenza ribadito le sue perplessità a tornare per Angeli e demoni.[5] Infine la Columbia Pictures confermò il ritorno di Howard alla regia nell'ottobre 2007, comunicando frattanto che le riprese sarebbero iniziate il 18 febbraio 2008 per evitare la coincidenza con lo sciopero degli sceneggiatori che avrebbe impossibilitato continuare la produzione[6][7] cosa comunque avvenuta in seguito, e che portò a posticipare la lavorazione alla seconda metà del 2008 e la data d'uscita cinematografica al 13 maggio 2009.[8]
Prima che iniziassero le riprese, David Koepp fu incaricato di rivedere la sceneggiatura di Goldsman per renderla più consona al cinema[9] e soprattutto fare in modo che il film fosse trattato come un sequel de Il codice Da Vinci, dato che il romanzo Angeli e demoni è stato in realtà scritto prima di quest'ultimo.[10]
Cast
Il casting è ufficialmente iniziato nell'ottobre 2007.[11] Tom Hanks firmò per tornare nel ruolo di Robert Langdon nell'aprile 2007 con un contratto dal valore di 50ml $[12]. Per la parte di Vittoria Vetra si era parlato della modella Gisele Bündchen[13] e di Naomi Watts,[14] prima che della conferma dell'israeliana Ayelet Zurer.[15] Per la parte del camerlengo era stato indicato Orlando Bloom, ma in seguito è stato confermato Ewan McGregor.[16]
Riprese
Prima che iniziasse la lavorazione, Ron Howard incontrò il direttore e alcuni tecnici del CERN per avere informazioni circa le specifiche tecniche da adottare per il film, specie riguardo all'antimateria e al cilindro-bomba, in modo da rendere più realistica possibile la trasposizione.[17]
Le riprese dovevano inizialmente cominciare il 18 febbraio 2008 ma, a causa dello sciopero degli sceneggiatori, furono posticipate all'estate successiva[6]. La rivista Variety confermò poco dopo che sarebbero iniziate a Roma in esterni dal 5 giugno 2008 per tre settimane fino al 30.[18]
Il giorno prima dell'inizio delle riprese romane, presso piazza del Popolo fu allestito un set cinematografico che informava i residenti della realizzazione di un film chiamato Obelisk, titolo fasullo che permise alle unità di scena di lavorare tranquillamente per il primo giorno.[19] Alle 12 circa del giorno seguente sono iniziate le riprese.[20] La mattina del 6 giugno corso Vittorio Emanuele II è stato chiuso al traffico veicolare per girare una scena d'inseguimento ad alta velocità nella quale erano coinvolti Tom Hanks, Pierfrancesco Favino e alcuni altri membri minori del cast.[21] I giorni del 9 e 10 giugno il Pantheon è stato usato come location per le riprese[22], e fino al 12 avrebbero dovuto continuare a Lungotevere e Ponte Sant'Angelo, ma a causa della visita del presidente degli Stati Uniti George W. Bush in Vaticano sono state rinviate al 20.[23]Il 16 giugno la Diocesi di Roma ha negato alla troupe la possibilità delle riprese interne delle chiese di Santa Maria del Popolo e Santa Maria della Vittoria; il responsabile dell'Ufficio Stampa della Diocesi, don Marco Fibbi, chiarì meglio i motivi del rifiuto: Template:Citazione
Il 17 giugno sono stati girati alcuni interni alla chiesa di Sant'Agostino e alla biblioteca Angelica, vicino a Piazza Navona.[24] Per ovviare alla mancanza di location originali nelle quali girare i luoghi di culto, Howard ricreò parte di Piazza San Pietro, sala delle udienze e giardini vaticani nella Reggia di Caserta, interamente requisita per tre giorni, dal 17 al 20 giugno.[25] La biblioteca Palatina della reggia di Caserta fu usata come ambiente sostitutivo per la biblioteca vaticana.[26] La sera del 21 giugno sono state filmate alcune sequenze in Piazza San Bernardo, Santa Maria della Vittoria e Via Torino.[27] Dalla mattina di lunedì 23 giugno sino al giorno seguente, si sono ultimate le riprese in interni a Castel Sant'Angelo.[28]Il mese seguente, la troupe ha fatto ritorno a Los Angeles (California), dove il 10 è stata filmata una sequenza di 15 secondi all'Università della California con Tom Hanks in bicicletta lungo la pista per i corridori.[29] La seconda unità di scena è andata al CERN di Ginevra per le fotografie e le riprese video all'acceleratore di particelle Large Hadron Collider, materiale che è stato poi montato durante la post-produzione.[17]
Molte ambientazioni sono state ricostruite nei Los Angeles Studios della Columbia poiché al cast era stato vietato l'accesso ad altri luoghi di culto inerenti al film.[20] L'impossibilità di effettuare le riprese in piazza San Pietro ha costretto la produzione a ricostruire parte della piazza su scala originale in un'area di sosta per camion sita in Los Angeles[30], sulla base di riprese aeree e di migliaia di foto scattate da turisti al soldo della produzione.
Post-produzione
Al termine delle riprese, la società di effetti speciali e visivi Moving Picture Company è subentrata nel progetto partecipando alla fase di montaggio con i tecnici Daniel P. Hanley e Mike Hill.
Durante la lavorazione, un'unità di riprese di lavoro presso il CERN ha filmato materiale audiovisivo appositamente per un successivo montaggio che è avvenuto grazie all'uso del blue screen.[17] Allo stesso modo le diverse scene ambientate nei luoghi di culto, in cui erano state interdette le riprese, sono state in parte montate con la tecnica del digitale.
Riconoscimenti
- 2009 - Teen Choice Award
- Nomination Miglior film drammatico
- Nomination Miglior film drammatico dell'estate
- 2009 - Visual Effects Society
- Nomination Migliori effetti visivi a Angus Bickerton, Mark Breakspear, Ryan Cook e Barrie Hemsley
- 2010 - ASCAP Award
- Top Box Office Films a Hans Zimmer
- 2010 - Art Directors Guild
- Nomination Miglior scenografia in un film contemporaneo
- 2009 - World Soundtrack Awards
- Nomination Compositore dell'anno a Hans Zimmer
Colonna sonora
Le musiche del film, come già per Il codice da Vinci, sono state affidate al compositore tedesco Hans Zimmer. La scelta è stata quella di rielaborare e sviluppare la traccia Chevaliers De Sangreal, al fine di farne il tema principale anche di questo nuovo film.
Alla realizzazione delle musiche ha partecipato inoltre il violinista americano Joshua Bell.
Tracce
La colonna sonora è stata pubblicata il 12 maggio 2009 e include le seguenti tracce:
- 160 BPM
- God Particle
- Air
- Fire
- Black Smoke
- Science and Religion
- Immolation
- Election by Adoration
- 503
- H2O (Bonus Track)
Promozione
Il primo teaser poster è stato pubblicato in rete ai primi di ottobre 2008. Nella locadina è raffigurata una statua angelica che volge lo sguardo su una piazza San Pietro desolata e coperta da nuvole scure.[33]
Il 27 ottobre, il quotidiano USA Today ha pubblicato quattro clip tratte dalla pellicola, dando così inizio alla promozione.[34]
Il primo trailer è stato messo in rete il 30 dello stesso mese, inizialmente disponibile in lingua inglese è stato successivamente edito in italiano; il teaser ufficiale è comunque previsto per essere mostrato al giorno d'uscita di Agente 007 - Quantum of Solace.[35]
In novembre, la Sony Pictures ha dato inizio al marketing virale lanciando un sito allegato alle vicende degli "Altari della scienza" e della scomparsa del cilindro di antimateria, che mostra il suddetto oggetto con un conto alla rovescia che è dato scadere il giorno della prima statunitense.[36]
Fiat Group Automobiles ha partecipato attivamente alla realizzazione del film, fornendo alla produzione diversi veicoli FIAT, Lancia ed Alfa Romeo. Il gruppo italiano ha inoltre utilizzato Angeli e demoni per il lancio della nuova Lancia Delta nella motorizzazione 1.8 da 200 CV; la vettura è protagonista di alcune scene della pellicola, nelle quali sfreccia lungo le vie di Roma con a bordo i protagonisti del film.
Distribuzione
Inizialmente il film doveva essere distribuito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre 2008,[11] ma causa dello sciopero degli sceneggiatori che determinò il blocco della produzione, la data fu spostata e confermata per il 15 maggio 2009 in gran parte dei cinema internazionali;[8] nelle sale cinematografiche di Italia e Stati Uniti, l'uscita è invece stata anticipata al 13 maggio.
Divieti
In alcuni Stati, come Paesi Bassi, Corea del Sud, Finlandia, Svizzera, Irlanda, Singapore, Portogallo e Norvegia, il film è stato vietato ai minori di 14 anni.
Edizioni home video
Angeli e Demoni in Italia è uscito in edizione home video mercoledì 21 ottobre 2009. Sono state rese disponibili differenti edizioni:
- DVD - Angeli e demoni (1 DVD)
- DVD - Angeli e demoni (2 DVD)
- DVD - Angeli e demoni (Edizione limitata Extended Cut)[37]
Accoglienza
Incassi
Il film ha incassato in tutto il mondo la cifra di 485.930.816 dollari.[38]
In Italia ha totalizzato 7,4 milioni di euro nella prima settimana di programmazione, per un totale di 18.697.013;[39] al botteghino italiano Angeli e demoni si è classificato come 3º film più visto nel 2009, dietro Madagascar 2 e Natale a Rio.[40]
Critica
Diversamente da quanto successo per i film Il codice da Vinci di Howard e La passione di Cristo di Mel Gibson[30], la Lega cattolica americana, sotto la direzione di William A. Donohue, non ha annunciato attività dell'organizzazione contro la distribuzione del film, ma ha emesso un comunicato stampa: Template:Citazione
Differenze tra film e romanzo
- Il romanzo Angeli e demoni è stato scritto prima de Il codice da Vinci, e narra fatti avvenuti precedentemente a quest'ultimo; nella saga cinematografica, invece, Angeli e demoni è stato trasformato nel sequel de Il codice da Vinci.
- Nel romanzo non si sa esplicitamente quando è stato rubato il cilindro, mentre nel film il furto avviene subito dopo la conclusione dell'esperimento.
- Nel romanzo Langdon viene contattato di notte dal direttore del CERN; nel film viene raggiunto ad Harvard di mattina, mentre nuota in piscina, da un diplomatico della Città del Vaticano di stanza all'ONU.
- Nel film viene eliminato il personaggio di Maximilian Kohler, direttore del CERN.
- Nel romanzo l'assassino è molto grosso, di pelle scura, e discende dall'ordine degli Assassini; nel film l'assassino è un bianco, snello, ed è un professionista pagato per rapire e uccidere i cardinali.
- Nel film è Richter che viene accusato di essere il mandante degli omicidi ("Giano" nel romanzo) ed in seguito ucciso, mentre nel romanzo è Kohler (personaggio che tra l'altro non compare nemmeno nel film) che ha questa parte.
- Nel romanzo Vittoria Vetra è la figlia adottiva dello scienziato-sacerdote Leonardo Vetra; nel film è collega dello scienziato-sacerdote Silvano Bentivoglio.
- Nel romanzo i cilindri di antimateria erano stati creati proprio da Leonardo Vetra e Vittoria. Nel film vengono realizzati da un intero staff del CERN.
- Nel film Langdon incontra Vittoria per la prima volta a Roma, mentre nel romanzo i due s'incontrano al CERN di Ginevra (dove però Langdon non si reca nemmeno, nella trasposizione cinematografica).
- Nel film il capitano Olivetti non fa parte della Guardia Svizzera Pontificia, bensì del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.
- Nel romanzo l'ambigramma "Illuminati" viene impresso a fuoco sul torace di Leonardo Vetra, mentre nel film viene semplicemente inviato al Vaticano per fax.
- Il personaggio del camerlengo italiano Carlo Ventresca nel film è stato cambiato nell'irlandese Patrick McKenna.
- Il comandante Rocher nel film diventa Richter.
- Nel romanzo il personaggio di Padre Simeone, che chiede al grande elettore Strauss (Mortati nel romanzo) di iniziare il conclave anche senza i cardinali rapiti, non è presente.
- Il film esclude i personaggi del giornalista della BBC Gunther Glick e della sua operatrice Chinita Macri, che riprendono furtivi il recupero della salma del primo cardinale dalla Basilica di Santa Maria del Popolo e la morte del secondo cardinale in Piazza San Pietro.
- Nel film è il camerlengo che chiede a Langdon se crede in Dio, mentre nel libro è Vittoria che glielo chiede, appena arrivati a Roma.
- Nel romanzo Vittoria viene rapita dall'assassino, mentre nel film non viene catturata e si ritrova con Langdon prima di recarsi a Castel Sant'Angelo.
- Nel film l'assassino muore nell'esplosione di un'autobomba, mentre nel romanzo viene ucciso da Langdon e Vittoria.
- Nel romanzo il quinto ambigramma, il "Diamante degli Illuminati", è un'unione dei primi quattro (Earth, Air, Fire, Water) che forma un rombo (diamond in inglese), mentre nel film sono due chiavi rovesciate, simbolo di San Pietro (che è stato crocifisso capovolto).
- Nel romanzo a salire a bordo dell'elicottero con l'antimateria sono il camerlengo e Robert Langdon, quest'ultimo poi è costretto (essendoci un solo paracadute, usato dal camerlengo per salvarsi) a gettarsi con il telone di copertura dell'elicottero usandolo come fosse un paracadute; nel film sul velivolo sale solo il camerlengo, che poi si lancia con il paracadute.
- Nel romanzo si scopre che il camerlengo era il figlio del papa, che lui stesso aveva ammazzato, avuto con una suora mediante inseminazione artificiale, la quale rinunciando ai voti aveva dato alla luce Carlo Ventresca; inoltre la donna muore per lo scoppio di un ordigno lasciando così Carlo alle cure del papa. Invece nel film il camerlengo afferma di essere stato adottato dal papa.
- Nel film il cardinale Baggia sopravvive e viene eletto papa, mentre nel romanzo muore affogato.
- Il nome del cardinale Mortati nel film è modificato in cardinale Strauss e, a differenza del romanzo, dove viene eletto papa, nel film diventa camerlengo di Baggia.
- Nel film, all'interno della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove viene ucciso e marchiato con l'ambigramma "Fire" il cardinale spagnolo Guidera, Langdon sfugge all'assassino sgusciando all'interno di una camera segreta, sotto una tomba, mentre nel romanzo rimane incastrato sotto la tomba stessa dopo una colluttazione con l'assassino.
- Alla fine del romanzo il cardinale Mortati, divenuto papa, regala a Langdon il diamante degli Illuminati, nel film invece gli viene regalato il Diagramma della Verità.
- Nel libro, dopo essersi lanciato dell'elicottero Langdon distrugge per errore il Diagramma della Verità che aveva nella tasca della giacca, poiché finisce nel Tevere; nel film invece Langdon non cade nel fiume, il Diagramma viene salvato e consegnato dal Vaticano allo studioso per completare il suo libro. Langdon s'impegna a restituirlo quando redigerà il suo testamento.
- Il finale tra romanzo e film è diverso: nel libro, dopo, gli avvenimenti in Vaticano e l'elezione del nuovo papa, Langdon e Vittoria alloggiano in una camera d'albergo; qui Langdon riceve il diamante degli Illuminati dal Vaticano e dopo cena passa una notte d'amore con lei. Nella pellicola il finale si ferma all'elezione del nuovo papa, Baggia, ed al suo annuncio a Piazza San Pietro, a cui Langdon e Vittoria assistono direttamente dalla camera del pontefice. Quindi a Langdon viene consegnato il Diagramma della Verità di Galileo Galilei.
- Nel film non c'è nessun riferimento alla speciale intesa, che si trasforma in amore, tra Langdon e Vittoria Vetra.
- Nel film Vittoria Vetra chiede di farsi portare un plico dalla Svizzera contenente il diario del collega assassinato Silvano Bentivoglio, mentre nel romanzo è Kohler, direttore del CERN, a consultare il registro del padre di Vittoria, il fisico assassinato all'inizio del romanzo Leonardo Vetra, scoprendo così che il camerlengo gli aveva fatto visita un mese prima, per conto del Papa stesso, e che era lui il cospiratore.
- Nel romanzo il capitano Olivetti viene ucciso a Santa Maria della Vittoria con la rottura dell'osso del collo da parte dell'assassino, ed egli risulta essere l'unica persona morta in quella chiesa, oltre al Cardinale marchiato. Nel film ci sono diverse uccisioni e Olivetti viene assassinato con un coltello.
- Nel film, in Piazza Navona, l'assassino viene raggiunto da due Carabinieri e conseguentemente li uccide (fase mancante nel romanzo); in seguito, il cardinale Baggia viene gettato nella fontana legato a un carrello, diversamente dal libro in cui viene gettato solamente legato; infine, l'assassino fugge sul furgone dopo aver gettato il cardinale, evitando la parte di combattimento con Langdon.
- Nel film viene omessa tutta la parte in cui il camerlengo, prima di andare alla ricerca del cilindro di antimateria, si mostra al pubblico in Piazza San Pietro, marchiato, rivelando dell'antimateria stessa e del tentato attentato alla Città del Vaticano.
- A causa dell'esplosione del cilindro di antimateria, nel romanzo la Città del Vaticano e i fedeli presenti in Piazza San Pietro vengono scossi ma nemmeno un edificio viene danneggiato. Nel film vengono danneggiati i mosaici della Cupola di San Pietro.
- Nel romanzo, Robert Langdon si reca da solo (rubando una Citroën) in Piazza Navona dove affronta, prima armato poi in corpo a corpo nella fontana stessa, l'assassino. Nel film invece viene accompagnato da due Carabinieri che vengono uccisi dall'assassino prima di gettare una delle vittime nella fontana, e non c'è nessuno scontro tra Langdon e l'assassino.
- Nel romanzo, nessuno viene a sapere che una pagina del Diagramma è stata strappata da Vittoria, e Robert Langdon è lasciato solo nella sua seconda visita agli archivi vaticani. Nel film Olivetti si accorge della malefatta e in seguito manda il suo uomo Chartrand con Langdon, per evitare che altri documenti vengano danneggiati. Chartrand così rimane intrappolato con Langdon.
- Nel romanzo, Robert Langdon completa da solo il percorso dell'illuminazione, arrivando da solo ad intuire la posizione del covo degli Illuminati a Castel Sant'Angelo, e vi si reca introducendovisi in silenzio con l'aiuto di un cronista australiano; nel film è il sopravvissuto cardinale Baggia a rivelare la posizione del covo, e Langdon arriva alla fortezza assieme a membri dell'Arma dei Carabinieri.
- Nel romanzo il camerlengo Carlo Ventresca si suicida sul balcone della facciata di San Pietro, mentre nel film il camerlengo Patrick McKenna si toglie la vita all'interno della Basilica.
Inesattezze
Inesattezze storiche
- All'interno dell'Archivio Vaticano, Langdon e Vittoria parlano delle orbite ellittiche di Galileo Galilei; in realtà Galileo non concordava con Keplero (una delle tre leggi sostiene che le orbite dei pianeti sono ellittiche e il sole occupa uno dei due fuochi delle ellissi), bensì sosteneva che le orbite fossero circolari e poi per effetto dell'attrito la velocità del movimento variasse. Galileo era ancora influenzato dalla teoria aristotelica sulla perfezione dei movimenti circolari.
- Non è vero che il beato Pio IX (1792-1878) fece "castrare" le statue antiche e rinascimentali di personaggi maschili per non scandalizzare i fedeli mostrando gli organi genitali. La leggenda risale a una letteratura anti-clericale di lingua inglese della fine del XIX secolo. Alcuni organi genitali di statue particolarmente vistosi furono ricoperti con foglie di fico, a diverse riprese, dal XVII al XIX secolo senza che la cosa si possa imputare esclusivamente né principalmente a Pio IX.
- Certamente Pio IX non "distrusse statue pagane alla fine dell'Ottocento" nel centro di Roma o al Pantheon, come si afferma nel film e nel libro, per dei buoni motivi: alla fine dell'Ottocento Pio IX era morto e il centro di Roma, Pantheon compreso, era ormai governato dal Regno d'Italia; in più Pio IX promosse attivamente gli scavi e i restauri archeologici e lo studio dell'antichità romana, il che non mancò di essergli rimproverato da autori anche cattolici dell'epoca che consideravano questi studi e restauri come non consoni alla missione della Chiesa cattolica o come perdite di tempo.
- Nel 1668 la Chiesa Cattolica non promosse alcuna "purga" contro gli scienziati.
- Galileo Galilei (1564-1642) non avrebbe mai potuto conoscere le opere artistiche del Bernini posizionate nei pressi degli "Altari della Scienza", in quanto tali opere sono state tutte iniziate qualche anno dopo la sua morte e non ha scritto un libro chiamato Diagramma veritatis (Diagramma della verità).
- Template:Citazione necessaria
- Gli Illuminati non hanno mai avuto una presenza a Roma, né risultano conflitti fra la Chiesa e l'Ordine degli Illuminati che abbiano avuto per tema specifico la libertà della ricerca scientifica.
- Nel film viene affermato che l'Ordine degli Illuminati era una branca della massoneria. Tuttavia questo non è corretto. Infatti l'ordine all'origine Weishaupt è piuttosto critico nei confronti della massoneria, e si propone di fondare un ordine autonomo con rituali diversi. Tuttavia, i suoi primi rituali non riescono ad attirare un numero sufficiente di seguaci, e nel febbraio 1777 Weishaupt si fa iniziare come massone in una loggia di Monaco di Baviera chiamata Zur Behutsamkeit (Alla Prudenza). Nel 1780 un personaggio già piuttosto noto nella massoneria tedesca, il barone Adolf Franz Friedrich Ludwig von Knigge (1752-1796), aderisce agli Illuminati e nel periodo gennaio 1781 - gennaio 1782 ne rielabora i rituali in una forma più propriamente massonica. Ma, se è vero che questi rituali sono di tipo massonico e che molti dei membri degli Illuminati sono massoni, tecnicamente non si può affermare che l'Ordine degli Illuminati sia “una branca” della massoneria, trattandosi piuttosto di un ordine indipendente.
- Anche i templari hanno a che fare con gli illuminati, ma solo secondo la genealogia di Knigge. In realtà tutta la massoneria tedesca dell'epoca rivendica i templari come antenati. La spiegazione sta nel fatto che, quando la massoneria penetra nell'Europa continentale dalla Gran Bretagna, molti nobili europei cui è proposta l'adesione sono riluttanti a entrare in un'organizzazione le cui reali origini si situano nelle corporazioni dei “liberi muratori” che comprendevano, accanto agli architetti, anche i semplici operai edili. Nel 1736 il cavaliere André Michel de Ramsay (1686-1743) assicura in un famoso discorso ai nobili francesi che spera di reclutare nella massoneria che in realtà le corporazioni di liberi muratori britanniche hanno dato ricetto a “cavalieri perseguitati”, creando così un'origine del tutto mitica – ma più accettabile – per le logge massoniche. In Germania, dove già da anni corrono speculazioni su una pretesa continuazione segreta dell'Ordine dei Templari dopo la soppressione del 1307, i "cavalieri perseguitati" di Ramsay sono rapidamente identificati, appunto, con i templari. È vero che dopo il 1307 i templari hanno continuato a esistere per qualche tempo in alcuni paesi europei, ma l'idea di una loro prosecuzione dopo il XV secolo è considerata dagli specialisti accademici della loro storia “completamente demenziale” e legata a leggende “uniformemente sciocche” (così si esprime la storica francese Régine Pernoud [1909-1998] nel suo I Templari, trad. it., Effedieffe, Milano 1993, p. 11). In verità tutte le organizzazioni esoteriche fondate dal XVIII secolo a oggi si dotano di genealogie mitiche che risalgono ai templari, a Noè, a san Giovanni o a Salomone e passano per personaggi famosi della storia, della letteratura e dell'arte. In genere i loro membri meno sprovveduti sono consapevoli del carattere meramente simbolico e mitico di queste genealogie. Certamente sia Weishaupt sia Knigge sanno bene che le genealogie che propongono ai membri degli Illuminati sono “simboliche” o, per esprimersi più semplicemente, inventate da loro. Non esistono Illuminati prima del 1776.
- Non è del tutto corretto affermare, come fa Langdon nel film, che Gian Lorenzo Bernini abbia lavorato esclusivamente per la Chiesa cattolica: è vero che il Bernini ha lavorato molto spesso su commissione dei papi o di altri prelati della Curia romana, ma è altrettanto vero che la maggior parte delle opere commissionategli furono pagate personalmente dai committenti. Quest'ultimo è il caso ad esempio degli interventi berniniani ai Castelli Romani (il complesso monumentale chigiano di Piazza di Corte ed il santuario di Santa Maria di Galloro ad Ariccia, la Collegiata di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo), le cui spese furono saldate dal committente papa Alessandro VII e dalla sua famiglia[41].
Inesattezze riguardo alla Santa sede e suoi riti
- Nel film il ruolo di camerlengo viene assunto dal Segretario Particolare del defunto Pontefice. In realtà si tratta di una carica di nomina papale, che da molti secoli è affidata ad un Cardinale. Si tratta di ruoli incompatibili, poiché mentre il Segretario Particolare segue il Papa nei viaggi apostolici, il Camerlengo di S. Romana Chiesa cura gli affari ordinari della S. Sede in assenza del Pontefice.
- Nello stemma della Sede Vacante le chiavi decussate non sono invertite rispetto a quello della Santa Sede.
- Il Conclave non viene sigillato dal camerlengo come viene mostrato nel film, bensì è il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie che, subito dopo aver pronunciato l' "extra omnes" e aver fatto uscire dalla Cappella Sistina tutti i non aventi diritto a partecipare al lavori del Conclave, si avvia a chiudere dall'interno le porte della cappella che vengono sigillate da egli stesso soltanto a chiave (cum-clave) e non con particolari catenacci dall'esterno come viene mostrato nel film.
- Parte della pellicola è ambientata nell'appartamento papale. Ciò non sarebbe possibile poiché nella realtà, dal momento in cui è avvenuta la morte del Pontefice (o rinuncia) sino al termine del periodo di sede vacante, l'appartamento deve rimanere "sigillato" e, di conseguenza, non vi può essere accesso alcuno alle sacre stanze, nemmeno allo studio privato. All'inizio del film si dice, altresì, che l'appartamento papale rimane sigillato per i nove giorni di lutto della sede vacante; in realtà, come già detto precedentemente, rimane sigillato per tutto il periodo delle sede vacante, ossia fino all'elezione del nuovo pontefice, non fino al termine dei novendiali – che precedono il conclave.
- Anche se non è indicato da nessuna legge vaticana, il funerale di un papa, ormai da secoli, non viene celebrato all'interno della Basilica di San Pietro come avviene nel film, bensì nella grande piazza, dando modo a più fedeli possibile di prendervi parte anche in caso di intemperie come accadde, nello scorso secolo, per papa Giovanni Paolo I.
- Il feretro del pontefice, nella realtà, viene portato in processione in piazza San Pietro uscendo non dalla Basilica come mostra il film, ma da sotto il colonnato del Bernini, uscendo dalla Sala Clementina nel Palazzo Apostolico, dove la salma resta per alcuni giorni per essere omaggiata dai cardinali, dai membri della curia e dalle varie delegazioni straniere, per poi essere appunto esposta nella basilica per l'omaggio di tutti i fedeli.
- Sul pavimento della Cappella Chigi nella Basilica di Santa Maria del Popolo, Langdon nota delle stelle ad otto punte, e fa riferimento ad una simbologia degli Illuminati: in realtà si tratta solo dello stemma della famiglia Chigi, intestataria del giuspatronato della cappella, la cui blasonatura prevede appunto "sei colli d'oro sormontato da una stella ad otto punte dello stesso [colore]", inquartati con lo stemma dei Della Rovere.
- Dopo l'uccisione del terzo cardinale, un Carabiniere rivolgendosi a Langdon dice: «il Comandante Richter mi ha ordinato di scortarla in Vaticano». Questo è un errore, poiché Richter è il Comandante della Guardia Svizzera Pontificia, che appartiene alla Città del Vaticano, quindi egli non ha nessuna autorità sulle forze armate italiane.
- Quando il camerlengo e Vittoria Vetra aprono il sarcofago e la bara in cui è contenuto il cadavere del defunto pontefice, egli è coperto soltanto da un velo. In realtà i papi vengono sepolti in una cassa di legno posta all'interno d'una seconda cassa di zinco sigillata ermeticamente, quest'ultima a sua volta inserita in una terza cassa di legno massiccio; sarebbe pertanto impossibile giungere al corpo del papa aprendo soltanto una semplice cassa in legno. Inoltre il pontefice è rappresentato con solo lo zucchetto bianco sul capo, mentre nella realtà il pontefice viene sepolto vestito "come se celebrasse", cioè quindi anche con la mitria e i paramenti.
- Il cardinale Strauss, durante il conclave, ha il ruolo di "Grande Elettore", e dovrebbe rinunciare ad esso per essere eletto papa; il diritto canonico non prevede tale ruolo. Sempre il cardinale Strauss sostiene che solo un cardinale può essere eletto papa per scrutinio. Il diritto canonico non prevede tale limitazione, e prescrive che l'eletto sia consacrato vescovo nel caso non lo sia.
- Un giornalista in Piazza San Pietro dichiara di essere in attesa che il nuovo pontefice (di cui è stato annunciato il nome) s'affacci alla Loggia delle Benedizioni. Successivamente si vede la vestizione del neo-eletto. In realtà la vestizione precede e non segue il momento in cui il cardinale protodiacono fa il celebre annuncio "habemus papam". Subito dopo l'annuncio, il Papa s'affaccia e impartisce la benedizione apostolica ai fedeli.
- Nel film, durante la vestizione, al neo eletto papa viene consegnato l'anello piscatorio; ciò è però errato, in quanto questo simbolo del pontificato viene consegnato al nuovo pontefice, insieme al pallio, durante la messa di inizio pontificato che solitamente avviene all'incirca una settimana dopo l'elezione.
- Nel film, quando il nuovo pontefice si affaccia dalla loggia delle benedizioni, veste l'abito corale (mozzetta rossa, stola, croce con cordone), indossando però anche la mitria, che essendo un copricapo esclusivamente liturgico, nella realtà non viene mai messa in questo tipo di occasioni.
- La tomba di Pietro è sì ubicata nelle Grotte Vaticane, e precisamente sotto l'altare maggiore della basilica, ma il luogo di cui si fa riferimento nel film dove è nascosta la bomba non è l'attuale tomba dell'apostolo Pietro come dice il Camerlengo, bensì è la necropoli vaticana che fu scavata nel 1939 durante il pontificato di papa Pio XII, ed è ubicata al di sotto dell'attuale presunta tomba di San Pietro lungo poi la navata centrale della sovrastante basilica. Oltretutto questo luogo è comodamente raggiungibile attraverso un percorso ben preciso realizzato in seguito agli scavi effettuati dopo il 1939 e non tramite una botola nel pavimento come viene mostrato nel film.
- L'elezione per acclamazione e per compromesso nel Conclave è stata ufficialmente abolita da Giovanni Paolo II, con la Universi Dominici Gregis del 1996.
Sequel
Template:Vedi anche Dopo che il 15 settembre 2009 è stato pubblicato Il simbolo perduto, che vede il ritorno di Robert Langdon come protagonista, trattante la storia e l'influenza della massoneria nella storia sociopolitica degli Stati Uniti d'America fin dall'epoca dei Padri Fondatori, la Columbia Pictures ha annunciato l'intenzione di realizzare una trasposizione per il grande schermo.[42].
La Columbia Pictures ha poi annunciato i piani per la realizzazione di un film tratto dal romanzo entro il 2012 e Ron Howard, il regista degli altri due successi tratti dai best seller di Brown (Il codice da Vinci e Angeli e demoni), ha già riunito la produzione e il cast. Tom Hanks a tal proposito ha dichiarato: «Se me lo chiedono, non mi rifiuterò. Se torneranno sulla serie, spero che mi chiamino».
Nel 2013, dopo l'uscita del libro Inferno di Dan Brown, la Columbia Pictures ha pianificato la sua trasposizione cinematografica, confermando Tom Hanks nel cast, Ron Howard alla regia e David Koepp alla sceneggiatura[43].
Note
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- ↑ Angeli e Demoni - MYmovies
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- ↑ Emanuele Lucidi, Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano e Nemi, parte II cap. III p. 339.
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