Homo Erectus
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L'Homo erectus è una specie di ominidi estinta appartenente al genere Homo.
La sua scoperta risale al 1891, quando nel giacimento di Trinil dell'isola di Giava Eugène Dubois rinvenne una calotta cranica, insieme ad un molare e un femore. Dalle conoscenze fino ad allora accumulate egli desunse che si trattasse di un uomo scimmia, per cui gli diede il nome di Pithecanthropus erectus. Oggi noi sappiamo tuttavia che l'Homo erectus, come è stato poi ribattezzato, era un ominide più evoluto rispetto al genere Australopithecus. Circa 1 - 1,5 milioni di anni fa si stabilì in Asia. La capacità cranica di questa specie è di poco superiore a quella dell'Homo ergaster, cioè varia dagli 813 cc e i 1059 cc.
I manufatti prodotti dagli Homo erectus sono molto semplici: sembra che non conoscessero la tecnica acheuleana, come è emerso anche dai ritrovamenti fatti in Cina, dove tra i numerosi manufatti litici emersi non vi è presenza di bifacciali. Nel 2000 sono emersi una serie di fossili litici nella Cina meridionale, datati tra i 700.000 e gli 800.000 anni fa, che i due scopritori, Huang Weiwen e Rick Potts, propongono di assegnare al modo tecnico acheuleano (pur non essendo bifacciali). Tra le cause di questa mancata evoluzione tecnica vi può essere un impedimento oggettivo, come la mancanza di materiale utile per la costruzione di questi attrezzi o l'impossibilità della trasmissione di questa conoscenza da una generazione all'altra per un motivo a noi sconosciuto.
Un'altra tesi più accattivante è che la colonizzazione dell'Asia sia antecedente alla scoperta delle asce a mano avvenuta in Africa e che i colonizzatori siano rimasti isolati dai loro cugini africani. Negli ultimi anni sono stati fatti degli importanti ritrovamenti che confermano tale ipotesi, anticipando di alcune centinaia di migliaia di anni la colonizzazione dell'Asia. Il più importante è un teschio ritrovato nel 2001 a Dmanisi in Georgia, risalente a 1,8 milioni di anni fa. Con un volume di 600 cc. è il fossile più antico ritrovato fuori dall'Africa; i suoi tratti somatici sembrano essere comuni a quelli degli Homo ergaster africani. Altri fossili sono stati trovati in Cina e a Giava, alcuni dei quali molto antichi, come un cranio infantile senza faccia, risalente a 1,8 milioni di anni e alcuni resti incompleti e deformati, provenienti dall'area di Sangiran, di 1,6 milioni di anni.
- OH 9, "Chellean men". Scoperto da Louis Leakey nel 1960 nella Gola di Olduvai in Tanzania. l'età stimata è di 1.4 milioni di anni. Esso consiste in parte della scatola cranica con grossa cresta frontale (?) ed un cervello di 1065 cc.
- OH 12, "Pinhead". Scoperto da Margaret Cropper nel 1962 nella Gola di Olduvai in Tanzania. Esso è simile a OH 9 ma è più completo e piccolo, con una scatola cranica di soli 750 cc. La sua età e compresa tra i 600 mila e gli 800 mila anni.
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Descrizione
L' H. erectus aveva una capacità cranica maggiore rispetto all' Homo habilis. L' H. erectus avrebbe avuto una notevole somiglianza con gli esseri umani moderni, ma aveva un cervello di dimensioni corrispondenti a circa il 75% di quello dell' Homo sapiens. I membri della specie erectus erano piuttosto alti. Il dimorfismo sessuale tra maschi e femmine era leggermente più marcato di quello dell' H. sapiens, dato che i maschi erano più grandi delle femmine. La scoperta dello scheletro KNM-WT 15000 vicino al Lago Turkana in Kenya da Richard Leakey nel 1984 fu decisiva per la conoscenza della specie.
Utilizzo di utensili ed abilità generali
L' H. erectus usava utensili più diversificati ed avanzati dei suoi predecessori. Si trattava di strumenti di pietra; un'innovazione significativa fu l'utilizzo di asce a doppio filo.
Un sito chiamato Terra Amata, sulla Riviera Francese, era forse occupato da membri della specie erectus, e contiene alcune tra le prime (per quanto controverse) tracce dell'utilizzo di un fuoco controllato dall'uomo. Analoghe tracce sono state rinvenute in Israele. Ciononostante, alcuni studiosi continuano a ritenere che l'utilizzo del fuoco fosse raro nella specie, e che sia stato più caratteristico di specie avanzate del genere Homo - come l' Homo neanderthalensis.
Inoltre, è stata avanzata l'ipotesi che l' H. erectus sia stato il primo ominide in grado di utilizzare zattere per attraversare oceani, ma la tesi rimane controversa. [1]
Aspetti sociali
Antropologi come il già citato Leakey credono che l' erectus fosse significativamente più vicino dal punto di vista della vita sociale agli uomini moderni rispetto ad altre specie precedenti. Va precisato, però, che i fossili dimostrano come l'anatomia delle vie aeree dell' erectus non gli permettesse di produrre suoni di una complessità paragonabile a quella del linguaggio moderno.