Caduceo

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Versione attuale delle 18:41, 4 mar 2021

Il Caduceo
Vaso di Gudea
Sviluppo della superficie del Vaso di Gudea, dedicato a Ningishzida (XXI secolo a.C. cronologia breve). Il caduceo viene interpretato come rappresentazione del dio stesso e della doppia elica del DNA

Un caduceo (kerykeion in Greco) è un bastone con due serpenti (per l'esattezza la tradizione vuole che si tratti di Zamenis longissimus detto anche colubro di Asclepio o saettone) attorcigliati intorno ad esso. La parola italiana deriva dal latino caduceus che, come detto, riprende il greco antico Karykaion, aggettivo di karix (o keerix), traducibile come araldo.

Il termine presenta una medesima etimologia, ed è identico, salvo adattamentigrafici e fonetici, sia in francese, inglese e spagnolo, mentre la forma tedesca heroldstab traduce l'espressione bastone dell'araldo.

Il caduceo era un simbolo del commercio ed è associato con il dio greco Ermes (Ermete-Mercurio). Ordinariamente era un bastone di araldo, a volte con ali, con due nastri bianchi attaccati. I nastri col tempo diventarono serpenti in forma di otto.

Attualmente è spesso utilizzato scambievolmente con il Bastone di Asclepio, associando il caduceo con la medicina, specialmente negli Stati Uniti. Storicamente i due simboli ebbero significati distinti. Il simbolo è inoltre usato in Italia come emblema dell'Ordine dei Farmacisti.

Secondo alcuni autori, sia il bastone di Asclepio, con un serpente attorcigliato, sia il caduceo di Hermes, con due serpenti, deriverebbero da un antico metodo, ancora valido, di estrazione dai tessuti sottocutanei, per arrotolamento su un bastoncino, della femmina adulta di Dracunculus medinensis (elminta diffuso in molte regioni rurali dell'Africa e del Medio Oriente); l'operazione, che poteva durare giorni, doveva essere eseguita da medici molto esperti, perché il verme non si rompesse durante l'estrazione. Se succedeva, il verme moriva nel tessuto sottocutaneo e non si poteva più estrarre.

L'esatto significato del caduceo rimane comunque non molto chiaro. Il caduceo era il bastone o lo scettro del dio greco Hermes (divenuto Mercurio per i Romani) che lo esibiva come simbolo per dirimere le liti. Per questo il caduceo veniva mostrato dagli araldi e dagli ambasciatori come simbolo della loro funzione mediatrice e come emblema della loro inviolabilità. Lo scettro, all'inizio un semplice bastone, aveva anche una valenza morale, poiché rappresentava la condotta onesta ed al tempo stesso la salute fisica della persona. Hermes/Mercurio, in quanto messaggero degli dei, era anche il mediatore della volontà divina presso gli uomini. Per E.Zolla ( "Le meraviglie della Natura" - Ed.Marsilio 1991 pag.42), il caduceo rappresento' in tempi antichi un ramo d'alloro con cui si celebrava la rinascenza primaverile promosssa dalla nuova aria della stagione. Di Asclepio l'alloro era la "pianta" come il serpente ne era l'animale. E nel caduceo il mondo della "pianta" e quello "animale" ne sono riuniti.

Tra classicismo e religione

Prima che a Hermes/Mercurio, il bastone era stato emblema di Ermete Trismegisto, progenitore dell'arte magica egizia, e rappresentava la sintesi del sapere universale, dalla religione, alla medicina, alla morale, alla filosofia fino alle scienze e alla matematica.

La componente del caduceo è comunque duplice: da una parte il bastone, dall'altra il serpente. Dalla Bibbia sabbiamo che il serpente possedeva una doppia valenza, aspetto ambiguo tra i valori simbolici di vita e morte, fecondità e tentazione. Mosè aveva un bastone con serafino in bronzo attorcigliato dotato di poteri tali da consentire di ridare vita ai moribondi. Nel libro dei Numeri è riportato che il popolo di Israele, per l'insofferenza a cibarsi di manna nel deserto, fu punito da Dio con il morso di serpenti velenosi. Dietro mediazione di Mosè, poi Dio stesso suggerì un rimedio: un serpente di rame da avvolgere attorno ad un bastone: si sviluppa la prerogativa duplice del caduce: il bastone inteso come mediatore ed il bastone che salva dal male e dal pericolo ridonando al vita a chi era in procinto di perderla.

Il caduceo è uno dei simboli più antichi della storia della civiltà umana: rappresentazioni del caduceo sono state ritrovate in una coppa appartenuta al re mesopotamico Guda, sovrano della città di Lagash. Simbolo diffuso anche nell'antico Egitto dove, in alcuni monumenti funebri, il dio dei morti Anubi veniva rappresentato con un caduceo stretto tra le mani. Tra i babilonesi il caduceo era la prerogativa del dio Mindzida.

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