Nibiru
Da Ufopedia.
Riga 7: | Riga 7: | ||
In un mito babilonese, poi ripreso dagli egizi, Nibiru era la causa di incredibili cataclismi nel Sistema Solare: un tempo, cozzando con il pianeta del dio [[Tiamat]], lo distrusse, creando da alcuni frammenti la Terra e da altri la cintura degli asteroidi [1]. | In un mito babilonese, poi ripreso dagli egizi, Nibiru era la causa di incredibili cataclismi nel Sistema Solare: un tempo, cozzando con il pianeta del dio [[Tiamat]], lo distrusse, creando da alcuni frammenti la Terra e da altri la cintura degli asteroidi [1]. | ||
- | Per misurare la [[precessione degli equinozi]], tra gli antichi [[Sumeri]] e in Babilonia, il cielo veniva diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori [[Anunnaki]], ogni spicchio misurava circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra proiettata sulla [[Luna]] durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Annunaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla terra. | + | Per misurare la [[precessione degli equinozi]], tra gli antichi [[Sumeri]] e in [[Babilonia]], il cielo veniva diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori [[Anunnaki]], ogni spicchio misurava circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra proiettata sulla [[Luna]] durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Annunaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla terra. |
Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru. | Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru. | ||
Versione delle 20:52, 18 feb 2009
Nibiru, per gli antichi Babilonesi, era il corpo celeste associato al dio Marduk. Per gli antichi Egizi era la Stella imperitura dalla quale Ra era sceso sulla Terra. Il nome "Nibiru" viene dalla lingua degli Accadi e significa punto di attraversamento o di transizione. Era rappresentato nell'antichità da una croce con un disco alato. Nella maggior parte dei testi babilonesi è identificato col pianeta Giove; nella tavoletta n. 5 dell'Enuma Elish potrebbe essere la Stella Polare, che a quel tempo non era quella di oggi, ma Thuban o forse Kochab. Si pensa corrisponda al pianeta ipotetico studiato da Percival Lowell (Pianeta X).
Secondo gli scrittori Zecharia Sitchin e Burak Eldem, gli scritti sumeri quando parlano di Nibiru si riferiscono ad un pianeta del nostro sistema solare oggi sconosciuto (grande 2 volte la terra, di colore rosso-oro, di periodo orbitale 3600 anni o 1 shar, perielio tra Marte e Giove e afelio molto più in là di Plutone dalle parti di Nemesis, di orbita inclinata di 11° rispetto all'eclittica), ma l'archeologia e l'astronomia ufficiali non prendono sul serio quest'ipotesi. Secondo queste interpretazioni della mitologia sumera, alcune delle lune di Nibiru si chiamavano Turbine di Vento, Vento dell'Est, Vento del Nord, Vento del Sud e Vento Occidentale.
In un mito babilonese, poi ripreso dagli egizi, Nibiru era la causa di incredibili cataclismi nel Sistema Solare: un tempo, cozzando con il pianeta del dio Tiamat, lo distrusse, creando da alcuni frammenti la Terra e da altri la cintura degli asteroidi [1].
Per misurare la precessione degli equinozi, tra gli antichi Sumeri e in Babilonia, il cielo veniva diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori Anunnaki, ogni spicchio misurava circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra proiettata sulla Luna durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Annunaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla terra. Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru.
Dopo i sumeri, i babilonesi indentificarono a volte con Nibiru anche i pianeti Mercurio o Giove o Marte, che passavano in coincidenza nella zona crepuscolare verso sud all'alba e apparivano rosseggianti, sul cielo diviso in due dal sorgere del sole, ad est la luce e a ovest le tenebre, come simbolo del dio Marduk che divide in due il cielo. La posizione della fascia di attraversamento era misurata dai Babilonesi con uno strumento astronomico primitivo fatto a croce, che nel medioevo un astronomo ebreo fece conoscere in Europa e che è denominato Bastone di Giacobbe.
Indice |
Zecharia Sitchin e ZetaTalk
Negli anni recenti, il lavoro di Zecharia Sitchin ha generato molta attenzione da parte degli ufologi. Sitchin afferma di aver scoperto, tramite le sue traduzioni dei testi Sumeri, evidenze che la razza umana fosse in passato visitata da gruppi di extraterrestri provenienti da un pianeta distante dal nostro sistema solare (Nibiru, diventato il dodicesimo membro del sistema solare dopo la Battaglia Celeste).
Parte di tale teoria si lega in un'interpretazione astronomica del mito della Creazione Babilonese, Enuma Elish, nella quale Zecharia scambia i nomi degli Dei con quelli d'ipotetici pianeti. Anche se dalle prime evidenze di omissione volontaria da parte di Sitchin, tali teorie rimangono per la maggioranza, come pseudo-scienza.
Le teorie di Sitchin propongono i pianeti Tiamat e Nibiru, dove Tiamat si suppone esistesse tra Marte e Giove. Sitchin, inoltre, postulò che Tiamat fosse un pianeta in un sistema solare molto diverso dal nostro, come forma, la cui orbita fosse distrutta dall'arrivo di un largo pianeta, o piccola stella (inferiore alle venti volte le dimensioni di Giove), che passò attraverso il Sistema Solare tra i 65 milioni e 4 miliardi di anni fa. Le due orbite causarono la collisione di Tiamat con una luna di questo oggetto, nota come Nibiru. Gli effetti di tale collisione sono considerati, da parte di alcuni pseudo-scienziati, essere l'origine della cintura d'asteroidi del nostro sitema solare, la luna ed il nostro Pianeta Terra.
Iniziando nel 1995, siti internet come ZetaTalk, hanno identificato Nibiru come il "Pianeta X", oggetto largo del nostro Sistema Solare corrente, in rotta di collisione con la Terra. Sitchin stesso rigetta tali dichiarazioni.
Per i Babilonesi, Nibiru era il corpo celeste, o regione, associato al Dio Marduk. Tale parola è priva di significato certo. A causa di ciò, l'ipotetico pianeta Nibiru è talvolta riferito come Marduk. Sitchin ipotizza ch'esso è un pianeta con un'orbita altamente ellittica attorno al Sole, con un passaggio al Perielio di circa 3600 anni. I vari passaggi ipotizzati, di tale pianeta, sono tra i 3600 ai 3760, forse 3741. Egli afferma anche che Nibiru, o Marduk, fosse un pianeta simile al nostro come tecnologia e razza, chiamata Annunaki, i quali visitarono la terra in cerca di particelle d'oro.
Questi avrebbero colonizzato la Terra 445.000 anni fa e si sarebbero ibridati con l'Homo Erectus locale per generare l'Homo Sapiens Sapiens.
Inoltre secondo la contattista americana Jelaila Starr Nibiru sarebbe ora praticamente traformata in un'immensa nave spaziale (tipo la "morte nera" di Guerre Stellari) al servizio della Federazione galattica e in comune con altre razze aliene come i Rettiliani e i Grigi.
Nibiru e il 2012
Secondo una teoria che si è diffusa in questi anni attraverso internet e il portale YouTube, Nibiru farà ritorno nel Sistema Solare nel 2012, e il 21 Dicembre 2012 incrocerà l'orbita della Terra. Secondo i sostenitori di questa teoria, i poli magnetici di Nibiru, molto più potenti di quelli terrestri, causeranno una catastrofe a livello globale sul nostro pianeta. Ci saranno terremoti spaventosi che faranno crollare abitazioni e ogni altro artefatto umano, spaventosi maremoti che sommergeranno molti continenti. L' umanità verrà dimezzata, gli unici a salvarsi saranno quelli che si rifugeranno in montagna. Secondo tali sostenitori, dopo il 2012 la Terra verrà profondamente cambiata, i continenti saranno molto diversi da quelli di oggi. L'Europa verrà completamente sommersa, come anche il sud America e l'Asia orientale. Emmergerebbero nuovi continenti, tra cui Atlantide. Secondo i maya, a questo punto inizierebbe una nuova era, un nuovo "lungo computo" che terminerebbe tra altri 3600 anni, con un nuovo passaggio di Nibiru. A confermare tale teoria ci sarebbe un fantomatico politico norvegese, il quale affermerebbe che i governi USA ed Europei sanno di Nibiru e stanno costruendo rifugi sotteranei per salvare circa 1.000.000 di persone, coloro che dovranno poi ripopolare la Terra. Secondo quest'uomo si salverebbero solo i politici, i medici, gli avvocati e i ricchi. Suddetto politico infine sosterrebbe che gli unici esseri umani a salvarsi saranno quelli che verranno salvati. Tutti gli altri, anche se dovessero sopravvivere al passaggio di Nibiru, verranno uccisi dai militari.
Galleria immagini
Bibliografia
- "The Fifth Tablet of Enuma Elish", di B. Landsberger e J. V. Kinnier Wilson, nel Journal of Near Eastern Studies: Vol. 20, No. 3. (Jul., 1961), pp. 174-176.
Note
1^ AA.VV. Il codice delle piramidi