Capitan Harlock
Da Ufopedia.
Template:Nihongo è un manga di fantascienza creato da Leiji Matsumoto nel 1976, dal quale è stata tratta anche una serie televisiva anime di 42 episodi, prodotta nel 1978 dalla Toei Animation, prima di una lunga serie di opere d'animazione ispirate allo stesso universo. I primi 25 episodi sono stati importati in Italia e trasmessi per la prima volta su Rai 2 a partire dal 9 aprile 1979 all'interno del programma contenitore "Buonasera con... Rita al circo"; la serie completa è invece stata trasmessa sempre su Rai 2 a partire dal 18 settembre dello stesso anno[1][2]. Successivamente la serie è stata pubblicata dalla Yamato Video prima in VHS, e poi anche in DVD in versione integrale.
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Trama
Capitan Harlock è la prima serie organica che ha per protagonista Capitan Harlock, il personaggio del manga creato da Matsumoto.[3]
Secondo la narrazione della voce fuoricampo, la storia ha inizio "Tanto tempo fa, nel lontano 2977". Il Governo Unificato della Terra guida un pianeta in pace, in cui le persone vivono in uno stato di perenne indifferenza rispetto a quello che accade nel mondo ed intorno ad esso. Le macchine hanno sostituito l'uomo nei lavori più comuni. Il prezzo che ha pagato la Terra per l'avidità dell'uomo è stato lo spreco di tutte le sue risorse, i mari sono stati quasi prosciugati e molti beni vengono attinti da altri pianeti, perché ormai la Terra non è più produttiva.
La classe dirigente, rappresentata dal Primo Ministro, è intenta solo a racimolare voti alle elezioni e a negare l'evidenza di gravi problemi. Le persone che non condividono questo tipo di mentalità sono tenute ai margini della società, considerate fuorilegge (Capitan Harlock e la sua ciurma) o idealisti fuori di senno (il professor Dayu e la sua famiglia).
Questo stato di apatia non viene turbato nemmeno dall'arrivo sulla Terra di una misteriosa e gigantesca sfera nera, chiamata Pennant, che precipitando causa un immane disastro, oltre che la morte di alcuni eminenti scienziati, tra cui il professor Dayu. Harlock inizia ad indagare su questa sfera e scopre che l'oggetto, coperto da strane iscrizioni, è stato inviato come monito dal potente pianeta Mazone, che vuole conquistare la Terra e trasformarla nella sua seconda patria. Comincia quindi una guerra solitaria a bordo della sua astronave Arcadia contro le Mazoniane, per salvare la Terra. A lui si unisce, per spirito di vendetta e ribellione verso la società indifferente, Tadashi Dayo, figlio dello scienziato morto.
Capitan Harlock, quando non è in combattimento, trova il tempo di scendere sulla Terra e fare visita a Mayu, figlia del suo migliore amico. Mayu ha sette anni e vive in un collegio, dove viene spesso maltrattata a causa della sua amicizia con il pirata spaziale (che legalmente è il suo tutore) e viene spesso utilizzata come esca dal ministro della difesa Kirita per cercare di catturare Harlock.
Nonostante i trucchi e le trappole organizzate dagli umani e dalle Mazoniane per distruggere Harlock e l'Arcadia, riesce sempre a sfuggire e vincere le battaglie. Aiutato anche dallo spirito dell'amico morto Tochiro Oyama (padre di Mayu e costruttore dell'Arcadia), rimasto nella nave pirata, riesce a danneggiare fortemente la flotta mazoniana e a salvare la Terra. Infine, Harlock si scontra in duello con la regina delle Mazoniane chiamata Raflesia e dopo averla ferita la costringe ad abbandonare i suoi propositi di conquista.
Qualità tecnica
Questa prima serie ha una grafica dalla qualità discontinua, con episodi che variano sia nello stile, sia nel numero di particolari del disegno. Vi sono, apparentemente, almeno tre o quattro "tipologie" in cui gli episodi si possono inserire, con differenze notevoli in termini di qualità di realizzazione, come d'altra parte all'epoca non era raro nelle serie giapponesi (per esempio, in Daitarn III). Tra gli episodi più curati vi sono il settimo (La piramide in fondo al mare), il tredicesimo (Il castello stregato nel mare della morte) e il diciannovesimo (Il tranello della regina Raflesia). Esempi di episodi "medi" possono riconoscersi nel primo (Bandiera pirata nello spazio), quarto (Sotto la bandiera della libertà) e quinto (Ai confini delle stelle), mentre la qualità della grafica scade molto nel secondo (Assalto dall'ignoto), nel quattordicesimo (La lapide ai piedi della sfinge) e nel ventiduesimo (Il sepolcro dello spazio). La qualità della grafica, come è normale, non è necessariamente correlata a quella della narrazione.
La colonna sonora, composta da Seiji Yokoyama, è una delle più apprezzate degli anime giapponesi ed è registrata con la Columbia Symphonic Orchestra, costituita da oltre 40 elementi. Utilizza temi classici, con ispirazione al "genere" musicale dei film d'avventura cappa e spada. Non mancano strumenti moderni e alcuni brani ottenuti con ocarine e arpe. Molto usato anche il pianoforte, gli archi e alcuni strumenti a percussione. Sono presenti, anche se minoritari rispetto ai brani solo strumentali, alcuni pezzi cantati. Nell'insieme questi brani coprono tutta la gamma di emozioni e di situazioni, dalle scene più introspettive alle battaglie mortali.
Personaggi
- Capitan Harlock: è il protagonista della storia, un pirata misterioso e taciturno, che viaggia sulla nave spaziale Arcadia attraverso lo spazio. Il suo aspetto è inconfondibile, con un enorme mantello nero e la cicatrice sul volto. Di lui, della sua vita passata, si conosce poco, se non che è stato amico di Tochiro Oyama, il geniale costruttore della nave spaziale. Harlock è una persona idealista, romantica, ma anche capace di azioni violente e coraggiose. La sua visione della società terrestre è molto critica, ma si sforza di credere ad un mondo migliore per pochi meritevoli. In tutti i paesi in cui il fumetto è stato tradotto Capitan Harlock non ha mai cambiato nome, tranne che in Francia, dove è stato ribattezzato "Capitaine Albator". Questa scelta apparentemente ha avuto lo scopo di evitare confusione con il marinaio chiamato "Capitaine Haddock", uno dei personaggi principali del fumetto belga Tintin.
- Mayu: la piccola figlia di Tochiro ed Esmeralda, di cui Harlock è il tutore. Il pirata le è profondamente legato e spesso torna sulla Terra per incontrarla.
- Tadashi Dayo (e il padre, il Professor Dayo): è un ragazzo di 14 anni e ha perso la madre in un incidente spaziale qualche anno prima dell'inizio della storia. Il padre, il professor Dayo, un astronomo di spicco, ha cercato inutilmente e caparbiamente di allertare il governo terrestre della minaccia aliena, ma è stato ignorato e siccome egli aveva intuito la gravità dei fatti venne ucciso dalle mazoniane. Anche il figlio Tadashi rischiò la vita, ma venne salvato da Harlock. Passato un periodo sull'Arcadia, fu poi perseguitato dai terrestri per la sospetta affiliazione con i pirati spaziali. Scappato dalla custodia dei suoi aguzzini, tornò da Harlock, giurando sulla bandiera della nave e da allora combatté con l'Arcadia. Odia profondamente le Mazoniane per l'assassinio del padre, e ha un temperamento molto avventato e rabbioso. Nondimeno Harlock lo perdona sempre per i suoi errori, soprattutto perché rivede in lui se stesso da giovane.
- Yuki Key: unica ragazza della ciurma, è figlia di uno scienziato morto in un incidente, che poi scoprirà essere stato causato dal fidanzato. Persa anche la madre, morta di crepacuore dopo il marito, viene scoperta a bordo di un'astronave come clandestina, ma il caso vuole che l'Arcadia assalti la nave e trovi Yuki in cella. Lei chiede di entrare in servizio come pirata. Diventa Ufficiale di Bordo ed è generalmente presente sulla plancia comando. Il suo temperamento è solitamente calmo e riflessivo. Per Tadashi dimostra qualcosa di più che una fraterna attenzione, ma almeno durante i due anni a bordo non accade nulla, con il ragazzo troppo immaturo e rabbioso per pensare ad altro che alla vendetta del padre.
- Meeme: aliena del Pianeta Yura, su cui la guerra nucleare prima e strane piante aggressive poi hanno sterminato la popolazione. Harlock la trovò quasi per caso, e da allora lei gli è devota fino alla morte. Suona l'arpa e si nutre solo di alcol, è vestita con una vestaglia viola, e ha la caratteristica di non avere la bocca, mentre gli occhi sono giallo limone, senza pupille. Dolce e servizievole con Harlock, se necessario si batte fino alla fine con estrema e insospettabile forza per il suo capitano.
- Yattaran: altro membro dell'equipaggio di rilievo, questo ragazzo tarchiato e occhialuto, con i capelli chiari, è un genio della scienza, con la passione per i modellini di ogni genere. Svagato e perso nelle sue fantasie, spesso disobbedisce ad Harlock perché non ha ancora costruito il suo modellino, ma interviene comunque in tempo per risolvere la situazione quando richiesto. In amore è sfortunato, come si vede nell'episodio 23, che parla della sua vita precedente all'imbarco.
- Dottor Zero: medico di bordo, è un ometto di poche parole, intento a bere sakè e a litigare con Masu, la cuoca di bordo. Nonostante la sua professionalità sia poco appariscente, i suoi servizi sono di grande importanza in numerose occasioni, anche quando si tratta di salvare delle mazoniane.
- Masu: la cuoca di bordo, una vecchia inacidita e brontolona, cucina male ma difficilmente qualcuno ha il coraggio di protestare. In genere se ne sta in cucina, oppure litiga con il Dottor Zero, o insegue gli animali della ciurma (il gatto del dottore e l'uccello di Harlock).
- Maji: capomacchinista dell'Arcadia, è una persona che ha pochi contatti con il resto dell'equipaggio, e nel suo passato ha la terribile esperienza di avere sposato una splendida donna che si è rivelata una mazoniana. Da allora viaggia con Harlock alla ricerca della figlia, rapita dalle Mazoniane.
- Il computer: nell'Arcadia vi sono in tutto una quarantina di persone, ma aleggia anche un'altra presenza. Nel locale computer vi è una macchina particolare, che dà chiari segni di un comportamento anormale per una macchina, e più consono ad un uomo; l'enorme calcolatore di bordo ha infatti in sé lo spirito del suo creatore, Tochiro, che anche dopo la morte è voluto rimanere a bordo della nave di Harlock.
- Altri membri dell'equipaggio: sebbene l'Arcadia abbia diverse altre persone a bordo, la loro presenza è molto trascurata, e difficilmente esse recitano un qualche ruolo in prima persona.
- Il Presidente: basso, baffetti, occhiali quadrati, il Presidente del governo terrestre è una persona di qualità infime, teso a speculare grazie alla sua posizione e interessato ad argomenti veniali e al controllo delle masse tramite il benessere diffuso. È presuntuoso e furbesco, con idee furbe e ottuse al tempo stesso, e interessato solo a cose che non mettano in discussione la sua posizione.
- Il Consigliere Kirita: personaggio ambiguo, portato a gesti sleali (come il rapimento di Mayu) pur di catturare Harlock, che è il suo principale interesse. Ad un certo punto si accorge che le Mazoniane non solo esistono, ma sono anche una vera minaccia. A quel punto si allea con Harlock, e muore per difendere la sala del computer dell'Arcadia, assaltato da un reparto di mazoniane durante uno degli episodi più drammatici della serie. Non saprà mai, però, che in quello stesso locale è morta anche Namino Shizuka, che lui credeva essere una terrestre.
- Namino Shizuka: una mazoniana infiltrata che passava come terrestre, usa il consigliere Kirita per entrare nell'Arcadia. Dopo che ci riesce, grazie alle raccomandazioni dell'ex-nemico di Harlock, sabota i macchinari dell'astronave, tenta di sedurre Harlock, ma si innamora di lui e in seguito viene scoperta per la sua reale natura. Allontanata dall'Arcadia, viene attaccata anche dalle astronavi mazoniane che non le perdonano di avere fallito il compito. Ma Harlock ordina di salvare Namino e di riportarla a bordo. Nonostante le ferite, lei sopravvive alla battaglia, ma a quel punto non ha più un posto dove restare, se non come prigioniera dell'Arcadia. Sceglie diversamente, e simulando di avere una bomba con sé minaccia di distruggere il computer della nave. Viene uccisa da Tadashi. Scoperto il trucco, le vengono tributati funerali ufficiali, avvolta nella bandiera dei pirati. Harlock la porta sul ponte e la lascia andare nello spazio.
- Regina Raflesia: il nome originario è Lafresia. Regina di Mazone, una delle mazoniane più belle, alta e dall'aspetto delicato, monarca assoluta del suo popolo in cammino dal pianeta Mazone alla Terra: è una donna dotata di grande carisma, ma anche sola con il peso della sua responsabilità. Ordina spesso azioni violente contro i dissidenti, e diventa più pericolosa mano a mano che Harlock le causa problemi. Perde il suo potere materiale quando l'Arcadia le distrugge la flotta. Harlock l'affronta nel 41imo episodio e la spoglia con un colpo di spada. Le ordina di andarsene con la sua gente, senza ucciderla. Raflesia vuole che Harlock la rispetti, una volta messo di fronte alla sua superiorità da sconfitto, ma ottiene il suo disprezzo quando è costretta a ricorrere all'espediente di rapire Mayu, così da riaffermare il suo comando.
Curiosità
- Yattaran è la caricatura di Kaoru Shintani, fumettista appassionato di modellismo soprattutto aeronautico, che per lungo tempo fu assistente di Matsumoto.
- Il nome della regina delle Mazoniane sembra apparentemente ispirato alla Rafflesia, un fiore indonesiano, di dimensioni gigantesche e dall'odore sgradevole.
Le belle donne che bruciano come carta
Le Mazoniane, il popolo che dallo spazio profondo si avvicina alla Terra, appaiono per la prima volta nel secondo episodio, anche se il mistero su di loro non si risolve in quella puntata. La loro natura sarà meglio rivelata nel terzo episodio, quando il padre di Tadashi viene ucciso da una di loro.
Fisiologia e società
Nonostante la somiglianza esteriore, esse effettivamente hanno una fisiologia del tutto differente da quella degli esseri umani. Infatti sono esseri con un metabolismo del tutto dissimile, perché di natura vegetale e non animale, come dimostra il colore verde che in genere hanno. Una loro caratteristica raccapricciante è l'autocombustione: quando uccise bruciano fino a incenerire totalmente. L'episodio 3, intitolato "La donna che brucia come carta" lo dimostra per la prima volta. Le fiamme bluastre che si sprigionano (per un tempo tra l'altro davvero breve per incenerire un essere umanoide dalla massa di decine di chilogrammi) le avvolgono lasciandone solo un mucchio di cenere.
Un'altra caratteristica è che esse non hanno bisogno della sessualità per riprodursi, a dispetto delle succinte ed eleganti uniformi che indossano. Nell'episodio 17 Maki, il macchinista dell'Arcadia, scopre che la figlia che credeva sua non è veramente tale. Esse sono generate da particolari piante, simili ad enormi cavolfiori. Però, anche i singoli individui sono capaci di generare, come si osserva nel 40mo episodio. Un altro indizio della capacità di generare in maniera diretta da parte dei mazoniani è dato dalle immagini dei civili nelle navette di vari episodi, come il 26mo. Probabilmente, le militari sono una sorta di casta a sé, che viene fatta nascere ed allevata separatamente. È una sorta di suddivisione sociale altamente specializzata, come con le formiche.
Ma la loro caratteristica più eminente è la loro bellezza e perfezione fisica, simile a quella delle modelle in voga a partire dagli anni settanta. Le mazoniane hanno un aspetto delicato, mani lunghe, statura alta, pelle luminosa, capelli generalmente verdi, lunghissimi, sciolti, lisci e fluenti (sono forse funzionali al metabolismo, in ogni caso appaiono pensati con l'equazione foglie=capelli, come si vede anche nelle scene in cui si dimostrano capaci di trasformarsi anche in piante). La bellezza delle mazoniane non manca di colpire profondamente i compagni di Harlock (e talvolta anche lui, che pure è di animo imperturbabile). Ma la loro indole non è altrettanto gradevole e se devono, uccidono i terrestri senza pietà. Loro non sono esseri umani, e non considerano gli umani importanti. Inoltre, la società militare di Mazone ha un regime tanto rigido, e un popolo così numeroso, che la vita dei mazoniani stessi non pare particolarmente tenuta in considerazione.
La società mazoniana è di tipo matriarcale: sono le femmine ad avere il controllo di tutto, mentre i maschi sono quasi invisibili, senza alcun ruolo militare, e relegati nella massa della popolazione civile. Il che non è di poco conto, perché la società mazoniana è, almeno nell'epoca descritta, fortemente militarizzata. Come le Amazzoni, da cui probabilmente il nome, le mazoniane sono infatti un popolo guerriero, disposte senza battere ciglio a combattere fino alla morte contro i nemici esterni e talvolta anche interni.
Le ragioni del popolo di Mazone
La domanda che si potrebbe fare è se le Mazoniane siano "cattive". Questa è una domanda per nulla banale, che tormenta l'equipaggio dell'Arcadia come anche lo spettatore. L'ambiguità di fondo della storia e del concetto di bene e male assoluto la rende, nonostante la sua ambientazione fantastica/fantascientifica, priva di una risposta univoca. Va considerato, in termini di fatti, che le Mazoniane sono una società aliena rispetto alla Terra, hanno una mentalità e una civiltà diversa, e possiedono un sovrano disprezzo per i deboli e stupidi uomini che abitano il pianeta, mentre questi ultimi non fanno nulla per ridurre la sensazione di superiorità che hanno le Mazoniane verso di loro. Oltretutto queste vivono anche sulla Terra da tempo immemorabile, e conoscono bene le debolezze degli umani.
La loro ostilità è la somma di tutti questi fattori, cui si aggiunge la loro condizione attuale. Infatti, vi è un motivo per cui hanno intrapreso la conquista della Terra: la loro civiltà è antica, per gli standard umani, in maniera straordinaria. Nessuno sa da quanto tempo esiste, avendo raggiunto una perfezione tale da consentirne la stabilità a lungo termine, forse centinaia di milioni di anni fa già popolavano la Terra. Ma il pianeta Mazone, come la nostra Terra tra 5 miliardi di anni, è stato coinvolto dalla distruzione della sua stella, che nel frattempo ha finito il ciclo vitale: sempre il 26mo episodio mostra un sole enorme vicino a Mazone, segno che si sta trasformando in una supernova.
Considerando tutto, la distanza, la diffidenza, il disprezzo e la necessità, le Mazoniane non si comportano diversamente dai popoli terrestri quando avvengono guerre e migrazioni armate. La loro non è crudeltà gratuita, ma è una buona riproduzione di quello che succede quando due civiltà si scontrano in una lotta per la sopravvivenza.
Peraltro, la caratterizzazione che hanno subito ha mostrato un deciso incattivimento nella trasposizione animata, che sebbene le raffiguri belle e giovani come nel fumetto, cerca di fare di tutto per renderle, se non cattive, quantomeno odiose.
Differenze tra il manga e l'anime
Mayu è stata inserita nella serie animata e il suo compito è in un certo qual modo di 'addolcire' il carattere di Harlock. Viene anche rapita da Raflesia, che non sapendo come fermare il pirata, ad un certo punto sceglie di percorrere la strada più meschina (scatenando la furia di Harlock). Anche Laura, la bellissima mazoniana che fugge dall'Arcadia ingannando Tadashi facendogli credere di essere sua madre con i suoi poteri ipnotici, non compare nel fumetto originale.
Non risultano, invece, nell'anime scene come quella in cui due mazoniane vengono uccise dall'equipaggio dell'Arcadia dopo che si sono introdotte nell'asteroide-base dell'Arcadia. Succede che, in una missione di ricognizione, si fermano con le loro navette per giocare con una palla, dimostrando che erano creature amanti anche del gioco. Ma proprio in quel momento, Yattaran provoca accidentalmente un'esplosione nel suo laboratorio e le mazoniane percepiscono la scossa. Incuriosite, si mettono a investigare e scoprono un accesso all'interno della base-asteroide. Harlock dice a Yattaran di occuparsene lui, perché a causa sua loro hanno scoperto la natura dell'asteroide. Yattaran le trova in riva al mare artificiale, commosse a guardare il tramonto del sole artificiale. Gli dice che non vorrebbe ucciderle, loro gli parlano ma in una lingua sconosciuta. Tuttavia non si vogliono arrendere e lui è costretto ad ucciderle. Ma la cosa gli peserà nella coscienza, ed ha scosso profondamente l'equipaggio, perché capiscono che i loro nemici hanno un cuore, che gli somigliano molto in termini di sentimenti.
Anche il personaggio fatale di Namino Shizuka è molto più sviluppato che nel manga, ma anche più oscuro. Nell'anime è una pericolosissima spia sabotatrice, che tenta di sedurre Harlock e alla fine viene uccisa da Tadashi: ma non prima di essersi dimostrata un personaggio eccezionalmente complesso e combattuto, e di essersi innamorata davvero di Harlock. L'originale del manga è altrettanto complessa, ma non ha molto tempo di dimostrarlo perché la sua vita ha presto termine a causa di un incidente. Lei, comunque, sale sull'astronave, ma nient'affatto motivata da azioni di sabotaggio, piuttosto amareggiata dalla sua doppia vita di terrestre e mazoniana, che l'ha profondamente logorata nello spirito causandole problemi di coscienza. La ospita Tadashi nella sua cabina, senza accorgersi che lei è un'aliena.
Non soltanto le Mazoniane non sono delle figure prive di complessità in termini di personalità, ma si scopre, via via, che loro sono delle creature tutt'altro che prive di una vita privata vera e propria, nonostante la loro rigida e difficile condizione di società militarizzata e in cammino attraverso le stelle. Hanno sentimenti, motivazioni, angosce.
Forse l'ideazione di questo nemico è la vera singolarità della serie. Si sono visti nemici di ogni genere nelle storie di guerra, ma il concetto è in genere quello di ricercare la battaglia contro un avversario totalmente odioso, spesso rispondente al criterio: 'brutti, sporchi e cattivi'.
Affrontare un popolo di creature con le caratteristiche fisiche di una top-model è una cosa che spinge a riflettere sulla crudeltà delle guerre, sulla violenza e sull'ingannevolezza delle apparenze. La scommessa di Matsumoto, probabilmente influenzata dall'epoca, proprio negli anni del femminismo, è stata in qualche modo di presentare un dubbio, ovvero la riflessione sulla violenza e la guerra. Un nemico orrendo od estremamente cattivo, privo di spessore emotivo e storia propria è facile da odiare e anche da uccidere (vedesi i troll del Signore degli Anelli). Un nemico così bello e dall'aspetto tanto diverso da un combattente (nonostante l'animo estremamente agguerrito) costringe a riflettere sul senso dell'odio e della vita in una guerra.
Per Harlock e gli altri pirati è stato un dramma convincersi della pericolosità delle mazoniane. Una volta dice a Takashi: Era bella? (riferendosi alla mazoniana che aveva abbattuto il suo aero spaziale) Le mazoniane sono tutte belle. Ma non devi guardarle mentre le combatti, è pericoloso!. L'odio per le Mazoniane appare legato al tempo stesso da una fascinazione erotica, esaltata dalle scene di nudo che sono state inserite in numerosi episodi. Alla fine gli indugi e i dubbi di coscienza sono spianati: la legge della guerra e sopravvivenza è: 'o noi o loro' e i pirati di Harlock hanno imparato a tirare il grilletto prima delle avversarie, che tra l'altro, non hanno nessuna attrazione per loro e quindi nessuna remora ad ucciderli se possibile.
L'unica e fondamentale eccezione è data da Harlock, per il quale non poche mazoniane provano una fascinazione se non proprio amore. Il sentimento non è comunque ricambiato da Harlock, che apparentemente non sopporta le donne emancipate. La sua geisha è Meeme, fedele aliena di un pianeta del sistema di Yura, unica superstite della sua razza. Lui è anche teneramente legato alla piccola Mayu, per la quale è un padre putativo. Ma spesso discute ruvidamente con Yuki, la ragazza bionda diventata uno dei membri più importanti della ciurma, praticamente un secondo ufficiale in comando, e poco propensa ad obbedire senza discutere agli ordini del suo Capitano.
Harlock ha pregi e difetti. Tra i primi v'è senza dubbio il sangue freddo. Tadashi Dayu, nell'anime è un ragazzino molto agguerrito, rabbioso e impaziente di vendicare l'uccisione del padre. Nel fumetto originale lui è molto più incerto e insicuro. L'accentuazione della perfidia mazoniana vede un contraltare quindi, nella persona di Takashi. Harlock però è assolutamente imperturbabile, e nelle poche volte che parla dice solo cose memorabili.
Una volta,durante la battaglia vicino a Venere (Episodio 12) Takashi vuole uscire a combattere in una condizione disperata, e Harlock senza indugio gli dice «Va pure se vuoi farti ammazzare. Se ti guardassi in uno specchio, vedresti solo rabbia, odio, fanatismo. Sei un perdente, e non hai nessuna possibilità di uscirne». Takashi torna sui suoi passi.
Harlock ha anche un carattere testardo, alle volte orgoglioso e sempre sprezzante nei confronti del potere, con la sua attitudine a tenere sempre la schiena dritta di fronte ai potenti. Se la fermezza del carattere e la dignità sono la sua caratteristica di uomo libero, la caparbietà è la faccia opposta della medaglia. Nonostante Raflesia e altre Mazoniane cerchino di dialogare con lui, non cede su nessun punto. La sua gentilezza d'animo e lealtà, in battaglia, non gli impediscono di essere spietato e durissimo. Nell'ultimo episodio ammette persino di non avere capito che Raflesia voleva uscire dalla guerra senza perdere l'onore, evitando un'ultima sanguinosa battaglia.
Il doppiaggio italiano è stato svolto molto bene, grazie al personale della RAI. Il merito sulla validità delle voci è invece molto più complesso. Il doppiatore italiano di Harlock addolcisce molto la figura del pirata spaziale, con un tono di voce molto adatto alle scene intimistiche, molto diffuse nell'opera. La voce originale giapponese è molto più dura e secca. I pareri sulla validità del cambio sono vari, alcuni sono entusiasti del doppiatore italiano, altri commentatori vedono con maggiore favore l'originale giapponese. Forse la verità è che Harlock è un personaggio complesso, e i due doppiatori danno apparentemente modo ad entrambi i suoi aspetti (comandante e uomo) di esprimersi al meglio. Gli altri doppiatori hanno caratteristiche praticamente uguali in entrambe le edizioni, con qualche eccezione, come Yuki, che ha una voce italiana più adulta e sicura della ragazzina allarmata che era nella versione originale. D'altra parte, lei ha solo 16 anni all'inizio della storia, e quindi la sua insicurezza non era certamente fuori luogo.
La guida suprema del popolo di Mazone è la bellissima regina Raflesia (Lafresia nell'edizione originale), ferma e caparbia nel suo intento di portare la sua gente verso la Terra, la loro seconda patria (un poco come a dire 'terra promessa', come spiegato soprattutto nel ventiseiesimo episodio. La sua risolutezza si scontrerà con quella, non meno ostinata, del pirata Harlock, e con esiti tragici.
La solitudine di Raflesia, che nel 26imo episodio fa uccidere Thalis, mostra una creatura straordinariamente sola e fragile, dinanzi ad un compito che si sta dimostrando troppo duro da svolgere, e che vede sempre meno sostenitori in tale gioco d'azzardo.
Thalis, capo della flotta civile, a nome degli scienziati aveva appoggiato l'idea del viaggio verso la Terra ed eletto Raflesia come guida. Raflesia ripensa a quando lei ha ricevuto da Thalis e Cleo la richiesta ufficiale, a nome del popolo di Mazone, di far loro da comandante ('portaci sulla Terra, Regina' in uno scroscio di applausi). Ma poi, con il tempo e le difficoltà, ha finito per cambiare idea e ha deciso di lasciare, con un gruppo di civili, la carovana spaziale, per rifugiarsi su di un pianeta simile alla Terra, vicino a cui stavano passando.
Cleo, il braccio destro di Raflesia, è inviata come sicario contro Thalis e il suo gruppo di disertori. Le 2 erano amiche e conoscenti, e per Cleo eseguire gli ordini di Raflesia è un dramma personale. Si presenta da sola al gruppo, con il suo bel volto (è una delle mazoniane più belle) teso e senza dire nulla. Quando Thalis la vede capisce tutto e le chiede: "Chi ti manda?" "Raflesia". Allora prende la bomba dalle mani di Cleo, che le offre la possibilità di suicidarsi piuttosto che essere giustiziata, però non prova odio, ma anzi le prende delicatamente la mano, come a sollevarla dalla colpa di cui si sentirebbe altrimenti carico, e poi la lascia allontanandosi nella neve. Ma prima di sparire per sempre, si volta e le dice di riferire alla Regina che una regina senza cuore è come l'acciaio troppo duro: governare con spietatezza non gioverà a Raflesia. Cleo non le dice nulla, ma la saluta in lacrime quando scoppia fragorosamente la bomba, oltre l'orizzonte.
Raflesia si ritrova il cuore indurito da questa spietata decisione, ma lascia dietro di sé la compassione e ritrova la massima determinazione nella sua volontà di compiere il suo compito, proprio ora che si è sentita abbandonata da colei che l'ha sostenuta per tanto tempo. Esce dalla sua sala da bagno e comunica con Harlock, apparendogli, come altre volte, in forma olografica nella sua cabina. Ma stavolta gli parla senza diplomazia, ammonendolo se egli la intralcerà ancora nei suoi piani lo annienterà per sempre. Harlock, piuttosto che intimidito, si dimostra ancora più deciso ad affrontarla, orgoglioso non meno della regina mazoniana. L'Arcadia sta facendo prua verso il grosso della flotta nemica e non cambia rotta. Il dado è tratto e lo scontro finale è solo questione di tempo.
Censure nell'edizione italiana
Capitan Harlock non è sfuggito all'onda di riflusso che ha colpito i cartoni animati giapponesi dopo i successi dei tardi anni settanta. Questa serie, arrivata in Italia con la "prima generazione" di anime, presentava spesso elementi delicati e molto complessi da affrontare in fase di adattamento: scene di violenza e di nudo, critica feroce alla società opulenta e ottusa, come anche al controllo dei mass-media. Harlock è poi un pirata spaziale, con pesanti implicazioni che non vengono minimamente trascurate.
Lupin III, per fare un esempio, è - tra gli anime di prima generazione - un altro soggetto border-line, essendo un eroe ma pur sempre ladro, quindi intrinsecamente contro il sistema sociale entro cui si muove. Ma si tratta di un soggetto leggero, adatto ad un pubblico giovane e senza pretese particolari di critica sociale, o altri approfondimenti "difficili". Non ha avuto nessun problema con la censura, né tanto meno con la messa in onda su TV nazionali per decenni (specialmente su Italia 1).
Ma Harlock non è un soggetto che semplicemente ruba: è un pirata, e la serie (come anche il fumetto originale) ha una vena polemica e anarchica che, specialmente negli anni settanta, aveva un suo preciso senso. Di fatto, Harlock è un contestatore: non ruba un gioiello per poi andare in vacanza a Las Vegas, come potrebbe fare Lupin. La sua critica al sistema è orgogliosamente portata dall'esterno, nella convinzione che non si possa venire a patti con una società governata da principi ingiusti.
Quindi, anche se è stato deciso di mandarla comunque in onda, la serie è stata trattata in maniera estremamente dura dalla censura. Se il doppiaggio è stato di eccellente livello, quasi tutti gli episodi sono stati tagliati prima della messa in onda. La produzione esecutiva RAI ebbe da ridire anche sulla sigla, ritenendo che ricordasse la X MAS[4]. Nei DVD attualmente in circolazione vi sono molte scene che sono prive di dialoghi in italiano, per via che a quei tempi esse non vennero mai doppiate. Nondimeno, molte scene violente e alcune di nudo rimasero anche nell'edizione italiana. Ben presto però, il cambio di politica relativo ai cartoon nipponici avrebbe messo Capitan Harlock fuori palinsesto, e dopo il 1980 solo alcune reti locali l'hanno rimandata, molto saltuariamente, in onda. Nel 2008 è stato trasmesso in replica sul canale satellitare a pagamento Cooltoon, visibile sulla piattaforma Sky.
Riferimenti ad altre opere e influenze
- Nell'episodio 41, "Raflesia e Harlock: incontro ravvicinato", l'equipaggio dell'Arcadia viene temporaneamente imprigionato in un meta-universo ispirato all'opera di Maurits Cornelis Escher "Altro mondo II".
- Recentemente la società spagnola Miguelmesas ha realizzato un breve cortometraggio ispirato a Capitan Harlock con attori in carne ed ossa.[5]
Note
- ↑ Programmi di lunedì 9 aprile 1979 su TV Sorrisi e Canzoni.
- ↑ Cartoni animati 1979 su Tv-pedia.
- ↑ Nei titoli di testa dell'edizione italiana, il nome dell'autore è erroneamente traslitterato in "Moto Reigi".
- ↑ Youtube - [Retrotv] Documentario Raidue Goldrake Atlas Ufo Robot
- ↑ Cortometraggio live-action spagnolo su Capitan Harlock.
Collegamenti esterni
- The Dark Universe Of Harlock, fansite italiano
- Capitan Harlock sito italiano
- Sito in inglese su Capitan Harlock